Un segreto per guarire dai disturbi alimentari
Image ©: RosZie
Quando è stata l’ultima volta che ti sei congratulata con te stessa? Pensaci un attimo: quante volte hai aspettato l’approvazione degli altri per sentirti soddisfatta? Quante volte hai nascosto la tua gioia per paura di sembrare presuntuosa? Quante volte hai abbassato il volume della tua felicità per non disturbare chi ti stava accanto? Ecco, è arrivato il momento di cambiare.
Imparare a congratularsi con se stessi è una delle forme più pure di autoguarigione. Quando sei tu la prima a emozionarti per i tuoi risultati, stai dicendo al tuo cuore: “Ti vedo. Riconosco quanto hai faticato. Sono fiera di te”. E questo vale per ogni conquista: una promozione, una scelta difficile presa con coraggio, un giorno in cui sei riuscita ad alzarti dal letto nonostante il peso sul petto.
Non servono medaglie o applausi. Basta uno sguardo sincero e la volontà di riconoscere il proprio valore. Perché la verità è semplice: se non sei tu la prima a credere in te stessa, chi dovrebbe farlo al posto tuo?
Se non celebri tu le tue vittorie, chi potrà mai farlo davvero nel modo giusto? Spesso abbiamo imparato a minimizzare i nostri successi, come se fossero banali o immeritati. Ma ogni passo avanti è una battaglia vinta contro il dubbio, la paura, la stanchezza. Ogni conquista è un segnale che stiamo andando nella direzione giusta. E se impariamo a riconoscerla, quella direzione diventerà più chiara, più forte, più luminosa.
Congratularsi con se stessi è anche un atto rivoluzionario in una società che ci spinge a guardare sempre fuori, a confrontarci, a rincorrere standard esterni. Tu non sei una copia sbiadita di qualcun altro. Sei un essere unico, con il tuo ritmo, i tuoi sogni, le tue ferite e le tue rinascite. Ed è proprio da lì che parte la vera forza: dal riconoscersi, dall’accogliersi, dal valorizzarsi.
Quindi sì, la prossima volta che raggiungi qualcosa – anche se sembra piccola agli occhi del mondo – festeggia. Con un sorriso, con un pensiero, con un gesto che ti dica “ce l’hai fatta”. Non aspettare l’approvazione degli altri per sentirti legittimata a essere fiera di te.
Impara ad applaudire te stessa. Perché ogni applauso interiore è un punto in più sulla strada della guarigione. E tu, te lo meriti davvero.
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[…] Se conosci qualcuno che vive questo tipo di sofferenza, ricorda: non serve forzare, ma esserci. Con pazienza, con empatia, con rispetto. E se sei tu a sentirti in questo modo, sappi che non sei sola. Esistono terapeuti, gruppi di ascolto, comunità virtuali che possono aiutarti a ritrovare il gusto della vita, a piccoli passi. L’Anoressia Esistenziale non si combatte solo con le forchette, ma con la consapevolezza. Con la capacità di guardare oltre il corpo e di ascoltare quello che l’anima ha da dire. Perché a volte, il vero nutrimento non viene dal piatto, ma da uno sguardo che ci dice: “sei abbastanza, anche così”. […]
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