Nuove linee-guida dagli USA
Le ultime cifre parlano chiaro. O meglio sono deprimenti. Circa due terzi dei maschi americani e tre quarti delle femmine sono in sovrappeso o francamente obesi.
E così il governo degli Stati Uniti decide di correre ai ripari imponendo al NIH (l’Istituto Nazionale di Sanità) di riscrivere le linee guida per una sana alimentazione.
Il problema nasce dal fatto che gli americani mangiano troppo e male, almeno secondo i ricercatori della NorthWestern University cui il NIH ha commissionato nel 2009 lo studio delle abitudini alimentari dell’americano medio.
Ad esempio, solo un americano su tre consuma almeno una porzione di vegetali al giorno. La colpa sarebbe delle linee guida precedenti che davano la parte del leone ai carboidrati, ma si dimenticavano dell’utilità delle verdure.
Un altro drastico cambiamento nelle nuove linee guida riguarda il consumo di sale (diminuito del 35%) e delle carni di maiale e dei latticini interi, cui si consigliano come alternative: pollami, pesce e latticini scremati.
Le lobbies dell’industria alimentare pare abbiano osteggiato lo sviluppo delle linee guida con tutte le loro forze, ma ormai i costi sanitari delle malattie direttamente o indirettamente riferibili all’obesità hanno raggiunto cifre da capogiro e il governo USA ha deciso di correre ai ripari senza mezzi termini.
Ma a noi che cosa ce ne frega? Diranno molti? Aspettate e vedrete…
Ma secondo voi, le persone guardano le linee guida?