Nuovi Video DCA. Non chiudete gli occhi!!!
Le parole sono importanti. Ma un’immagine vale più di mille parole. Lo diciamo sempre.
Per questo motivo abbiamo deciso di raccogliere nelle pagine fisse di questo sito anche una selezione di video inerenti i DCA scelti tra quelli pubblicati sulla rete.
Alcuni sono tratti da programmi di News, altri da pubblicità create per campagne a scopo preventivo (curiosamente non ne esistono di italiane!), altre ancore prodotti da singoli utenti. Tutti inevitabilmente “forti”.
E se trovate qualche immagine troppo sconvolgente…beh, è una buona cosa.
Perchè lo scopo di questi video è proprio quello di far riflettere coloro che li guardano e stimolare in loro delle domande sugli argomenti proposti.
Dato che si tratta di realtà sconvolgenti, non ha senso far finta di non vedere…
Qui abbiamo messo solo qualche esempio. Troverete tutti i video raccolti alla pagina VIDEO.
Per andare alla pagina VIDEO potete cliccare su questo link oppure accedervi direttamente dal menù delle pagine fisse sulla destra.
Ciao, vengo spesso qui e volevo dirti una cosa da tempo…credo che non sia molto d’aiuto mettere nè in link nè in una
sezione video materiale di cosiddetta “thinspiration”(ovviamente non mi riferisco a tutto il materiale ..ma a una parte)…
il limite fra questo sito e un forum pro-ana alla fine diventa molto suscettibile a sbalzi, e non mi pare che sia questo l’intento.
Credo che molte delle cose che pubblichi possano essere di grosso aiuto e che sarebbe utile fare dell’informazione sulle cause, conseguenze e soprattutto alternative alla malattia. Sai, l’unica cosa che tira veramente fuori da questa gabbia è rendersi conto che mentre tu stai chiusa lì dentro il resto del mondo fuori continua a girare, vivere e pulsare…e arriva prima o poi la resa dei conti, non ci sono alternative, o vivi o muori, perchè restare nella malattia significa morire..
Non so, a me personalmente non ha mai aiutato per nulla leggere storie di malattia..anzi, mi ha al massimo fatto restare chiusa lì ancora più a fondo, invece mi ha sempre dato una spinta forte leggere storie di guarigione..
un abbraccio
Chiara*
Ciao Chiara.
Ti ringrazio per il tuo comento, e vorrei dirti che in effetti mi aspettavo la tua critica.
Come del resto per i link del blogroll anche nei video è stata fatta la scelta di includervi qualche materiale “thinspirational”
Il motivo per cui nel sito si trovano materiali (pochi) che potrebbero essere definiti pro-ana o thispo, è solo per permetterne la visione ed il confronto critico allo scopo di stimolare una discussione che sia il più possibile democratica.
Se ci pensi, chiunque può andare su YouTube e vedersi questi video autonomamente, senza cioè alcuna cornice critica.
Il lavoro che cerchiamo di fare qui, invece, consiste proprio nel costruire una cornice critica che possa servire da “guida di lettura” e che serva a reinquadrare il materiale in un discorso più ampio. Che permetta cioè di intravederne gli estremismi, o le patologie, sottostanti.
Del resto arrivano sul blog (e non vengono censurati) anche commenti da utenti che si definiscono pro-ana e questi vengonno accolti proprio perchè (a differenza di altri qualunquisti-perbenisti) noi crediamo che solo attraverso il dialogo ed il confronto sia possibile evolvere.
Le storie. Ad alcuni servono e ad altri no. E’ vero. In certi casi rassicurano, in altri deprimono. A tutti però, fanno sapere che non sono da soli a soffrire di un disturbo che i più considerano “vergognoso”.
In ogni caso se nel sito hai trovato del materiale che consideri in particolare offensivo o dannoso, parliamone e poi decidiamo il da-farsi.
Del resto questo sito, come pure la terapia di questi disturbi e da sempre un Work in Progress.
No, figurati, niente di offensivo..e poi lungi da me fare censura, assolutamente…so quanto sia inutile e controproducente. in effetti ogni volta che mi trovo a scontrarmi con persone cosiddette pro malattia cerco sempre un dialogo, cercando di far spostare la loro attenzione sulle altre cose che hanno e non focalizzarla esclusivamente sulla malattia, però il problema è che molte volte ti ritrovi di fronte ragazze che lo fanno come fosse un gioco, come fosse (cosa che mi faceva imbestialire in passato..) una cosa “cool”, di moda…non so, ecco, magari mi sbaglio, magari nella prima generazione di blog su anoressia e bulimia che ricordo io eravamo noi presuntuose e completamente pazze a caricare di misticismo, poesia Sylvia Plath e Sarah Kane ogni nostra parola, magari era più autoreferenziale e malato quello che mettere foto di modelle su un blog, magari noi dicevamo sempre quanto ci facesse schifo la nostra condizione (anche a volte con ipocrisia) e non ci veniva mai da dire come si sta bene, è una figata pazzesca.. ma qua mi pare che come tutte le cose in questa società anche questo fenomeno si stia man mano ” superficializzando” e spostando su un piano puramente estetico, quando poi, chi vive davvero la malattia, sa che di estetico non c’è proprio nulla..
Non so, forse mi dispiace troppo che sylvia plath sia stata sostituita con Nicole Ritchie, forse semplicemente invidio quella facilità di vivere qualcosa che a me m’ha paralizzata e invalidata per anni…e non dico che bisogna censurare o mettere a tacere nessuno…semplicemente magari alle volte non dare ulteriore spazio a chi gioca con il fuoco non sapendo quando brucia…
Comunque volevo segnalarti un link secondo me molto utile http://www.dietologica.it
Grazie mille della risposta, mi fa piacere trovare persone aperte al confronto
***
chiara*
Ah…e poi …”forse”…c’è una cosa che si chiama sindrome di barbie…e magari è quella contro la quale mi accanisco io…
Caro Fabio,
vorrei esporre la mia opinione che, bene o male, si avvicina al pensiero di Chiara. Credo che solo un atteggiamento mentale positivo possa aiutare le persone direttamente coinvolte nella malattia, in particolare quando si trovano in piena crisi.
Per quanto mi riguarda, attraverso la mia esperienza della bulimia, ti dico che sono stata a lungo convinta che la vita si dovesse tenere sotto controllo con la “forza di volontà”.
Durante la malattia, molto ingenuamente, ho considerato vincenti quelle anoressiche che si lasciavano morire di fame. Le vedevo come esempio massimo di auto-controllo. All’epoca non capivo la gravità di questo pensiero contorto che considerava vincente un atteggiamento di auto-esclusione dai circuiti della vita.
Davanti a tanti video con ragazzine magre e trendy che vomitano, un misto di bellezza e dannazione, so bene come avrei reagito all’epoca della mia malattia: mi sarei identificata impegnandomi di più verso l’autocontrollo e crollando inesorabilmente nel baratro della depressione.
L’interesse alla vita mi ha salvato.
Un saluto e buon lavoro
Caro Fabio,
è la prima volta che entro in questo sito …
e l’ho trovato molto completo, in materia.
Ho deciso di visitare qualche sito su questo argomento perchè la mia migliore amica è all’ospedale perchè si rifiuta di fare la terapia consigliatasi dal dietista.
E’ diventata anoressica, io e le nostre amiche glielo abbiamo sempre detto che lei stava bene e non aveva bisogno di dimagrire ma lei non ci credeva.
Ora mi sento in colpa perchè non credo di aver fatto abbastanza per lei.
Non mi serve una risposta, voglio solo lasciare una testimonianza a chiunque possa servire un consiglio…
SE AVETE UN AMICA CHE HA QUESTO PROBLEMA AIUTATELA E STATEGLI IL PIU’ VICINO POSSIBILE.
Grazie
Elena
Ho scoperto per caso questo sito e l’ho trovato anch’io molto carino e completo…quindi prima di tutto complimenti Fabio per l’aiuto che dai alle persone che soffrono di dca, io ci sono passata e sto cercando di uscirne con tutte le mie forze…poi volevo dire una cosa alla ragazza che ha commentato prima di me il post che ha detto: “SE AVETE UN AMICA CHE HA QUESTO PROBLEMA AIUTATELA E STATEGLI IL PIU’ VICINO POSSIBILE.” sono belle parole e ti ammiro per quello che dici, la vorrei io ora un amica cosi’…ma la cosa brutta è che , purtroppo, quando ci sei dentro fino al collo non è cosi’ facile accettare l’aiuto di qualcuno…
E’ vero che sarebbe bello avere un’amica in grado di aiutarci e starci il più vicino possibile…ma è anche vero che nella maggior parte dei casi, a meno che non si tratti di persone che hanno sofferto di dca o di persone veramente qualificate, è molto molto difficile capire una malattia come la nostra. Le persone che cercano di aiutarci, spesso, attraverso tentativi di farci avvicinare al cibo in modo più sereno, non fanno altro che aumentare la sensazione di essere profondamente incomprese.
Io ne ho parlato solamente con i miei genitori e col mio ex ragazzo, ma purtroppo la maggior parte dei loro sforzi ha suscitato in me solo ansia, rabbia e paura. Basta una parola sbagliata e io mi chiudo a riccio, e le parole giuste sono molto difficili da trovare quando non si capisce lo stato d’animo che ci accompagna giorno per giorno. Agli occhi di una persona sana i nostri ragionamenti sul cibo sembrano insensati e senza logica…mentre nella nostra testa sono perfettamente razionali.
Un aiuto per fortuna lo sto trovando nel gruppo di psicoterapia di cui faccio parte da un anno oramai, e finalmente credo di vedere la luce in fondo a questo tunnel buio che ho percorso (che sto ancora percorrendo) durante quelli che avrei voluto fossero gli anni più belli della mia vita.
Un bacio e un grazie
Concordo con New Moon. Le persone care per quanto possano volere bene nn riescono a capire e senza volere ti fanno sentire magari anche male o inutile o incompresa o sulla luna come nel mio caso.
Io finisco x credere che la mia intelligenza la comprendono solo poche persone al mondo il gruppo di psi di cui faccio parte, la mia dottoressa, il mio migliore amico.Ma fondamentalmente da qui ad essere felice ci passa un bel po’…
non credo sia una questione di intelligenza…credo che l’unico aspetto del dca che possa essere compreso all’esterno è il fattore “dipendenza”, addiction, assuefazione, ad un modo di fare, un rituale, un agito che fondamentalmente -se non fosse per il piccolo dettaglio che ti ammazza un pò alla volta e a volte all’improvviso- funziona. si perchè diciamocela tutta chiaramente, una persona che si droga (e nessuno si drogherebbe se la droga facesse schifo…) se decide di smettere può non avere più a che fare con quella sostanza per tutto il resto della sua vita, una persona con un dca dovrà necessariamente scendere a patti con un incontro ravvicinato col cibo almeno un paio di volte al giorno, tutti i giorni. questo è l’unico aspetto del disturbo che sembra risultare chiaro alle persone, ma per il resto è una cosa tanto discussa quanto ignorata, tanto confusa quanto semplificata, e tra tutte le persone che ho incontrato nella mia storia gli stessi medici mi hanno stupito con banalità del tipo “ma la vuoi finire di vomitare?” “perchè non ti mangi un bel piatto di pasta” e cazzate simili.
ma come può risultare comprensibile un comportamento come quello di lasciarsi morire di fame oppure di ingoiare cibo sufficiente a sfamare una famiglia africana per tre anni e poi magari vomitarlo? sarebbe come-per una persona “normale”-smettere di respirare…è qualcosa che va contro l’istinto di sopravvivenza…è suicidio reiterato, e le persone hanno già molti problemi col suicidio immediato..
io francamente oggi non mi sento più di biasimare nessuno..sono contenta che il mio ragazzo non possa capire tutto quello che mi accade o mi è accaduto. significa che non ha mai vissuto un inferno neanche lontanamente simile, e la cosa mi solleva, dato che lo amo profondamente. non augurerei a nessuno di capire, a meno che non si tratti di personale specializzato, perchè l’unico caso in cui si comprende una cosa così innaturale è averla vissuta.
e io non augurerei un dca neanche al mio peggior nemico…
Non c’è nessuno che puo’aiutarci…oggi penso questo.mia madre finalmente è riuscita a capirci qualcosa e anche la mia migliore amica attraverso libri e pagine su internet.possono starmi vicino per quanto possibile..ma sono consapevole che non potranno mai capire cio’che si prova ad avere un dca..siamo sole noi di fronte alla malattia.questo da un lato ci rende ancor piu disperate ma dall’altro ci rende forti perchè dobbiamo affrontarla da soli.faccia a faccia solo tu e la bestia feroce.molti mi stanno dicendo che da sola non posso proprio farcela.ma io non riesco ad accettarlo.mi dico che io non sono pazza e che ne usciro’prima o poi.ma le pippe alimentari(e magari fossero solo quelle) mi accompagnano anzi mi strangolano mi angosciano durante tutto l’arco della giornata porca vacca!! Ecco perchè forse da sola io non posso farcela. DI CHI HO VERAMENTE BISOGNO PER GUARIRE? Forse di parlare faccia a faccia con chi ha la mia stessa malattia…?!? Sfogarti con qualcuno che puo’capire i tuoi stessi dolori,e timori,anche solo con uno sguardo..? Dai parliamoci kiaramente chi potrebbe capirci e starci vicino se non qualcuno che sta passando lo stesso inferno..?? Pensateci ragazze e ragazzi…ditemi cosa ne pensate?baci e forza(a voi e anche a me perchè ne abbiamo davvero bisogno!)