Esercizio Fisico Eccessivo nei Disturbi del Comportamento Alimentare
Uno dei comportamenti più comuni tra le persone che soffrono di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) è l’uso dell’esercizio fisico eccessivo come metodo per controllare il peso corporeo.
Quello che nasce come un tentativo di restare in forma può trasformarsi in una vera e propria dipendenza da attività fisica, spesso con effetti pericolosi per la salute.
Quando lo sport diventa ossessione
Chi soffre di DCA spesso non conosce le mezze misure: ogni azione, anche positiva in sé, viene spinta all’eccesso.
Così accade anche per l’attività fisica, che da salutare si trasforma in un’ossessione rigida e autodistruttiva.
Le persone con disturbi alimentari tendono a:
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Sottoporsi a sessioni giornaliere di allenamento molto intense
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Svolgere attività aerobiche estenuanti come corsa, ciclismo, danza o ginnastica
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Allenarsi anche per 2-3 ore al giorno, tutti i giorni, senza pause né flessibilità
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Provare forte ansia o senso di colpa se saltano una sessione
Le conseguenze dell’iperattività fisica nei DCA
Un’attività fisica eccessiva non è sostenibile né sicura, soprattutto in un corpo già denutrito o debilitato. Le conseguenze possono essere molto serie:
Interferenze con la vita quotidiana
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Riduzione del tempo disponibile per lo studio, il lavoro, la socialità
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Isolamento sociale e ritiro dalle relazioni
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Senso di frustrazione o fallimento in caso di impossibilità ad allenarsi
Effetti fisici e metabolici
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Soppressione ulteriore del senso di fame
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Deficit calorico-proteico aggravato
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Danni muscolari e articolari, tendiniti, fratture da stress
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Rischio di scompenso cardiaco, collassi e aritmie, anche fatali
👉 In condizioni fisiche precarie, l’attività fisica estrema può essere letale.
Un circolo vizioso da interrompere
Diversi studi dimostrano che l’esercizio fisico eccessivo mantiene attivo il disturbo alimentare.
Infatti, l’iperattività:
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Amplifica il deficit energetico
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Rende più difficile il recupero ponderale
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Rafforza l’illusione di “controllo” sul corpo
📌 Quando però la persona comincia a riprendere peso e stabilizzare l’alimentazione, questo circolo vizioso tende a spezzarsi, migliorando anche la relazione con il movimento.
Conclusione
L’esercizio fisico, se utilizzato in modo eccessivo e disfunzionale, non aiuta ma peggiora i disturbi alimentari.
In un percorso terapeutico, è importante reintrodurre il movimento con equilibrio, seguendo indicazioni cliniche precise e sotto la supervisione di un’équipe multidisciplinare.