Pregorexia? Che cos’è
Photo©: DietBlog
Da un paio di anni il termine è comparso sui news-magazine anglosassoni.
Da noi è pressocchè sconosciuto (anche perchè nessuno ha ancora trovato una traduzione decente).
Il termine è una parola composta della radice preg (da: pregnant, gravida) e da orexia (inglesismo dal latino che si riferisce all’atto del mangiare).
E’ un termine che è stato coniato per definire uno stile di vita, non una malattia (un pò come nel caso dell’Ortorexia), ma che è stato usato per descrivere un comportamento atipico che può essere associato o meno con una precedente diagnosi di disturbo alimentare.
Lo scopo? Limitare l’aumento di peso nel corso di una gravidanza.
I giornali inglesi hanno infatti cominciato ad usare questo termine dopo che alcune attrici famose avevano confessato di aver cercato in ogni modo di non ingrassare in gravidanza.
O dopo che attrici come Nicole Kidman, fotografate due settimane dopo il parto sembravano aver mantenuto la stessa linea dell’anno prima.
Il metodo è assolutamente semplice. Dieta e allenamenti massacranti (in termini medici: iperattività) dal primo all’ultimo giorno di gravidanza.
Il risultato è garantito. Ma i rischi anche!
L’assunzione di alimenti incongrui rispetto allo stato di gravidanza e l’eccessivo allenamento portano a perdita di calcio osseo e conseguente fragilità ossea per le madri, cui si aggiunge la scarsa o assente montata lattea cui consegue la necessità di alimentare (in parte, o in tutto) artificialmente i neonati.
Il sottopeso (con tuttle le conseguenze a questo correlate) è invece il principale rischio per i nascituri. Uno studio americano pubblicato sul British Medical Journal ha infatti dimostrato che i neonati delle madri che si allenano eccessivamente pesano in media il dieci per cento in meno dei neonati di madri normali.
Chiarmante a tutto c’è una misura…c’è una mia amica che ha preso 25 chili in gravidanza!!!!!!!!! Non è sano per la madre soprattuto e neppure per il nascituro prendere così tanto peso!
Poi ci sono persone che al contrario son denutrite in gravidanza e questo è altrettanto rischioso…
È a tutti certamente noto il vecchio detto popolare “in gravidanza si deve mangiare per due” …in questa affermazione non c’è niente di scientifico, ma, sfortunatamente, ci sono persone che, ancora oggi, la ritengono corretta e non è poi così raro vedere donne incinta che, nel giro di poche settimane, hanno un aumento di peso eccessivo, assolutamente ingiustificato dal punto di vista medico. Attualmente si ritiene che l’aumento di peso al termine della gestazione non debba superare gli 11-12 kg; il fabbisogno calorico quotidiano extra si aggira mediamente intorno alle 300 kcal…
Se devo essere sincera mi fa incazzare alla stessa maniera una donna che fuma in gravidanza come una donna che mangia per due…o per tre…oppure che non mangia neppure abbastanza per lei..figurati per il bambino…
Insomma penso che se si vuole un bambino…e l’unica motivazione per farlo è che si amano i bambini…si deve pensare che non si è solo repsonsabili della propria salute ma anche per quella del bambino…se no non lo fate…magari non si è pronti….
ciao!
la gravidanza fa si ke una creatura cresca dentro di noi..si dentro di noi,ovvio ke il corpo si trasforma,non può rimanere quello di prima in nessun modo!
io non credo ke una donna, sia anoressiaca ke bulimiaca, ke con disturbi alimentari di altro tipo come gli attacchi di fame incontrollati, sia consigliabile rimanga in cinta. almeno fin ke non abbia fatto un percorso terapeutico, e se dovesse capitare allora diventa obbligatorio mettersi immediatamente in terapia, cavolo se non riesco a gestire me stessa,come posso gestire un bambino? ho il terrore di una gravidanza, 1 perché ho paura di non essere in grado essendo io x prima in difficoltà. 2 con il mio problema il grasso mi terrorizza! anche se continuo ad ingrassare,pur non essendo in cinta.
MI PERMETTO DI INVIARE A TUTTI UN SALUTO DA PARTE DI GABRIELE KE IN QUESTO MOMENTO NON SI PUÒ COLLEGARE,SPERANDO KE TORNI AL PIÙ PRESTO..
CI MANCHI DA MATTI,GABRIELEEEE TVB..
Ciao anna…hai pienamente ragione…se senti Gabry salutamelo! spero tanto stia bene!
Buongiorno a tutti,ogni tanto ritorno a scrivere…mentre mi capita più spesso di leggere le vostre discussioni..Ma vi conoscete quasi tutti?Vi conoscevate già di persona oppure avete stretto qui un’amicizia virtuale?C’è nessuno che scrive dalla Puglia?Bene,per non andare troppo fuori argomento vorrei dire la mia sulla PREGOREXIA:nonostante sia un termine coniato e diffuso in Inghilterra(dico bene?) secondo me rappresenta un fenomeno che era già ampiamente diffuso soprattutto tra le donne con disturbi alimentari o fissazioni maniacali per la forma fisica,ed a cui ora è stato semplicemente dato un nome;anche questa volta diventerà una moda…sono sicura,pensando che serva al benessere della madre e del bambino.Non mi riferisco a tutte le donne ovviamente.Quindi per me la PREGOREXIA rappresenta uno deicomportamenti a cui potrebbe portare il disturbo alimentare.Anche io sono d’accordo con Anna per quanto riguarda il fatto che”una donna che soffre di disturbi alimentari non dovrebbe portare avanti una gravidanzaperchè rischioso per sè e per il figlio”;io per prima in passato proprio perchè ero molto malata ho dovuto fare questa grande rinuncia.La realtà però è diversa e molto sfaccettata e ci sono tante donne malate che hanno dei bimbi;in questo stesso blog ho letto tanti posts di mamme con disturbi alimentari…Servirebbe forse sensibilizzare ancor più la donna e renderla più responsabile delle scelte che fa?In che modo?Bisogna rinunciare alla maternità se si è malate?Intanto che riflettiamo…vi auguro di iniziare l’anno serene e sereni!UN ABBRACCIO E BUON 2009!!!
voglio tanto morire.Non ce la faccio più a vivere con me stessa. :°°°(
Hanna che succede?
Racconta se vuoi
Niente.
Mi sento tanto sola..Sono arrivata ad un punto tale della malattia in cui non morta ma mi sono rovinata per sempre.Sono a pezzi.Odio il mio corpo.Mangio o non mangio ormai sono distrutta.Sono misera.Si è avverato tutto quello che mi diceva mamma da piccola…tutta quella storia che noi siamo n iente in confronto a Dio,che non valiamo niente..ecco..io ero una bambina sana e mi hanno rovinata.Tutti mi hanno rovinata.Sono solo stanca di vivere e mi sento sola.Avrei bisogno di una guida.Io mi sento incapace in tutto ; qualsiasi cosa faccia mi sembra sempre imperfetta.Studio con sofferenza e mi sento mediocre,provo a curarmi e a mangiare bene e mi sento un fallimento,in tutto quello che faccio mi sento un fallimento.E poi…mi sento così debole,così esposta alla cattiveria della gente…anche i medici mi fanno paura..sono tutti pronti a giudicare..bambini,adulti,vecchi,maschi,femmine,medici e quant’altro..Mi sento sola.Sola col mio involucro odiato e disprezzato prima dagli altri..che poi hanno fatto si che io lo odiassi e lo disprezzassi.Mi sento non sostenuta da nessuna.Nessuno c’è.Io lo so che non mi resta altra soluzione che la morte…se solo trovassi il coraggio.Voi pensate che una persona debole come me possa trovare il coraggio prima o poi??Cosa lo scatenerà?Forse il giorno in cui mi usciranno le smagliature pure sul viso ?Oppure quando starò talmente male da non riuscire a respirare nemmeno per un minuto di fila?La cosa più brutta in tutto questo è sentire il desiderio di scappare da questo involucro,di andarmene via da un qualcosa di sporco e rotto e …estraneo…e sentirsi soli.Nessuno che ti aiuta …tutti con le loro parole offendono,feriscono,straziano…che sia una madre,un padre,un ragazzo.
Scusate,ho scritto veramente male ma non riesco a badare alla forma di quello che scrivo.Ho troppo male dentro per badare a qualsiasi altra cosa.
ciao DIANA,LUNA BLU,HANNA, VI VOGLIO BENE A TUTTI..
*DIANA- NO IO NON CONOSCO NESSUNO DI PERSONA,HO UN CONTATTO OLTRE KE NEL BLOG VIA E MAIL,SE LEGGI I POST !!PASSATI CAPISCI X KE,MA NIENTE ALTRO.
CREDO KE NON SIA COSÌ PER TUTTI…MA NEL MIO CASO E COSÌ.MAI CONOSCIUTO NESSUNO DI PERSONA. MI PIACEREBBE KE SI FACESSE UN INCONTRO APERTO A TUTTI NOI DEL BLOG.
*LUNA- LA GRAVIDANZA È UNA COSA SERIA,CERTO NON STA A ME DIRE SE È GIUSTO O NO TENERE O NON TENERE UNA CREATURA,CERTO CREDO DOVREBBE ESSERE ALMENO DOVEROSO ENTRARE SUBITO IN TERAPIA NEL MOMENTO IN CUI SUCCEDE, PER FARE LA SCELTA PIÙ GIUSTA.
+hanna mi dispiace tantissimo per come stai, te lo giuro..resta con noi nel blog quando puoi come me,è comunque un posto sicuro questo per il nostro problema. buon 2009 a tuttiiiii…
GABRIELE,GABRIELE,GABRIELE, NON FACCIAMO SCHERZI VEDI DI RIENTRARE NEL BLOG SE PUOI OK?!! MILLE BACI ANNA. LEA MA CI SEI DA QUALCHE PARTE? MILLE BACI..BACI.. MILLE BACI ANCHE A LEI DOTT.PICCINI..
eccoci,il 2009 è arrivatoooo
son passate pochissime ore,e x me non è cambiato nulla ovviamente. domani donnani donnani..vedremo sto domani ke porterà,e soprattutto quello ke riuscirò a portare di positivo per me,dentro di me! quì a venezia nevica nevica nevica alla grande.. da VOI? IL MIO ULTIMO PENSIERO È STATO PER IL BLOG, ED È STATO ANCHE IL PRIMO DEL 2009. VI VOGLIO BENE…
ciao a tutti c’è qualcuno?
Ciao a tutti,di nuovo augurissimi per un combattivo inizio d’anno…L’altro giorno andavo di fretta e così ho dimenticato di scrivere che ho letto il libro di CHICCA GAGLIARDO intitolato “Lo sguardo dell’ombra” che ha consigliato il Dott.Piccini;è un libro che mi ha emozionato molto,ci sono tante sensazioni che si mescolano e s’intrufolano dentro mentre lo si legge e lascia molto spazio alla fantasia;è anche un pò magico…insomma a me è piaciuto,l’ho divorato,infatti avrei preferito fosse stato più lungo 🙁 Ora invece ho iniziato a leggere il libro “LE DEE DENTRO LA DONNA” di Jean Shinoda Bolen il cui titolo ho trovato nel libro “RIVEDERSI” scritto dal Dott. Piccini.Siccome mi piacerebbe portare avanti il progetto sull’autoritratto vorrei prepararmi ed informarmi leggendo i testi consigliati.Qualcuno di voi sta facendo lo stesso?Mi piacerebbe parlarne..e comunque vi consiglio di leggerli,fanno una grande compagnia e si scoprono tante cose..bacioni a tutti
Ehi, Hanna… Non dei affatto pensare di essere spacciata, perchè non lo sei affatto. E’ il DCA che ti fa credere che possa essere così, ma ti assicuro che sono tutte bugie. ai una vita, ma davvero tutta una vita davanti se cerchi di non piangerti addosso, di non vittimizzarti nei confronti degli altri, di non darti per vinta, e di iniziare a lottare per te stessa e non più contro te stessa.
La morte non è una soluzione. Te lo dice una che l’ha sfiorata almeno un paio di volte. E’ tutt’al più una scorciatoia. Ma se muori la dai vita al DCA. E io non credo che tu voglia arrenderti. Io non credo che tu voglia morire veramente. Se davvero volessi scomparire, non avresti mai scritto un così accorato messaggio, una tale disperata richista d’aiuto.
Il coraggio non si può “scatenare” con un fatto esterno. Il coraggio lo devi trovare dentro di te. Devi sentire la voglia di reagire, la voglia di dirti che non può finire così, che tutto quello che i DCA ti hanno rubiato hai tutto il diritto di riprendertelo.
Pensa che la vita è come un bicchiere: è contemporaneamente mezzo pieno e mezzo vuoto. Sta solo a te decidere quale delle 2 metà considerare.
Io non ti giudico. Io non ti accuso. Io soltanto ti capisco perchè ci sono passata anch’io, e le tue parole avrebbero potuto essere le mie qualche anno fa. Ma proprio perchè ci sono pasata ti dico che combattere è possibile, che non è tutto qui, che c’è molto oltre a quello che adesso vedi… semplicemente perchè ti fa paura la luce e non sei ancora riuscita ad aprire gli occhi.
Comincia a lottare per te stessa e non più contro te stessa… Non è mai troppo tardi…
E se hai bisogno, sappi che la mia mano sarà sempre tesa verso di te…
Se la afferrerai, prometto che non ti lascerò cadere.
stranamente con le feste forse tanta gente è impegnata a fare altro e riesco a collegarmi..comunque faccio un pò di fatica,visto ke sono stata in ferie alcuni giorni ho avuto più possibilità…un bacio grande a tutti..
ciao luna blu..a volte scrivo solo luna ma mi sono accorta ke siete in 2 luna e luna blu..sono una casinista lo so! perdonatemi…vi rispondo dove riesco ok?
ciao anna,
io non ho mai scritto “CHIUDETE QUESTO BLOG”
ANZI…
ho letto tantissimi commenti scritte da persone, a mio avviso,semplicemente straordinarie…
Ecco perchè sono qui.
La mia rabbia nasce proprio da questo…
voi tutti siete delle persone straordinarie.. (vi leggo da aprile,tutti i giorni)
e sta bulimia?Chi è?Come osa questa bestia?
mi riferivo alle parole di angelide,scusami. io ho vicino una persona,ke non vuole ne vedere ne accettare la malattia,ha una vaga idea di ke cosa sia,ma non crede veramente ke io c’è l’abbia. il discorso proprio non si tocca. e se si tocca, poi mi rimarca tutto tu tu tu tu tu..anche quando ho ragione non ho voce in capitolo perché sono malata. è pur vero ke la malattia mi fa nascondere tanti aspetti di mè,e ke la fiducia si deve meritare,questo non significa ke per altre cose della vita non debba avere voce in capitolo..e così via, si tenta di andare avanti guarire curarsi. cerco di essere più leale possibile prima con me stessa!
Ciao Anna, ti ho scritto in Pro-ana solo che ora non posso rimanere
a presto! Lea
lea sono riuscita a risponderti io proana.
per la precisione giuseppe,quando angelide scriverà i suoi post. nel tuo di risposta,c’è scritto condivido con quello ke scrivi. forse non intendevi tutto. ma nel leggere io ho capito questo! mi fa piacere ke non la pensi così..
GABRIELE CERCA STANZA A 300 EURO AL MESE.
LASCIA L’ALBERGO DOMANI MATTINA E SI RITROVA IN STRADA.
DA ALMENO 4 GIORNI NON MANGIA.
IN UN ALBERGO DOVE CI SONO 25 GRADI CON 3 COPERTE HA FREDDO E TREMA.
E LE SUE PAROLE TESTUALI SONO: LA MAGGIOR PARTE DELLE PERSONE CHIACCHERA MA NON HA LE PALLE PER FARE I FATTI.
RICAMBIA I SALUTI.
Buon Anno a tutti voi.
Mi scuso per la mia assenza ma ho avuto qualche problema familiare.
Che cos’è questa storia di Gabriele?
Qualcuno può aggiornarmi?
Salve Dottore,
Gabriele ha interrotto i rapporti di lavoro con il padre. In attesa di una nuova occupazione i primi di dicembre ha lasciato l’appartamento di Brescia nel quale viveva perchè impossibilitato a sostenere le spese dell’affitto. Nel frattempo Kiara gli ha proposto di trasferirsi a Milano sopra casa sua, dove, da quel che ho capito sarebbe potuto rimanere senza limiti di tempo e credo anche senza spese. Mentre era lì ha inviato altre domande di lavoro ma sosteneva di essere un pò abbandonato a se stesso, di non aver trovato l’appoggio che cercava. Il giorno di Natale è tornato dai suoi a Brescia ed è rimasto lì fino al 27 circa, con l’idea di non tornare a Milano, ma senza un altro posto dove poter andare (forse un’amica lo avrebbe ospitato ma poi non se n’è più fatto nulla). Non ha informato i suoi della situazione perchè in casa sua non ci vuole stare e credo loro non sappiano che ora non ha una sistemazione. Ha venduto quel che poteva per raccogliere qualche soldo e
tirare avanti in attesa di una sistemazione (letto dove dormire) e di un lavoro. Stasera Anna mi informa di come stanno le cose e quel che può leggere anche lei nel post 22
Noi qui non lo sentiamo da dopo Natale circa
Anna ci sei?
ECCOMI SONO QUÌ…
gabriele non partecipa al blog perché non ha collegamento dove si trova! so ke dopo aver venduto alcune cose, si è recato a genova perché ha ricevuto una proposta di ospitalità, da una ragazza credo conosciuta quì..
ed è stato in albergo nell’attesa di notizie..ma non sono arrivate. domani domani domani e i giorni sono andati come anche i soldi.
Anna, ho appena scritto a qualcuno che forse potrebbe avere una stanza libera nella mia città. L’unica che ho potuto contattare alla velocità della luce. Per il resto, una stanza a quel prezzo la puoi trovare nelle bacheche delle università, dove gli studenti spesso cercano con chi condividere l’affitto, diglielo. Posso vedere nelle mie, ma ha senso? lui si trasferirebbe?
Non scrivo qui Anna perchè non voglio lasciare informazioni che mi riguardano su un blog. La mia città non è distante dalla sua. Io farò quel che posso, portagli i miei saluti. in realtà non so cosa dire o cosa fare, se si tratta di raggiungerlo per portargli qualcosa da mangiare o per stare un pò con lui potrei dirti che ci sto Anna, non ho mai incontrato persone conosciute tramite blog non so se puoi capirmi, è chiaro che mi dispiace per come stanno andando le cose
DOMANI STOP ALBERGO!
VEDRÀ IN QUALCHE AGENZIA X UN ALLOGGIO..
so questo! gli ho detto ke ho scritto di lui,e ho mandato i vostri saluti..
VORREI FARE DI PIÙ MA HO LE MANI LEGATE, PIÙ DI SENTIRE COME STÀ NON POSSO FARE!!
Sta ferma lì un attimo che scrivo!
Ma come si fa a sballinarlo da una città all’altra in questa maniera,e sta ragazza si rende conto che lui si è spostato fidandosi della sua parola? oppure non c’era niente di certo e lui ha fatto di testa sua.. Anna perchè non torna dai suoi, dici che è proprio impossibile la convivenza qualche tempo, solo finchè non trova lavoro?
riferisco LEA, TI CAPISCO FERFETTAMENTE! LUI SU UN POST HA LASCIATO UN E MAIL, EVENTUALMENTE SCRIVENDO LÌ E LUI MAGARI ANDANDO IN UN INTERNET POINT MAGARI CI SI POSSONO SCAMBIARE INFORMAZIONI, RIMANENDO NELLA PRIVACI. GLI E LO SCRIVO!! IO HO SOLO IL NUMERO PER QUEL PICCOLO AIUTO KE GLI HO INVIATO TEMPO FÀ..MA NON HO ALTRO!
Ho capito chi è questa ragazza, ora ricordo. Ma tu Gabriele uomini no? schifo?
Si però Anna non illuderlo di posti letto nella mia città che magari non esistono, non ne ha bisogno. Digli solo che cercherò nelle bacheche, e che gli sono vicina con il pensiero. Sono una persona estremamante riservata Anna, ti assicuro che mi sto già spingendo oltre a fare quello che ad alcuni potrebbe sembrare una stronzata. Il problema è che le università riapriranno dopo il sei se tutto va bene. Certo Anna anche tu di a sto ragazzo che si dia una svegliata e che la smetta di affidarsi al vento..
Se qualcuno che legge o scrive nel blog conosce luoghi o agenzie per ospitare questa persona a Genova e dintorni, Brescia o Milano ci aiuterebbe davvero molto
Rifaccio..
CERCASI STANZA GENOVA E DINTORNI, BRESCIA O MILANO MASSIMO 300 EURO MENSILI GRAZIE
Quando rientrerà nel Blog mi ucciderà lo sento..
Se ho novità posto qui e poi vediamo il da farsi. Digli di cercare nelle università mi raccomando! e poi a volte gli anziani offrono alloggio in cambio di compagnia, digli di contattare anche agenzie di assistenza agli anziani.
Non ridere Anna, tutto serve
Anna un ultima cosa. non mi è chiaro il discorso lavoro. Questo impiego da maggio è un miraggio come il resto o c’è ancora? capisci che lui dovrebbe trovare innanzitutto un lavoro e spostarsi in base a quello, non può fare la trottola
Ciao a tutti…
Sono entrata qui perchè avevo un po’ di cose da raccontare ma vedo che siete presi a parlar di Gabriele e mi sentirei fuori luogo a scrivere di altro.
Prima l’ho sentito ma preferirei non dire la mia perchè lui non è qui per difendersi e io ora sono molto arrabbiata. E cmq quello che gli dovevo dire l’ho già detto a lui.
Vi vorrei però consigliare di stare attente quando vi fate i vostri film sulla situazione. Io non so chi sia quella ragazza di Genova ma ho imparato che Gabriele vive e capisce le cose molto a modo suo, un po’ come gli fa comodo (scusa Gabriele se scrivo questa cosa qui in tua assenza). Quindi non mi lancerei su giudizi su questa persona.
Anna, spero tu stia meglio!
Lea, grazie ancora per il consulto medico, mi è stato molto utile, soprattutto per quanto riguarda il discorso sulla disidratazione. Non mi è più successo di vomitare sangue.
Ciao Luna blu…ti penso 🙂
Faby…già sai!!! 😉
Dott. Piccini, BENTORNATO!!! Spero si siano risolti i problemi a cui accennava…Qui è mancato molto, almeno a me.
Vi abbraccio
Chiara
Lo dici a me che hai le mani legate? io non ho nemmeno un lavoro.. il cibo dovrei rubarlo dalla dispensa dei miei, ti rendi conto..
Poi mio padre scopre che incontro gente dei blog ed è fatta, diseredata in tronco!
Dimmi come stanno le cose Chiara, a me faresti un favore
gabriele mi ha chiesto di pubblicare il suo numero,non è certo di poter leggere la posta via mail.. chi avesse informazioni utili lo trova al 3465104890.
gabriele ci tiene a ringraziare tutti quanti lo hanno aiutato,e fa presente che non porta rancori verso nessuno.
Lea mi spiace, nel frattempo ho vomitato e fumato una canna, di parlare ancora di questa cosa proprio non ne ho voglia. Inoltre per oggi ho discusso già abbastanza con Gabriele mi sono un po’ rotta le palle.
Ha trent’anni e se fa delle scelte del cavolo ne paga le conseguenze. Se ha bisogno di aiuto lo chiede, io mi rifiuto di rincorrerlo come fosse un bambino.
Ho già da fare con la bambina del caxxo che sono io.
o mamma
Ma che rancori deve portare???
Adesso vado a Genova e lo scaldo a suon di sberle…E poi lo porto qui legato al parafango dell’auto. Nudo.
Ha una capacità di farmi arrabbiare che supera ogni limite.
Se vuoi riferisciglielo pure Anna.
Kiara non dire così, a me tu piaci
cos’è successo? perchè dici Mamma?
Ho capito che Gabriele è un bambino, e che il blog è innanzitutto fantasia (della forma, meno nella sostanza forse)
Si però Anna, credo sarebbe meglio far cancellare fra 48 ore o un tempo simile il numero di Gabriele perchè qui passano milioni di persone non si può esporlo così, ma è pazzo?
no chiara! io ho solo fatto da tramite ad una persona in difficoltà. non so le vostre cose, scusami mi sono solo permessa di scrivere ke sono preoccupata,quello ke io ho verificato via telefono. poi chi cosa e perché sono cose ke solo lui può dire. se mi ha chiesto di scrivere qualcosa l’ho fatto. il mio intervento è limitato a questo ci tengo che sia chiaro! il numero c’è previa sua autorizzazione chi vuole contattarlo lo può fare. scusatemi ma ho il dito ke fa fuoco!
Anna stai tranquilla, non ce l’ho con te!!
Non volevo accusarvi di niente, volevo solo dirvi di stare attente perchè la realtà ha bisogno di tanti punti di vista per essere ricostruita il più fedelmente possibile (e comunque non sarà mai oggettiva), in questo caso ancora di più perchè, coe dice bene Lea, “il blog è innanzitutto fantasia”…
Lea, “o mamma” era riferito alla frase di Gabriele.
lea, se ti dico ke sono in terrazza con il giaccio per comunicare di nascosto mi credi? solo il dito pollice fa fuoco! strano stasera la neve non la vedo come scaglie di gelato..
DOTTOR PICCINI?
SE NON E’ TROPPO UN DISTURBO CONSIGLIEREI DI FAR CANCELLARE FRA QUALCHE TEMPO IL POST NUMERO 41
certo Gabriele che nove su dieci fai proprio delle scelte del Ca**** fidati!
ma chi è che pubblica il suo numero di cellulare su un blog?? solo UN DISPERATO!
e poi non vuoi che ti si dica!!
Chiara scrivi pure di te davvero, ora devo chiudere perchè temo sentano nelle altre stanze ma domani leggerò e forse, FORSE.. sarò anche un pò più libera di rispondere
Io vorrei ubriacarmi di qualcosa e perdere contatto con la mia parte cosciente almeno UNA VOLTA nella vita!
Luna Blu qua ci servi tu! ti prego CAZZIACI come solo tu sai fare
Io non mi sottrarrò, e mi sentirò finalmente a casa..
Notte Lea
E NO, IL BLOG FANTASIA? IO CI HO MESSO LA MIA VITA DENTRO..AIUTO..
Forse domani nevicherà Anna
verso sera
sei una persona gentile. ora rientra in casa, hai fatto anche troppo
se nevica ci scriviamo, ok?
Un bacione
Anna, ho detto fantasia, ma solo in un senso che ora non ho le parole per spiegare. lo so che è tutto vero quello che hai raccontato, tranquilla!
Notte Kiara
Scrivi, perhè questo blog ha innanzitutto una funzione, rispettiamola
Non fantasia in quel senso Anna.
Anche io ci ho messo la mia vita, ci ho messo le stanze più segrete di me stessa, ma le ho messe in una realtà impalpabile.
“Anna”, non ha una volto “Lea” e “Luna blu” non hanno nemmeno un vero nome…Gabriele purtroppo ha sia nome ke volto…(dai che sdrammatizzo 😛 ).
Virtuale: esiste solo in potenza ma non ancora in atto.
E’ un mondo a se, con un modo tutto suo di comunicare…Qui ancor di più le cose rischiano di sembrare ciò che non sono…
Per stanotte sono anestetizzata, niente più introspezioni.
Ultima cannettina, bagno caldo e poi se riesco nanna.
Vai al caldo Anna.
ho fatto presente a gabriele ke è rischioso, gli ho detto pensaci!e pure di comunicar via mail,ma lui dice ke non riesce. mi scrive se per favore netto il suo numero! ke dovevo fare? uff io combino sempre casini. vero?
ANNA NON HAI COMBINATO NESSUN CASINO.
Lui te lo ha chiesto e tu l’hai fatto. Se fosse riuscito a collegarsi l’avrebbe fatto lui stesso.
Se il dott. Piccini cancellerà il post non ci sarà pericolo che in futuro qualche “sconosciuto” prenda al suo numero, ma almeno tra stanotte e domani persone amiche potranno salverselo se vogliono.
Stai serena Anna, ok?
io alle 5.30 mi devo alzare x lavoro..e chissà con il flusso ke ricomincerà dopo le feste se riuscirò ad entrare nuovamente. quindi un bacio a tutti e vi ricordo ke vi voglio bene! appena riesco rientro!
Notte Anna…
Fai fruttare questo paio d’ore di sonno che ti rimangono!!!
Preferisco rischiare la vita che rischiare di vivere…
Favola
C’era una volta una principessa che viveva chiusa nella torre di un castello.
Aveva sempre tanto freddo e si sentiva perdutamente sola. Sognava il giorno in cui un bel principe sarebbe arrivato a liberarla: si sarebbe abbandonata nelle sue baccia e si sarebbe lasciata portare lontano dalla sua prigione, finalmente in salvo.
Ma quel giorno non arivava mai.
Ogni tanto un principe a cavallo arrivava sotto la torre della principessa e si mostava in tutta la sua fierezza, pronto a dare la vita per lei. Allora la principessa ardeva di speranza e cantava per il suo eroe con la sua voce incantatrice.
Ogni volta il baldo giovane di turno cominciava la ricerca della porta d’entrata e, quando capiva che questa non esisteva, cercava il modo di arrampicarsi fino alla finestra della bella pincipessa e di tenderle una mano.
Ma ogni tentativo era vano e per quanto il principe si sforzasse non c’era modo di arrivare fino a lei.
La principessa stava a guardare ma pian piano perdeva interesse, il suo canto si affievoliva, il bel giovane cominciava a non essere più così attraente e la speranza svaniva, ed allora ella si allontanava dalla finestra, abbandonava a se stesso l’aspirante redentore, e tornava a sognare il giorno in cui le cose sarebbero cambiate.
Un giorno come un altro qualcosa di nuovo accadde: non un principe arrivò alla sua dimora, ma una bella signora che sembrava vestita di luce.
“Mia dolce principessa, vieni giù da me” disse la donna.
“Non posso! Io sono rinchiusa in questa torre e sto aspettando che qualcuno venga a salvarmi.” Rispose la principessa.
“Non ci sono delle scale che ti portino quaggiù?”
“Non lo so sconosciuta signora della luce. Io sono rinchiusa in questa torre e sto aspettando che qualcuno venga a salvarmi”.
“Non c’è una corda con cui puoi provare a calarti dalla finestra?” continuò la donna.
“Non lo so. Io sono rinchiusa in questa torre e sto aspettando che qualcuno venga a salvarmi. Sei tu qui per portarmi in salvo?”.
La signora vestita di luce guardò la principessa con sguardo fermo e infinitamente dolce, le sorrise e disse: “Sono venuta per fare di meglio: sono qui per per farti scoprire che tu sai già come uscire”.
La principessa rimase in silenzio per qualche istante, poi aggrottò le sopracciglia e borbottò: “Io non capisco. Io sono rinchiusa in questa torre e sto aspettando…”
“Nessuno potrà venire a salvarti – la interruppe la donna con uno sguardo ancora più fermo – solo tu sai come fare per uscire dalla tua prigione”.
La principessa guardava intensamente la donna che tornò a parlare con dolcezza: “Canta per te stessa con tutta la voce che hai e tutto l’amore che puoi, chi ti ama sentirà il tuo canto dalle valli lontane e correrà da te. Nessuno sa che tu sei rinchiusa qui, i tuoi cari ti cercano ma sei tu che non ti fai trovare. Quando saranno arrivati tu gli dirai come raggiungerti, gli dirai dove sono gli appigli per potersi arrampicare su questa torre che conosci bene, perchè tu stessa hai costruito con tanta cura.
Sei scappata da una vita che ti faceva paura e ti sei rifugiata nel sogno di una vita alla quale non dai modo di realizzarsi. Sei stata per te stessa peggio di qualsiasi drago, più cattiva di qualunque orco sia mai esistito, ma ora io faccio luce nelle tue tenebre e finalmente potrai portarti in salvo.”
La principessa guardava sgomenta davanti a sé. Non ricordava da tempo chi l’avesse rinchiusa in quella torre ma ora pian piano i ricordi cominciavano a riaffiorare e vedeva la sua famiglia, il lungo e difficile viaggio che ella aveva fatto per fuggire dalla paura e dal dolore e poi la torre: sicura, inespugnabile e…per sempre.
La signora la riempiva di amore e di luce e così ella decise di cominciare a cantare ma stavolta cantava per se stessa. All’inizio fu solo un sussurro ma poi diventò un fiume in piena che raggiunse valli lontane come un richiamo alla vita.
Cantava e cantava la principessa e si sentiva riempire l’animo e il cuore. Quando scrutò l’orizzonte vide che tante persone si avvicinavano al suo nascondiglio, riconobbe la sua amata nonna, sua madre, suo padre e le sue sorelle, vide damigelle e servitori di corte e persino il suo cane. Tutti ascoltavano profondamente il suo canto e lo seguivano.
Fu allora che smise di cantare.
Non sapeva se la signora della luce fosse ancora sotto la sua finestra ma non guardò.
Insieme all’amore dei suoi cari stavano tornando da lei anche i fantasmi che la perseguitavano quand’era bambina. La paura cresceva e cominciò a chiedersi come avrebbe fatto a sopportare di stare fra tutta quella gente dopo aver passato tanti anni da sola nei suoi sogni. Forse non solo la paura ma anche l’amore l’avrebbe soffocata perché non era più abituata a respirarlo, e forse proprio lei non sapeva come si faceva ad amare.
Così fece un passo indietro e chiuse la sua finestra, si sdraiò sul freddo pavimento nel buio della sua torre e ricominciò a figurarsi il giorno in cui un bel principe sul suo cavallo sarebbe arrivato e l’avrebbe portata in salvo. Chiuse gli occhi e si addormentò.
FINALE 1:
Sognando per l’eternità.
FINALE 2:
Cominciò a sognare forti braccia che la stringevano e verdi prati che correvano sotto gli zoccoli di un cavallo color della terra. Sorrideva la principessa, si sentiva finalmente vicina alla felicità.
Ma ecco arrivare qualcosa a rompere l’incantesimo: i verdi prati svanirono portando con sé il giovane amante ed il suo destriero.
Era di nuovo sola, al buio e al freddo della sua torre.
Cercò di tornare a rifugiarsi nel mondo della fantasia come aveva ormai abilmente imparato a fare, ma non ci riusciva, c’era qualcosa che glielo impediva. Non poteva uscire dalla torre e non era più in grado di fuggire in una realtà solo sognata.
Mente e corpo si trovavano forse per la prima volta nello stesso posto: un non-luogo che non era vita e neanche morte, né sogno né realtà.
La giovane era terrorizzata all’idea di riaprire la finestra, ma lo era anche al pensiero di rimanere per sempre chiusa in quella prigione. Non riusciva più a fare a meno di pensare alle parole della signora vestita di luce. La consapevolezza pulsava dentro di lei, la spingeva a rimanere sveglia, la esortava ad alzarsi e porre fine alla falsità e in quei momenti la principessa avrebbe voluto urlare talmente forte da sbriciolare i muri che la circondavano.
Ma allora cosa la spingeva a rimanere lì seduta a guardarsi attorno senza vedere nulla?
La principessa ora pensava alla sua luminosa signora, sperava di vederla apparire e illuminare la stanza, desiderava che le prendesse la mano e la portasse con sé, che la liberasse dal drago che dimorava in lei e che non le permetteva di continuare a cantare.
Intanto non molto lontano dalla torre, il re e la regina tendevano le orecchie trattenendo il fiato, nella disperata attesa di udire nuovamente il canto dell’amata figlia che li guidasse fino a lei. Non sapevano se attendere immobili o continuare a camminare e a cercare. Per anni la paura aveva immobilizzato anche loro e, come un malefico sortilegio, aveva chiuso i loro occhi e tappato le loro orecchie. Ma ora il canto della figlia li aveva liberati e potevano finalmente vedere e sentire di nuovo.
Il re chiese con forza ai suoi servitori di cercare ovunque, di arrampicarsi sugli alberi più alti e scrutare l’orizzonte in cerca di un segno della presenza della sua bambina. Ma nessuno riuscì a trovare nulla e così il re, con le lacrime agli occhi, sollevò il volto per guardare il cielo e cominciò a cantare. Era un canto poco allenato, rotto dal pianto ma di una dolcezza così disarmante che tutti si fermarono ad ascoltarlo e presto tutta la valle si intrise di quell’amore vero capace di riempire ogni paura.
La regina guardava il suo re come se lo vedesse per la prima volta, il suo canto scioglieva il ghiaccio che lei aveva messo a protezione del suo cuore e la tristezza si impadronì improvvisamente di lei. Fissando l’orizzonte lontano cominciò a chiedersi come aveva potuto non cercare sua figlia per tutti quegli anni, aveva ostinatamente voluto credere che fosse felice, respingendo il pensiero che potesse trovarsi in un qualsiasi pericolo, ed ora era terrorizzata all’idea di averla persa per sempre.
Il re sembrò indovinare i pensieri che offuscavano il bel volto della sua amata regina e così posò un braccio sulle sue spalle e la strinse al suo fianco, la regina poggiò la testa sul petto del suo sposo e si lasciò cullare dal dolce canto. Avrebbe voluto cantare anche lei, lo avrebbe voluto con tutto il cuore: cantare per la sua adorata figlia e farle sapere che anche lei la stava cercando. Ma non ne era ancora capace, anch’ella aveva costruito dentro di sè delle solide mura che la proteggevano e la imprigionavano e non sapeva, o forse ancora non poteva, liberarsene. Ma l’amore sollevava il suo cuore abbastanza in alto da poter guardare oltre ghiacci e mattoni e così, a bocca chiusa e denti stretti, con la forza e il coraggio di un intero popolo di elfi, cominciò delicatamente ad intonare il suo richiamo senza parole sperando che il cuore della sua piccola riuscisse a percepirlo.
Non so ancora come finisce il finale 2.
Sono completamente annebbiata…
Caspita, purtroppo è una bella sensazione.
Sono andata in bagno: in questo momento ho la faccia da “bella e dannata”…Se continuo così sarò “bella e d’annata”!
Meglio non scrivere, và.
Vi copio una delle mie ultime riflessioni: mia sorella.
I miei pensieri mi portano lontano: lontano da quello che provo per mia sorella, da quello che lei rappresenta per me. Scappano, ma non c’è bisogno di farlo: non succederà nulla di brutto se aprirò anche questo cassetto.
Non molti anni fa mia nonna materna mi disse che per mia sorella sarebbe stato meglio non nascere. Sbam. Pugno nello stomaco.
Ho sempre lottato contro chi diceva “poverina”, ho sempre sentito un moto di ribellione verso chi giustificava ogni aspetto negativo del suo comportamento compatendola per la sua situazione.
Mia sorella ha una dignità, è una persona tanto quanto lo sono le altre persone, ha il diritto e il dovere di portare in luce la sua umanità, di attuare il suo potenziale, di essere trattata da persona capace.
Vorrei aprire il cervello di tante persone che ho incontrato nel corso della mia vita e sbattergli dentro con forza questi concetti.
Ma forse anche io che ho sempre difeso queste idee in realtà non mi sono comportata coerentemente con esse.
Rabbia, rancore, senso di protezione: sono questi i primi stati d’animo che il pensiero di mia sorella mi suscita.
Quando eravamo piccole si giocava insieme e giocando lei era semplicemente una bambina come me. Ma poi c’era la vita reale e in quella io e mia sorella non eravamo uguali. Io imparai fin da piccolissima a vestirmi e lavarmi da sola, lei no, appena imparai a muovere i primi passi finì l’era del passeggino perché mia mamma non poteva andare in giro con due bambine che non camminavano e così ho dovuto imparare a correre.
Credo che non avessi chiaro fino in fondo che il non poter camminare non dipendesse da mia sorella, ed infatti ogni tanto cercavo di spronarla a farlo, le dicevo che era facile, le spiegavo come fare. Mi immaginavo come sarebbero andate le cose se avesse imparato: i miei genitori sarebbero stati fieri di me, mia mamma mi avrebbe preso in braccio, coccolata e si sarebbe presa cura anche di me, Francesca avrebbe potuto finalmente fare una delle cose più belle del mondo: correre!
Ma non imparò mai e così io continuai a fare la piccola adulta e lei continuò a portarmi via la mamma.
Va bene, non camminava, ma perché mai non si poteva vestire da sola?!? Le braccia le aveva, il cervello pure…perché la vestiva la mamma?? Che rabbia. Ma allora non la vivevo verso di lei questa rabbia, non sapevo nemmeno si chiamasse così. Mi capitava di diventare triste, solitaria, mi mettevo un braccio davanti al viso e dicevo a chi mi stava di fronte di non guardarmi, di lasciarmi stare, mi coprivo gli occhi sperando così di sparire, di non esistere, perché tutto ciò che provavo in quei momenti non era giusto, era gigantesco, era cattivo. Nessuno mi ha mai detto che non era così.
Mia madre in quei momenti faceva finta di niente, sembrava davvero che non esistessi. Credo le sembrasse il modo giusto per affrontare la situazione, tanto sapeva che prima o poi mi sarebbe passato. In realtà ciò che passava era la manifestazione di disagio, ma quest’ultimo rimaneva e si insediava sempre di più dentro di me.
Negli anni delle elementari ricordo una sorta di anestesia, quelli sono per me gli anni che separano la sofferenza di quando ero molto piccola da quella che scoppiò all’inizio dell’adolescenza.
Giocavo meno con mia sorella, uno dei momenti che ci univano durante la giornata era la sua passeggiata quotidiana. Con l’inizio delle elementari Francesca aveva cominciato a portare dei tutori e ad usare delle stampelle per potersi muovere e doveva ogni giorno fare una mezz’ora di caminata. Così si usciva e, lungo il cammino, io avevo appuntamento con tutti i cani dei giardini delle case e con i fiori che mi piaceva odorare ed anche assaggiare! Era un momento piacevole, l’unica cosa che lo rovinava erano gli sguardi delle persone. Ricordo che mi sentivo un fuoco dentro quando guardavano mia sorella, quando la fissavano. Ricordo che cercavo di portare quel fuoco nei miei occhi e di incenerire le persone con lo sguardo. A Francesca non credo sia mai importato nulla degli occhi curiosi degli altri, credo che solo io bruciassi dentro. Per la prima volta mi chiedo se bruciassi di rabbia o di invidia…Non è che forse non sopportavo il fatto che guardassero lei e non me? Ancora una volta io ero trasparente.
Poi è arrivata l’adolescenza, la ribellione, una rinnovata sofferenza.
La mia strada si stava separando sempre di più da quella di Francesca, non si giocava più ormai e di cose da dirci ne avevamo molto poche.
La mia rabbia ormai era sempre pronta ad esplodere e spesso accadeva che esplodesse con mia sorella attraverso litigi furibondi, fini a se stessi, che finivano spesso con un vaffanculo reciproco ed una rabbia ancora più intensa.
Lei fuggiva ogni giorno di più dal mondo esterno ed i miei genitori la lasciavano fare perché, “poverina”, non le si poteva chiedere di vivere una vita normale che sfruttasse le sue risorse.
Questo mi faceva davvero incazzare, tanto per cambiare.
Gelosia, paura di essere messa in ombra, sentimento di inferiorità: sono sentimenti sempre in agguato dentro di me.
Ancora oggi appena qualcuno che amo accenna ad una qualità secondo lui posseduta da qualcun altro io mi sento subito bruciare di gelosia e mi sento uno schifo, una merda, una nullità. Mi sento persa e non amata, senza via di fuga, senza la possibilità di fare nulla per poter ottenere anche io amore e stima da quella persona.
Da un po’ di tempo riesco a controllare di più questi sentimenti ma ammetto che ogni tanto ne sono ancora sopraffatta e, anche se non mi portano più a distruggermi fisicamente (??), mi fanno soffrire molto.
E’ esattamente ciò che provavo da bambina. Perché i miei genitori non l’hanno mai capito?
Anche solo l’essere sgridata mi dava sollievo: c’ero anche io!
Da un certo punto in poi iniziai a fare leva sulla mia presunta intelligenza per attirare l’attenzione e così sbalordivo i miei genitori con precoci capacità di vario genere con le quali cercavo di sminuire quelle di mia sorella: all’ultimo anno di scuola materna sapevo già leggere e scrivere, poco dopo imparai da sola a scrivere piccoli racconti e studiare a memoria le poesie, mentre mia sorella su queste cose era sempre stata in difficoltà.
Tutto questo era nutrimento per il mio senso di colpa verso mia sorella ed in più non mi rendeva comunque felice perché alimentava sempre di più quel soffocante spirito competitivo che ancora oggi muove molte mie azioni e spesso mi fa perdere di vista i miei veri obiettivi.
In ogni caso nemmeno questo servì ad avere l’amore che desideravo da mia madre: era come se lei desse per scontato il fatto che io fossi sempre la migliore. Ricordo bene una volta in cui le dissi che avevo vinto una qualche gara in uno dei tanti sport che praticavo da bambina e lei mi rispose con un “non avevo dubbi” detto non con un tono fiero ma quasi scocciato, annoiato. Quella volta qualcosa cominciò a cambiare: ero una ragazzina ed all’inizio ci rimasi immensamente male ma poi piano piano nacque in me una voce arrabbiata che alla fine diventò un grido di ribellione, un vaffanculo grande come il mondo. Non era facile cercare di eccellere sempre, sentire costantemente l’ansia e il terrore di arrivare seconda ed essere così un qualcosa di inutile e indegno.
“Cara mamma, se ti scoccia che io sia intelligente e capace, se comunque in ogni caso non te ne frega nulla di me, sai cosa ti dico? Vai ad abbracciarti la tua figlioletta malata e lasciami in pace, da ora me ne frego anche io sia di te che di me!”
Così cominciò il calvario dell’adolescenza in cui la rabbia dominava incontrastata. Ma ormai non sapevo già più quale fosse la sua origine, ormai la mia famiglia era solo un puntino nero perso dentro il rosso del mio dolore che mi pervadeva.
Se in quegli anni pensavo a mia sorella si apriva una ferita terribilmente dolorosa e così cercai in ogni modo di non pensare più, né a quello né alle altre cose che tanto mi avevano colpito in quei primi anni della mia vita.
Ogni tanto mi crollava addosso il peso di essere cresciuta e di aver acquistato un’autonomia che mia sorella invece non aveva, di essere una ragazza che volente o nolente attirava le attenzioni degli uomini mentre mia sorella non aveva nemmeno mai camminato mano nella mano con un ragazzo.
Ma più di tanto non potevo fare: mi sono negata tutti i piaceri che ho potuto, ho deturpato il mio corpo e ho abbondantemente limitato i successi nello studio. Eppure continuavo a crescere, a piacere e interessare agli altri, a sentire passioni verso cui volevo dirigere la mia vita. E in tutto questo non trovavo una soluzione per non lasciare indietro mia sorella: una persona ormai abissalmente lontana da me, con cui la comunicazione era già interrotta da tempo.
Chissà come ha vissuto lei quegli anni, chissà se davvero soffriva a vedermi crescere chissà se invidiava le mie possibilità o se invece non gliene fregava proprio niente.
Sono sempre stata così convinta di avere una vita così immeritatamente felice in confronto alla sua (che pure invidiavo), ma, se mi fermo un attimo a pensare, i miei primi ventisette anni di vita (escludento alcuni momenti) non sono proprio trascorsi all’insegna della mia idea di felicità. Chissà se invece lo sono stati i suoi per lei. Sono molte le cose di cui ho bisogno di parlare con lei e questa è una di quelle.
Stavolta sono stata davvero logorroica, ne ho rubato proprio tanto di spazio!!
Non vi tedio più.
Abbraccio.
K
Ho finito di elggere ora…son senza fiato!
Non so come scrivere questo grande senso di profonda e commossa ammirazione per l’ultimo post di kiara! Ho letto sopra che mi pensi…e la cosa mi lusinga tanto…ho letto il tuo pensiero su Gabriele (e penso di aver capito cosa credi di lui…come darti torto…se ha due possibilità A (possibilità di merda) B (possibilità decente) lui cosa sceglierebbe? …forse anche solo per il fatto che è troppo orgoglioso…ed è anoressico…e la psicologia di una persona anoressica è attirare attenzione su se…con qualsiasi stratagemma…attirare quell’attenzione che sembra gli sia sempre manca….ho forse non gli è mancata…gli è mancato il modo di imparare a riceverla…non ho paura di scrivere qui di Gabriele anche se non c’è che cosa penso di lui: datti una svegliata!
Tornando a Kiara sei una persona favolosa…e penso che forse se non ti fossero successe tutte queste cose brutte nella vita sapresti quanto meravigliosa sei senza doverlo scoprire! Se fossi qui ti abbraccierei forte forte!
Se vuoi sapere il mio nome te lo scrivo via mail…
Ciao a tutte.Chiara ho letto i tuoi ultimi due posts e mi sono piaciuti molto 🙂 <mi riferisco a quello della principessa ed aquello in cui hai parlato di tua sorella” Ho trovato molti aspetti in comune con il mio vissuto e con la mia persona soprattutto quando hai scritto che ad un certo punto della tua vita hai iniziato a vivere un moto di ribellione perchè chi ti stava intorno ti considerava quella brava,responsabile,senza problemi…quasi a dare tutto per scontato di te fino quasi a trascurarti…Per me è stato così e mi sono ribellata…spero di poter scrivere meglio nel prossimo post però perchè adesso devo scappare a cucinare il risotto con il salmone!Buon appetito a tutti,tanti baci
Ciao Anna ciao Luna,
ciao Kiara, anche a me è piaciuto il tuo racconto, ma soprattutto ammiro la sincerità e la franchezza con la quale hai esposto certi tuoi sentimenti. Non è da tutti sai ammettere quello che hai ammesso tu. eppure sono convinta che in tanti si soffra degli stessi identici disturbi..
Il segreto, anche se ora non dispongo del tempo necessario per spiegare bene questo mio pensiero, credo sia concentrarsi sull’essenza stessa della nostra vita
e non sui discorsi che gli altri ne fanno. Coa me ne frega a me delle lodi, dei complimenti? perchè dovrebbero rendermi più felice? io devo fare, costruire, realizzare tutto il mio potenziale, e in questo purtroppo le parole degli altri o i loro pensieri non possono aiutarmi. Se qualcuno mi fa un complimento o esprime un bel pensiero sul mio conto. Vabè. magari sorrido un’istante, mi crogiolo un attimo in una sensazione delicata. Provo anche riconoscenza verso chi si esprime. Ma poi?
Alla fine rimaniamo sempre io e la mia vita.
Chi la fa? IO
Se non sono contenta io, se non riesco a riempirla io la mia vita di cose soddisfacenti, alla fine con tutto il rispetto, degli altri e dei loro pensieri cosa me ne faccio
Un incentivo a proseguire su questa strada? si. puodarsi
Ma poi?
La mia vita reale, concreta, intanto passa. E’ quella che farò di tutto per non perdere!
Non ho ancora notizie da quell’amica per la stanza. purtroppo in questi giorni le ferie complicano tutto. Luna Blu sai che concordo con te sull’assurdità di certe posizioni. solo tante persone poi ci muoiono delle loro assurdità. Chiedo solo di essere pazienti con persone così e di non chiudere le porte se possibile anche quando diventano insopportabili
Lea
Sono molto stanca oggi… :-(.
Lea mi dispiace ma l’atteggiamento di Gabry mi irrita..sarà che per certi versi è molto simile a quello di una persona a me molto cara! Il suo continuo mettersi nei guai mi logora!
Vediamo di chiarire un paio di punti (anche di più se necessario)
-Kiara se lo dici tu che capisco le cose a modo mio c’è da crederci..
-Non ho mai preteso che mi facessi da balia..
-E’ vero o no che da quando mi sono trasferito a casa tua mi hai completamente ignorato?
Sapevi benissimo le mie difficoltà econimiche,sapevi con quanta fatica ho accettato di venire da te (non credere che sia facile andare in casa d’altri a “scrocco”,non è una bella sensazione quella che si prova)mi hai consegnato le chiavi e buonanotte…
Se avessi fatto una proposta del genere a un mio amico/a (credo che un pò d’amicizia ci fosse)di sicuro non l’avrei lasciato in balia di se stesso in una città sconosciuta,a maggior ragione se è in cerca di lavoro…dico,quanto ti costava spendere qualche oraper farmi ambientare…farmi vedere almeno i principali posti del tuo paese,le agenzie di lavoro interinale,locali dove poter chiedere,qualche indicazione per andare a MIlano con il treno e la metrò….visto che si avevo tempo a disposizione ma non soldi per girare
continuamente a vuoto…se mi avessi detto ” queste sono le chiavi,arrangiati per conto tuo e fai come se fossi qui solo,avrei capito” ma se all’inizio di poni in modo da far sembrare che ci possa essere un minimo di partecipazione e poi sparisci….beh forse un pochino spiazzato mi trovi…ma forse tu sei troppo presa da te stessa per capire queste cose perchè vedi solo il tuo punto di vista…
Non sei stata tu a dirmi (dopo più di un mese di silenzio) io ci sono e ti sto vicina come amica!!!infatti ho visto.
Per quanto riguarda l’altra ragazza..beh ho spiegato quello che è successo e se avrà voglia di commentare,vedrai che non mi sono inventato cazzate e non ho capito a modo mio.
Lea tu hai capito tutto di me,anche che sono un bambino che viaggia di fantsia ma voglio vorrei vedere voi al mio posto,in mezzo alla strada e con persone che prima dicono una cosa e poi ne fanno
un’altra…sono io che dovrei incazzarmi!!questi sono i fatti…fate voi!a me poco importa se ci credere o meno,non mi viene in tasca niente…ma una cosa non faccio,non gioco con la vita degli altri.Qui c’è chi ha più casini di me e anche non potendo mi ha dato una mano..lei l’avei capita se si fosse tirara indietro…quello che non accetto sono i comportamenti da menefeghista che hanno alcuni…ho detto la mia,ho risposto e non ho più intenzione di perdere
altro tempo con chi vuole giocare a fare la persona adulta pensando che sono qui alla cazzo.
Luna Blu in che modo mi sarei messo continuamente nei guai?pensi che mi cerco le situazioni più assurde….non farla semplice e non confondermi con chi hai vicino se non vivi di persona quello che sto passando.
Ciao Eikichi,
ti avevo scritto “sai cosa fare fallo”
e così hai fatto..
adesso tutti mi attaccheranno,ma non importa…
hai fatto la cosa giusta….
stai cercando di vivere la vita come vuoi tu…questo si chiama libertà..
è andata male…NON ARRENDERTI..
PARADOSSALMENTE stai diventando più forte…
l’unica cosa che oso dirti…non commettere gli stessi errori..
ehi Eikichi…
non risponde nessuno….
saranno state tutta la notte a portare carbone…
(scherzo)
Ciao Giuseppe,non è che ho fatto quelle scelte perchè volevo sentirmi libero,le ho fatte perchè ho ritenuto giusto inseguire le uniche occasioni che mi si sono presentate,l’ho fatto in fiducia,ecco il mio errore.
Forse non capiscono che non ho le spalle coperte anche se ho una famiglia,non ho la serenità necessaria per affrontare tutto senza problemi….io sbaglio,gli altri sbagliano,tutti sbagliamo…quello che non mi piace è essere preso per il culo…se penso di essere stato ferito,esterno il mio disappunto…ho capito male?è come dico io?ho frainteso gli intenti?….ok se ne prende atto e si va avanti…ma l’incazzatura mi viene naturale ora come ora.Se io sbaglio non ho problemi a tornare sui miei passi e a chiedere scusa ma se sono in buonafede non accetto di passare per quello che..beh per come mi hanno descritto poco sopra.Non ho altro da aggiungere in proposito.
Gabry innanzi tutto non sei tu che mi irriti ma quello che mi sembr ail tuo atteggiamento che mi ricorda una eprsona a me cara…tu sei libero di far quel che vuoi e io di irritarmi per che cosa voglio!
Tu scrivi che non giochi con la vita degli altri…però permetti agli altri di giocare con la tua vita!
Tu scrivi:
vorrei vedere voi al mio posto,in mezzo alla strada e con persone che prima dicono una cosa e poi ne fanno
te la sei scelta tu questa situazione…il modo per stare meglio si trova da soli..non grazie a delle persone che conosci appena e che magari non hai mai visto! Ma questo è chiaramnte un mio pensiero
Per quanto riguarda quello che scrivi a kiara…lo trovo molto ingiusto…kiara è una persona che ha sofferto e soffre molto…e mi sembra che nonostante questa bufera nella sua vita che stà cercando di risolvere ha fatto qualcosa di concreto per te…mi sembra che avessi aspettative troppo grandi nei suoi confronti…kiara ha tutta la mia comprensione..
Io credo che Gabriele come ciascuno di noi abbia diritto a giocare la sua partita con la vita usando le sue carte come meglio crede.
Non possiamo permetterci di criticarlo per eventuali errori o fargli la paternale ogni volta.
Io credo che Gabriele, per tentativi ed errori stia cercando una strada.
Forse non sa nemmeno lui quale, ma è un cercatore e prima o poi la troverà.
Il mio invito è a non spostare le nostre personali angosce su Gabriele.
Gabriele sa (almeno lo spero) che se ha bisogno noi ci siamo.
P.S.
Gabriele, vuoi che cancelliamo dal post 41 il tuo numero di cellulare come qualcuno ha chiesto l’altro ieri?
Stamattina son entrata qui per scrivere come e cosa sentivo…perchè non mi sento molto bene…ma leggendo non ho più pensato a me…ma a Gabriele e a quello che succede a lui…ho sbagliato…ho sbagliato sopratutto perchè invece di trovare sfogo a quello che sento e sentirmi più serena mi son concentrata su Gabriele….Gabriele…Gabriele!
Gabriele non è il protagonista di questo sito…lo sono i nostri sentimenti! Tutti…anche quelli di Gabriele ovviamente!
Non è ingiusto quello che ho scritto,è quello che è successo,sono il primo a ringraziarla per avermi ospitato ma non posso fare altrettanto per il comportamento che ha tenuto nei miei confronti,a mio modo di vedere,sbagliato,lei ha le sue ragioni,io le mie..Lei ha agito in quel modo,io non l’avrei fatto ma io sono io e lei è lei..punto,credo che la questione possa ritenersi chiusa.
Permetto agli altri di giocare con la mia vita!!!Il Dottor Piccini ha risposto nel migliore dei modi Io credo che Gabriele, per tentativi ed errori stia cercando una strada.
Forse non sa nemmeno lui quale, ma è un cercatore e prima o poi la troverà. Come detto,sto solo cercando di cogliere tutte le opportunità che mi si presentano..
Mi sono rotto di sentirmi dire che devo fare determinate scelte per me stesso,che devo contare solo su me stesso e che sono il centro del mio mondo.. non tutti funzionano allo stesso modo,io voglio fidarmi,anche se a fatica,delle persone,ci provo sperando di venir ripagato della fiducia data e questo non vuol dire cercarsi i problemi….Se mi ritrovo da solo,non ho la forza necessaria per risalire,perchè la mia vita in quel momento è vuota….ma se vengo stimolato,se vengo aiutato o se solo c’è chi ripone fiducia in me…riesco a fare cose che prima erano impensabili…sono fatto così,prendere o lasciare…
Io non sono come Kiara o come te che siete in grado di mandare avanti la vostra vita basandovi solo sulla vostra forza e facendolo per voi stesse….io sono diverso e non pretendo di piacere…non credo sia difficile da capire…
Dottor Piccini la ringrazio per il suo intervento….”La paternale ogni volta” beh allora non è solo una mia impressione…tutti che bla-bla-bla ma provano forse a mettersi nei miei panni con la mia testa,non con la loro???Dubito.
Il mio numero di telefono può benissimo restare,non c’è nessun problema.
Lei capisce..sono proprio questi comportamenti che mi allontanano dalle persone…che mi fanno diventare freddo…ed è tutta la vita che succede,anche ora che sono tornato dai miei…cosa crede che abbia trovato? qualcosa da cui voler andare via perchè le persone così non cambieranno mai…e la mia vita non può essere condizionata da questo,resa impossibile…
Hai ragione Luna Blu…io non sono il protagonista di questo blog e l’attenzione si è spostata su di me con critiche ingiuste e non….vedi,io sto male per il cibo,più di prima,peggio di prima….ma invece di esternare quelli che sono i miei pensieri,mi ritrovo a dover parlare delle mie scelte di vita…mi ritrovo a dover dare spiegazioni e a difendermi….perdendo di vista il mio problema…e come dici tu…i nostri sentimenti,i tuoi,i miei,quelli di Kiara,di Kate ecc….
Già Gabry…allora non continuiamo…visto che errare è umano…perseverare è diabolico…ma di oggi credo di non aver più voglia di scrivere di quello che volevo scrivere di me…
Io ho imparato che se il mio mondo e la mia vita è vuota…non posso colmarla con cose di altri…e vivere la vita di un altro o in funzione della vita di un altro..devo cercare prima di riempire la mia vita…
Non ho mai detto di voler vivere la vita degli altri,se vivere la mia vita implica coninvolgere o far affidamento sulle promesse o l’amicizia di altre persone..beh perchè no?Come ho detto,bisogna pur fidarsi di qualcuno,altrimenti corro il rischio di rimanere sempre da solo ma non per questo mi annullo per il prossimo,non è questo il msg che voglio dare di me.
Luna,
la colpa è soprattutto mia. Io chiedevo ad Anna come stava e dov’era, e lei giustamente rispondeva qui. Io ho raccontato al Dottor Piccini e io ho fatto tutto il casino sul post di ricerca di un alloggio, quindi non farlo sentire a disagio perchè non se lo merita. Se vuoi scrivere di te sai che puoi farlo
L’ho cercato tanto sul blog e preoccuparmene è venuto naturale, lui non ha colpe
Gabry stò cercando di parlare di me! Non ti sentitre sempre sotto accusa! Tu mi dai dei punti di riflessione e basta!
Non so perchè son arrabbiata…anzi si! Ma lasciamo stare…tanto non serve a nulla parlare con il vento!
beh allora parla di te e non curarti delle mie risposte….e se sai il perchè della tua rabbia,non tenerlo dentro.
Grazie Gabry…son stanca…cerca di stare bene…
oh finalmente riesco ad essere quì..buona sera a tutti…
UAUU…fuochi e fiamme leggo..
tutto questo vuol dire ke ci si vuol bene!! PREOCCUPARSI,DIRE QUELLO KE OGNI UNO DI NOI FAREBBE,E PERCHÉ NO!! DARE DEI CONSILI..È OVVIO KE CHI STA VIVENDO IN PRIMIS DELLE EMOZIONI COSÌ FORTI E SCONVOLGENTI SI TROVA CATAPULTATO IN VARIE SITUAZIONI A VOLTE POSITIVE E A VOLTE NEGATIVE. GABRIELE SEI NUOVAMENTE QUÌ “hai raccontato finalmente il tuo vissuto le tue emozioni come ti 6 sentito, VEDIAMO I DUE LATI DELLA MEDAGLIA OK? QUESTO È IMPORTANTE..
SE TUTTI NOI CI SIAMO MESSI IN ALLARME SIGNIFICA KE SEI IMPORTANTE,NON UNA NULLITÀ,CREDIMI..AOOO L’UNICO MASCHIETTO KE C’E CE LO TENIAMO CON NOI BEN SALDO!
ANCHE LEGGENDO TUTTO QUESTO MI SON RIVISTA PARECCHIO, IO SONO UNA KE CREDE MOLTO NELLA GENTE IN GENERALE, INSOMMA MI FIDO!!
CE NE VUOLE ANCORA OGGI.. PRIMA KE VEDA OLTRE..È UNA MIA CARATTERISTICA! LO SO!!VI HO RACCONTATO GIÀ DI TUTTA LA GENTE KE HA ABUSATO DI MÈ..PROCURANDOMI DANNI IRREPARABILI..DEVO LAVORARE ANCORA MOLTO,ANZI MOLTISSIMO PER IMPARARE A ESSERE GIUSTA CON LE PERSONE GIUSTE,AL MOMENTO GIUSTO..PER NON TROVARMI POI A GESTIRE UNA RABBIA INDESCRIVIBILE..AIUTATEMI SE VI VÀ ATTRAVERSO IL BLOG IL CONFRONTO AD ESSERE PIÙ GIUSTA CON ME STESSA! A VOLERMI BENE..PERCHÉ NON TUTTI SONO NEGATIVI,NON TUTTI SONO CATTIVI,NON TUTTI VOGLIONO FAR MALE..AIUTATEMI A PREVENIRE, SENZA TROVARMI SEMPRE A GESTIRE IL DOPO..CON LA SOFFRENZA KE DIVENTA L’UNICA EMOZIONE KE A VOLTE MI FA SENTIRE ANCORA VIVA..COSCENTE KE NON È L’UNICA EMOZIONE LA SOFFRENZA,MA UNA DELLE TANTE KE LA VITA CI RISERVA..
E CON QUESTO PASSO E CHIUDO! BUONA SERATA A TUTTIII..
Veneziani fatevi avanti,non ci credo di essere l’unica con il disturbo dca! anche se sarebbe un bene essere l’unica! dott.piccini ci sono zone d’italia secondo lei più o meno colpite? ARISALUTO..
Ciao Anna,mi limiterò a scrivere,descrivere situazioni attinenti il mio problema con il cibo se riterrò opportuno farlo,oppure commenterò i msg degli altri….tutto il resto,tutto quello che si è discusso in questi giorni,le mie scelte,la mia vita non troverà più spazio in questo blog….non è luogo!!
Anna, rileggo le tue parole:
“DEVO LAVORARE ANCORA MOLTO,ANZI MOLTISSIMO PER IMPARARE A ESSERE GIUSTA CON LE PERSONE GIUSTE,AL MOMENTO GIUSTO..PER NON TROVARMI POI A GESTIRE UNA RABBIA INDESCRIVIBILE…
AIUTATEMI SE VI VÀ ATTRAVERSO IL BLOG IL CONFRONTO AD ESSERE PIÙ GIUSTA CON ME STESSA! A VOLERMI BENE..PERCHÉ NON TUTTI SONO NEGATIVI,NON TUTTI SONO CATTIVI,NON TUTTI VOGLIONO FAR MALE..AIUTATEMI A PREVENIRE, SENZA TROVARMI SEMPRE A GESTIRE IL DOPO..CON LA SOFFRENZA KE DIVENTA L’UNICA EMOZIONE KE A VOLTE MI FA SENTIRE ANCORA VIVA..COSCENTE KE NON È L’UNICA EMOZIONE LA SOFFRENZA,MA UNA DELLE TANTE KE LA VITA CI RISERVA..”
Sei una persona buona e positiva, nonostante tutto il male che hai ricevuto.
Mi piaci davvero tanto Anna mi disarmi e mi commuovi.
Abbraccio
Diana ciao,
sono contenta che tu abbia trovato spunti di riflessione nei post che ho scritto qualche giorno fa!
Spero che avremo occasione un giorno di chiacchierare un po’ con calma…
Già che ci sono: grazie per le tue recensioni sui libri!!! 😉
A presto,
bacio
K
*kiara* eh buona…come hai letto sopra..buona al momento sbagliato e cattiva nei momenti ancora più sbagliati..
anche tu mi commuovi nei tuoi post. sono così profondi,la tua favola..il tuo racconto della vita da quando eri piccola,non so come hai fatto a renderlo così chiaro in poche parole.. grazie dai sempre coraggio..
Ciao Anna oggi il cibo è la mia disperazione…oggi io sono la mia disperazione…Devo essere più sever con me stesso,non posso stare male,non ho voglia di sentirmi così..non ho voglia di farmi schifo quando mi guardo allo specchio,oggi ho ripreso palestra!!!Devo rimettermi in forma,evito di pesarmi per cadere nello sconforto….a metò settimana farò la prova del 9…da oggi fino a domenica prossima non voglio più toccare cibo…mai più!! e non mi interessa se è sbagliato,mi serve per farmi sentire bene.FELICE.
gabriele, hai avuto un crollo bello forte eh? me sa proprio de si..
non posso certo dirti ke sbagli a star senza mangiare in questo momento servirebbe a poco lo so..
posso solo dirti ke è stata una ricaduta fortissima,hai vissuto emozioni talmente forti ke la ricaduta è arrivata.(ricordi? il mio discorso o la và o la spacca?) si è rotto un equilibrio e ci vorrà un pò di tempo x rialzarti. sarà durissima, in ogni caso pur non potendo comunicare con te in altri modi oltre questo.. ti dico che ci sono e non solo io tutti…quì…ok? ora pensa a tè e a tirarti su,altrimenti non vai da nessuna parte! comincia da quì..se te la senti..i miei mezzi sono sempre più limitati ma farò tutto quello ke posso per entrare quì e comunicare con tè e con tutti coloro ke mi stanno a cuore..forza forza forza..
Si Anna.la ricaduta c’è stata ed è bella forte…più di prima,peggio di prima…proverò a rialzarmi ma non inizierò da qui…non è più luogo per me..
Lo farò solo ed esclusivamente con le mie forze,per me ora è sbagliato e negativo coinvolgere altre persone….mi pesa anche parlarne…esternerò poco i miei problemi..se non proprio quando saranno estremi…perchè sento che qui dentro nessuno può aiutarmi e anche se fosse non l’accetterei.
gabriele. fai ciò ke ti senti, io posso solo augurarti di cuore ke qualsiasi strada tu prenda sia una strada positiva!! quando e se vorrai,il blog è quì libero!!
ti penseremo,tutti..sempre.
non avrò modo di inviarti messaggi per telefono. solo quì..
quindi sai che se te ne vai di casa e non riesci a collegarti con pc puoi farlo con il cell.come faccio io. con difficoltà con lentezza ma fatibile!! poi ci sono gli internet point,e le biblioteche dove ti puoi collegare,leggere e inviare e mail.così farò anche io,in mancanza d’altro!dovrò vedere gli orari.. non servirà che racconti come, dove, con chi..ma se ti va solo come stai con la malattia! ok?
e ora so per certo, ke se ti andrà, in qualche modo entrerài a raccontare tu e solo tu quello ke ti và…cercherò di non preoccuparmi se non ti sentirò.PERCHÉ SAPRÒ KE TI STARÀI METTENDO IN GIOCO, PER UNA VITA MIGLIORE..PER RICOMINCIARECOME DICI TU,(LASCIANDOTI ALLE SPALLE TUTTO CIÒ KE TI HA FATTO SOFFRIRE). ANNA
ho 35 anni e sono bulimica da quasi venti. La mia incapacità di gestire il problema e di risolverlo, nonostante mi renda perfettamente conto che esista, mi sta portanto a buttare all’aria tutto quello per cui ho lottato negli ultimi anni della mia vita. Un lavoro, un matrimonio felice, una casa, soldi in banca…tutto!.
Vorrei solo stare da sola, crearmi la mia nicchia e viverci….mi sento bene solo a lavoro percè lì posso mostrare di essere una persona completamente diversa: capacissima. puntualissima, irreprensibile…non mi viene chiesto altro ed a me va bene così. Il mio corpo non l’ho mai veramente sentito…sono ingrassata molto e dimagrita moltissimo ma ogni volta erano i commenti della gente o un vestito provato in un negozio a suggerirmi “le mie reale dimensioni”….non faccio quasi mai il bagno, odio toccarmi e costringermi a guardarmi allo specchio e così mi lavo a pezzi…sono una bella ragazza per gli altri….ho molto successo fra i maschietti percè ho un viso pulito ed arrossisco facilmente, inoltre ho un dialogo brillante che suggerisce intelligenza e tutti sono ammirati dalla mia persona. nessuno immagina il mio inferno interiore….o forse tutti sanno ma si limitano a vedere quello che vogliono. sono sposata da otto anni e sono in fase di separazione perchè ho negato a mio marito, per scelta, la possibilità di diventare padre e questo perchè odio i bambini, odio l’idea della gravidanza ed i bambini mi irritano, li trovi noiosi, antipatici e non frequento più vecchie amiche solo perchè sono diventate mamme e non mi piacciono più. credo ce il mio problema sia profondo e irreversibile ma io devo pensare a non morire oggi o domani…non o energia per gli altri
Stefania…sei mai stata in cura da una psicologa?
non ho mai partecipato ad un blog ed ora mi trovo a scrivere il mio terzo messaggio!!! ho letto un po dei vostri pernsieri e onestamente tutto mi sembra così inutile…nel senso che ho l’impressione che parliate più a voi stessi che a qualcun altro…anche io lo sto facendo intendiamoci! la verità è che nessuno può davvero aiutarci…i problemi alimentare sono troppo spaventosi e difficili da capire…ed hanno le origini davvero più disparate. io la prima volta che ho vomitato l’ho fatto chiudendomi in bagno ed infilandomi uno spazzolino da denti in gola…non sapevo neanche che avesse una nome quello che stavo facendo perchè vent’anni fa non se ne parlava assolutamente…l’idea mi fu suggerita da una telefilm americano, il famoso Arnold che credo tutti voi abbiate visto, nella cui puntata di un pomeriggio qualunque si parlava della sorella kimberly (era questo il nome?) che si mangiò un’intera torta e poi la vomitò…per me fu come una lampo di luce, la soluzione a tutti i miei probleimi…non mi rendevo conto di quello in cui mi stavo ficcando fatto sta che “ci provai” e da allora fu il mio inferno. come vedete non ci sono cause dolorose ad aver scatenato la mia malattia. vengo da una famiglia felice, ho una sorella meravigliosa, un ragazzo ora mio marito fantastico, un lavoro che mi gratifica molto, soldi in banca, un’automobile…insomma tutto. Forse il mio problema è la mia natuale tendenza al perfezionismo ossessivo che mi causa un quotidiano stress enorme che non riesco davvero a sopportare e che solo il cibo placa…o meglio il vomito dopo il cibo!. mi piacerebbe mi raccontaste “le vostre cause scatenanti”…
Ciao luna blu…però che sveltezza…non immaginavo un contatto così veloce. no…non sono mai stata da una psicologa…sono stata però da un’alimentarista che mi ha parecchio psicanalizzato questo cinque anni fa…ma niente di più. Non credo che risolverò mai davvero la mia bulimia…ma vivo con serenità questa consapevolezza….il fatto è che non lo voglio davvero….tutti quelli che non risolvono “non vogliono davvero”. credo molto nelle capacità dell’uomo, e mi ritengo anche troppo riflessiva e sono riuscita in molte cose dove gli altri non si sono nemmeno lontanamente avvicinati quindi ho molto stima di me stessa in fondo…ed è per questo che ho capito che vomitare “mi serve”, è la mia valvola di sfogo, il mio rifugio, la mia serenità…se non lo facessi probabilmente impazzirei….nei rari periodi in cui non ho rimesso sono finita diverse volte in ospedale a causa di attacchi di panico fortissimi…
Non far finta di non vedere…qualsiasi sia stato l’evento scatenante..un telefilm…o che altro…chi vomita ha dei problemi psicologici…traumi non superati e/o sepolti che devono riemergere ed essere rivissuti e capiti per essere superati…
fino a quando ti sottovaluterai e sottovaluterai la malattia non ne uscirai…
ciao a tutti stefania 20 anni di bulimia ? ho mio dio se penso che io ci soffro da quasi 2 anni , e forse potrebbe durarmi ancora parecchi anni mi sento male…….
Ciao Simona….come va Ringhio?