Cosa si intende per abbuffata? Definizione, esempi e differenze
Il termine abbuffata (in inglese binge) è comunemente utilizzato in ambito clinico per descrivere uno degli aspetti centrali dei disturbi del comportamento alimentare, in particolare della Bulimia Nervosa e del Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder).
Vediamo cosa significa davvero abbuffarsi, quali sono i criteri per riconoscere un’abbuffata e cosa invece non lo è, anche se spesso viene percepito come tale.
Cos’è un’abbuffata (binge eating)?
Una abbuffata si definisce come un episodio alimentare caratterizzato da due elementi fondamentali:
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Assunzione di una quantità di cibo molto superiore al normale, in un tempo ristretto (generalmente meno di due ore).
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Perdita di controllo durante l’episodio, ovvero l’impossibilità di fermarsi o di gestire consapevolmente l’atto del mangiare.
Senza entrambe queste caratteristiche, non si può parlare di abbuffata in senso clinico. Per essere chiari: quantità e perdita del controllo sono i due criteri principali.
Esempi reali di abbuffate
Per comprendere meglio, ecco due esempi tratti da diari alimentari di pazienti affetti da Bulimia Nervosa.
Caso A.M. – 22 anni
Durata abbuffata: 15:00 – 16:15
Cibi consumati:
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6 barrette al cioccolato
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1 confezione di grissini
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1 pacco di merendine
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250g di cioccolato al latte
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2 gelati cornetti
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1 brioche alla marmellata
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0,5L di Coca Cola per facilitare il vomito
Caso D.A. – 28 anni
Durata abbuffata: 17:30 – 18:30
Cibi consumati:
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350g di pizza
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300g di pane con prosciutto e formaggio
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1 sacchetto di pop-corn
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2 tazze di latte con 1 pacco di biscotti
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2 gelati alla frutta
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Vomito autoindotto al termine
Questi esempi mostrano in modo chiaro come una abbuffata sia oggettivamente esagerata e accompagnata da perdita di controllo.
Comportamenti da non confondere con le abbuffate
Molti pazienti riferiscono comportamenti che sembrano abbuffate, ma che in realtà non lo sono. Ad esempio:
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Mangiare tanto a pranzo o cena, ma potendosi fermare volontariamente
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Sgranocchiare in continuazione durante il giorno
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Mangiare per nervosismo, ansia o stress
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Alzarsi di notte per spiluccare qualcosa
Questi atteggiamenti indicano certamente un rapporto problematico con il cibo, ma non sono abbuffate cliniche. Tuttavia, è importante considerarli perché possono evolvere o essere segnali precoci di un disturbo alimentare.
Abuffate e disturbi alimentari
Le abbuffate sono un criterio diagnostico fondamentale per:
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Bulimia Nervosa
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Binge Eating Disorder (BED)
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Talvolta presenti anche nelle fasi avanzate dell’Anoressia Nervosa
Riconoscerle precocemente può fare la differenza in un percorso di cura.
Conclusione
Riconoscere una vera abbuffata è essenziale per identificare la presenza di un disturbo alimentare. Se pensi di avere un rapporto complicato con il cibo o vivi episodi simili a quelli descritti, non minimizzare il problema. Parlare con uno specialista è il primo passo per stare meglio.

