Automonitoraggio nei Disturbi Alimentari: Cos’è e Come Utilizzarlo
L’automonitoraggio è una tecnica terapeutica semplice ma molto efficace, utile per chi soffre di anoressia, bulimia o disturbo da alimentazione incontrollata (binge eating). Consiste in una serie di attività auto-gestite che aiutano il paziente a diventare più consapevole del proprio comportamento alimentare, facilitando l’avvio di un percorso di cambiamento.
Cos’è l’automonitoraggio?
Con il termine automonitoraggio si intende un insieme di strumenti pratici che il paziente può usare ogni giorno per osservarsi, capirsi e iniziare ad affrontare il proprio disturbo alimentare.
Le principali attività comprendono:
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Tenere un diario alimentare quotidiano
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Pesarsi una volta a settimana
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Calcolare il BMI (Indice di Massa Corporea)
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Valutare settimanalmente i progressi e gli obiettivi
Il diario alimentare: uno strumento chiave
Il diario alimentare è uno degli strumenti centrali dell’automonitoraggio. Funziona come un diario di allenamento per la mente e il corpo, proprio come fanno gli atleti.
Cosa annotare nel diario
Ogni voce del diario dovrebbe includere:
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Ora del pasto o spuntino
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Cibo e bevande consumati
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Luogo in cui si è mangiato
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Eventuali abbuffate
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Comportamenti compensatori (vomito, lassativi, attività fisica eccessiva, ecc.)
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Pensieri ed emozioni provate durante e dopo il pasto
È fondamentale compilare il diario subito dopo ogni episodio alimentare, e non alla fine della giornata, per garantire l’accuratezza delle informazioni e la consapevolezza del momento.
Monitoraggio settimanale e definizione degli obiettivi
Una volta a settimana, è utile rileggere il diario e valutare, con gentilezza e senza giudizio, l’andamento dei comportamenti. Da questa analisi si possono stabilire piccoli obiettivi realistici per la settimana successiva, sempre in linea con i progressi già fatti.
Perché è utile l’automonitoraggio?
Questa tecnica ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del proprio comportamento alimentare, delle emozioni che lo accompagnano e delle situazioni che lo scatenano. È un primo passo per imparare a conoscersi, smettere di agire in automatico e iniziare un percorso di cambiamento concreto.