Un libro ri(e)voluzionario
Graphics©: Franco Angeli Editore
Il titolo Pane al Pane e Vino al Vino è tutto merito di Yris (io non ho tanta fantasia), mentre il resto è farina del mio sacco. Il sottotitolo spiega di cosa si tratti: un manuale di ri(e)voluzione alimentare per sconfiggere sovrappeso e obesità (ma non solo).
Fare colazione con uova e pancetta fa ingrassare più che fare colazione con brioche e cappuccino? Mangiare carboidrati fa bene al cuore e alla circolazione del sangue? Il modo migliore per perdere peso consiste nel limitare la quantità di grassi nella dieta? Mangiare salsicce predispone all’infarto cardiaco? Una dieta povera di grassi protegge dai tumori? Quattro ore di allenamento al mese servono a migliorare la massa muscolare? Cinque ore di tapìs roulant alla settimana fanno dimagrire?
Sono solo alcune delle tante domande cui il libro cerca di dare risposte allo scopo di aiutare il lettore a sapere quali sono gli attuali traguardi della ricerca scientifica sui rapporti tra sovrappeso, obesità, nutrizione e attività fisica.
Si tratta di un libro iconoclasta che distrugge la maggior parte delle opinioni consolidate sulla nutrizione e l’esercizio fisico basandosi sui più recenti traguardi della ricerca medica e biologica. Sicuramente un libro che farà discutere.
Ma se volete capire come perdere il peso in eccesso, come treasformare la massa grassa in massa muscolare e come nutrire voi e i vostri figli proteggendovi dalle più diffuse malattie del progresso, vi consiglio di leggerlo.
wow! che onore.. immortalata sulle pareti di questo blog.. 🙂
grazie..
il libro è davvero ri(e)voluzionario.
ed apre la mente verso nuovi modi per aver cura di sè.
buona lettura!
L’onore è meritato e più che dovuto…
Io ovviamente non ho questo tipo di problema…
Però mi piace molto l’idea di un libro che cerca di sfatare i “falsi miti” basandosi sulle recenti ma anche consolidate opinioni della medicina derivanti da studi scientifici. Si leggono talmente tante – passatemi il termine – fanfaronate al riguardo, che poter fruire di una fonte medica è davvero importante.
Veggie sta per vegan?
Anche a me piacerebbe diventarlo, ma non sono sicura di riuscirci hihihihihi
grande doc! è una vera pietra miliare dell’educazione alimentare. romperò l’anima ai presidi perchè lo adottino nelle scuole e lo regalerò ad ogni genitore che mi capiti a tiro! piccini nobel subito! standing ovation doc! te la sei meritata! (peccato solo per quel “precipuo” (ussignur) ma anche i grandi sbagliano 🙂
@ Anger – No, Veggie è semplicemente il diminuitivo del mio nome!… ^__^
E, da protomedico quale sono, non consiglierei proprio a nessuno un regime alimentare di tipo vegan… (deformazione professionale già in agguato, accidenti… ^^”)
Ahhh, ops! Ci avevo preso in pieno proprio! hihih Scusa!!!! 🙂