La piazzetta di ottobre
E’ arrivato anche ottobre. Il tempo resta clemente e l’autunno sembra ancora di là da venire. Benevenuti a tutti in questa tiepida piazzetta autunnale. Se siete nuovi potrete trovare il filo del discorso cliccando qui. Benvenuti!
questa volta la apro io.
dopo mesi in cui ho sentito il bisogno di rifugiarmi nel silenzio.
per dirvi che ci sono, che vi penso, che nonostante le mie scomparse vi sono accanto.
ho letto poco, quindi non sono aggiornata. ma do il benvenuto alle nuove. alle “vecchie” tutto il mio affetto, ed un abbraccio. buonanotte.
yris…
ciao azimut!!!!! questo sorriso è tutto per te
:-)))))))))))))))))))
Benvenuto ottobre ….:)
Ciao a tutte, silente ma ci sono.
Ciao Yris, un abbraccio anche a te! 🙂
Buondì Yris e bentornata
buongiorno a tutte, io pure ci sono, come JO da silente…ho poche parole ma tanta tanta delusione….non mi va di raccontare ma cmq mi sento qui. Non vedo futuro…
Ciao yris!!!
Azimut, fantastica che hai scritto nei primi post della nuova piazzetta…miele è fiera di te 😉
anche yris è fiera di te!! 🙂
buongiorno bimbe
buongiorno a tutte, bentornate yris, ginger, azimut 😉
sono un po’ tornata nel vortice e ho paura. l’ altro giorno ero dallo psi, sono seguita da uno pai e una pai, si alternano… lei mi ha vista e mi ha detto che mi vede bene, blabla e poi mi chiede “forse sei un po’ ingrassata?” le avrei sparato!
come fa a chiedermi questo, non ha capito niente….
mi ha destabilizzato.. ieri poi mia cugina, che e’ dimagrita perche e’ stata male, mi ha detto che adesso mangia tantissimo perche vuole riprendere peso. ho provato invidia a pensare che mangia tanto perche cuole ingrassare. io ancora non riesco a sentire questo piacere nel mangiare per aumentare di peso 🙁
mi sento tanto triste
Miele vedi cosa è riuscita a farmi fare yris…
grazie a tutte
..anice che cosa hai fatto quando avevi paura di mangiare la pasta? non l’hai mangiata forse per fartela passare? o la paura ti è passata stando lì ad immaginare a quando avresti mangiato la pasta? .. ecco.. col peso. stessa storia. a peso recuperato e superato,smetterai di avere paura. inutile essere triste ora per una cosa che non sai.
AZimuuuut.. ma che idolaaaaa!!!
yris.. ci hai abbracciate circolarmente come solo tu sai fare!
Di solito mi esterno come “wonderwoman” , colei che non ha bisogno di nessuno, che non vuole nessuno, che fa tutto da sola, rifiuto l’aiuto anche nelle cose più stupide, nascondo le debolezze sotto un’apparenza compatta e solida ….ma oggi mi sono stupita di me stessa, quando ho risposto “si” a qualcosa a cui fin’ora avevo detto no, credo che la mia porta sul mondo da chiusa sia socchiusa, sto sbirciando fuori.
ne sono felice azimut. almeno le mie apparizioni servono a qualcosa 🙂
ciao mieluccia e polluccia e anice e vaniglia e jo e chi legge in questo momento la piazzetta e ovviamente chi la gestisce 😉
sono contenta di trovarvi. vi ho pensate molto ma non trovavo le parole.
non è che ora ne abbia tante, ma da qualche giorno sto mettendo in atto tutte le “strategie di contenimento e distrazione” possibili.
vabbè.. in altri termini, ho interrotto la clausura 🙂
un bacio per la notte, e un abbraccio per il giorno che verrà.
Ciao… sono nuova… cerco di scoprire cos’ho….vi mando un salutino 😉
ciao nonsochedire.
forse se ci racconti qualcosa di te ci possiamo provare insieme
mmmmm il pensiero di essere grassa mi tormenta mi sento cosi stupida desidero cosi tanto dimagrire eppure non faccio altro che mangiare di nascosto
oppure se esco con le amiche e mangio penso a chissà cosa stanno pensando….questa è cosi grassa e mangia sena vergognarsi?o penso che il cassiere del supermercato controlli la mia spesa e pensi…. ecco perchè è cosi grassa…
polla, hai ragione, affrontare il problema e’ risultato piu’ semplice che immaginarlo. stavo andando bene in questo ultimo periodo, ho spostato un po’ l’attenzione dal cibo. poi e’ successo questo fatto dalla psi, forse nel momento sbagliato perche mi sentivo gia’ gonfia e a disagio. Nei giorni precedenti ho mangiato di piu’ e forse per questo motivo o perche’ ho passato tanto tempo in piedi, mi sono gonfiata molto.
Ma quello che mi rattrista di piu’ e’ la mancanza di tranquillita’. Mi chiedo perche’ non posso mangiare quello che voglio veramente? … ma chi me lo vieta? sempre io, ancora non mi basta? vorrei riuscire a mangiare e provare piacere, giorno dopo giorno, invece di costringermi a centellinare e programmare un pasto “buono” ogni tot. come se fossi a dieta, o in castigo
Jo, mi e’ successa la stessa cosa mesi fa. Ho fatto la wonderwoman cercando di dimostrare che riesco a fare tutto da sola. Poi e’ successo qualcosa e ho iniziato a chiedere aiuto, a dire che non ce la faccio e mi sono sentita piu’ leggera…
yris 😉
vi auguro una buona notte
scusate per la scrittura, ho letto gli errori di prima…. e’ colpa del telefono… terribile
Ciao Yris! E’ un piacere sia leggerti, sia sapere che e’ finita la “clausura” 🙂
Anice ti capisco, “wonderwoman” e’ un mito del dca, eppure ieri mi sono accorta che lasciarsi aiutare, consigliare, scivolare nella normale e più’ vera fragilita’ che ci rende umani e’ molto più’ semplice e anche più’ bello
Ps sto riflettento su uno strano triangolo : il rapporto tra me, mia madre e il suo cane … Premetto che io amo i cani, eppure il suo e’ l’unico che proprio non sopporto, credo perche’ non ho ne’ stima ne’ un gran rapporto con lei (odio-amore e’ sempre forte), inoltre il suo cane si chiama Mia (un nome che associo alla malattia) che strana coincidenza.
Buona giornata a tutte
Buongiorno….
nonsochedire benvenuta
Jo in effetti quel nome è abbastanza destabilizzante
grazie Azimut!
DOTT PICCINI
, se mi lascia una email la vorrei contattare privatamente.
la ringrazio
Jo, non potrebbe essere anche una forma di gelosia verso il cane di tua mamma? Ipotizzo… forse lei lo tratta meglio di come ti senti trattata tu da lei…
nonsochedire, benarrivata
oggi sto un po’ meglio. la paranoia è un po’ sparita.
polla, voglio crederti.
la mail di piccini è sul sito, vair. nella sezione “autore”.
ciao bimbe, un bacio a mezzanotte
Buonanotte a tutte voi!oggi giornata piena con i figli….
Ciao a tutte..sono le 4.15 di mattina e sono a pezzi..mi chiedo se mai riuscirò ad uscire dalla bulimia..leggo e rileggo su internet i sintomi che ne derivano e tutto il resto,mi scende qualche lacrima e mi chiedo..possibile che puoi farti aiutare solo se hai i soldi?Le sedute di psicoterapia costano molto,come si fa?Io sono in cura al centro Aba da circa un anno ma non riesco piu’ a stare dietro costi..
Sapete dirmi se c è qualche associazione meno costosa o gruppi di autoaiuto a Milano?
Gab, io sto andando al San Paolo. Ho iniziato da poco lì, ma secondo me potrebbe essere una valida alternativa. Ci sono anche terapie di gruppo, magari informati… Basta che vai lì al giovedì pomeriggio senza appuntamento poi dopo te lo fissano loro (il primo un po’ in là ma gli altri più vicini). L’esenzione del ticket non riesce a coprire anche la psicoterapia ma ha un prezzo più avvicinabile dell’aba, credo.
ed è questo il motivo per cui io non sono andata a fondo!credo di avere un problema non so quale sia mi sento ridicola anche solo a parlarne perchè credo che sia colpa mia se sono arrivata a questo!quando mi decido ad andare da una psicoterapeuta scopro che il costo delle sedute una volta a settimana supera di gran lunga il mio budget e semplicemente mollo tutto e non ci vado più!resto nel dubbio … di notte mi sveglio e penso a cosa posso fare per dimagrire e sembra essere più importante di capire cos ‘ ho sul serio, a volte ho paura di voler trovare solo una scusa alla mia mancanza d volontà… non so cosa pensare!Ho fatto il vostro test ed i risultati dicono che dovrei rivolgermi a qualcuno…
Buonagiornata ragazze!
@ YRIS.. ho scritto a quell’indirizzo, ma non mi risponde
@gab posso chiederti quanto costano le sedute all’ ABA?
Vair non so dirti se c’è un prezzo fisso, dipende anche dagli psicologi e se vuoi la fattura, io all’ABA quando non potevo permettermi un prezzo “pieno” pur di non perdermi mi facevano un prezzo agevolato, 25 a seduta. Se non ricordo male quello standard era sui 40
Anice, credo che un pò hai centrato, in effetti mia madre si è sempre preoccupata più per il cane che per me
jo, forse la sua è un’ incapacità a dimostrare affetto nei tuoi confronti. le è più facile farlo con il cane che con le persone… e il tuo comportamento nei suoi confronti invece, com’era?
io sono molto dura con mia madre, non posso dire di non amarla ma faccio tanta fatica a dimostrarle affetto. lei è stata un controllore, mi ha riempita di sensi di colpa nei suoi confronti. adesso da poco riesco ad accettarla un pochino.
oggi voglio raccontarvi un piccolo successo , dopo le lamentele dei giorni scorsi.
già da questa mattina ho iniziato con una colazione più abbondante del solito, pane e tahin e yogurt, che mi hanno tenuta sazia fino a mezzogiorno.
poi ho pranzato un orzotto con porcini e radicchio e, col caffe ho un pezzo di cioccolata. non ho avuto fame a metà pomeriggio, nessun calo di energia e mi sono goduta la passeggiata con la mia amica, senza la paranoia del dover restare a casa perchè devo mangiare….
a cena sono passata dai miei, un po’ avevo fame. mia mamma stava facendo le crepes. sono andata un po’ in panico però alla fine ho deciso di rilassarmi e mangiare. ne ho mangiate 3 con la mia marmellata di prugne e un po’ di tahin e anche uno yogurt. sono contenta di come è andata la giornata, mi sento molto meglio.
ecco, volevo condividerlo con voi 😉
vi auguro una buonanotte
a domani
Anice esatto, lei non e’ che non mi vuole bene e’ solamente incapace di dimostrarmelo. Io al contrario non sono mai stata dura con lei e lei, al contrario della tua non ha stabilito nessun controllo ne’ sulla mia vita, ne’ sulla mia crescita, lasciandomi cosi’ “allo sbaraglio” e in lei non ho trovato un punto di appoggio ma al contrario, sono stata e sono ancora io il suo punto di riferimento. Le ho provate tutte e non sono mai riuscita a costruire un rapporto , il suo apparente scarso interesse per me (patologico, l’ho fatta anche andare in terapia ma ha mollato subito) mi impedisce di stringere un legame madre-figlia e questo mi destabilizza (io non ho nemmeno un padre), questo provoca il senso di vuoto …. Ne sono coscente. La psicologia e l’analisi sono acqua fresca, nel senso che ormai potrei fare la psicologa, i meccanismi li riconosco il problema rimane sempre il “vuoto” da riempire che a volte si fa sentire.
Non ho molte parole da dire…o meglio, si ma non ho voglia di scrivere. stamane mi sento malissimo, non so’ cosa mi prende. Ho un gran mal di testa, un senso di nausea che sembra mi abbian dato un cazzotto sullo stomaco…e ieri sera non ho neppure cenato. Ammetto in questi gg di aver fatto solo casino, mangiato male, vomitato…digiuni, sono andata avanti a tè e yoghurt….ecco il prezzo giusto da pagare. Anice complimenti…io ancora quando mangio per non vomitare non riesco a staccarmi dai soliti schemi e dunque, sempre stessa merenda, stessa colazione, idem con gli spuntini elo so che è parecchio che ci siam detti di variare, smontare certe impostazioni. No, non mi sto impegnando…
JO, capisco quello che dici….io con mia mamma, ho sempre avuto un’attaccamento morboso e non ho fatto altro che proteggerla, anche da mio padre quando tra loro c’erano grosse discussioni….mi sono adattata a fare quel che le faceva piacere, era la mia amica, compagna, mamma…si, anche lei mi ha protetta ma è stata anche un gran controllore.
Da un po’ le cose son cambiate, mi sono molto staccata anche x via di tiri bassi da parte sua, volta faccia, ripicche che non mi aspettavo e che alla fine, in qls rapporto non fanno altro che distruggere quel che c’è di buono. Ora, con le sue manie, le sue ossessioni mi destabilizza ancora, mi riempie la testa…e infatti ora che a casa sono sola con mio padre va molto meglioe fra di noi ce lo siamo pure detto…lui pensa lo stesso. Ho cambiato però il mio modo di percepirla, non ci sto più tanto male quando soffre x qls cosa, non mi annullo + x lei…prendo quello che mi da e basta! sembra egoistico ma ho capito che è meglio così…sento di averle dato tanto e poi ho ricevuto solo volta faccia, ripicche…e dunque ora prendo e faccio quel che mi conviene, che mi fa stare bene senza morirci dietro.
Sxo che il mio mal di testa migliori.
Oggi il mio datore di lavoro dovrebbe pagarmi, sxo sia arrivato il momento, non ne posso più.
Buona giornata
Vaniglia il digiuno più’ vomito fa palesemente venire la nausea. Chi e’ causa del suo mal pianga se’ stesso dicono ….
..Vaniglia,perchè non provi ad investire la tua paga per rivolgerti a qualche centro specializzato ?
Jo.. ma infatti la psicologia e l’analisi sono “semplicemente” una chiave di lettura.. che può aiutare,ma che non risolve il problema solo perchè lo si capisce,lo si conosce e lo si comprende.. quello che spesso cerco anche di comunicare ad anice che si perde in mille perchè quando invece agire è decisamente + “utile”.. ad ogni modo credo che proprio qsta consapevolezza possa cmq esserti d’aiuto,ma forse ti manca quella parte per cui decidi che quel vuoto lo puoi colmare di te,che significa che prima di accettare davvero qsto rapporto con tua madre,forse ci devono essere molti passaggi intermedi.. che stai vivendo..
anice.. complimenti per i tuoi passi.. davvero. resto cmq dell’idea che quello che mangi non è sufficiente.. sicuramente non ti farà recuperare peso,ma sei tu la prima a dire che non è quello che vuoi,quindi.. inutile che io stia qui a sottolinearlo,no?
Gab.. io mi sono sempre rivolta a centri privati.. quindi i prezzi sono sicuramente alti,ma.. non credo che il danaro sia la motivazione per bloccarsi dal cercare aiuto. proprio il primo passo utile da fare per cercare di capire.. almeno di capirsi.. è tuo diritto.
Polla sono d’accordissimo su quello che hai detto, mi hai dato una prospettiva esterna che io non coglievo a pieno, preziosissime. TNX 🙂
Pensavo che i riflessi della luce rendono tutto più oscuro a conoscersi..in realtà…
Abbraccio
@JO . pur di non perderti, …25 senza fattura…
roba da pazzi!
ragazze io ogni tanto vi leggo, anche se molto più di rado.
Questa è solo la mia personale opinione, ma credo che un forum dove si scriva “sfogandosi” (o meglio, al fine di..) senza fornire, o più generalmente, senza che ci siano concreti mezzi per RISOLVERE crei solo dipendenza.
Si, il raffronto con altri malati è indispensabile, ma AGIRE è la soluzione.
Altra mia personale opinione.. troppi articoli su diete. Per uscire da un dca bisogna proprio dimenticare gli schemi mentali che noi bulimiche conosciamo benissimo (sulle diete siamo più informate di un nutrizionista pluri laureato). Se una bulimica rimane ancorata agli schemi dietetici, sarà sempre perseguitata dallo spettro della bulimia in quanto non imparerà a “fidarsi” di TUTTI i cibi e li temerà.
E poi vabbè, appunto personale, dall’alto non rispondono se mando una email, rimandata. Ma questo forum è monitorato?
scusate lo sfogo: ho il difetto di dire sempre quello che penso 🙂
..vair,hai fatto benissimo a dire quello che pensi e non credo affatto sia un difetto. anzi.. infatti hai concluso tu stessa con una faccina mega sorridente!
Jo.. sono contenta che leggere quello che ho scritto,ti abbia aiutato a vederti.. anche perchè rileggendolo,mi sono accorta di essermi espressa davvero male.
Ultimamente con le parole faccio una fatica incredibile..
Azimut.. ??? perchè io come sempre non ho capito??? fff.
Vair ti esprimo il mio pensiero 🙂 Credo che bulimiche e anoressiche tendano a cercare dipendenza in tutto, non solo ad un forum, che questo non sia monitorato e concordo che postare schemi di menù giornalieri sia un comportamento malato.
dici Jo? generalemnte le bulimiche temono le dipendenze…se poco poco gli nomini il prozac …
cmq, ragazze, questo voleva essere solo un pensiero.
Io non mi ci trovo qui, ma non per questo penso che sia sbagliato stare qui, NON VA BENE per ME, punto.
da questa malattia si puo’ uscire, ma io dà un forum così non trovo il giovamento di cui sento di avere bisogno
Mi dispiace, perchè siete tutte incredibili e meravigliose e mi piacerebbe percorrere con voi il viaggio verso la guarigione.
Io da bulimica in fase di ricaduta vi posso dire con assoluta certezza che leggere di diete e dietine tiene incatenate alla malattia, ai suoi schemi dannosi.
Vi abbraccio forte. Io devo cambiare percorso se voglio raggiungere il tragurdo della guarigione. 🙁
Penso che un posto come questo sia importante esista. Poi c’è chi ne trae conforto, chi non ci si riconosce, chi accusa dipendenza, chi ne ottiene motivi di forza per uscirne, chi crea legami importanti, chi un po’ di tutto questo insieme in momenti diversi. Per quanto mi riguarda credo sia stato l’artefice principale dei risultati che ho ottenuto. Perchè qui sopra ho incontrato persone splendide che stanno dando colore e profumo alla mia vita.
Pollaccia…..interpreta i miei sproloqui, pigrona!
Allora ciao Vair, e in bocca al lupo per il tuo percorso.
Azimut ciao tesoro sproloquiante 🙂
Un abbraccio circumnavigante!
Polla, non posso investire quello che guadagno per curarmi…per 2 motivi: il primo è che cmq non guadagno abbastanza per potermi permettere una terapia e poi, come ho già detto più volte, non ci credo più…andare dallo pscicologo non mi aiuterà e pure per una cosa: di terapia ne ho fatta tanta e le cose le ho capite, ma poi e questo l’hai spiegato tu a JO e concordo pienamente, non riesco sempre ad applicarle. In tante cose sono cambiata, in altre ancora faccio fatica…cm dici tu, lo specialista ci da una chiave di lettura…poi…sta a noi! siamo poi sole…e da sole dobbiamo reagire.
Ci son stati dei momenti in cui davvero credevo di non rialzarmi più, che ero col morale giù da star male, eppure non cicredevo ma ho reagito da sola e mi son tirata fuori.
Vair, in parte condivido quello che dici a proposito di questo blog…io per es. mi trovo a postare qui certe cose, ricevere feed – back mi aiuta perché spesso, come diceva il mio prof di PNL “la mappa non è il territorio”…non sempre quel che vediamo è ciò che veramente è! sentire, chiedere opinioni spesso mi aiuta a vedere le cose da un’ottica diversa, infilata come sono in certe situazioni, finisco per vederle da una sola prospettiva…
cmq, se non vuoi scrivere + xké è meglio x te, x il tuo perscorso, è giusto.
A presto…
..ma dov’è che li leggete/trovate sti diari alimentari o diete? sono solo io che non li vedo?
Azimut.. cioè pensavi che lo stare dietro a un blog rendesse la cosa speciale e invece ti sei piacevolmente dovuta “ricredere”? nel senso che sicuramente è speciale qsto posto,ma che la realtà è stata una scoperta positiva? non so come dirlooooo.. e non credo nemmeno di esserci arrivata!
miele.. io mi attacco all’abbraccio e come sempre me lo piglio tutto. Ho ripreso l’uni con annessi e connessi.. tante cose da dirti,ma so dove trovarti,quindi non mi resta che farlo! cmq mi fai schiattareeee.. ihih.
Miele ciaooooo…grazie
Polla veramente non avevo minimamente pensato al blog
..ma vedi Azimut???! Io non capisco mai una mazzaaaaaa.. 🙁 .
Ti va di spiegare?
miele.. Tu per caso hai capito?
Notte.
ciao puzzole pasticcione e sproloquianti 🙂
un bacio peer la notte uno per il giorno, e un altro di riserva.
io sto recupensando piano piano la mia armonia. non perchè qualcosa sia cambiato attorno a me, ma perchè ho deciso di cambiare qualcosa dentro di me.
vediamo dove mi porta questa nuova via…. per ora voglio solo camminare
ciao Yris…;)
Allora Polla, pensa ad una pianta. La luce colpisce i rami, le foglie, i fiori rossi di un melograno…magri c’è anche una brezza leggera o un vento che scuote vorticosamente fusti e fronde. I raggi del sole o il tenue abbraccio della luna si intrecciano con le cose e mostrano immagini che non pensavi di scorgere, mentre quello che a prima vista ti sembrava evidente assume contorni diversi e sconosciuti. Ovviamente se non ti accontenti di uno sguardo superficiale, ma ti soffermi ad osservare. Questa è una metafora per descrivere ciò che sento rispetto agli accadimenti della vita. A volte accade che quando pensi di aver disvelato qualcosa che ti appariva oscuro in realtà si aprono scenari ancora più bui ed insondabili. Dici che sono stata un pizzico ermetica…?
yris non fermarti…
azimut, io dico che rispetto a te Montale scriveva filastrocche 🙂
non mi fermo no… ho avuto solo una piccola pausa, che spesso serve per far apprezzare il valore di ciò che si rischia di perdere.
buona giornata a tout le monde..
Azimt: Solo gli animi più profondi e geniali hanno vissuto il tormento. 🙂
..Azimut.. praticamente non solo non avevo colto il succo del discorso,ma proprio nemmeno la direzione!!! mannaggia però .. ci avevo visto del positivo e invece .. 🙁 .
No,non credo che tu sia stata ermetica cmq.
Jo.. credo che animi ancora + geniali (può un’anima esserlo?) facciano del tormento il mezzo,ma non il fine.. :).
Secondo me in anime geniali i mezzi e il fine diventano tutt’uno
..si parlava di tormento.. e io credo che un’anima non possa ritenersi geniale se fa del tormento(inteso nel mio caso come sofferenza) il fine,lo scopo di vita.. nn ultimo almeno.
Polla io credo che un’anima geniale molto spesso sia tale perché ha sviluppato una sensibilità particolare e tu sai che persone molto sensibili inevitabilmente soffrono in modo diverso rispetto alle altre. Questo ovviamente non significa che se mi metto qui a cercare la sofferenza, automaticamente io diventi in grado di scrivere come Virginia Woolf o di comporre come Loreena McKennitt. Penso però che in ogni disciplina o in qualunque arte chi si trova a diretto contatto col dolore si trovi a sconfinare in gradi di percezione a molte e a molti sconosciuti
nel 1978 Anthony Burgess, geniale scrittore inglese su cui ho fatto la tesi di laurea, esordì sul palco di un teatro urlando “Io non sono l’idiota di Dostoievskij. io sono l’idiota di me stesso!” 🙂
Non per nulla l’idiota è uno dei personaggi più indifesi ch’io conosca…
mi assento un’attimo e trovo una marea di post… che bello 🙂
ieri non ho acceso il computer e oggi passo solo per salutarvi.
jo, forse il vuoto si riempirà quando meno te l’aspetti, con altro, con delle passioni tue. perchè , credo che l’amore come lo vorresti tu da tua madre, forse non arriverà, cosi come lo vuoi tu. accettare quello che si ha permette almeno di andare avanti.
polla, faccio un passo avanti e due indietro. ho voglia di stare bene. tu dici che mangio ancora poco e che non metterò su peso, io invece di questo ho paura, però a momenti ho anche quella sensazione di eccitazione di cui parlavo giorni fa e di questo sono contenta… che sia la volta buona?
hai perfettamente ragione sul mio modo di pensare… devo analizzare sempre tutto, prima di passare all’azione. ma è cosi anche nella vita…
vair, giorni fa ho scritto che mi allontano un po’ dal blog proprio perchè ho paura di non riuscire ad andare avanti, di essere arrivata ad un punto fermo e lo scrivere qui non mi porta più la voglia di andare avanti. ma è un momento. senza questo blog non so come avrei iniziato. per me è stato utilissimo leggere tutto quello che mangiavano le altre, mi ha spronato a provare. io ho paura a mangiare, non sono bulimica e forse per te è diverso.
vaniglia, se non mangi e vomiti è chiaro che poi stai male 🙁
vale anche per te la stessa raccomandazione , bisogna agire, senza frullare. è destabilizzante, ma si può fare
Ciao anice, hai ragione…ieri mi sono rimessa in riga ed è andata bene…giusto ieri sera ho sclerato con mio padre che stava x venire in cucina mentre finivo di prepararmi….ma è durata poco, ha fatto dietro front e dopo poco abbiamo cenato insieme. E’ un momento un po’ particolare, per via di mia mamma le cui condizioni non sono x niente buone, per via del lavoro che è poco, in generale poi non mi sento al massimo, piuttosto apatica poco entusiasta, fuori forma e poi, questo matrimonio di mia sorella non lo sento…ma non è per lei, per carità…sono io, io che mi sento così…
mi spiace x mia mamma che sta soffrendo molto e non se ne vede fine e probabilmente non sarà al matrimonio, i medici ci dicono che è una cosa lunga e delicata…oggi la spostano di reparto ma non va. Io sto di nuovo poco bene con il ginocchio per via di una serie di pesi che mi son portata…sabato inizio yoga, ce la farò??
sono a terra…devo pure farmi i capelli e il vestito per il matrimonio…mi sembra un ostacolo insormontabile, vorrei solo starmene in casa, a letto.
Buona giornata
care ragazze,
il confronto con le altre (anzi, con gli altri perchè di questa malattia soffrono anche tanti uomini) è FONDAMENTALE per la guarigione
sarà che io forse sono abituata a siti sui dca stranieri, molto più severi quanto a messaggistica (veramente monitorati per evitare che ci siano ricadute o crisi nei frequentatori)
ripeto. va bene lo sfogo, va benissimo il confronto ma se c’è solo quello, senza fornire strumenti per la guarigione, ma anzi, pubblicando diete che, a mio avviso, non fanno che tenere imprigionate nella bulimia, allora si crea una ulteriore dipendenza: quelal del forum, senza però l’AZIONE
Io credo che la terapia abbia un suo perchè fino ad un certo punto, è la MOTIVAZIONE interiore di ogni ammalato che porta alla guarigione. Se non c’è quella non c’è terapia che tenga. Ecco perchè un forum come questo io non lo trovo adatto. Non sprona, ma tiene legati “alle lamentele” di ognuna di noi, facendo si che ci si affacci per “sfogarsi” (e basta). Ci vorrebbero entrambi
Ripeto, vuole solo essere il mio pensiero. Ma io la bulimia la conosco da 20 anni… un minimo di “esperienza” sento di averla maturata
Un abbraccio forte a tutte quanto. Siete tutte delle persone meravigliose.
xxxx
Vair
Vair ti dico la verità, io su un blog altamente monitorato non ci scriverei. Ci sono stati momenti in cui arrivare qui sopra e scrivere che avevo mangiato un ottavo di piadina mi è stato di incredibile aiuto. E se oggi posso dire che ne mangio una intera ben farcita insieme ad altre cose in un solo pasto probabilmente è anche perché nessuno mi ha censurata quando ero in quella situazione. Hai ragione, molto spesso questo posto è diventato un luogo dove sfogarsi, lamentarsi, anche piangersi addosso. Tante persone hanno preferito uscirne per vari motivi, altre sono rimaste impantanate, altre ancora sono in cammino, c’è chi è guarita e sta bene. Si sono creati legami anche molto forti, ciascuna può sentire affinità o meno con chi scrive e comportarsi di conseguenza, si può anche semplicemente restare dietro lo schermo e non mettersi in gioco personalmente. Oppure decidere che non è il posto adatto per noi. Però io non vorrei mai un blog con dei paletti, un posto dove qualcuno si arroga il diritto di decidere se quello che sento può venire condiviso o meno. Si parli di frazioni di piadina o di molti altri argomenti che a più riprese mi hanno arricchita e messa in comunicazione con altre anime.
E’ stata un’orrenda nottata, io non soffro d’insonnia ma stanotte ho faticato a dormire, un senso di ansia, leggeri attacchi di panico..veramente insolito per me. Il problema e’ che non ne ho assolutamente trovato il perche’. Mi sembrava di avere la mente “vuota” , senza pensieri, ma non in modo positivo anzi. Una voragine nel cervello.
condivido il pensiero di azimut.
questa è una “piazzetta”, non un sostituto della terapia.
dove le persone si incontrano e si parlano, si confrontano e si spronano.
animate comunque dall’intenzione di guarire, ma con addosso tutte le loro paure.
una piazza dove ci si scambia i pensieri, qualche volta l’elenco della spesa.
scusa vair, tu insisti molto su questo, ma io non vedo un eccesso di focalizzazione sulle diete.
e se invece ti riferisci ai post del’autore del sito, allora forse sarebbe il caso di leggere le pubblicazioni cui egli fa riferimento, che parlano di corretti regimi alimentari, non di diete.
in ogni modo noi su questa piazzetta ci stiamo “a prescindere” dall’autore, vero??
🙂 🙂 🙂
un bacio grande
Io penso che, in un sito, ognuno alla fin fine trovi ciò che sta, in qualche modo, cercando. Io non ho mai fatto caso all’aspetto delle diete, in questo sito, ma forse perchè non è appunto ciò che in qualche modo la mia testa aveva voglia/bisogno di trovare.
Riguardo a ciò che ognuna scrive rispetto a ciò che mangia, penso si debba essere liberi di farlo nel momento in cui sentiamo che serve a noi in senso costruttivo, fosse anche solo per rassicurazione.
In secondo luogo, vair, preciso una cosa: io scrivo qui da quasi 3 anni, e credimi che moltissime persone, proprio qui, hanno insistito sulla questione della motivazione e dell’azione. Io sono una di quelle. Anche se a periodi, quindi, questo sito va proprio nella direzione che tu stai auspicando.
In terzo luogo, penso che proprio parlando di azione e di gestione delle cose, anche una gestione più concertata e collaborativa degli interventi aiuti a responsabilizzarsi. Tanto per essere chiari: di siti che incitano a comportamenti malati ce ne sono a centinaia, qui anche una minima frase in tal senso verrebbe smontata e devalorizzata in poco tempo proprio perchè la tendenza generale di chi scrive è la spinta allo stare meglio.
Io rispetto totalmente la tua impressione ma volevo tentare una maggior contestualizzazione, in una più ampia prospettiva, di quello che tu stai vedendo in un particolare momento.
Ciao ragazze, lo sapete che vi penso 🙂
boh non lo so, magari sbaglio
magari non va bene per , punto. Magari sono esaurita da questa malattia orribile, rimasta latente per anni
cmq, regimi alimentari, diete, sono la stessa cosa: sono REGOLE che “alimentano” la paura per alcuni cibi. E la bulimica, per guarire, deve abbandonarsi a tutti i cibi, senza temerli
un caro saluto ragazze 🙂
vair, credo che chi soffre di dca ha bisogno di seguire delle regole per uscirne, proprio perchè ha perso il giusto rapporto con il cibo. seguire un regime alimentare, almeno i primi tempi credo aiuti a riprendere peso…
Qui scrivono ragazze che sono seguite dal nutrizionista, dallo psicologo, o da nessuno. Ci accomuna la sensazione di essere comprese, perchè tutte hanno provato le paure, i drammi, i pianti davanti al frigorifero…. e questo credo un medico, per quanto esperto sia, non riesce a capirlo fino in fondo.
Dici che su altri siti non si parla di diete, che sono più costruttivi, più spronanti. Ti va di condividere qualche strategia che usano?
Riguardo alla motivazione per guarire, sono d’accordo in parte. Perchè nel mio caso il vortice delle paure, delle lamentele è cosi forte, che la motivazione passa in secondo piano.
… oggi mi è stato detto di nuovo che si vede che sto un po’ meglio, che ho messo un po’ di peso…. è dura dire di si e far stare zitto il mostro che urla nella mia testa.
miele, mi mancano i tuoi commenti… mi hanno sempre fatto pensare molto. oggi mentre il mostro frullava, pensavo a te, a quello che mi avresti detto se fossi stata presente.
Ho compreso il perche’ del mio disagio notturno, la visione due film e la lettura di un libro che parlano di cannibalismo (hanno lasciato un segno, io non sono vegetariana ma l’idea di MANGIARE un altro essere vivente non mi lascia indifferente, figuriamoci il pensiero di mangiare un uomo).
Vair -considerazione: Premetto che rispetto ciò che pensi e predico la libertà di azione, pensiero e percorso per ognuna. Inoltre sono per la libertà di sfogo, qui ci si scambia pensieri sentendosi libere di farlo, e ciascuna è libera di commentare, leggere o tralasciare le parole delle altre.
Per esempio nella tua esternazione leggo un netto tutto/niente, tipico sintomo della personalità “da DCA” ….non trovi ciò che hai scritto un pò troppo drastico? Come ci fosse dell’astio, o del risentimento, rabbia? ….magari c’è un perchè. Quando qualcosa ci suscita una reazione emotiva nel bene o nel male c’è sempre un motivo.
E’ solo una mia riflessione da prospettiva esterna …magari ti può essere utile pensarci.
anice se fossi stata lì con te ti avrei detto che più controlliamo ed evitiamo il cibo, più ci si attorciglia lo stomaco, sia quello fisico che quello psicologico. io mi rendo davvero conto che solo mangiando sto bene e che non c’è storia: le mie rigidità vanno smontate e vinte, sotto tutti i punti di vista. ho passato e in parte passo tutto quello che descrivi, quindi sentiti pienamente compresa, davvero. ma polla ha ragione: i tuoi pasti non sono sufficienti. e questo indipendentemente dal tuo peso, dall’averne ripreso o meno. sono pasti che non soddisfano nè il tuo palato nè la tua pancia: come si fa a stare sempre così? io non mi ci metterei neanche più. l’altra sera avevo gente a cena e senza neanche pensarci ho preparato primo, due secondi e contorni e dolce: è andato tutto, con le mie solite difficoltà ma è andato. e va solo se lo si fa, come ben sai, perchè tanto nella nostra testa per molto tempo potrebbe continuare a suonare troppo, o sbagliato, o checcavoloneso. dunque avanti tutta e sempre col sorriso, ok? io combatto con i denti contro la mia tendenza costante alla somatizzazione di disagi che non c’entrano NULLA col cibo. un abbraccio stretto e tanti sorrisi per te 🙂
Jo forse il tuo disagio notturno ha preso le forme e la “scusa” di quei film e di quel libro. E’ importante che sia venuto fuori, è qualcosa che la tua mente ha finalmente deciso di far affiorare alla parte cosciente perché ora ti sente pronta ad elaborarlo.
Miele io con gente a cena faccio ancora una fatica assurda e finisce che mangio meno degli altri pasti. Devo ancora superare lo scoglio del sentirmi osservata… quando poi invece avviene solo nella mia testa
un saluto ragazze
miele, i pasti che faccio non mi soddisfano quasi mai psicologicamente, non riesco mai a essere tranquilla. Combino sempre pasticci perche’ ho paura, o mangio troppo e sto male, o mangio poco e sto male di nuovo. La rigidita’ di cui parli e’ dura da sconfiggere, ma mi consola leggere che si puo’. Mangio un po’ di piu’ e cerco di non frullare quando mi si gonfia lo stomaco, come oggi. Cerco di pensare ad altro. Pero’ ogni giorno e’ una sorpresa, un ostacolo da superare.
Complimenti per la tua cena, io ancora non riesco a mangiare certi alimenti, sopratutto i dolci e sopratutto a casa. Se sono al ristorante qualche volta mi concedo il dessert, vai a capire…. e pure senza troppi sensi di colpa.
in questi ultimi giorni ho mangiato cose diverse, formaggi sopratutto. Mi sono tolta un po’ di voglie… ma ne ho cosi tante che e’ assurdo…
Anice comincia a soddisfare quelle voglie. Credimi è il solo modo per uscirne. Un abbraccio
Anice potresti andare più spesso al ristorante no 😉
Vair,più di scrivere qui mi è sempre interessato leggere i commenti degli altri …forse Pennac pensa quello che intendo.
Daniel Pennac
…credo che dovresti leggere i commenti in modo più critico…la bulimia nn ti rende meno intelligente…sei in grado di capire quello che ti può far stare male. Altrimenti sarebbe come ammettere che la tua malattia è più forte di te.
Dimenticavo l’antispam
Daniel Pennac
lu, non ho capito niente ma va bene lo stesso.. 🙂
citavi Pennac?
notte bimbe, anche oggi è andata.
quale diamante riponete questa sera nel vostro cassetto dei sogni?
quale esperienza del giorno è tanto preziosa da ritenerla un diamante?
paradossalmente oggi la mia esperienza preziosa è una gaffe enorme.
una grossa distrazione che ha causato un’azione cosiddetta “politically uncorrect”.
in altri tempi mi sarei fatta una serie di menate.
con conseguenze immaginabili.
oggi mi sono fatta lo stesso un po’ di menate, poi l’ho buttata sul ridere.
prendendomi la responsabilità dell’aver detto a qualcuno in faccia (involontariamente ma visibilmente) quanto poco lo stimi.. 🙂
notte fanciulle, un milione di stelle per voi
yris bella reazione, brava!
Ciao a tutte ragazze…ho letto qua e la ma in questi gg non ho avuto voglia di scrivere.
Oggi hanno operato mia mamma, mi sono scapicollata per stare lì in orario xké ha detto che era la prima in lista. Sono uscita di casa di corsa, non ho fatto nulla di quel che dovevo, ha creato malumore in casa, fra di noi…mio padre dice che non la sopporta più, infatti è da ieri che gli rompe le palle, che si lamenta. Stamane, sono andata io, arrivata lì dopo aver pregato le infermiere di farmela vedere che ci teneva, vado in camera da lei prima che la portassero in sala operatoria…la prima cosa che mi dice è: ma Roberta (mia sorella) sta fuori?? no dico, ma io chi cazzo sono?? la figlia o l’ultima arrivata?? ci sono rimasta di merda…e dopo questa, il distacco che sentivo fra di noi, è cresciuto a dismisura. Sono stata lì con lei per tre quarti d’ora, poi ho saputo dall’infermiera che lei sapeva da ieri sera che sarebbe stata operata x ultima…no dico, vi rendete conto???
Ci son rimasta troppo male…
voglio il vostro pensiero, se vi va.
Vaniglia ho 5ue pensieri 1 che sembri più proccupata per essere subordinata a tua sorella che per la salute di tua madre 2 che sei fortunata, io sono subordinata a un cane invece
vaniglia, concordo con la prima di jo. cerca di starle vicino e goderti questi momenti, visto che dici che sta male. cerca di metterti nei suoi panni.
jo, ti abbraccio, perchè non so cosa potrei dirti per farti stare meglio. forse però , dal suo punto di vista, lei ti ha dato tutto quello che ha potuto e neanche si rende conto di quanto tu soffra, oppure non riesce a capirne il motivo, perchè crede di averti dato amore. può essere?
riguardo al ristorante, forse se ci andassi più spesso restringerei anche li. forse lo sento come un episodio sporadico e quindi “permesso”….
azimut, ricambio l’abbraccio 🙂
lu, quanto tempo 🙂 come stai?
ieri sera sono andata a letto presto, ho fatto una bella dormita e questa mattina presto mi sono messa a fare lavori per casa, stirare, lavare… era da un sacco che non stavo a casa tranquilla. ho ripreso a lavorare, alla fine mi hanno presa, a tempo determinato però starò li almeno un anno. sono contenta anche se un po’ sfasata 😉
oggi che fate?
ciao ciuffole, io sono qui e lavoro, vi guardo da lontano
Anice, nè ho sofferto tanto in passato, ora mi sono messa il cuore in pace. Lei fa quel che può, e ho accettato il suo “non riuscire ad esprimere l’amore e il ruolo di mamma”. So che mi ama. La voragine che ha lasciato non ho ancora avuto la capacità di rielaborarla del tutto e riempirla in modo sano. Ci sto provando.
Mi fa piacere per il lavoro, il talento, la volontà e la capacità vengono sempre ripagate. 🙂
Tentavo di citare Pennac,ma questo sito- giustamente!- mi ha trovata troppo noiosa..o forse anche lui non vuole che io sriva qui…hehehe
Sto bene,vi leggo.
Ciao piccola Lu, è un piacere sentire che stai bene …..:)
Grazie Jo…
buongiorno a tutte,
ma dove siete sparite? 😉
io non sono riuscita a passare in questi giorni, poco tempo per stare davanti al computer. sto un po’ meglio con le paranoie. Sto cercando di mangiare di più, metto olio un po’ dapertutto e cerco di non pensare troppo al cibo. Ancora non riesco a provare piacere nel mangiare, nè indifferenza. Provo solo il sentimento di voler fare del bene a me stessa. Oggi sono salita sulla bilancia e sono arrivata a 43, più o meno sono li! Cosa dire?! ho provato indifferenza, un po’ di rassegnazione e desiderio di arrivare il prima possibile al traguardo. Sono stufa di questa “sofferenza” del dover aumentare di peso, tanto vale farlo in fretta e basta.
Mi sento più in forze ultimamente e questo mi destabilizza. Ovvio che mi fa piacere non avere sempre la testa vuota ed essere senza energia, però il fatto di non esserlo mi ricorda continuamente che vuol dire che ho mangiato più del solito….
Tutto questo girotondo di pensieri mi fa capire quanto sono invischiata in questa assurdità… però sto cercando di uscirne, credo di essere sulla strada giusta.
Anche i miei problemi emotivi sono molto migliorati. sto molto meglio con me stessa, i rapporti con mia mamma sono appianati, riesco a parlare con lei senza farmi venire lo stress… è cambiato tutto lentamente, però guardando indietro riesco a vedere i progressi.
Jo, riesco a capire il dolore per la mancanza di amore, quella voragine di cui parli. Hai molti interessi che coltivi e che ti riempiono il cuore. Cerca di trovare in loro la serenità e la forza per riempire i vuoti del cuore.
Non hai più scritto come sta andando il tuo percorso alimentare da quando sei tornata dal viaggio. Riesci a mantenere quell’energia che avevi?
anice A casa da sola fatico un pò …. ma è migliorato parecchio il rapporto sia col cibo che con la socializzazione tramite esso. Purtroppo i miei molti interessi non suppliscono la mancanza di un ruolo genitoriale, ma i rapporti umani stanno migliorando, credo che questa sia la strada giusta. 🙂
jo, l’amore che cerchi da tua madre e’ difficile da compensare, bisogna trovare altro che riempia quel vuoto, non che lo sostituisca. sono sicura che tu questo lo sai, pero’ a parole e’ facile….
cosa intendi con la socializzazione tramite il cibo?
e’ un bel traguardo essere riuscita a migliorare i rapporti con gli altri, ti fa vedere che c’e’ altro oltre al dca, vero?
io oggi ho mangiato forse l’ ultimo dei cibi tabu, se non considero i dolci…
a pranzo ho mangiato verdure al forno e tra queste c’era una patata 🙂 non e’ crollato il mondo. anzi sono fiera di me. ma sopratutto non e’ successo NIENTE! come se fosse la cosa piu normale del mondo! evviva 🙂
spero stiate tutte bene, vaniglia, lu, yris, azimut, polla, miele
vi abbraccio tutte e vi auguro una buona notte!
Anice un saluto anche a te. Bravissima, vai con la patata, non succede proprio nulla. Ieri sera ho fatto la zuppa con zucca e patate e ci ho messo la pasta dentro, un bel po’ di pasta. Con aglio, cipolla, peperoncino e tutte le erbe aromatiche. Devo dire che era davvero buona. Si fa, si impara e si sta bene. Un abbraccio
Anice lo so, anzi credo sia incompensabile in nessun modo, va solo accettato per quello che è. La socializzazione tramite cibo intendo cene, pranzi aperitivi e quant’altro che mi concedo più frequentemente rispetto a prima …in effetti uscendo dal circolo vizioso di “isolamento” in cui in genere ti trascinano queste malattie si scopre un mondo che non ruota affatto intorno a quel maledetto sintomo.
In genere non parlo mai di cibo non perchè sia guarita ma semplicemente perchè sono consapevole che il problema sta a monte, e non lo risolvo scrivendo cosa e come mangio ma cercando di capirne il perchè ….
Azimut io amo le zuppe …mi dai la ricetta di questa “zucca e patate” …:) deve essere buona
Ps ho la febbre, sono a casa in malattia e questo mi scatena sempre sensi di colpa verso il negozio, i colleghi, il lavoro …ecc… Ecc capita anche a voi?
Jo se sei rimasta a casa significa che non eri in grado di lavorare. Quindi non farti venire sensi di colpa. Qui ci stanno levando ogni tutela possibile e immaginabile, parti da questo dato di fatto e falli sparire.
Per la zuppa per 4 persone faccio così: 600 gr. di zucca, 200 gr. di patate, una carota, una cipolla bionda, uno spicchio d’aglio, un peperoncino e un mazzetto di erbe legate insieme (rosmarino, salvia, prezzemolo, timo, maggiorana, basilico). Metto in pentola a pressione con il sale (se preferisci puoi usare un dado vegetale). Quando le verdure sono cotte tolgo gli odori, filtro il brodo, frullo le verdure e riunisco il tutto. La puoi mangiare facendoci cuocere la pasta oppure anche così con i crostini di pane. Io aggiungo un filo d’olio e parmigiano
azimut, che buona la zuppa di zucca. con l’aglio e peperoncino non ho mai provato, di solito ci metto o lo zenzero o il rosmarino….. proverò anche la tua versione 😉
complimenti anche a te per la pasta.
jo, se stai male e rimani a casa non vedo perchè dovresti avere i sensi di colpa… capisco che ti dispiace per i colleghi che devono fare più turni, però lo faresti anche tu per loro, no? 😉
che bello che stai riuscendo a condividere con gli amici anche il cibo.
Io vengo a scrivere qui di cibi un po’ perchè mi abbassa lo stress, ma anche perchè a me a fatto bene leggere cosa mangiavano le altre, e spero che anche i miei messaggi aiutino qualcuno. E poi il pensiero è ancora sempre sul cibo, molto meno di tempo fa, però gira sempre li…. adesso si sta spostando sul cambiamento del corpo. Sono preoccupata per la salute, sto pensando che devo andare a farmi le analisi del sangue, sono in amenorrea da troppo tempo e inizio (finalmente) a preoccuparmi…
sono stanca oggi, mi sto abituando ai nuovi ritmi del lavoro. cerco di andare a dormire prestino perchè altrimenti non connetto durante il giorno.
adesso vado a stendermi
buonanotte bimbe
Anice, finchè avevo 38 di febbre non mi sentivo in colpa ma oggi sto già meglio, la febbre è scesa ma il dottore, mi ha lasciato a casa fino a domani compreso. Mi impegno a rendere produttivi anche questi due giorni, visto che mi sono rimessa a scrivere …..vado avanti col mio quarto romanzo, odio sprecare le giornate libere, fortunatamente sono una scrittrice e il tempo morto, diventa creativo.
L’amenorrea è un argomento che già mi interessa di più rispetto al cibo, io non sono mai stata in un eccessivo sottopeso ma l’alimentazione sbagliata e il vomito hanno portato a sfalsi e ancora adesso non ho un ciclo regolare, spesso salto un mese oppure ho continui ritardi. Quando mangio più regolare ho notato che si regolarizza anche il ciclo. Ci sono state un paio di volte però che mi è saltato addirittura per 4 mesi ….lì mi sono spaventata, come donna e superati i 30 l’istinto e il pensiero di diventare madre è presente, ho avuto paura di essermelo precluso. Fortunatamente poi è sempre riapparso spontaneamente. Il tuo è proprio assente?
Nuovo interesse, post diploma: donare il sangue+midollo osseo. E perciò non posso perdere più di 3 kg (ma proprio al massimo) se voglio farlo. E voglio farlo.
.. Jo,ma quelli che tu chiami giorni liberi che non vuoi sprecare.. in realtà erano giorni di malattia.. e.. ci sta non fare nulla. anche se non si è malati da non riuscire ad alzarsi dal letto,cmq ci sta non fare nulla. poi ok,scrivere magari per te è un’altra cosa..credo che tu lo possa trovare anche rilassante.. ma non devi produrre per forza.. non è credo sia necessario che il tempo sia impiegato per produrre,ma piuttosto produttivo per noi stessi.. quindi anche dormire se serve riposare.. ;).
pollaccia…guarda chi c’è!!!
..Azimut,ti tengo d’occhio io!!!
Spero che tu riesca a passare un piacevole week end.. Tra le mura domestiche che sono tinte di nuovooooo..
Lu.. Se qsta cosa di donare il sangue può aiutarti,benvenga,ma sono pur sempre dei parametri che tu decidi e stabilisci.. Se lo puoi donare così a che serve perdere quei tre kg? Che prospettiva ti di offre? Cioè se ci tieni così tanto a fare qste donazioni,non capisco perché porsi il problema del peso se qsto che hai è ok.
Cioè ci vedo comunque un bisogno eccessivo di controllare,stabilire,pianificare,decidere,imporsi,ecc.. Quando invece il tuo vero desiderio e’ già accessibile e lo è senza frullamenti,a portata di mano e perdere peso ti fare ne solo rischiare di non poterlo fare.. Quindi? Quindi cerca di rimanere focalizzata sul tuo obiettivo,senza creare congetture fuorvianti che nulla hanno a che fare con quello che puoi fare,ora!
Carissime ragazze
quanto tempo!
Mi dispiace essere sparita, anche se ho continuato a leggervi e vi sostengo tutte, vi abbraccio forte e vi sono vicina.
Cosa posso dirvi? Che dopo il mio ultimo post a metà luglio ho cominciato a lottare. Con una forza mai vista, con una grande grinta che cercava sempre di essere distrutta dalle abbuffate che ogni tanto si ripresentavano. Purtroppo non posso dire di essere guarita anzi mi manca ancora tanta strada da fare a volte penso sia troppa. Il mio peso è cresciuto ancora, sono arrivata a 61 chili, mai nella storia ero arrivata a così tanto. Ma sapete una cosa? Ho ricominciato ad uscire. Ho buttato le mie taglie 38 per comprarmi delle 44. Vado alle feste e me ne frego se sono due volte la persona di fianco a me. Ho ripreso a ballare e cantare le mie due grandi passioni e anche se muovermi è durissimo, ogni passo è uno sforzo indecente (15 chili in più in un anno si sentono eccome!) lo faccio perchè non voglio mollare.
Con voi sarò sincera, ogni tanto mi chiudo in camera e mi chiedo perchè non riesca a trovare la forza di smetterla con abbuffate, digiuni e abbuffate abbuffate abbuffate. Il mio sogno più grande sarebbe non aver la gastrite, potermi sedere a tavola senza il terrore di non smettere mai, non avere più mal di schiena per lo stomaco troppo gonfio, o una caviglia a pezzi per il peso.
A volte mi trovo a piangere sul mio corpo che mi fa così male e che non sento più mio. Ma bisogna essere pazienti. Bisogna fare un passo alla volta. E non bisogna mai mollare per riappropriarsi della vita, perchè noi ce la meritiamo eccome!
vi abbraccio tutte fortissimo, prometto che cercherò di essere un pò più presente e di seguirvi con più costanza.
Buonanotte 🙂
ciao a tutte,
anche io a letto da ieri, ho mangiato qualcosa che mi ha fatto male e tra nausea e vomito mi ha stecchita! oggi sto un po’ meglio anche se non ho voglia di alzarmi dal letto. sono riuscita a mangiare senza correre in bagno e ho addirittura mangiato un dolce, mi ha fatto viglia. e’ proprio il corpo che aveva bisogno. l’ho ascoltato senza storie. e’ come se il mostro si sia messo da parte e la priorita’ e’ stare bene.
jo, quindi niente sensi di colpa per essere rimasta a casa 😉 un vantaggio per il libro!
io sono in amenorrea da due anni, forse un po’ di piu’ e sono preoccupata.
lu, questo interesse ti terra’ motivata in positivo e avrai una meta. ma sopratutto ti dimostra che il tuo peso e’ normale, altrimenti ti avrebbero dato altre indicazioni, non credi?
rosarossa, bentornata. si sente la grinta, bravissima, continua cosi!
azimut, polla, un saluto anche a voi
Una musica..alienazione..che mi porti in un altrove
No,Polla,NON li posso perdere quei 3 kg…hanno un peso minimo sotto il quale non posso scendere. Per vari motivi non posso donare prima di luglio.
Per il resto hai ragione,non posso vivere senza programmarmi. Se perdessi l’agenda morirei =)
Tu come stai?
Voi come state?
Anice 2 anni di amenorrea spaventano, ma solo chi ha voglia di guarire, quindi la tua paura è un sintomo “sano”.
Polla non riesco a concedermi giornate di ozio o del tutto vuote senza macinare l’idea di sprecare tempo, ci sto lavorando, qualcuno che me lo ribadisca aiuta a rendermene conto.
Lù le vocazioni non necessitano di divieti perchè non li santiremmo tali.
Un saluto a tutte
che musica azimut?
un bacio ragazze, vi penso più di quanto non scriva.
io sto bene ma sono molto affaticata. la perdita di lavoro paradossalmente mi costringe a maggior lavoro.
ed è un periodo in cui sento il peso di troppe parole.
meglio un abbraccio.
Ciao a tutte ragazze, per un po’di tempo ho scritto su questo sito, circa due anni fa quando mi trovavo in una situazione difficile, e ora che ci sono stati dei cambiamenti importanti nella mia vita ho pensato di tornare…ci ho pensato molto a lungo prima di tornare a scrivere qualcosa, ma sentivo che se non avessi condiviso quello che ho dentro con qualcuno sarei esplosa!! Ora non so da dove cominciare ma proverò a spiegarmi chiaramente. Sono tornata a leggere quello che scrissi qui la prima volta, era la sera del 19 settembre 2010 ed ero quasi disperata perché mia sorella, che per me era un punto di riferimento, si era trasferita per frequentare l’università e io mi sentivo abbandonata. Raccontai quali erano i miei problemi con il cibo, erano già due anni che ne soffrivo e purtroppo ora ne sono ben 4, perché non sono riuscita a guarire, o meglio, fino a circa un mese fa avevo fatto buoni progressi ma poi, a causa del cambiamento che dicevo prima, ho subito un vero peggioramento. Non vorrei sembrare una persona che cerca troppe attenzioni, ma siccome temo di risultare poco chiara ho pensato che nel caso voi voleste capire meglio quello che mi è successo potreste provare a cercare nell’archivio quello che ho scritto in quel periodo, non lo dico perché voglio che vi concentriate troppo solo su di me ma solo per evitare di raccontare di nuovo tuta la mia storia, visto che lo avevo già fatto allora, e poi non ci sarebbe neanche moltissimo da leggere visto che ho scritto solo per un paio di mesi. Ora ho 19 anni e da un mese frequento l’università anche io, ma non nella mia città, e se prima non vedevo l’ora di trasferirmi, ora devo dire che spesso penso di aver sbagliato. Forse poco più di un mese non è abbastanza per giudicare come sia la mia vita adesso, non lo so, ma ho commesso l’errore di credere che bastasse cambiare luogo e conoscenze per cambiare automaticamente vita… ero convinta che i miei problemi con il cibo dipendessero dall’ambiente in cui vivevo, da chi mi circondava, e che una volta sola sarei stata in grado di ricominciare da capo, che tutto sarebbe andato benissimo… in effetti per una decina di giorni sembrava davvero tutto perfetto, ma poi non so come tutto ha iniziato ad andare storto e ora sono in una nuova città, lontana dalla mia, sola e le mie difficoltà stanno peggiorando… se siete disposte a “riaccogliermi” fra voi racconterò meglio tutto quanto, e ovviamente vi ascolterò anche quando sarete voi ad averne bisogno, non voglio sembrare un’egocentrica che si lamenta di quello che le succede e poi non dà mai un po’ di aiuto alle altre…ma mi è sempre piaciuto scrivere, ho sempre avuto il mio diario da riempire con pagine e pagine di riflessioni; e a un certo punto ho deciso di tornare qui perché il diario, per quanto mi aiuti a fare chiarezza sui miei sentimenti, non può darmi dei consigli, cosa che possono fare solo delle altre persone…
Fino a non molto tempo fa andavo da una psicologa, e prima ancora da un dietologo, ma ora, essendomi trasferita, sono rimasta senza questi aiuti. Entrambi mi dicevano che io sono intelligente, che posso farcela da sola… ma non so se è vero. Qualche giorno fa ho scritto delle pagine sul mio diario e ho chiamato questa riflessione “voglio vivere così” perchè scrivendola ho immaginato a come vorrei fosse la mia vita, se vi va leggetela, e mi scuso nel caso dovessi dilungarmi troppo. Ho scritto:
Innanzitutto, io sogno l’amore. Ma l’amore in ogni suo aspetto, non solo quello “classico” tra un ragazzo e una ragazza (proprio non ce la faccio a dire “uomo” e “donna”, perché pensare a me come a una donna… ehm… mi viene abbastanza difficile!). Non so come spiegarlo, intendo dire una vita in cui regna l’amore, in cui si può notare la presenza dell’amore in ogni suo singolo aspetto: quel tipo di amore romantico, ovviamente, ma anche amore per le attività che svogo, amore nel senso di profondo affetto e stima per le persone che mi circondano…vorrei che nella mia vita ci fosse quella componente di amore e di passione che ti spinge a dare il massimo in tutto ciò che fai, e a farlo perché lo vuoi davvero e ti fa stare bene: per esempio, le cose che fanno stare bene me sono amare qualcuno, ballare, passare del tempo con i bambini e con gli animali, stare a contatto con la natura, fare un po’ di attività fisica, scrivere, leggere, sentire l’affetto di persone sincere, guardare le vecchie videocassette di quando ero piccola mentre sto raggomitolata sulla poltrona di casa mia e bevo la camomilla, che adoro…E adesso mi sento un po’ triste perché da quando sono qui non sto facendo nessuna di queste cose. C’è un’ altra cosa che adoro, è la musica, ma la musica mi da una sensazione strana, io la chiamo una “felicità triste”, nel senso che ti rende felice trasportandoti in un mondo bellissimo che però è ideale, e tu ti senti triste perché non puoi averlo. Anche se mi piace tanto, a volte evito di ascoltare le mie canzoni preferite perché è come se avessi paura di emozionarmi troppo. La musica sembra parlare alla mia anima e quando sto bene mi rende felicissima; ma se sono triste per qualcosa è come se enfatizzasse ogni emozione che provo, e allora preferisco lasciarla da parte per il timore che la mia anima non sia in grado di sopportare quella valanga di emozioni. La musica, felice o triste che sia, è ottima quando sei in compagnia o quando sei di buon umore, perché ti fa sognare, ballare, saltellare qua e là mentre canti le tue canzoni preferite… Ma se sei triste e sola ha un effetto devastante, e io non sono sempre in grado di sopportarlo. Sia i dolori che le gioie della vita mi sembrano troppo intensi perché io ossa sopportarli, mi sembra che il mio cuore non abbia la capacità di reggere cose che in realtà sono normali… eppure in fondo una parte di me vuole provare queste emozioni perché mi rendono viva, ma vivere significa anche soffrire e questo mi spaventa: mi basta un niente per rendermi felicissima per l’intera giornata o anche per di più, ma basta ancora meno per farmi soffrire. Ciò che mi fa soffrire di più è sentirmi sola. Io ci provo a costruire dei rapporti con gli altri ma ho sempre paura di non piacere, di essere “sbagliata”… E siccome a volte mi sembra che la mia anima si senta stremata dal peso di queste emozioni, è come se io cercassi degli “anestetici” che mi consentano di non sentire niente…in effetti per me il cibo si è trasformato in un “anestetico”: quando mi sento in pericolo, quando mi è accaduto o sento che sta per accadermi qualcosa che mi ha provocato dolore, anche una sciocchezza, io so che in qualche modo dovrò soffrire, e preferisco farlo fisicamente piuttosto che emotivamente. Allora dentro di me inizia ad agitarsi qualcosa, inizio a sentire una strana tensione…se sono già sola, bene, altrimenti mi isolerò in qualche modo…Quando finalmente sono sola inizio a mandare giù di tuo, ma dolci principalmente, perché non so come mai ho sempre avuto una predilezione per il dolce…Il sapore dolce mi riporta all’infanzia, a quando tutto era semplice… non a caso le mie abbuffate segrete sono spesso a base soprattutto di latte e biscotti, una combinazione che mi fa pensare ai bambini che spesso (o almeno io facevo così) inzuppano gli uni nell’altro e creano una specie di “pappetta” da mangiare col cucchiaino…Inizialmente mi sento benissimo. La sensazione che provo al principio è quella di un grande sollievo: sono sola e nessuno può farmi del male, mi sono alontanata da ciò che mi ha fato soffrire emotivamente. Io non so gestire il dolore emotivo, perché sono talmente impressionabile che, se solo dovessi trovare un modo per affrontare tutto ciò che mi fa soffrire, credo che impazzirei. Eallora mangio, mangio e mangio per spostre quel dolore sul piano fisico, perché il piano fisico lo so gestire meglio: so che avrò mal di pancia, nausea, che mi sentirò in colpa (perché se così rovino il mio “bel corpo”, chi più potrebbe amarmi?), ma ormai più o meno so come agire, mi isolerò da tutti per un po’ perché non voglio mostrarmi in simili condizioni e poi via, da domani (“da domani”…è la nostra frase tipica, come se davvero “da domani” potesse cambiare tutto per magia…), o al massimo dopodomani, per i casi più gravi, tornerò la solita ragazza timida ma sempre felice e sorridente che gli altri conoscono… tornerò a stare attenta, a cercare di controllare tutto…pochi sanno cosa ho, la cosa assurda è che molti anzi mi dicono che ho un “bel corpo” perchè dall’esterno sembra sia tutto normale, alternando questi attegiamenti visto da fuori il mio fisico non tradisce molto, ma dentro sto così male…personalmente ho provato tante strategie, ma quando ho fatto progressi li ho fatti perchè mi sentivo bene emotivamente, non di certo perchè avevo chiesto a qualcuno, per esempio, di nascondere questo o quel cibo.. così si riesce sempre a trovare un modo per infrangere le regole che tu stesso ti sei imposta! Mi dispiace così tanto per questa situazione perchè il problema, nelle sue diverse fasi, dura da 4 anni, praticamente sento di aver gettato una parte della mia vita, eppure continuo a sperare di trovare un senso a tutto questo, e spero sia presto, perchè spesso mi chiedo “ma perchè proprio a me?”.
Dicevo, il dolore emotivo mi sembra ingestibile, e soffro fisicamente. Il guaio è che a furia di operare questo trasferimento dal piano emotivo al fisico sono arrivata a concepire le due componenti come sfere separate, non ho coscienza del mio corpo, è come se non ne sentissi la presenza. Non lo sento mio, anzi, non lo sento proprio, mentre cammino per strada, da seduta, da stesa, è come staccato dal mio cervello. Odio questa cosa perchè vorrei amarlo…Prima dicevo che non mi sento una donna: è così perchè ho un brutto rapporto col mio corpo. Mi sento più un’entità, un essere a parte…vorrei sentirmi una donna, ma non ci riesco proprio. Vorrei sentirmi una donna per essere sicura di me, almeno quel tanto che basta per indossare abiti “da donna” che mi piacciano invece che le mie solite tenute in tuta dato che ho l’ossessione dei fianchi larghi…e mi vergogno a dirlo, ma una parte di me vorrebbe sentirsi una donna anche per essere guardata, ammirata, diciamo pure amata (non starò chiedendo troppo?) dagli “uomini”… ebbene sì, mi imbarazza ma è così, in fondo ho 19 anni, non sono proprio piccolissima… però una parte di me vorrebbe essere una bambina, e forse odio i fianchi proprio perchè le bambine li hanno strettisimi, e i miei, oggettivamente non enormi ma comunque non dritti, mi ricordano che io devo crescere…
Stavo dicendo che mi piace la musica, e il ballo mi piace proprio perchè è collegato a questa. Mi ricordo, due anni fa, di aver parlato del motivo per il quale amavo tanto i balli caraibici, che ho fatto ma poi ho smesso. Quando il ritmo ti entra dentro e riesce a farti muovere spontaneamente è bellissimo, quando qualcuno sa guidarti e tu sai interpretarne i gesti è tutto così naturale… Ecco la parola magica, “spontaneità”, la seconda cosa che vorrei nella mia vita dopo l’amore… voglio una vita in cui tutto avviene con naturalezza, in cui tutto fluisce spontaneamente invece che una vita in cui voglio programmare tutto… purtroppo io amo le cose chiare e distinte, senza schemi mi sento persa, eppure sogno quella naturalezza. Prima ho dimenticato di dire che mi piace anche dipingere, disegnare, usare colori tempere acquerelli cere ecc, legere i libri di storia dell’arte… vorrei che nella mia vita ci fosse sempre un po’ di spazio per le mie passioni. La terza cosa che dovrebbe essere presente è il contatto con la natura, per questo vorrei vivere in campagna. La mia città non lo era ma sicuramente ci assomigliava di più del luogo in cui mi trovo ora… ma come ci sono finita qui??? La campagna mi fa pensare ai miei nonni, a mia nonna materna in particolare, a cui penso spesso, perchè la sua lunga malattia e la sua morte sono coincise con alcune fasi cruciali del mio disturbo alimentare. Loro avevano una casa in campagna in una contrada della mia città chiamata Pian di Zucchero, un nome che effettivamente io trovo bellissimo…Ricordo che d’estate, da piccole, io e mia sorella stavamo lì con loro. Ricordo mia sorella che andava in bici, io che raccoglievo i fiori, i salti dal muretto, l’orto e le sue verdure, i miei cugini con i loro cani e gatti (gli animali sono bellissimi…)le bambole che mi portavo sempre dietro, mia nonna che mi pettinava i capelli un po’ ricci e la sera me li legava con dei nastrini per non farli annodare…Anche i ricordi del cibo sono piacevoli:ricordo delle enormi tavolette di cioccolata fondente da cui mia nonna staccava sempre un pezzetto per me e mia sorella a metà mattina, e che mentre noi guardavamo quei cartoni animati belli che facevano una decina di anni fa (è passato davvero così tanto tempo?!?) facevamo colazione con latte e biscotti (appunto, latte e biscotti) in delle tazze bellissime. Erano dei buonissimi biscotti secchi che non ho mai più trovato, nello stesso pacco ce ne erano alcuni rotondi, altri rettangolari e altri quadrati; su quelli rotondi c’era scritto “Marie” e sui quadrati mi sembra “Petit”…non ne sono sicura al 100% ma è probabile, perchè la scritta “petit” l’ho ritrovata anni dopo su alcuni biscotti secchi che, fino a poco tempo fa, ero solita divorare con il latte (guarda caso! come se volessi tornare a quegli anni…)finchè mia madre, che sa cosa ho, non l’ha scoperto e ha impedito a mio padre di continuare a comprarli. Oppure i miei nonni compravano le gocciole al cappuccino, che ora non fanno più. Ricordo le serate insieme, ricordo anche che una sera ci fu una vera invasione di moscerini. Veramente ricordo anche che lì, una sera, a 10 anni, ebbi il mio primo attacco di panico. Un problema che mi ha accompagnato per un paio di anni, le crisi arrivavano sempre nel momento in cui dovevo andare a letto: tremavo, non riuscivo a prendere sonno, passavo ore con gli occhi sbarrati e a volte avevo la sensazione di star per morire. Spesso andava a finire che andavo nel letto dai miei genitori. Poi è passato, ma neanche io so come. In questi ultimi anni ogni tanto siamo andati in campagna, ma ovviamente non è la stessa cosa. La quarta cosa che vorrei nella mia vita è la possibilità di conservare in un angolino i ricordi e ripescarli ogni tanto, anche quelli malinconici, perchè in fondo la nostra storia dipende dal nostro passato. Se posso parlare anche di cose più leggere, aggiungo che vorrei un guardaroba a metà fra uno stile principesco e uno “campagnolo”, appunto, perchè in una vita ideale amerei il mio corpo e indosserei gl abiti che sogno di indossare, cose tipo abitini, lunghe gonne stile country ecc…quindi diciamo che la quinta cosa è un po’ di frivolezza. La sesta direi Dio, sentire un rapporto speciale con lui, il suo amore; e la settima e ultima un lavoro per il futuro, anche senza guadagni sratosferici, che però mi piaccia un minimo. Il lavoro è importante, ovviamente, ma se avessi le altre sei cose sarei felicissima e mi andrebbe benissimo anche un lavoro che ti fa guadagnare cifre modeste. Per ora studio, materie che mi piacciono, ok; eppure a volte mi costa… ho iniziato l’università e spesso mi sembra strana…anche su questo ci sarebbe tanto da dire, e se sopporterete i miei lunghi trattati lo farò sicuramente, ma per ora basta così. Scusatemi per aver scritto troppo, ma dovevo assolutamente iniziare ad esprimermi …Se mi accetterete continuerò a scrivere, ma sono disposta anche ad ascoltare o meglio leggere…
Finalmente ho fatto qualcosa per me … ho telefonato ad un centro per un primo appuntamento!attendo che mi chiamino per fissare l’appuntamento in settimana!….
Sylvie ciao 🙂 ….non è facile seguirti, hai scrtto tanto, e di tutto, anch’io capitava che “vomitavo” pensieri, scrivere è il primo passo per districare, a 19 anni si comincia appena a capire chi si è e cosa si vuole e molto spesso si sbaglia. Concentrati su una cosa alla volta, il vuoto che si riemie col cibo ha radici molto indietro in genere. Ps Il tempo non è mai sprecato, nemmeno quello passato a distruggergi in un dca, serve a far uscire una parte di noi stesse che altrimenti restava sopita.
Ciao a tutte,
Jo grazie per quello che mi hai scritto, quello che dici sul tempo che non è sprecato è bello ma a me sembra lo stesso di aver perso qualcosa, nel senso che tutti immaginano che le ragazze della mia età dovrebbero essere felici, spensierate, vivere la vita intensamente…e io non lo sto facendo. Sento di aver sprecato del tempo perché quando penso, per esempio, “Com’ero a 15 anni?” mi ricordo che quella è l’età in cui ho iniziato a voler controllare il cibo, se penso ai 16 che in quel periodo ho perso il controllo e sono passata all’opposto (non ho mai vomitato, però a volte ci ho provato), il ricordo che collego ai 17 è la vergogna che ho provato scoprendo che una compagna con la quale mi ero aperta aveva raccontato tutto ad alcuni professori…
Sì, hai ragione, ho scritto troppe cose in una volta sola. L’ho fatto in seguito ad una “crisi” che mi è capitata diverse volte da quando non sto più a casa, e io che pensavo che andandomene sarei stata “libera”…Certo lì avevo delle difficoltà ma non avevo mai fatto quello che ho fatto qui, cioè usare parte dei soldi che ho a disposizione per andare al supermercato e comprare di proposito cibi da usare per sentirmi male… me ne vergogno tantissimo ma non posso dirlo ai miei, soprattutto a mia madre, lei vuole che io sia una figlia responsabile e che mi concentri sullo studio;invece in diversi giorni io non ho studiato neanche un po’…Poi magari capita il giorno in cui salto i pasti e poi si ricomincia… Odio parlare al telefono con loro la sera perché quando mi chiedono come sto, cosa ho fatto e cosa ho mangiato dico un sacco di bugie solo per farli felici. Loro sanno del mio problema ma mi hanno permesso di andarmene perché “devi dimostrarmi di essere responsabile, di riuscire a vedertela da sola” come dice mia madre. Ok, devo concentrarmi su una cosa alla volta, allora direi che il pensiero che mi assilla di più ora è “Devo dire ai miei genitori che in realtà sto continuando ad avere delle difficoltà o continuo a fingere che sia tutto a posto?” La loro ingenuità mi sbalordisce, quando ero a casa non si parlava di altro che del mio rapporto col cibo e dei problemi che sto causando, ora che non mi hanno più tra i piedi si comportano come se non ci fosse mai stato niente, non nominano mai l’argomento, come se credessero che si è risolto automaticamente…
Sylvie, i genitori molto spesso non prendono sul serio il disturbo, soprattutto se il tuo peso è nella norma. Non sono ingenui, ma è più facile non vedere a volte, avendoti con loro in casa si sentivano evidenetemnte “responsabili” e coinvolti,ora che non sei più con loro molto meno per ovvi motivi. Se dirlo o no è una scelta tua, non è ne facile, nè un processo immediato. A mio modesto parere tu non hai detto loro molte altre cose, il sintomo bulimicoo anoressico è un grido d’aiuto, un modo per attirare l’attenzione, per dire e chiedere ciò che non riusciamo a fare con le parole. Il fatto che tu scriva esplicitamente riguardo tua mamma molti “lei vuole” o “loro vogliono”esprime palesemete il fatto che ti senti giudicata, che devi dimostrare loro qualcosa, che provi a essere come loro ti vorrebbero… e se non fossi così? Te lo sai mai chiesto? Se tu fossi la figlia che non rispecchia i loro desideri credi che non ti riterrebbero più tale? Nascondiamo sotto il cibo un io che reprimiamo per compiacere gli altri spesso….spero che le mie parole ti siano d’aiuto 🙂
buongiorno ragazze,
passo velocemente a darvi un saluto, questa caduta mi ha fatto male, sono tornata indietro, non per mia scelta questa volta. è dura. ultimamente non riesco ad accendere il computer, arrivo tardi a casa e sono sempre stanca. vi penso e vi abbraccio.
buona giornata
Buongiorno Anice, bentornata Sylvie…un saluto a tutte
Ci sono, non ho molte parole ma sono qui
Ogni tanto ritorno, spero voi stiate meglio, per questo non passate più da qui. Io sto, non sempre bene, mi sento spesso un incaopace priva di forza di volontà, mi sento spesso come se mi fossi imbarcata in un progetto più grande di me, troppo ambizioso. Mi sento spesso sola, ma da lì devo ripartire.
Sylvie, il tuo nome non mi suona nuovo, bentornata.
vi abbraccio.
Non sto per nulla bene..di nuovo….ciao Sylvie.
Vi abbraccio anche io.
..Azimut e se ci provassi a tirarle un po’ fuori quelle parole invece?? non serve che siano connesse ad un qualcosa di specifico.. lascia che escano,magari parti proprio dl descrivere quello che le blocca.. descrivicelo.
uhmhm..ma cosa sono tutte qste sensazioni che ti senti addosso? che attinenza hanno con la “realtà” dei fatti? quello che hai scelto di fare,ti piace? la forza di volontà che dici di non avere.. in che cosa non la ritrovi? Cmq non so se tu debba ripartire da qsta tua sensazione.. piuttosto io partirei da quello che vorresti creare ora,farei dei “progetti” in base a quello.. piccole cose,piccoli passi.. nulla è troppo,tantomeno troppo ambizioso. lo valuterai strada facendo.. ma non sarà per sconfitte,piuttosto per libere scelte e strade diverse ce sceglierai di percorrere. dai che siamo in viaggio..
Lu.. si va un po’ bene e po’ male.. così funziona.. ma a che cosa ti riferisci nello specifico?
anice.. ma di che caduta parli?
sylvie.. benvenuta !
Notte creature.
.. yris, anche io è un periodo che sento il peso di troppe parole. soprattutto le mie.
ti abbraccio.
anch’io fatico con le parole, davvero, ma in qualche modo cerco di trovarle.
anice, smettila di costruirti mondi e mondi di scuse e motivazioni, io non sono così sicura che ti sia dispiaciuto davvero essere stata male di stomaco e affini. guarda in faccia in tuoi pensieri, con sincerità, e riparti da lì.
basta con i finti pasti e con le micro-quantità. devi spaccare il muro, devi smuovere la situazione.
😉
uhmhm, cerca di affrontare una giornata alla volta, più di così non ci è dato di fare secondo me. riavvolgi la lenza dei pensieri, non vivere solo di aspettative e di giudizi.
sylvie, ti leggo.
baci sparsi, vi mando un saluto anche da parte del mio mal di pancia 🙂
Polla sono connesse a quello che disse il “benedetto uomo” Kant sulla teoria e la pratica… nel mio caso sarebbe a dire…io posso anche voler realizzare delle cose, ma poi l’irrompere della realtà mi porterà a subordinare ad essa le mie scelte
Scoprire di essere stata cancellata dalle amicizie su fb…
..Azimut, io non voglio sembrare la solita turbatrice di certezze,ma.. credo che ci sia una sorta di NON collegamento tra quello che tu definisci e stabilisci come scelta, credo che ci siano delle cose che vengono vissute addosso e sentite proprio come se non ci fosse altra strada percorribile,ma il punto è fermarsi e comprendere che non è per forza così e nemmeno quello che definiamo una scelta lo è veramente.
Ad ogni modo.. ponendo caso che tutto quello che dici e pensi sia “vero”,non trovo cmq utile non cercare di fare qualcosa per la paura di altro. mia madre mi direbbe(magari non è il luogo + adatto,ma va beh.. per me rende l’idea qsto modo di dire): “Perchè mangi se poi caghi?”.. e qsto potrebbe essere in risposta a tantissime cose. Non si può vivere con la paura .. non è giusto. non quando ci sono delle alternative. ecco.
ad ogni modo.. a me piacerebbe molto poter leggere di te.. mi piacerebbe che spiegassi e che descrivessi.. anche solo appunto focalizzandoti sul blocco stesso.
miele.. ancora in preda ai mal di pancia??? prima o poi li debellerai.. ma non farli “Tuoi” dai..
azimut, capita. è capitato anche a me, ma…
1) non sempre si tratta di una scelta “precisa”. a volte succede perchè qualcuno cambia account e si dimentica di chiederci di nuovo l’amicizia; 2) se anche fosse una “scelta”, bè.. allora è un parametro di valutazione dell’amicizia.
un abbraccio a tutte – benvenuta silvie – mi accodo al mal-di-pancia-stomaco-quelle-cose-lì.. 🙂
Polla, non è assolutamente “mio”, è solo presente nella mia vita – per ora.
In questi giorni per via del lavoro mangio cose molto asciutte – panini focacce piadine ecc. – e anche per questo non c’è il dovuto “riciclo” 🙂 ho fatto 2 settimane con delle emorroidi da non potermi quasi muovere e il freddo non aiuta la digestione ma…ma io ci sorrido sopra, non c’è niente di così grave e ho addosso una bella grinta.
Azimut, ma lo sai che la gente ogni tanto va anche semplicemente mandata a quel paese? su tesoro, prova a star eun po’ più leggera…nella mente, non nel corpo. ti voglio bene e lo sai 😉
ciauuu yrisssina
ciao mielaccia! 🙂
notte bimbe, dopo una giornata di sole e maniche corte, qui sta per arrivare la bufera.
Devo dire che un mal di pancia non mi aveva mai salutata! 🙂 Ricambio e gli chiedo: “ciao,come stai? non ti andrebbe di andare un po’ in vacanza? Insomma,non puoi stare in eterno dalla povera Miele,altrimenti devi pagare l’affitto 😛 ”
Polla,sto male senza alcun motivo,mi sento sbagliata perchè non riesco a stare bene “davvero”,insomma non mi sento bene per la maggior parte del tempo, e se non hai un motivo preciso,non è “socialmente accettabile”.
…Poi mi spieghi il detto di tua madre, anche un disegnino va bene XD
Sono stata ad una visita e il medico ha approvato il dimagrimento (ha scritto “miglioramento dell’aspetto ponderale”…o almeno credo)..poi però gli ho mentito perchè mi ha detto “ma adesso non sei a dieta,VERO???” ;ho come intuito che i aspettasse una risposta negativa. Io vado in panico coi medici!
A proposito di panico,continuano le mie notti insonni..rimedio numero uno: cd di visualizzazioni. rimedio numero due: valeriana. rimedio numero tre: non respirare ( e piangere).
Accettasi suggerimenti..
Miele grazie
yris anche a te
Polla domani ti rispondo, ma ora sono attaccata al pavimento e mi servirebbe il pc
buonanotte a tutte
Sprazzi di sole in un cielo coperto…esistete davvero? pensavo di essere sola al mondo!
buongiorno ragazze,
miele, grazie. non saprei dirti se mi dispiace fino in fondo, probabilmente hai ragione tu. mi dispiace essere tornata indietro e aver risentito quelle sensazioni, di guardarmi magra e piacermi. però poi la parte sana si guarda e non si piace. non riesco a ragionare, sto scappando da tutto perchè proprio non riesco a concentrarmi e mi accorgo che gli altri scappano… come non farlo!
mangio in modo disorganizzato, e spesso appena finito di mangiare , mi sento male, mi mancano le forze…. e allora cerco di mangiare ancora un po’…
questo quando sono sola.
l’altro giorno ad una riunione hanno portato delle pizze, fatte in casa, con la pasta alta, molto formaggio, ho mangiato un pezzo proprio tranquillamente. ecco questo è un traguardo. tempo fa sarei andata in panico.
mi dispiace per il tuo mal di pancia, però il modo in cui ne parli, come lo gestisci mi piace. complimenti, si può dire che sei fuori da questo tunnel? ! 😉
uhmhm, ti capisco benissimo. dici che ti “senti” spesso sola, un ‘incapace…. ma è davvero cosi oppure è solo una tua sensazione?
lu, perchè in panico con i medici? pensa che sono li per te, per aiutarti. non sei all’esame 😉
quando non riesci a dormire, hai provato a prendere un libro che ti distragga?
polla, ho avuto mal di stomaco e mal di pancia…. credo dovuto ad un plum cake che ho fatto io… troppe mandorle tritate. quest’estate mi ha fatto male il burro di noccioline…. sarà difficoltà a digerirle? boh..
un bacio a tutte le altre
anice prova a verificare se sei intollerante…
possiamo dire che più che mai finora lascio fluire…lascio andare, non mi arrabbio, respiro, cerco di non innervosirmi per niente, nemmeno per il dolore…è l’unico modo per non guastarsi un giorno dopo l’altro.
Lu, il mio mal di pancia sta contrattando sull’affitto, ma io gli ho dato il preavviso di sfratto 🙂
ciao kiara, benvenuta
Eppure un tempo sono sicura di essere stata intelligente…oggi posso affermare con certezza che la malattia,o qualunque mostruosità abbiano subìto il mio corpo e la mia mente,mi ha stroncato,stravolto la vita.
Se ripenso ai giorni trascorsi li percepisco frazionati,come in una galleria fotografica: la prima sequenza mi raffigura brutta,grassa e musona; la seconda invece mi dipinge magra,scheletrica,fragile come un ramoscello di ulivo,bella si,ma addormentata in chissà quale bosco..
Ho dimenticato la maggior parte del mio passato,è normale?,ricordi sfumati,come sketch di un film,esplodono improvvisi e violenti alla memoria e così io,piano piano,mi riconosco.
Figure scombinate di un quadro astratto,ecco cosa sono,frammenti di un vaso caduto a terra e distrutto,che cerco di aggiustare ogni giorno,pezzo per pezzo,lentamente.
Domanda(scontata): riuscirò mai a liberarmi di questa croce?arriverà il momento in cui mangerò naturalmente,senza arrovellarmi la testa?
Perdonate lo sfogo :’)
Ciao ragazze…
Ciao kiara, credo di capire cosa intendi dire, purtroppo i disturbi alimentari iniziano in modo lieve, ti sembra di poterli gestire, e poi si impossessano della tua vita, tanto da farti dimenticare tutto quello che hai fatto e che sei stata fino a prima. Se ci penso mi viene una tale rabbia… Non ho un problema gravissimo, non sono anoressica e l’idea del vomito mi spaventa; ma non posso negare di avere un rapporto distorto con il cibo, ci penso in continuazione, a volte non lo tocco quasi, altre esagero e sto male, poi penso di vomitare ma non ci riesco mai. Non sono mai del tutto a mio agio quando devo mangiare con gli altri, mi sembra che mi osservino e mi vergogno… A volte così li evito e mi isolo, non c’è cosa che io desideri di più dell’affetto, l’amore e l’amicizia altrui, ma alla fine trovo sempre il modo di stare sola perché temo il loro giudizio, temo di non essere accetata. Mi capita spesso di chiedermi come sarebbe stata la mia vita a questo punto se io fossi stata una ragazza “normale”, e la verità è che non lo so, ma credo di aver usato questo problema come uno scudo per difendermi dagli altri…
Comunque per ora ho deciso di non dire niente ai miei genitori, questi ultimi giorni stanno andando bene, anche se mi sento nervosa perché non mi viene il ciclo ma solo delle piccole macchie marroni e ho la pancia molto gonfia. Spesso mi capitano queste cose, e tendo a usare il disagio che sento come una “scusa” per un’abbuffata, ma stavolta non lo farò, o so che dopo starò peggio.
Appena vi conoscerò un po’ meglio vi chiederò notizie più dettagliate su di voi, per ora non so molto, però vi assicuro che leggo sempre tutto ciò che scrivete…!!
Fatemi sapere come va.
Avevo giurato che non sarebbe mai più successo, che non avrei mai e poi mai e poi mai più vomitato. Era il gesto d’amore più grande che riuscivo a concedermi, mi sento malissimo. Vorrei solo sparire, la paura di tornare a stare con lanno scorso mi sta uccidendo, vado a dormire, pagherei per non svegliarmi. ma perchè? èerchè? perchè a me? era un sacco di mesi che non succedeva più e solo ora, alla luce di quello che ho combianto, apprezzo i mesi passati.
Ciao Sylvie,capisco bene quello che provi,l’ho provato anch’io quando,anni fa,ero grassa impallata:mi vergognavo di mangiare in pubblico,mi sentivo giudicata,potevo quasi toccare con mano i pensieri delle persone:”guarda quant’è grossa e continua a ingozzarsi”.
Ho sofferto tanto,poi ho rivoluzionato il mio stile di vita,ho fatto la dieta e…aimè,ci sono cascata,progressivamente sono arrivata a pesare 40 kg(adesso ne faccio 47 almeno),ma non ho il ciclo da 3 anni e temo,ho paura,che non tornerà più.
Non sono solita vomitare o abbuffarmi,diciamo che mi concedo 1 giorno a settimana in cui sono libera,praticamente vivo,respiro,sono felice solo quel giorno…pensa che tristezza.
Mentalmente sto molto meglio rispetto a prima,è come se mi fossi svegliata da un mondo “incantato”,il rapporto con gli altri è sempre un pò problematico,anch’io ho difficoltà ad aprirmi,ancora oggi mi vergogno a mangiare in pubblico,ma tento ogni giorno di normalizzarmi…anche se,non è proprio per me:)
Se posso,Sylvie,mi permetto di darti un consiglio,dillo ai tuoi genitori,non so quale sia la tua storia,quanti anni tu abbia,ma so che queste situazioni non vanno prese superficialmente e,prima si interviene,meglio è.
Io sogno di liberarmi definitivamente da questo incubo ma non voglio prendere peso,è dura combattere con due voci nella testa.
Chissà perchè la normalità mi spaventa così tanto.
Uhmuhm,c’è stato un motivo particolare per cui ci sei ricaduta?o è stato così all’improvviso?
Comunque,voglio lasciarvi con un pensiero,che come un mantra,mi ripeto quando le cose non vanno come dovrebbero. “Il mattino appartiene a qualcuno. Il sole non resta sempre dietro le nuvole. I giorni più belli da vivere con certezza verranno” Hikmet
di nuovo di corsa, sto scappando da tutto. anche qui, vengo, scrivo due righe e scappo. è un periodo di fuga, non ho voglia di fermarmi e fare. non ho voglia di niente. però poi mi lamento che sono sola…
miele, non ho pensato ad un’intolleranza, perchè se ne mangio poche non mi fanno male…
sono assolutamente d’accordo sul lasciar fluire. quando mi riesce, funziona anche con me.
uhmhm, cosa è successo? perchè hai vomitato?
sylvie, kiara, ho letto velocemente le vostre storie, intanto vi do il benvenuto
tra un po’ devo uscire, faccio un corso di teatro, siamo alla fine e, anche se non ne ho tanta voglia devo andarci…. come ho detto poco fa… non ho voglia di niente ultimamente 🙁
Cara kiara, io ho 19 anni, e tu ? I miei genitori sanno già cos’ho, quando ho scritto “ho deciso di non dirlo ai miei genitori” mi riferivo ad un’ altra cosa, se vuoi capire meglio cosa intendessi se ti va puoi leggerla, l’ho scritta nel commento numero 112. E tu come stai?
Uhmhm, secondo me se sei riuscita a stare tanti mesi senza vomitare non è una cosa da niente, e se sei riuscita a farlo una volta perché non dovresti riuscirci ancora? Sicuramente sarà stata una sensazione bruttissima quella che avrai provato dopo, quando ho letto quella cosa del pagare per non svegliarsi mi sono sentita un po’ triste anche io…Credo che ci siano dei momenti in cui il nostro cervello, abituato a tenere tutto sotto controllo, sia stanco di riflettere; così probabilmente se tu avessi cercato di capire la ragione del tuo comportamento subito dopo aver vomitato non ce l’avresti fatta, ma se ora riesci a trovare un momento in cui non sei così agitata chieditene il motivo, sicuramente dentro di te lo sai… deve essere successo qualcosa che tu hai percepito come molto grave… Quello che voglio dirti è di non dimenticare tuti i progressi che hai fatto solo per una giornata sbagliata, so che hai paura di cadere ancora, ma quei mesi in cui ce l’hai fatta sono un dato di fatto e non potranno mai essere annullati così, in un colpo solo! Io qualche tempo fa andavo da un medico che mi faceva scrivere un diario alimentare, e tute le volte che gli raccontavo dei miei fallimenti mi diceva che per vincere in una guerra non è necessario vincere tutte le battaglie, basta vincerne la maggior parte; questo per dire che nelle persone che si stanno riprendendo da un problema può capitare un giorno di ricaduta, ma non bisogna avere paura se dentro di sè si sa che sono stati ottenuti dei risultati importanti…Forza!
Anice, che bello un corso di teatro. Questo momento in cui non hai voglia di niente passerà…nel frattempo non credo che bisogni costringersi per forza a fare qualcosa, ma se alla fine sei uscitae sei andata al corso hai fatto bene perché sicuramente lì avrai passato un po’ di tempo facendo qualcosa di piacevole.
Spero che sia una bella giornata per tutte le altre, ieri per me è stata un po’ difficile ma sono pronta a ripartire…
Buongiorno Sylvie,sono andata a rileggere la tua storia al punto in cui mi indicavi e credo di aver capito.
Anch’io,un annetto e mezzo fa,mi sono allontanata da casa per via dell’università,ho voluto sperimentare,provare se ce la facessi da sola,nonostante il problema.
I miei genitori si sono fidati e,credimi,almeno per quanto riguarda me,spesso fingevano di essere sereni,un pò per la loro incolumità psicofisica..un pò per cercare di responsabilizzarmi.
L’effetto che suscitavano in me,invece,era rabbia(quella rabbia che temo sia propria della malattia,non certo appartenente al mio carattere originario),pensavo “ah,se credono che adesso io stia bene…si sbagliano di grosso!”,una scusa per evitare la fettina di bresaola della cena,o lo yogurt la mattina.
Adesso la situazione è un pò cambiata,ho 23 anni,ho lasciato l’università,ho fallito e la paura di non farcela da sola ha preso il sopravvento.
Riconosco solo ora,amareggiata,quanto fosse importante uscire dal nucleo familiare che,tuttora,a volte,mi soffoca.
Per cui,se posso permettermi,ti consiglio,se proprio non vuoi aprirti con i tuoi genitori e dir loro che il tuo problema persiste,rivolgiti a qualcuno che ti possa aiutare (sai chi intendo).
So come ti senti,ti capisco,è frustrante sapere di dover pensare a cose “importanti”:lo studio,lo svolgimento pratico di attività comuni(pulizia della casa,preparazione pasti,ecc),e rimanere invece impietrita,arrovellandoti la mente con le tante fissazioni e manie proprie di questa pazzia.
Posso chiederti se hai coinquilini con te oppure se sei sola?
Intanto auguro buona giornata a tutte voi.
Io ricomincio la tiritera,dopo lo sgarro di ieri sera,martorizzandomi.
Sono annoiata perfino dalle mie stesse parole.
Un bacio
Mi ero ripromessa di essere meno pesante ma non ci riesco…eccomi qui di nuovo a raccontare dei miei problemi.
Scrivo dopo aver mangiato metà salame al cioccolato (tra l’altro buonissimo) …che dire…non ho mai passato un periodo così: non faccio altro che mangiare anche se non ho mai fame. Non ha senso. Non faccio altro che pensare a quanto sto ingrassando, ho paura di pesarmi. E poi sto male,perchè è troppo tutto questo cibo. Non è solo lo stress per la scuola…Ci penso troppo..Ma voi come fate a chiedere aiuto?
Uhmhm…pensa a quando la scorsa estate stavi meglio…cerca di ricreare le stesse condizioni. Ti penso..
Il pensarci troppo è un aspetto che ci accomuna,è un’ossessione,un punto fisso,che personalmente amplifico scaricando foto di pizze,pasticcini,di ricette che accuratamente metto in atto,ma che non oso assaggiare. Gli altri ormai sono abituati a tutto questo. Io?io sono schiava,di un vita che non mi rende serena. Lu,non ti conosco,ma per quel che vale ti sono vicina,mi arriva il tuo stato stato d’animo,perché l’ho provato anche io.
Ecco,sono quasi le 19 e il mio stomaco comincia a brontolare,devo mettermi a pancia sotto per attutire i colpi che manda.
Eh,salame al cioccolato tutta la vita!
VI PREGO DATEMI UN CONSIGLIO!!!
Sto malissimo, il mio motto è sempre stato il famoso “da domani” ma evidentemente è ora di smetterla… anche oggi non ce l’ho fatta, ed è passato un giorno solo dall’ultima volta, ho comprato tantissimo cibo, l’ho mangiato e ora sto malissimo… perché ci ricado ogni volta??? Io mi riprometto sempre che “da domani” smetto, che inizierò a mangiare normalmente invece di alternare restrizioni ed abbuffate, ma arriva sempre, prima o poi, il giorno in cui è come se fossi in trance, come se non rispondessi di me stessa, allora agisco quasi senza rendermene conto perché in quel momento sento che DEVO farlo, se qualcuno mi impedisse di mangiare mi sembrerebbe di impazzire!!!
Domani devo partire perché in questi giorni di festa torno a casa, so che potrebbe essere una buona occasione per parlare con i miei genitori e dire loro la verità, ma una parte di me mi dice che io non posso permettermi di parlare perché non devo assolutamente essere un motivo di preoccupazione, che non devo essere un peso, che devo trovare il modo di risolvere la cosa da sola… ma non so se ce la faccio da sola!!! Non so come farò ad affrontare il nostro incontro e dire “va tutto bene”, semplicemente perché non è vero…
Alterno continuamente momenti in cui credo di avere la forza per farcela ad altri disastrosi, e non faccio che chiedermi “MA PERCHE’ NON POSSO ESSERE UNA PERSONA NORMALE ?”…
Quando ero ancora a casa andavo da una psicologa e mi trovavo molto bene, ma a causa del trasferimento ho dovuto smettere, la verità è che forse non sono ancora pronta per proseguire il percorso da sola… ho pensato di chiamarla e chiedere un consiglio ma mi vergogno troppo!!! Sembrerà strano, ma è così, in questi momenti mi vergogno a fare qualunque cosa, oserei dire che mi vergogno perfino di esistere!!!
Ho fatto credere ai miei genitori che senza di loro me la cavo benissimo ma non è vero, il problema è che non voglio deluderli, so che se dicessi la verità li farei soffrire tantissimo e non voglio che questo accada; mi sento già così in colpa verso me stessa e non voglio esserlo anche nei loro confronti…Non voglio essere “la figlia che dà problemi”, quella da contrapporre alla mia perfettissima, bravissima, responsabilissima sorella maggiore… Ma se non parlo, non so per quanto tempo posso continuare così, da sola…
So che per me il problema è riuscire a contrastare una volta per tutte i ragionamenti distorti del mio cervello, ma non ci riesco mai: ogni volta che sto così male giuro a me stessa che è l’ultima volta, che “da domani” inizio a “fare la brava”, a mangiare regolarmente, magari anche a rivolgermi a qualcuno…ma ecco che il giorno dopo si insinua in me una voce che mi dice che io ce la faccio da sola, che sto bene così, che non ho bisogno di nessuno perché gli altri sono cattivi e non mi capiranno mai… resisto per uno, due, tre, quattro giorni, dipende, a volte di più e a volte di meno; mi sento forte… ho un ideale di quella che dovrebbe essere una corretta alimentazione ma non riesco mai a seguirlo perché in quei giorni la voce mi spinge a restringere il più possibile i pasti: “E’ per recuperare gli eccessi dell’ultima volta…” mi dice. Sembra che la mia mente si rifiuti di affrontare la questione, che faccia finta di niente, che neghi la gravità del problema… E io ogni volta ci credo, mi dico che ce la farò, che stavolta sarò forte… ma in quei giorni il cibo è la mia ossessione, non penso ad altro, e in realtà sto già programmando la mia prossima trasgressione, come in un circolo vizioso quella trasgressione sarà il mio premio per non aver trasgredito…. dopo un po’ ci ricado inevitabilmente, perchè il momento della trasgressione arriva sempre ma mai nel giorno in cui lo avevo programmato io… e non mi lascia quella sensazione di piacere che io ogni volta mi illudo che proverò, niente affatto!
Per favore aiutatemi, cosa dovrei fare? Devo approfittare dell’incontro con la mia famiglia e parlare? Ho paura che se dico come stanno le cose mi odieranno, ho paura che scoppierei a piangere e sembrerei una bambina piccola,non la persona forte che vorrei essere…
Dovrei chiamare la mia vecchia psicologa, raccontarle tutto e farmi consigliare qualcuno da cui andare? Una volta lei mi disse che conosceva degli psicologi in questa città in cui sono ora, il problema è che non solo io mi vergogno, ma anche che non so se ora posso anche pagare uno psicologo…!!!
Vi prego scusatemi se vi ho assillato con queste lamentele ma in questo momento sono così triste e confusa…!!!
Una volta una di voi mi ha deto che, siccome scrivo tanto, sembra che io “vomiti” pensieri; forse è vero, anche perchè io non vomito mai e quindi forse il mio modo di “ripulirmi”, oltre ai semi digiuni, è questo…
Datemi un consiglio!!!!!
Parlane ai tuoi genitori,Sylvie,sei la loro figlia,sei un essere umano ed è normale affrontare qualche difficoltà nella vita,nessuno è perfetto,vedrai che apprezzeranno il fatto che ti apri,poi puoi sempre porre loro la soluzione di chiamare la psicologa per farti consigliare qualche collega che esercita nella città in cui ti sei trasferita,è un’ottima idea.
No,non che non ce la si fa da soli,è necessario spingersi,anche controvoglia,verso gli altri, perché purtroppo loro rappresentano quello che a noi manca:l’equilibrio(almeno in questo campo).
Sylvie il problema nasce proprio da questo rapporto sbagliato che hai con i tuoi genitori e il nascondere il tuo vero Io, le tue vere emozioni, le tue insicurezze, le tue parole per apparire ai loro occhi la “figlia perfetta”. La balimia e le ossessioni sono dei sintomi di disagio interiore che non centrano nulla in realtà col cibo, il tuo corpo sta gridando nell’unico modo che si concede per farti capire che stai tappando in un punto oscuro di te stessa chi sei veramente per paura di non essere accettata.
Smettere di fingere che vada tutto bene è un passo importante.
Un abbraccio
Buongiorno a tutti,
che dite iniziare un corso di cucina è un modo per restare incatenata a questo problema?,è l’unica cosa che però mi riesce bene,cucinare intendo,è la sola azione che compio in modo automatico,sereno e spensierato(dal momento che so che non assaggerò mai quello che preparo).
Mm,secondo voi è meglio che mi orienti verso qualcosa che non concerne il cibo?
Sylvie inizia col chiamare quella psicologa. Può essere il primo passo. Importante.
kiara secondo me non avrebbe senso smettere di cucinare se questo ti dà gioia…però…inizia col mangiare piccole porzioni di quello che cucini, quando ti sentirai più forte magari diventerà un pasto normale.
Ragazze è il solo modo per uscirne. Non ce n’è un altro. Mangiare. Cominciare a farlo. Altrimenti non usciremo mai da questo inferno. E ogni nostra lamentela, pensiero, paura certo costituirà uno sfogo, un modo per relazionarci ad altre persone che hanno lo stesso problema, ma non riporterà ad una vita normale
buongiorno,
sylvie sono d’accordissimo con jo, parlarne con i tuoi ti farebbe bene. ne hai bisogno, perche farti del male privandotene. per quanto riguarda le abuffate, hai provato a concederti una piccola trasgressione ogni giorno, per rendere il cibo e il mangiare una cosa normale?
kiara, e’ normale che tu sia un’ esperta di cucina e che sia una tua passione. anch’io passerei le ore a guardare foto di cibi, e’ una specie di hobby. io al corso ci andrei
in questi giorni sento la vocina che mi incita a mangiare la sera tardi, spizzico prima di andare a letto e poi mi viene il senso di colpa. cerco di non ascoltarlo e pensare che va bene cosi. quello che piu mi da fastidio e’ che mangio alla fine della giornata, non mi vengono questi bisogni in altri momenti..
kiara io il corso non lo farei: per ora il cibo è una tua ossessione, devi trovare altri interessi e in fretta. per altro un cuoco che non assaggia non sarà mai un buon cuoco, questo mi sembra abbastanza evidente.
Lu, non voglio sembrare troppo diretta ma… sei ancora convinta di non avere un disturbo alimentare?
anice, ma quanto ci ragioni sul mangiare?!?!? 😉
azimut mi trovi d’accordissimo
io ho ottenuto piccole vittorie sulle mie abitudini e quindi adesso lavoro per consolidarle.
un bacione al volo a tutte, anche a chi non scrive
Quasi come fosse un peccato eh anice,io perlomeno penso”ho resistito tutto il giorno…mi vado a rovinare proprio all’ultimo?proprio quando sto per spegnere il cervello e andare a dormire!”…eh,io per il momento riesco a frenarmi,cioè so che posso mangiare il sabato e la domenica?attendo,duramente,il fine settimana,non ingrasso; però è certo che prima o poi si avvereranno le previsioni della psicologa e del nutrizionista:dopo la massima restrizione si scateneranno le abbuffate e lì non riuscirà a frenarmi proprio nessuno.
Mah,ho già passato questi periodi,periodi in cui sono severa e rispetto rigorosamente le regole che mi sono prefissata(come il mangiare solo 1\2 volte a settimana),e periodi invece che non aspetto altro che l’occasione giusta per mangiare.
Che ci vorrà mai poi…forse lasciarsi andare,forse sottomettersi all’ordine naturale della vita. Hai ragione Azimut,è’ proprio ora.
Miele,ma io uso il naso :p non è lo stesso,certo; ma ho i miei assaggiatori di fiducia,come mio fratello,o il mio ragazzo,che sembrano gradire.
Eh,che tocca fa pe campà!;)
kiara scusami, io apprezzo e condivido l’ironia ma ci sono momenti in cui secondo ma il dca ci fa proprio staccare del tutto dalla realtà…
kiara, e’ anche di quelle previsioni che dici tu, che ho paura.
pero’ do’ ragione ad azimut, e miele. bisogna pensare meno e mangiare di piu’ .
miele, sono invischiata nel cibo… pero’ molto meno di tempo fa. forse anche grazie al cambio di orari a causa del lavoro..
domani e’ il compleanno di mia mamma e vorrei comprarle qualcosa di bello ma non ho molte idee. non voglio prenderle vestiti, collane o cose simili, avete qualche idea?
Legge, ascolta musica? Abbonamento a una rivista di interesse? Pacchetto relax massaggio o termale?
Ho chiamato la psicologa e mi ha detto di parlare con i miei genitori… con mia madre posso provarci, ma con mio padre non so da dove iniziare, noi non parliamo mai di queste cose…veramente noi non parliamo molto neanche di tutto il resto. Comunque ci proverò, vediamo che succede….Forse mia sorella è meglio lasciarla stare, per ora, non credo che riuscirei a sopportare i suoi commenti spesso offensivi.
Comunque grazie per avermi risposto…! 🙂
Anice, se tu hai un “talento artistico” potresti farle qualcosa tu tipo un dipinto oppure potresti scriverle una lettera o una poesia, oppure potresti comprare uno di quei piccoli libri dai titoli tipo “per una mamma speciale” in cui ci sono scritte tante frasi sul rapporto tra madre e figlia ( a me mia madre ha regalato, e neanche per il mio compleanno ma in un giorno ordinario, “sei una figlia speciale”, cosa che mi ha sorpreso molto perché non ho mai capito il motivo del gesto, se è perché “mi vuole bene”…)
Sì in effetti sembrano cose strane ma questi sono i regali che faccio sempre io, più o meno… Se ti sembra poco in più preparale la sua torta preferita,mi viene in mente questo perché io sono molto brava a fare i dolci…
azimut, il pachetto termale e’ tra le idee , pero’ dovrei parlarne con mio papa’ e mandarli insieme un weekend…
mi piace regalare libri, ma volevo qualcos’altro.
sylvie, purtroppo non ho doti artistiche 😉 . i dolci no, non ci riesco, mi piacerebbe ma e’ ancora difficile.
brava che hai chiamato la psicologa. ti credo che sara’ difficile se non siete abituati a parlare in famiglia, pero’ e’ iniziando che spianerai il terreno. non mollare e non nasconderr i tuoi sentimenti con la tua famiglia. parla apertamente di come ti senti, vedeai che poco alla volta capiranno. se i commenti di tua sorella ti feriscono, faglelo capire. se penso a tutte le liti con i miei, sopratutto con mia madre… e’ stato un periodaccio… ora guardando all’indietro posso dire che va molto meglio.
Consiglio il nuovo libro di David Grossman “Caduto fuori dal mondo”,è un pò forte però se le piace il genere..altrimenti anch’io condivido il pacchetto termale,due giorni di relax fanno sempre bene.
Anice,è vero,anch’io ho paura dei raptus di fame che potrebbero colpirmi in futuro,ma per il momento è come se mi sentissi onnipotente,quanto potrà durare?..mah.
Ora stacco,buona serata e buon Halloween a tutte,i miei programmi di stasera sono:ragazzo,divano,film e micio sulla pancia che mi tiene caldo. Mancano solo i pop corn e sarei in paradiso.
ciao a tutte,
è andata bene, compleanno della mamma passato bene. le ho regalato una compilation di celine dion, ho cercato anche un cd player piccolino da tenere in cucina, ieri non l’ho trovato cosi le ho detto che arriverà più avanti 😉
che dire del cibo… è li che gira tutto… siamo stati in un ristorante dove fanno un dolce al cioccolato buonissimo. speravo segretamente di andare li. ho mangiato dei fagottini ripieni di funghi e poi questo dolce.
quando ho fame sono molto nervosa, divento insopportabile. oggi è successo prima di uscire di casa dei miei… sono venuti degli amici loro e io iniziavo ad avere già fame… invece di mangiare qualcosa ho iniziato a sclerare…. mi sono dovuta sforzare e ho mangiucchiato. inoltre i dolci che avevano a casa mi facevano voglia ma allo stesso tempo paura, quelli non li ho toccati. però mi innervosisco solo a vederli.. che situazione difficile, da imprigionata. me ne rendo conto. invece di rilassarmi… è quella paura di cui parlavo ieri. e la voglia di assaggiare tutto , troppo.
sto scrivendo a ruota, scusate, forse non si capisce niente, ma mi aiuta. però non serve capire, servirebbe agire.
la vostra giornata ? cosa avete fatto oggi?
Anche se non scrivo mai, ogni tanto passo per questa bacheca e a modo mio tengo il filo.
Tutto ciò che scrivete mi è molto familiare.
SYLVIE, il tuo post n.141 mi ha molto colpito. Ho passato anch’io la fase del “lo dico o non lo dico ai miei?” L’ho fatto, dopo anni di silenzio e di vergogna e di negazione del problema anche a me stessa, ho parlato e ho chiesto aiuto a mia madre, in primis, quindi a mio fratello (che è medico), mio padre invece non sono riuscita ad affrontarlo mai direttamente. Ma so che sa. Tutti sanno, ma non vogliono vedere. Sono rimasta molto delusa, ho passato periodi di intensa rabbia, perchè mi aspettavo un sostegno e un aiuto che non mi è mai arrivato. Mi è stato risposto che è la “malattia del benessere” che ho ricevuto troppo e che se ciò non fosse avvenuto probabilmente non AVREI DATO PROBLEMI.
In sostanza, non trovato molto FUORI.
Sto invece facendo un meraviglioso percorso con una specialista, certo, ci vuole tempo, il sintomo (io mangio e vomito) non è andato via, ma non potrà mai andare via all’improvviso, sarà tutto a fasi, l’importante è lavorarci su. Purtroppo quando ci si accorge che si è già perso tanto tempo si vorrebbe una pronta soluzione. Abbiamo troppa fretta di stare bene, ne abbiamo diritto in fondo!
Ci sono momenti in cui sprofondiamo nel buco. Ci sembra che sia impossibile risalire. Sto lentamente imparando a STARE nei momenti no. In fondo se mi abbuffo e poi vomito poi sto peggio. Quando sento quella forza che mi trascina là, prima in cucina e poi in bagno, è difficile resisterle. E’ una droga. Soprattutto quando si tratta di un’abitudine che va avanti da 10 anni. Ma ogni volta che mi oppongo, il giorno dopo mi sveglio e mi sento un pochino più forte.
E’ un casino e’ pesante e faticoso ti esaurisce tutte le energie.
Penso che un giorno capiti qualcosa di strano, però. Un giorno qualcosa ti cambia. Capisci che non hai più voglia di questo circolo vizioso. Seppure familiare e sicuro dici basta. E’ da 6 giorni che non entro in bagno con quell’intenzione. Prima era un via vai, anche più volte nell’arco della stessa giornata. Ebbene, mi è successo un fatto, una questione che mi ha fatto soffrire. Dalla settimana scorsa resto ferma nella mia posizione. Sono stanca di avere nausea. Andiamo avanti. Con fatica, ma non buttiamoci via.
KIARA anche io adoro cucinare (buffo, dal momento che con il cibo non ho un rapporto molto simpatico). Anch’io ho fatto in passato diversi corsi, mi sono appassionata a questo mondo, ho scoperto negozi e posti meravigliosi dove andare a gustare di tutto e un po’. Il mio luogo preferito è il supermercato. Quando sono stanca ci entro, faccio la spesa, mi rilassa. Ma in questo preciso momento della mia vita sto evitando il più possibile tutto questo. Sono ancora troppo sensibile. Mi auguro che in futuro potrò assecondare questa mia passione senza paure.
Vi stringo a me ragazze, vi leggo e vi seguo da lontano, anche se non ci conosciamo
ANICE oggi sono andata in palestra (mattino)
Il mio tempo, meraviglia!
Sono tornata a casa per pranzo e da lì in poi sono come paralizzata. Queste giornate di festa di vuoto e di minuti,ore da riempire sono da sempre per me pericolose, molto. Ho fatto merenda e da lì in poi sono entrata nella zona rossa, a rischio. Sto dentro a questa sensazione che mi sarei molto felicemente evitata.
Domani sono felice di svegliarmi e di andare al lavoro.
Un abbraccio
Emma, ciao, ti sento molto vicina sia come sintomo che come anni di malattia alle spalle, e’ dura hai ragione, soprattutto quando ti ritrovi a gestire i pasti e i giorni vuoti vivendo da sola… Pero’ concordo, arriva il punto che la cosa esaurisce di interesse, il meccanismo resta ma la molla e’ meno forte, li’ bisogna cominciare a fare leva. Un saluto a tutte 🙂
Ciao a tutte…
scusate se entro cosi…”senza bussare” qui dentro, è tanto tempo che non passo più, ma oggi sono stata spinta a farlo dalle mille sensazioni che mi agitano. In questo periodo (dalla primavera in poi) mi sono successe diverse cose…
Grandi delusioni, SPARIZIONI: la mia migliore amica prima, il mio ragazzo poi. E’ difficile e lungo raccontare, quindi non ci provo nemmeno, ma se per la mia amica non sto cosi male ora, perchè il logorio della nostra amicizia era troppo forte e comunque eravamo diventate estranee…per lui non ho spiegazioni, non ho parole, non so cosa dire a me stessa. Ma sto ripartendo, devo ripartire con i miei pochi bagagli, con le mie tante insicurezze e le poche certezze che possiedo. Devo.
Mi sento forte e “nuova” in alcuni momenti, molto debole in altri, vorrei sciogliermi tra le mie lacrime per non sentire il dolore…ma non è possibile.
La mia psicologa dice che sto cambiando ed è vero, che tutto questo dolore non mi ha arrestata, che la “violenza” che ho sperimentato, ossia l’abbandono, mi hanno permesso di fare forza e leva su di me, senza dover e poter contare sull’appoggio e le “coccole” di un’altra persona a fianco.
Cosi si cresce?…ho appena compiuto 30 anni. Fuori mi dicono che sembro una ragazzina, dentro mi sento 15 anni per le paure che mi porto chiuse nel cuore.
Eccomi qui: ripartire da zero, contando solo su te stessa (in cui non hai mai riposto troppa fiducia) si può?…
Sembro una trottola in questo periodo, nel senso che, dalla paura che mi bloccava quasi in casa nei mesi passati, ora sto trovando una via d’uscita, lavoro, cerco di fare ciò che mi piace (l’archeologa) e … mangio.
Ho paura per domani sera: avrò tante persone, amici, nuovi e vecchi a casa per una CENA…è strano ma ho voluto io questo momento, per fermare nella mia memoria l’arrivo dei miei trent’anni…
Ho paura e sono contenta nello stesso momento perchè sono sola e forse per la prima volta riesco a decidere da sola, a scegliere e a VIVERE. Eppure tremo…in questo momento mi sento tanto tentata di smettere di nuovo di mangiare, perché quando mi sembrava di avere il controllo del mio corpo mi sentivo meno sola.
La mia fragilità con il cibo che ancora c’è, esiste.
Scusate ragazze, scrivo a voi perchè siete state per mesi una presenza importante e anche se non ho avuto più lo stimolo di scrivere qui vi ho pensate, portate con me.
vi auguro buonanotte e perdonate l’incursione, ma so che qui ci sono tanti cuori veri, che accarezzo.
Prendetevi cura di voi, nessuno può farlo al nostro posto…anche se tutti speriamo che esista la persona che ci accolga in modo totale dentro di se, per tenerci “al caldo”, al sicuro…
Notte
Fabi
Buongiorno a tutte.
Ultimo giorno di “stenti” e poi domani,sempre che non io stessa non cambi idea all’improvviso,mi gusterò finalmente la pizza!,come sempre sono combattuta:se decido di prenderla in pizzeria è meglio(almeno sono sicura di mangiarne una..qualche mese fa riuscivo ad ingurgitarne 12 pezzoni come fossero caramelle..capirai,è naturale dopo una settimana di sola frutta).
Al contrario,se decido di farla io è pericoloso,con la pizza non sento freni inibitori e poi,prezzo da pagare per superare queste giornate di vuoto,prima dello sgarro sento che potrei mangiarne una quantità smisurata,sento che non arriverò mai a soddisfarla questa fame,poi ecco che me la trovo davanti e comincio a sudare,il cuore a palpitare,vorrei nutrirmi fino a scoppiare,vorrei mettere qualcosa da parte per i giorni di magra,ma il mio stomaco non regge più molto.
L’unico momento in cui sono felice(mi riferisco ovviamente solo al cibo)è quello in cui mangio,paradossale vero,perchè i giorni,le ore precedenti sono pura tortura per la mente che parte,ricama,torna indietro,si convince e poi contraddice;le ore successive altra tortura,se non per la pancia,finalmente piena,quanto più per l’odio che provo nei miei confronti per aver osato mangiare.
Alterno stati d’animo contrapposti,un giorno è facile convivere con tutto questo,infondo c’è la guerra,la fame vera,il cancro,un giorno invece è maledettamente difficoltoso e mi sento incapace perfino di respirare.
Mbè,stamattina spesa(EMMA:condivido le tue sensazioni,purtroppo),mio fratello mi ha incastrato e vuole la Sacher Torte,fortuna che quello che cucino io non mi tenta minimamente.
Besitos
Ciao,
in questi gioorni non scrivo molto perchè spesso non sono in casa….sto soffrendo di allergia…e non respiro per la maggior parte del tempo. Non soporto più questa sensazione,devo andare da un medico.Anche perchè non respirare mi fa venire l’ansia che peggiora il tutto.
Sto cercando di stare vicina a un’amica,ha problemi con il suo ex…ieri ho avuto PAURA,meno male che c’era sua sorella…davvero, le persone possono rivelarsi quello che non sono.
Oggi c’è un pranzo di famiglia con parenti che non sopporto.E un sacco di cibo. Miele, non lo so…non ci voglio pensare. Sto mangiando e non vomito più… mi sto prendendo in giro?
kiara, quanta sofferenza si legge nelle tue parole, capisco questo meccanismo, però, da fuori mi viene da chiedere perchè? perchè tanto male? chi ti vieta di mangiare durante la settimana? di cosa hai paura?
i tremori davanti alla pizza li conosco benissimo, anche io me la concedo e la mangio in frettissima, deve essere ancora calda, altrimenti non mi piace… e poi divento un’altra quando la mangio, mi assale una specie di raptus nervoso.
ma succede anche con altri cibi che mi proibisco. quando sto per mangiarli guai a chi mi si avvicina. mi chiedo se sono normale?!
kiara, inizia a mangiare ogni giorno. il tuo corpo ha bisogno di nutrimento ed è per questo che lo sogna. nel momento che avrà cibo, sognerai altro.
lo dico a te, ma anche a me stessa. sono sicura che sia cosi!
emma, gestire i vuoti è durissima anche per me. dopo cena mi viene voglia di andare a dormire, perchè non so cosa fare a casa da sola. questa sera, per cambiare, ho preso la cagnolina e sono andata a fare due passi!
lu, come è andata la giornata?
Meglio di quello che pensavo,anice..
ragazze, come non detto, oggi è tornato (il mostro).
per ben due volte. e ancora non è finita qui.
anche per me c’è un ragazzo, anche per me c’è il tema dell’abbandono e del non essere amata – chissà perchè – proprio da quella persona.
impareremo prima o poi dai ns errori? o continueremo a farci del male, scegliendo sempre la strada del dolore?
vi abbraccio, sperando in giornate migliori…
Anice,le tue parole sono forti e si,hai ragione,leggi sofferenza perché questo provoca l’andare contro quello che si è. E’ il non accettarsi a generare malessere e frustrazione. E se anche fossi “quella che non resiste alla pizza”?,”quella che,ogni tanto,un po’ di dolce ci vuole”?,io sono anche altro. Concentrarsi su altro,sarà questo il segreto.
Mentalmente io sto molto meglio(non si direbbe?),voglio dire,ho passato periodi peggiori,neri,in cui non mi alzavo dal letto,in cui non vedevo vie d’uscita. Poi mi sono risvegliata da un sogno che pareva non finire,mi sento di nuovo io,mi riscopro nei più piccoli dettagli,ritrovo parti del mio essere che avevo trattenuto chissà dove quando mi sono ammalata: la musica,il cinema,i libri,gli amici.
E’ l’alimentazione che non riesco a cambiare,è radicato nel mio comportamento l’insano metodo di digiunare per poi meritarmi un pasto come si deve, ma a differenza di prima,che ero completamente avviluppata dalla malattia,adesso mi risulta sempre più difficile e faticoso contrastare la mia natura,mi spaventa il fatto che il ciclo se ne sia andato,a braccetto col mio buonsenso,tre anni fa ormai. Queste vene che emergono dalle mie braccia non mi entusiasmano più,così come sentire le costole pungermi non è più tanto avvincente.
Sono stanca e l’unico modo per risolvere il problema è cambiare,hai ragione Anice. Mangiare tutti i giorni. Come imparare di nuovo a camminare.
Di tutto questo dolore ho scritto un romanzo, un pò in chiave allegorica, un pò direttamente correlato al disturbo alimentare …il il titolo è “Innocente Condanna” …credo che molte di voi si renderanno conto che non c’è esplicazione più adatta per questa nostra follia.
Non è ancora pubblicato …ma quando lo sarà ve lo farò sapere, sono sicura che piacerà a molte di voi e parecchie vi si ritroveranno.
Buon sabato a tutte
kiara, condivido quello che hai scritto. La paura di accettarsi per quello che siamo e la paura di lasciarsi andare ci blocca, ci controlla. Ma cosa succederebbe se potessimo fare tutto cio’ che vogliamo? credi che saremmo come delle trottole impazzite? io penso di no. e cerco di ripetermelo perche’ l’ho capito da poco. Ho vissuto con il freno a mano tirato. questa non e’ la vita che voglio.
dici che hai paura per il ciclo e che ti risulta sempre piu’ difficile contrastare la tua realta’ con l’alimentazione. E’ un bene, cerca di amplificare questo disagio, ti aiuta ad uscirne. c’e’ altro li fuori.
jo, a me farebbe piacere leggerlo!
emma, anche per me la molla e’ stata l’abbandono. l’unica cosa che riuscivo a controllare nella mia vita era cio’ che mettevo in bocca. pero’ ho vissuto in uno spasmo, impaurita e contratta… cosi’ mi sento ancora.
chiedi se riuscirai a imparare dagli errori. solo tu puoi deciderlo. pensa a quanta forza hai! tutto il potere di decidere se stare bene o male, dipende da te! 😉
notizie di vaniglia? chissa’ come sta!?
buon sabato a tutte le altre 🙂
Buona domenica a tutti voi.
La nuova piazzetta è online.
ho paura di ricominciare a pensare al cibo come alla sola forma di controllo che posso avere sulla mia vita. tante situazioni mi stanno stressando, il lavoro incerto e precario, i mille modi di arrangiarsi, l’amicizia e l’amore perduti da poco, uno dietro l’altro, le nuove conoscenze che mi fanno tornare la voglia di credere che posso ancora essere una buona amica, provarci almeno…ma nello stesso tempo mi fanno paura…perchè parlare di me mi porta subito alle lacrime e non lo sopporto. Il dolore per l’abbandono è ancora tanto forte e nel cibo a volte trovo il conforto, un pezzetto di cioccolata, un pezzo di ciambellone fatto da me li tollero ma poi sto con l’ansia di aver sgarrato, di nuovo…ed era un po che non mi succedeva.
Mi ricomincio a guardare come troppo grassa, come appesantita e ho paura.
Buonasera a tutte, sono mesi che leggo questo forum senza mai avere il coraggio di scrivere qualcosa. Mi ritrovo nei commenti di molte di voi, sembra che voi diciate quello che io non riesco ancora ad ammettere. Non so con chi parlare, non voglio essere giudicata come una stupida per i pensieri che quotidianamente affollano la mia testa e trovo in voi il mio unico aiuto.
Vorrei tanto incontrare qualcuna di voi, parlarci di persona, diventarci amica per non sentirmi sola in questo momento buio della mia vita. Ho 24 anni e vivo a Milano, sono originaria della Puglia ma studio qui ormai da 5 anni. Ho avuto sempre un rapporto strano con il cibo, da bambina mi guardavano come se fossi in sovrappeso tanto da escludermi da un corso di danza classica solo perchè più “tonda” delle altre. In realtà ero normale. Non c’era quasi mai una via di mezzo nel mio modo di mangiare, periodi in cui esageravo e periodi in cui dimenticavo di mangiare. Ora sono in questo periodo, lo stress mi ha fatto perdere i primi 10 Kg. A Natale del 2011 pesavo 56 kg per 1.53 m, ero normale e forse qualche chilo l’avrei dovuto perdere. Ho cominciato a dimagrire, un pò per lo stress accumulato un pò perchè mi vedevo grassa. Sono arrivata a perdere 14 kg in brevissimo tempo e ora peso 42 kg. Si, forse ci sono situazioni più gravi della mia, ma è la mia testa che non mi accompagna più. Come molte di voi non faccio che pensare al cibo, guardo continuamente siti di cucina, mi sveglio al mattino calcolando già quello che sarà il mio pranzo e la mia cena. Ho scoperto un’applicazione per il cellulare che registra tutte le calorie assunte durante la giornata e quante ne dovrei assumere per star bene. Dovrei mangiare il corrispettivo di 1800 calorie e io a malapena raggiungo le 900 e quando leggo quel numero vado in panico e comincio a fare attività fisica. Mi sono ripromessa di cancellare quella maledetta applicazione, ma non ci riesco. Non riesco a pensare che sia possibile non controllare quello che sto ingerendo. Desidero mangiare, non mangio pasta da mesi, pane, riso, dolci. Non ce la faccio più. Ragazze non so cosa fare, non ho neanche il coraggio di parlarne con i miei genitori. Prendo in giro il mio ragazzo in tutti i modi, evito gli inviti a cena o a pranzo, mi invento mal di stomaco. Che cosa posso fare?
ho dimenticato di sottolineare una cosa, in realtà il ragazzo che definisco “il mio ragazzo” non è tale. Ha detto di avermi lasciata ad agosto, ma in tutto questo periodo non fa che cercarmi senza volersi mettere con me. Io non faccio che essere confusa. La situazione è molto complicata, e poi penso di essere io quella che ha problemi 🙂
Possono scrivere anche le madri? Leggo quello che scrivono le ragazze e credo che sia quello che prova anche mia filgia, quello che prova una madre invece è la disperazione di non poterla aiutare, stiamo infilando tentativi ed insuccessi continui. Nel provocarsi il vomito ha ingoiato un oggetto che le ha perforato il duodeno. E’ viva per miracolo…. dei medici quelli giusti che si incontrano in questo percorso di sofferenza. Ora stiamo facendo la terapia familaire, il commento di mia figlia all’uscita dal psicoterapeuta è stata “per me ci vuole l’esorcista”. Anch’io sono piuttosto perplessa sull’efficacia di questo percorso. Qualcuno mi può dare qualche consiglio?