Effetti delle diete, Diete Restrittive e Disturbi Alimentari: Un Circolo Vizioso da Spezzare
Chi si occupa di obesità e nutrizione clinica sa bene che le diete restrittive non solo sono inefficaci a lungo termine, ma possono provocare danni psicofisici rilevanti. Il problema è che chi soffre di disturbi del comportamento alimentare (DCA) spesso non è consapevole di questi rischi.
Molti pazienti con anoressia, bulimia o binge eating continuano a seguire regimi estremamente rigidi, scendendo spesso al di sotto delle 1200 calorie giornaliere – e talvolta molto meno.
Perché le diete ferree non funzionano? Gli Effetti delle diete
Le diete ipocaloriche e sbilanciate innescano l’effetto yo-yo: cicli ripetuti di perdita e recupero di peso, che:
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Riducono il metabolismo
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Favoriscono la perdita di massa muscolare
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Aumentano il senso di frustrazione
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Possono portare allo sviluppo di disturbi alimentari
Come nascono le diete ferree nei pazienti con DCA?
Molti di questi piani alimentari “fai da te” derivano da:
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Diete trovate su riviste o social
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Indicazioni ricevute da professionisti ma poi modificate dal paziente stesso
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Pregiudizi personali sul cibo e sul corpo
Le modifiche spesso includono:
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Evitare certi alimenti ritenuti “nemici”
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Ridurre drasticamente le porzioni
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Saltare pasti regolarmente
Tutto ciò è sostenuto da un atteggiamento rigido e perfezionista, tipico di chi soffre di DCA, che spesso non conosce le mezze misure.
Il Minnesota Study: cosa accade con la restrizione calorica?
Già negli anni ’60, il celebre Minnesota Starvation Experiment (1959) ha dimostrato che una dieta ferrea può causare nei soggetti sani:
Effetti fisiologici:
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Debolezza e affaticamento
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Sensazione di freddo alle estremità
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Disturbi gastrointestinali
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Insonnia
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Calo del desiderio sessuale
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Rallentamento del metabolismo
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Apatia
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Difficoltà di concentrazione e memoria
Effetti psicologici e comportamentali:
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Ossessione per il cibo
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Abitudini alimentari insolite
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Aumento del consumo di caffè, thé, chewing-gum
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Abbuffate episodiche
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Ansia, irritabilità, depressione
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Labilità emotiva
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Isolamento sociale
Diete restrittive: un fattore di mantenimento nei DCA
Sulla base di queste evidenze scientifiche, oggi possiamo affermare con chiarezza che la dieta ferrea è uno dei principali fattori di mantenimento dei disturbi alimentari.
Più si restringe il cibo, più si alimenta un circolo vizioso fatto di:
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Ossessione per il controllo
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Crisi di abbuffate
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Sensi di colpa
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Comportamenti compensatori
Romperlo richiede educazione alimentare, consapevolezza e supporto psicoterapeutico.