Influenze pericolose
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L’ascesa degli influencers sui social media ha profondamente trasformato il modo in cui percepiamo bellezza, successo e stili di vita. Tuttavia, questa influenza può avere effetti negativi, specialmente sui più giovani, contribuendo all’insorgere o al peggioramento di molti disturbi psichici, tra cui anche i disturbi del comportamento alimentare (DCA).
Molti influencer promuovono ideali di bellezza irrealistici, spesso costruiti attraverso immagini filtrate, ritoccate e lontane dalla realtà. Questa costante esposizione a corpi perfetti e vite apparentemente impeccabili alimenta insicurezze, insoddisfazione corporea e bassa autostima. Altri invece descrivono in dettaglio il proprio disagio psichico scatenando meccanismi imitativi tra gli utenti più fragili. Numerosi studi dimostrano che tali dinamiche possono incrementare il rischio di sviluppare DCA come anoressia, bulimia e binge eating.
Un problema frequente è la diffusione di diete estreme e consigli alimentari non qualificati. Influencer senza competenze specifiche promuovono restrizioni caloriche, digiuni o prodotti dimagranti, presentandoli come soluzioni rapide per ottenere il corpo ideale. Questi contenuti possono indurre comportamenti alimentari pericolosi, in particolare tra gli adolescenti, che sono più vulnerabili alla pressione sociale.
Anche chi opera nel settore del fitness o del benessere, pur senza intenzioni dannose, può contribuire al problema. L’eccessiva enfasi sul “corpo perfetto” come sinonimo di successo e felicità rinforza l’idea che il valore personale dipenda dall’aspetto fisico. Questo messaggio, ripetuto incessantemente, può avere conseguenze devastanti sulla salute mentale dei followers.
Tuttavia, non tutti gli influencers hanno un impatto negativo. Alcuni utilizzano le loro piattaforme per sensibilizzare sui DCA, promuovere l’accettazione del proprio corpo e condividere esperienze personali di guarigione. Questi creators, consapevoli della loro influenza, possono aiutare a contrastare i messaggi tossici e a diffondere contenuti che promuovono benessere e autostima.
Per affrontare il problema, è necessario un intervento collettivo. I social media dovrebbero rafforzare i regolamenti contro contenuti che promuovono ideali irrealistici o comportamenti pericolosi. Gli influencers a loro volta dovrebbero assumersi la responsabilità del loro impatto, collaborando con esperti per diffondere messaggi informati e positivi. Allo stesso tempo, genitori, educatori e professionisti della salute mentale devono educare i giovani a sviluppare un pensiero critico e un rapporto sano con il proprio corpo.
I social media possono essere uno strumento potente, ma è fondamentale che vengano utilizzati con consapevolezza per creare un ambiente che ispiri crescita, equilibrio e inclusività, anzichè disagio.