Auto-Aiuto nei Disturbi Alimentari: Cos’è e Quando Utilizzarlo
E’ un approccio terapeutico che coinvolge attivamente il paziente nella gestione del proprio disturbo del comportamento alimentare (DCA). Può essere adottato in autonomia o con la supervisione di un professionista, e rappresenta una componente fondamentale in molti programmi di cura, sia ambulatoriali che ospedalieri.
Che cos’è l’auto-aiuto?
Con il termine si intende un insieme di strategie e tecniche terapeutiche che il paziente può mettere in pratica da solo o con un supporto minimo. L’obiettivo è rendere la persona parte attiva nel proprio percorso di guarigione.
Esistono due principali:
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Auto-aiuto puro: il paziente gestisce in autonomia il percorso terapeutico, spesso con il supporto di un manuale.
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Auto-aiuto guidato: il paziente segue un programma terapeutico supervisionato da un medico o psicologo, ma mantiene un ruolo attivo nella gestione quotidiana del disturbo.
Perché l’auto-aiuto è importante nei DCA
Coinvolgere attivamente il paziente nel trattamento è uno degli elementi chiave per il successo della terapia. Nei disturbi del comportamento alimentare, questo aspetto è particolarmente rilevante, poiché molti pazienti tendono inizialmente a minimizzare il problema o a rifiutare il trattamento.
Per questo motivo, una qualche forma è presente in quasi tutti i percorsi terapeutici specialistici, sia in ospedale che nei centri ambulatoriali.
A chi è consigliato l’auto-aiuto?
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L’auto-aiuto puro è particolarmente utile per persone che si rendono conto di attribuire eccessiva importanza al peso o all’aspetto fisico, ma che non soddisfano ancora i criteri diagnostici per anoressia, bulimia o binge eating disorder (BED).
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L’auto-aiuto guidato può essere indicato per pazienti con DCA di gravità moderata, ad esempio con un indice di massa corporea (BMI) non inferiore a 17,5.
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Nei casi più gravi, l’auto-aiuto va associato a un programma terapeutico specialistico, per garantire un trattamento completo e sicuro.
Manuali di auto-aiuto per i disturbi alimentari
I manuali per DCA sono strumenti preziosi e facilmente reperibili anche in lingua italiana. Molti di essi si basano su approcci cognitivo-comportamentali validati e sono disponibili sia per i disturbi alimentari in generale, sia per disturbi specifici come anoressia, bulimia e binge eating.
Conclusione
Rappresenta uno strumento terapeutico efficace per il trattamento dei disturbi alimentari, soprattutto se inserito in un contesto di cura strutturato. Che sia in forma autonoma o guidata, rafforza la motivazione del paziente, migliora l’aderenza alla terapia e promuove un cambiamento attivo e consapevole.