Pensieri Disfunzionali e Immagine Corporea nei Disturbi Alimentari

Chi soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) presenta quasi sempre una percezione distorta del proprio corpo. Non riesce a valutare in modo obiettivo il proprio peso, né l’aspetto fisico, e vive costantemente con il desiderio di conformarsi a un ideale corporeo irraggiungibile e Pensieri disfunzionali.


L’ideale di magrezza: una gabbia mentale

Le persone con DCA dedicano gran parte del loro tempo e delle loro energie mentali al tentativo di rientrare in un modello fisico irrealistico, spesso creato dalla propria mente o influenzato da modelli culturali e sociali tossici.
Questo ideale è spesso troppo distante dal loro peso naturale, rendendolo non solo irraggiungibile, ma anche pericoloso per la salute.


Controllare il corpo per controllare se stessi

Alla base del disturbo c’è una motivazione profonda: controllare il corpo è più facile che affrontare le proprie fragilità interiori.
La persona con DCA ha spesso una scarsa autostima e una bassa percezione del proprio valore personale. Il controllo del peso diventa così uno strumento per sentirsi adeguati, forti, “giusti”.

Il vero problema non è il corpo, ma la relazione emotiva che la persona ha con sé stessa.


I pensieri distorti che alimentano il disturbo

Ecco alcuni esempi di pensieri disfunzionali ricorrenti nei pazienti con DCA:

  • “Sono senza valore, quindi devo essere speciale.”

  • “Mi sento cattiva, quindi devo sempre essere buona e comprensiva.”

  • “Non ho controllo sulla mia vita, quindi devo controllare tutto il resto.”

  • “Sono brutta e grassa, quindi almeno devo essere magra.”

  • “Non conosco le mezze misure: o faccio tutto o niente.”

Questi pensieri non sono semplici insicurezze, ma convinzioni profonde che orientano tutti i comportamenti del disturbo: restrizione, abbuffate, vomito, uso di lassativi, esercizio fisico compulsivo.


Il ruolo della psicoterapia nei DCA

Una terapia efficace per i DCA deve lavorare alla radice di questi pensieri, aiutando il paziente a:

  • Riconoscere le distorsioni cognitive

  • Costruire una nuova immagine di sé

  • Separare il valore personale dal peso corporeo

  • Imparare a gestire emozioni e relazioni in modo sano

La psicoterapia non mira solo alla riduzione dei sintomi, ma alla trasformazione profonda del modo in cui la persona vede se stessa.


Conclusione

Nei DCA, il corpo è solo la punta dell’iceberg.
Il vero lavoro terapeutico consiste nel demolire le convinzioni distorte che alimentano il bisogno di controllo, perfezione e magrezza.
Solo così si può ricostruire un’identità più sana, libera dal giudizio e dalla trappola dell’apparenza.

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