Contesto culturale e DCA, Cultura della Magrezza e Disturbi Alimentari: Un Legame Profondo
Numerosi studi di antropologia e psichiatria transculturale hanno evidenziato che i disturbi del comportamento alimentare (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono fortemente influenzati dalla cultura in cui la persona vive. Non si tratta solo di un disagio individuale, ma di una patologia legata a modelli estetici e sociali imposti.
Dove si sviluppano i DCA?
I disturbi alimentari sono molto diffusi nei Paesi industrializzati occidentali, in particolare tra le ragazze tra i 15 e i 35 anni, con un’incidenza che raggiunge anche il 4-5% della popolazione femminile.
Al contrario, sono quasi assenti in Paesi come:
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Cina
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Subcontinente indiano
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Africa
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Oceania
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Stati arabi
Il ruolo della cultura occidentale
La cultura della magrezza domina il mondo occidentale, dove i media, la pubblicità e le riviste enfatizzano in modo ossessivo il concetto di corpo perfetto, magro e scolpito, come unico modello desiderabile.
Un esempio? Basta entrare in edicola e sfogliare qualche rivista femminile per notare:
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La presenza costante di diete consigliate
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Pubblicità con modelle sottopeso
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Un modello estetico irrealistico, lontano dalla realtà della maggior parte delle donne
Mentre il peso medio della popolazione è aumentato negli ultimi 40 anni, il peso delle modelle e delle icone estetiche è diminuito. Questo ha creato uno scollamento crescente tra realtà e modello ideale.
L’effetto sui giovani e le migrazioni culturali
Una ragazza cresciuta in un contesto culturale non influenzato da questi ideali, se si trasferisce in un Paese occidentale per motivi di studio o lavoro, può sviluppare un disturbo alimentare nel giro di 1-2 anni. L’esposizione continua a messaggi sul corpo e la magrezza può avere un impatto anche più forte rispetto a chi è cresciuto in quell’ambiente.
Dal 1960 a oggi: come sono cambiati i modelli estetici
Negli anni ’60, le modelle e le Miss mostravano forme corporee più simili alla media. Oggi, le adolescenti vedono sulle riviste immagini di donne che pesano anche il 20% in meno rispetto a loro. È così che nasce il pensiero: “Forse devo mettermi a dieta per assomigliare a loro”.
Questo cambiamento spiega perché i DCA erano quasi inesistenti nel 1960, mentre oggi rappresentano una vera e propria emergenza sanitaria.
Conclusione
Il Contesto culturale e DCA e la pressione culturale sulla magrezza non solo contribuisce all’insoddisfazione corporea, ma è un fattore chiave nello sviluppo dei disturbi alimentari. Riconoscere il ruolo della cultura nella genesi dei DCA è essenziale per prevenirli e promuovere modelli di bellezza più realistici e inclusivi.