Autostima e Disturbi del Comportamento Alimentare: Qual è il Legame?
Uno degli aspetti psicologici più fragili nelle persone che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) è l’autostima. La difficoltà nel valutare positivamente le proprie risorse e capacità contribuisce in modo determinante allo sviluppo e al mantenimento del disturbo.
Cos’è l’autostima e perché è così bassa nei DCA?
Per autostima si intende la capacità di riconoscere il proprio valore e le proprie risorse personali. Nei pazienti con anoressia, bulimia o binge eating, l’autostima è spesso molto bassa, e si associa a:
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Un’immagine di sé negativa
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Una forte autocritica
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La convinzione profonda di essere inadeguati o “sbagliati”
Quando il corpo diventa il bersaglio
In assenza di fiducia in sé, il corpo diventa l’unico ambito percepito come controllabile. Per molte persone con DCA, il tentativo di controllare il proprio corpo (attraverso diete estreme, esercizio fisico compulsivo o pratiche di eliminazione) rappresenta una strategia per costruire o recuperare l’autostima.
Il problema è che questo meccanismo porta a un circolo vizioso: più si cerca il controllo, più cresce l’ansia e il senso di fallimento. Il corpo diventa così il simbolo visibile di una lotta interiore con l’identità, le emozioni e il valore personale.
Il ruolo dell’autostima nella terapia dei DCA
Per questo motivo, lavorare sull’autostima è un passaggio fondamentale nella terapia dei disturbi alimentari. Se non si affronta la causa profonda — ovvero la mancanza di fiducia in sé — sarà molto difficile ottenere cambiamenti stabili nel tempo.
Anche quando il paziente riesce temporaneamente ad abbandonare i comportamenti di controllo del peso, il rischio di ricadute è alto se non si costruisce un senso di valore personale al di fuori del corpo.
Costruire una nuova immagine di sé
Il percorso terapeutico deve aiutare il paziente a:
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Riconoscere le proprie qualità e risorse interiori
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Imparare a gestire le emozioni in modo più sano
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Sviluppare una nuova immagine di sé, più realistica e meno dipendente dall’aspetto fisico
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Coltivare autoefficacia e senso di competenza in altri ambiti della vita
Solo così sarà possibile liberarsi dai comportamenti ossessivi legati al controllo del peso e costruire un benessere duraturo.