Cut! I numeri dell’autolesionismo

 Photo©: CUT The Movie

In America li chiamano cutters che significa taglierini, ma potrebbe anche essere tradotto come tagliatori, o burners che potremmo tradurre come bruciatori. Da noi il termine esatto è autolesionisti.

Sono persone, più spesso adolescenti, che nei momenti di stress, di disperazione, di rabbia, di angoscia, di noia si auto-procurano delle piccole lesioni cutanee, mai troppo gravi, ma sufficienti a lasciare cicatrici talora permanenti.

La lesione può essere procurata con temperini, forbicine, o lamette (da qui il termine cutters), ma anche con spilli, aghi, o addirittura bruciandosi con la brace della sigaretta o la fiamma dell’accendino (burners), ed in molti altri modi ancora.

Ma perchè lo fanno?

E’ ben noto che una sensazione di dolore acuto stimola il cervello umano a secernere endorfina, (un neuro-ormone che provoca effetti rilassanti, defaticanti e analgesici) e adrenalina (i cui effettti anti-shock sono anch’essi ben noti).

Il cervello ovviamente non distingue il fatto che il dolore sia casuale o autoprovocato, ma scatena in ogni caso la sua risposta neuro-endocrina, che in certi casi e per certe persone può evidentemente portare ad un anelato stato di sollievo e di benessere.

1173036128_4c8eb610b4.jpgPhoto©: Pixie trash

Il problema sembra essere molto più diffuso di quanto non si creda tanto che, proprio in questi giorni, è comparsa sul Columbia Spectator (magazine studentesco della Columbia University di New York) la recensione di Cut the Movie un filmato con finalità psico-educazionali diretto a educatori, medici, assistenti sociali, psicologi e ovviamente alle vittime di questa patologia tanto poco nota al pubblico.

Stando alle statistiche americane fino ad ora disponibili sulla popolazione giovanile, il numero degli autolesionisti sembrava da stimarsi intorno all’ 1% degli studenti di College, ma un paio di studi recenti condotto sugli studenti delle Università di Princeton e della Cornell hanno evidenziato numeri ben più preoccupanti.

In questo studio il 17% circa degli studenti intervistati ha riferito di essersi procurato più di una volta nella vita delle auto-lesioni per sfuggire ad uno stato di malessere. Il 36% di costoro ha riferito di non aver mai parlato a nessuno del proprio problema mentre solo un 4% ne aveva fatto menzione con un medico.

560934472_64f41566cb_m.jpgPhoto©: Emma in wonderland!

Secondo gli autori dello studio gli autolesionisti sono più spesso di sesso femminile, di etnia caucasica o africana-americana (raramente cioè si tratta di asiatici), e presentano frequentemente problemi di identità sessuale, una storia di abusi nell’infanzia, e (in una minoranza dei casi) possono avere precedenti di tentativi suicidari.

Sappiamo che l’autolesionismo si associa frequentemente a DCA (più spesso a disturbi dell’area bulimica) e a disturbi della personalità, ma la maggior parte di questi studenti non sembravano soffrire nè di disturbi della personalità, nè di disturbi del comportamento alimentare.

Inoltre, la maggior parte di loro non aveva mai cercato aiuto psicologico in merito a questo problema.

Dunque si tratta di un problema serio e molto diffuso, di cui non esistono però stime di incidenza sulla popolazione studentesca italiana.

322 commenti
  1. Beatrice
    Beatrice dice:

    Leggendo quanto scritto ho riscontrato qualcosa di un po’ diverso dalla mia esperienza.
    Io non mi sono mai auto-lesionata ma un mio grande amico lo faceva di continuo, mi spiegava che non era per il semplice bisogno di rilassarsi ma solo per il fatto di averne bisogno, come se per lui fosse una droga, lo trovava stimolante perché credeva di far vedere alle persone che lo avevano sempre trattato male (come suo padre e altri coetanei) quanto soffriva e per fargliela pagare… per tutti, vi prego, non fatelo mai… molti lo fanno per sentirsi speciali e apprezzati… questo mio amico, oltre alle cicatrici e ad un piccolo nervo della mano rotto, ha sulla coscienza mille orribili senzazioni e ricordi…

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  2. Susanna
    Susanna dice:

    Lo fai, perchè cerchi qualcosa che ti procuri più male del male che hai dentro…..ti punisci e punisci gli altri.Ti dà l’illusione di calmarti un attimo,e il segno che rimane è chiaramente incompresibile agli altri.A volte, ho il terrore che alcune persone vedano, perchè non saprei proprio cosa rispondere, altre invece…..vorrei che la smettessero di far finta di niente…..e che si chiedessero cosa mi stà succedendo. Ma ognuno pensa per sè….sono tutti troppo presi da sè stessi, e scelgono di non vedere.

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  3. Sha
    Sha dice:

    Il dolore fisico è controllabile…
    Quello psicologico no…
    Dà sollievo vedere il sangue …mentre la tua testa è in piena crisi e non intravedi un uscita…
    Il dolore che ti procuri ti distrae da quello che tutta la realta esterna ti ha procurato…
    Se gli altri scelgono di non vedere è perchè la gente ha paura e preferisce star fuori da certe questioni..

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  4. Susanna
    Susanna dice:

    Si, la gente ha paura…….abbiamo tutti paura.Solo,che chi sceglie di non vedere, si gira esce da quella porta e continua la sua vita normale, ovvero:il lavoro,gli svaghi,gli amici…qualche affetto in più e distrazioni varie,e ancora dorme, ride scherza….e in parole povere vive. Chi rimane dietro alla porta, potrebbe essere solo a dover combattere con quelle paure che prima o poi non controllerà più, perchè la paura a volte ti impedisce anche di chiedere aiuto, e l’unica cosa che ti rimane è sperare che a qualcuno venga in mente che esisti.

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  5. Sha.
    Sha. dice:

    Il punto è che ormai…nei nostri tempi…
    sperare in quel qualcuno…è una cosa molto rischiosa..
    se ci speri e non arriva…ti continui continui a far del male…e alla fine..chi ci rimette sei solo tu…
    gli altri come hai detto tu…continuano la sua vita…

    -puoi scegliere di annullarti…farti del male…soffrire per colpa degli altri…
    oppure
    – puoi scegliere di essere piu forte di tutti loro…di essere te stessa e sorpassare quella porta…da sola,si…ma cosa c’e di emglio di te stessa?
    se gli altri sono cosi…inutili.
    si utile epr te stessa e affronta il mondo…
    di sicuro l’unica che ci ricavera qualcosa sei tu…
    e magari…accorgerti che c’e qualcuno…la…che esiste e che ha bisogno di te…come tu di lei/lui…

    Se la gente ha paura.Tu non averne
    gia…difficile…ma possibile…

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  6. Elena
    Elena dice:

    Io sono stata autolesionista. ora sto un po’ meglio. però mi ricordo che mi tagliavo le braccia con i rasoi, coltelli, togliendo il primo stato di pelle e sentivo proprio la pelle nuova era così liscia che mi faceva piacere e poi vedevo il sangue che strabordava, veniva su e io mi sentivo calda e eccitata. mi sono anche bruciata il polso con la sigaretta più sentivo il bruciore più spingevo mi sono fatta letteralmente un buco sulla pelle. molte delle cicatrici che mi sono fatta sono sparite lasciando tracce bianche che sono quasi invisibili ma il buco sulla pelle è rimasto anche se si è un po’ remarginato. adesso non faccio più spesso come prima ma questo mostro dentro di me a volte viene fuori ancora. l’ultima volta è stato a luglio scorso e per una notizia che mi ha sconvolto ho ingoiato (non sto scherzando) un pezzo di vetro lungo e sottile sono stata bene finchè qualche giorni dopo ho avuto forti dolori allo stomaco che mi han dovuto far andare all’ospedale. se scrivo questo con i particolari non è per narcisismo e neanche tanto per farvi impressionare (anche se può sembrare), ma per farvi capire che non c’è niente di bello in tutto ciò. se ho fatto questo è perchè volevo annientare il mio corpo. volevo che sparisse. da piccola sono stata abusata fisicamente, psicologiacamente e sessualmente da un famigliare. ho sofferto anche di bulimia e ho tentato varie volte il suicidio arrivando quasi a morire perdavvero. adesso sto meglio. ho voluto scrivervi per farvi sapere che c’è qualcuna che sta riuscendo. non è che il demone scompare all’improvviso. comunque visto che ho l’occasione voglio esprimere il mio disprezzo per quelle persone che si tagliano i polsi e si bruciano la pelle solo tanto così per fare con la stessa superficialità di un tatuaggio e il disprezzo per un’artista in particolare: Gina Pane lei lavorava con il corpo negli anni 70 credo ferendolo camminava su vetri rotti, si tagliava con lame da rasoio e da molti è apprezzata come artista che si carica sul suo corpo femminile, e quindi più debole,(non sono parole mie, ma che ho letto), tutte le sofferenze di questo mondo. Non è osceno?
    P.S.adesso sto seguendo un’alimentazione corretta da un nutrizionista è molto meglio perchè vedi il tuo corpo che dimagrisce e ti senti in pace allo stesso tempo. so che può sembrare banale e già detto, ma non tentate mai diete fai-da-te.

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  7. Susanna
    Susanna dice:

    Ciao a tutti….non passo da qui da secoli! Che dire, non va meglio nè peggio, ma semplicemente va, e credo di poter imparare anche ad accettare la monotonia. In una cosa però voglio credere come hai scritto tu Sha: se la gente ha paura io non ne avrò. E se farò qualcosa di buono nella mia vità, sarà solo per me e nessun altro. A farmi del male, sono sempre bravissima, se non è fisicamente…..lo è psicologicamente, e ancora oggi non so cosa sia peggio….Ma credo che tutto questo dovrà cambiare, per forza di cose.Perchè sono sinceramente stanca, e continuo a credere che dopo aver toccato il fondo, si possa solo risalire…..

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  8. Can't manage this
    Can't manage this dice:

    Salve,
    ho scoperto per caso questo sito. Sono maschio, ed ho conosciuto queste problematiche attraverso una storia che ho avuto con una ragazza autolesionista, ex-bulimica, che soffriva anche di sindrome ossessiva-compulsiva. E’ una ragazza bellissima, ed incredibilmente intelligente. Non riuscivo a capire come potesse essere così sola, senza amici e senza un compagno (cosa che mi faceva, ovviamente, piacere). Poi l’ho capito. Vi assicuro che ce l’ho messa tutta perchè potessimo continuare a stare insieme (è anche un po’ uno sfogo questo post). I mesi in cui ci siamo frequentati mi hanno completamente svuotato, tutte le energie che avevo sono state succhiate, azzerate. Non solo per le notti insonni, sia passate con lei che passate a pensare, ma anche per la sensazione di disperazione, di impotenza. Se siamo d’accordo di sentirci per telefono alle 5, e per un contrattempo (il cellulare scarico, un impegno che si protrae), non riesco a chiamare e non sono raggiungibile per..due ore!..lei si taglia e finisce all’ospedale..qualsiasi cosa, anche minima, poteva scatenare reazioni di ogni tipo. A seconda dei momenti, dei periodi. Per qualche giorno tutto andava bene, e queste tregue mi lasciavano il tempo di riprendermi e di pensare che il mio amore potesse bastare..che avrei dovuto farmi più forza e seguirla ancora di più.
    Ho tentato in tutti i modi di “aiutarla”…con il ragionamento, standole vicino (l’ho amata veramente). La sensazione era sempre quella di sbagliare. Di non fare quello che lei si sarebbe aspettata. Dio sa quanto c’ho pensato.
    Ha una famiglia “normale”, che sembra starle vicino, anche se non capisco quanto sia efficace..o se utilizzi la tecnica del “monitorare a distanza”.
    La storia è finita, e, nonostante tutto, mi dispiace. Ho dovuto ammettere, a me stesso..I couldn’t manage this. Mi dispiace per lei, di cui non so più nulla, ma soprattutto, mi dipiace per noi, per quello che avrebbe potuto essere e non è mai stato.
    Scusate per lo sfogo, e grazie per l’ospitalità
    Matteo

    Rispondi
  9. Susanna
    Susanna dice:

    Ciao Matteo, mi rivolgo direttamente a te……perchè il tuo sfogo, mi ha fatto venire i brividi….è davvero bellissimo. E lo è perchè ho percepito il tuo coraggio di amare una persona fino a quel punto, dove tanti altri non sarebbero arrivati. Io non voglio dare giudizi, o schierarmi dalla parte tua o sua, non è questo….perchè a dirtela tutta, capisco te, ma capisco bene anche lei….è qualcosa che non controlli….Comunque,ci hai provato, hai amato, e comunque sia andata, ricordati che amare non è mai un errore. Io ti ammiro,perchè di solito le persone scappano davanti a questo,scappano subito, tu invece non l’hai fatto….E tutto comincia da qui….!
    Sii orgoglioso di te stesso, sempre e comunque.

    Rispondi
  10. kikka
    kikka dice:

    io sno un autolesionista,ho 15 anni quasi 16,e credo che sia una cosa così ingiusta vedersi morire dentro ,piano piano,e fa skifo pensare che solo una lacriama di sangue (a volte) puo colmare il vuoto che hai dentro…e fa ancora più skifo pensare che alla fine nn serve a nulla.pur essendo consapevole di tutto questo continuo a farlo…

    Rispondi
  11. AnnaSara
    AnnaSara dice:

    Ciao Kikka,
    anch’io sono stata autolesionista e se posso darti un consiglio… chiedi aiuto, dovresti parlarne con qualcuno; intanto, secondo me, hai già avuto una buona idea a scrivere qui.
    Fa male vedere come tamponiamo il dolore che sentiamo; dolore che, se affrontato nel modo sbagliato, non si estinguerà mai. La sofferenza che abbiamo dentro, dobbiamo cercarla, capirla e accoglierla ma non possiamo farlo da soli; cerca qualcuno di adulto con cui confidarti; posso immaginare che non sia facile, ma non lasciare andare le cose, perchè corri il rischio di stare sempre un pò più male e di sentirti sempre un pò più sola.
    Un abbraccio

    Rispondi
  12. bimbolina
    bimbolina dice:

    cara kikka io sono kome te ormai morta dentro… sto male anke io ormai da anni poi per un periodo kurata …. non son al punto di essere troppo sottopeso ce di peggio ma ce anke ki sta meglio…. sto peggiorando sempre di piu ora mi metto a fare bici da kamera tutte le sere allo scopo di bruciare la cena ma io voglio solo mantenere il peso forma …

    la vita e’ dura… sentirsi diversi fa male perke noi ragioniamo in maniera diversa dai comuni mortali non so voi ma io mi sento diversa…

    Rispondi
  13. Lina
    Lina dice:

    ciao, io sono autolesionista e soffro moltissimo. Lo faccio perchè sono stata maltrattata da mio padre per tutta l’infanzia. Lo faccio perchè così anniento il mio corpo che non accetto perchè mio padre mi ha fatto sentire non accettata e tutta la violenza psicologica che ho subito io l’ho interiorizzata e l’ho rivolta verso di me. In passato credevo di meritarmi tutti i maltrattamenti di mio padre ed è per questo che io maltrattavo me stessa. Oggi ho capito che non me lo merito ma lo strascico del passato è rimasto e non riesco a smettere di farmi del male e di offendere il mio corpo in molti modi. Il mio corpo è ormai soltanto un mezzo per sentire sofferenza nella quale sto molto bene, è la mia linfa vitale. Pratico anche l’autolesionismo psicologico, faccio di tutto per danneggiarmi e chi mi è vicino ha capito perfettamente il mio strato modo di vivere. Vi saluto.

    Rispondi
  14. Mary
    Mary dice:

    io sono autolesionista da quando avevo 13 anni, ora nè ho quasi 17. ho passato più di un anno di sedute dalla psicologa, e non è cambiato nulla, ora verrò seguita da uno psichiatra. l’unica cosa che “consiglio”, è di trovare il coraggio di andare da qualcuno che possa aiutare, che non è l’amica del cuore o la mamma. Perchè ci sono mali troppo grandi per essere capiti da tutti. Io non so se nè uscirò anche perchè l’autolesionismo è solo una parte di me da curare. Ma so che il male non migliora col tempo. Perchè il tempo guarisce le ferite, ma non ti ferma le mani quando prendi in mano una lametta.

    Rispondi
  15. Black Stain X
    Black Stain X dice:

    ciao, ho 12 anni e sono autolesionista …
    vi prego non v’impietosite solo per la mia età…
    penso di non stare tanto bene…
    ho il braccio pieno di X… qualsiasi cosa succede ho sempre dietro
    la spilla da balia… mi taglio spesso fino a farmi uscire sangue…
    mi sento sempre e costantemente vuota dentro, che vivo di felicità stupide e superficiali, che oramai… non sto vivendo proprio…
    e devo sfogarmi sentendo quel bruciore sulla ferita
    e quel sapore di sangue…
    ciao.

    Rispondi
  16. Kiara
    Kiara dice:

    Cara Black,
    12 anni…scusa ma non posso non farci caso.
    Non è giusto, sei una bambina…Non è giusto.
    Non è qualcosa che passa da sè, chiedi aiuto a qualcuno! Se lo fai subito sarà più facile capire cosa ti fa stare male e non ti porterai per anni un fardello pesantissimo che ti costringerà a dimenticare tante cose per non soffrire, cose che però non spariranno e continueranno, pur nascoste, a farti stare male finchè non le tirerai di nuovo fuori e le affronterai.

    Anche io mi faccio male da tanti (troppi!!) anni sai?
    Ho iniziato a 14 anni ed ora che ne ho 27 non ho ancora finito!! Però ci sono quasi, sono quasi riuscita a capire quali sono le cose che mi hanno fatto soffrire e vedo che la felicità è vicina…per ora continuo a lottare!
    Devi voler lottare anche tu.
    Può essere bella e meno difficile la vita!!!

    Raccontaci qualcosa di te se ti va!!

    Ti mando un super abbraccio.
    Chiara

    Rispondi
  17. Black Stain X
    Black Stain X dice:

    Cosa vorreste sapere di me??
    ho provato di smettere… vi giuro…
    però non funziona… ormai è tutto così brutto…
    è quasi 1 vizio… per ogni cosa brutta che mi capita…
    è solo 1 X in +… uff… mi sento sempre 1 schifo…
    come se fossi inutile… la cosa + brutta è che non voglio
    farli questi tagli!!!

    comunque sono felice per te che stai
    finalmente per uscirne!!!
    1 bacione.
    Julie

    Rispondi
  18. La_valE
    La_valE dice:

    ciao,io sn una ragazza d 17 anni ed ho iniziato a 16 anni .è strano ma ne sn uscita da sola forse era solo una fase dl mia vita ma sempre da sola l’ho superata almeno credo…la prima vlt k m sn tagliata è stat0 per un ragazzo nn ho rett0 la sofferenxa k m causava il suo rifiuto,la possibilità d nn essere stata scelta da lui cm sua ragazza così per evitare d fare altre cs peggiosri m sn fatta un semplice taglio cn la forbice…dp m veniva naturale ogni vlt k stavo male e nn avevo nessuno cn cui parlare m tagliavo sempre d piu fino a inixiare a pretendere il sangue….poi un grn m sn alzata e m sn guardata il braccio e m sn disgustata,cm se la persona sempre combattiva k ero s fosse arresa cosi,lasciandosi mangiare dal dolore,aspettando k qualkuno se ne accorgesse per portami via aiutandomi…qst ovviamente nn è avvenuto me la sn dovuta cavare da sola e ce l’ho fatta,certo nn m sn piu innamorata xke so d nn poter reggere la delusione poi ma ho smesso da sola e qst m ha portato soddisfazione,ho ankora paura k i fantasmi dl passato in qualke momento m vengano a trovare ma i0 m sdraio e dormo piuttosto k pensare a qst…e funxiona m risveglio e nn sento piu il bisogno d tagliarmi…cosi ho curato anke l’anoressia…nessuno sa nulla d tt cio’ anke s ei segni c sn e k li ha visti ha sl dtt k era stupid0,k c sn altre soluxioni ecc cm se fosse una cs passeggera…da li ho capit0 k avrei dovut0 cavarmela da sola xke evidentemente nn è una cs k fa scalp0re,nn è p0i cosi tnt interessante…nn so bene xke sn arrivata a causarmi dl male fisico o una dieta esagerata per porra fine ad un malessere o dolore,so sl k se ne puo uscire cn qualke segno sul braccio o nll’anima…

    Rispondi
  19. amica
    amica dice:

    Ciao a tt..
    per caso gg..sono capitata in qst sito..ho letto molte conversazioni e ho scoperto un mondo ke realmente nn conoscevo, con sfumature e dettagli del tutto ignoti..nn so se faccio bene a scrivervi..ma avrei davvero bisogno del vostro aiuto..senza dilungarmi troppo..una mia amica mi ha confessato di aver iniziato ad avere dei seri problemi con il cibo..mi ha parlato di una questione di controllo..e tnt altro..
    io nn ho mai sofferto di qst “problemi”..(laciatemi passare il termine), ma vorrei davvero aiutarla..ma nn so come fare, da dove cominciare, e come poterle essere d’aiuto..
    chiedo a voi di indirizzarmi.. un consiglio qls cosa.. aiutatemi a prevnire il peggio..grazie a chiunque voglia darmi una mano..

    Rispondi
  20. Black Stain X
    Black Stain X dice:

    Mi sono posta 1 obbiettivo…
    voglio provare a non farmi male per almeno 3 giorni…
    come vi sembra come obbiettivo?
    voglio davvero smettere… è orrendo…

    Rispondi
  21. chiara
    chiara dice:

    ciao amica! probabilmente non sono la persona più adatta per risponderti.
    io non credo tu possa fare molto.una mia amica è stata anoressica.
    non ho fatto niente.le volevo bene,e tanto,ma non capivo,davvero non l’ho capita e ci stavo malissimo a sentirla sempre più distante,a non saperla aiutare.poi è guarita.
    ora sono io che mi abbuffo e vomito,per fortuna solo ogni tanto.
    stalle vicino,ma non essere invadente,e non abbandonarla.solo lei può guarire,non puoi salvarla. cerca solo di volerle bene…questo è quello che aiuta me. un bacio
    chiara

    Rispondi
  22. Freddie (Gabriele)
    Freddie (Gabriele) dice:

    (citazione) “Mi sono sempre chiesto….quando una farfalla lascia la sicurezza del suo bozzolo,si rende conto di quanto meravigliosa sia diventata?…..oppure continua a vedersi solo come un bruco?”……

    Rispondi
  23. Vaniglia
    Vaniglia dice:

    Ciao a tutti! Ciao GABRI, KIARA….sono sparita, ma è solo xké ho un mare di casini! mia madre si è rotta una spalla, mio padre se ne fotte, quasi…sono sola, in mezzo a tutto! io come vado? così, sopravvivo…ora sto cercando di pensare a me…pian piano, spero di farcela a stare un po’ bene! le paure ci sono, e pure tante, cmq, si va ….a presto!

    Rispondi
  24. Kiara
    Kiara dice:

    Julie,
    il tuo è un bel proposito, vuol dire che hai voglia di lottare…
    Però devi capire il perchè del tuo farti male.
    Non è un capriccio, è qualcosa di cui in questo momento hai bisogno per superare qualcos’altro che ti fa stare male.

    Hai pensato alle domande di Fabio? Te le riporto:

    E’ un modo per sfogare rabbia?
    E’ un modo per calmarsi?
    E’ un modo per sentirsi?
    Che cosa rappresenta per te?

    E’ importante che tu inizi a riflettere sul significato delle ferite che ti fai…

    Ci vediamo lunedì.
    Un bacio

    Rispondi
  25. paola
    paola dice:

    Io sono un autolesionista.
    Sono seguita da un psicoterapeuta, ma non sono stata io a deciderlo. é stato il mio compagno a fissare il primo appuntamento e adesso ci vado tutte le settimane una volta alla settimana.
    Finora non ho avuto grandi risultati, a parte avere un giorno tutto mio nel quale sfogare tutti i pensieri negativi.
    Continuo ancora a farmi del male e penso che continuero a farlo.
    In quei momenti sento la testa esplodere e un dolore di tale itensita che nulla lo puo repremire se non lo scorrere del sangue.
    In genere quando mi taglio lo faccio con rabbia e decisione e se non sono soddisfatta faccio in modo che scorra piu sangue.
    é l’unica cosa che mi permetta di avere una pausa, un momento in cui finalmente riesco a far tacere la mia sofferenza.
    Da una parte vorrei non avere questo genere di problema, ma dall’altra non voglio essere convinta a smettere, perche è l’unica difesa che ho quando il dolore diventa insopportabile.

    Rispondi
  26. Fabio Piccini
    Fabio Piccini dice:

    Paola, perchè non provi a cercare un altro modo per esprimere le stesse emozioni?
    Hai mai provato a segnarti con un pennarello rosso?
    Oppure, perchè non provi a scrivere le tue emozioni su una superficie diversa?
    Su una superficie cioè, che non sia la tua pelle…

    Rispondi
  27. paola
    paola dice:

    Non è una cosa cosi semplice……….
    Farsi del male, nasconde qualcosa di piu grande dietro, o almeno è cio che mi ha fatto capire il terapeuta. é il dolore, è il sangue che mi aiuta.
    Ho scritto mille pensieri, mi sono dedicata a mille cose diverse per non farlo, ma alla fine finisco sempre li.
    Non so cos’è che mi spinge a farlo ne come evitarlo.

    Rispondi
  28. Fabio Piccini
    Fabio Piccini dice:

    Bene allora la prossima volta almento prova.
    Prova con un pennarello rosso.
    Usa un punta non tagliente.
    Qualcosa cioè che faccia un pò male ma non tagli e poi usa il pennarello rosso.
    E poi scrivi tutto quello che ti viene in mente.
    Prova così…

    Rispondi
  29. Mademoiselle Sadique
    Mademoiselle Sadique dice:

    Sn autloesionista da qnd avevo 16 anni. Adesso ne ho 18,e mi rendo conto ke forse nn la smetterò mai…mi sento bene qnd sento la lametta sulla mia pelle,qnd vedo i tagli ke si formano e il sangue,il sangue scorrere soprattutto. Mi sento forte nella mia fragilità è difficile da spiegare…Poi,però,nascondo i tagli. Vorrei ke gli altri li vedessero,così finalmente capirebbero cm mi sento cazzo,e inizieranno a nn vedermi solo cm la tipa un po’ fuori e sempre cn la battuta pronta ke nn sembra soffrire mai,quella forte ke nn piange mai e alla quale va sempre bene tutto…Basta fingere!! Però poi se succede (ed è successo) ke qualcuno vede i miei tagli io nn so cs rispondere…accampo scuse ke so ke nn reggono. “Mi ha graffiato il gatto…”,”Mi sn tagliata mentre pelavo le carote…”. Forse non capiscono. O forse capiscono e se ne fregano. Ma adesso nn mi verrebbero nemmeno + in mente scuse,mi limiterei ad alzare le spalle e nn rispondere affatto… Forse nn smetterò mai. Vado da un anno da una psicoterapeuta,sto migliorando ma a volte mi ferisco ancora…proprio quando sclero xò… Soffro anke di disturbi alimentari,un po’ di anoressia e un po’ di bulimia…a fasi alterne…e da 4 anni un mio insegnante mi molesta. Peggio di così…Sn fidanzata da quasi 2 anni cn un ragazzo fantastico ke mi sta sostenendo e aiutando tantissimo,cm nn avrei mai pensato ke un ragazzo di 19 anni potesse fare. Mi sta salvando da me stessa. Forse un giorno smetterò. Ma sarà difficile. Vorrà dire ke sn davvero guarita…ma certe ferite nn guariscono mai.

    Rispondi
  30. Kiara
    Kiara dice:

    Tutte le ferite guariscono, anche le più profonde.
    Rimarranno le cicatrici ma non faranno più male.
    Saranno lì a ricordarti ciò che sei riuscita a superare, che non ti sei arresa malgrado tutto il dolore che hai dovuto sopportare.
    Ti ricorderanno che sei forte.

    Nessuno ti può salvare da te stessa.
    Non dare al tuo ragazzo questa responsabilità e questa illusione! Non aggrapparti disperatamente e passivamente a chi ti sta vicino, dà loro la mano, permettigli di amarti e starti vicino, ma trova il modo di caminare con le tue gambe.

    Nessuno ti deve salvare da te stessa.
    Lascia che venga fuori questa te stessa, ti sta urlando di lasciarla uscire, di non vivere una vita non tua!

    Sono solo parole, lo so. Non valgono molto, ma non volevo rimanere in silenzio…

    Rispondi
  31. paola
    paola dice:

    L’atto di tagliarsi è fonte di soddisfazione per me. Io non ho vergogna a parlarne. Quando mi ferisco copro i tagli solo per curarli bene per evitare infezioni. Poi la tolgo e se qualcuno li nota……..chi se ne importa. Non sono obbligata a dare spiegazioni, è una cosa mia, ma se a notarlo è qualcuno di cui mi importa allora dico la verita. La reazione? Alcuni mi guardano come se fossi pazza, altri sono increduli e mi chiedono il perche. La risposta? é sempre la stessa: NON LO SO! So solo che sinceramente non ho nessuna intenzione di smettere e il psicoterapeuta lo sa. Per ora lui si limita ad assicurarsi che lo faccio in modo sicuro: disinfettare bene, evitare lame arrugginite, ecc…….
    Il mio compagno solo all’inizio ha cercato di capire il perche, ma sa che è qualcosa che va oltre alla sua e alla mia compressione. Quando vede nuovi tagli mi chiede solo se è successo qualcosa di particolare che mi ha provocato, ma di solito gli dico niente e lui non indaga: sa che racconterei una scusa qualunque. Per me è ormai diventata come una droga: so che mi fa male ma non riesco a smettere, anche perche quando cerco di resistere sto mille volte peggio e mi accanisco piu violentemente. Io credo che chi non ci è passato non puo capire, è impossibile che possa perche dovrebbe riuscire ad entrare nelle nostre teste e cercare tra mille motivazioni diverse.

    Rispondi
  32. Mademoiselle Sadique
    Mademoiselle Sadique dice:

    Hai fatto bene Kiara a non rimanere in silenzio,anzi hai fatto benissimo,di più,ti ringrazio x questo,davvero!!Sn stanca del silenzio delle persone ke mi circondano,della loro ottusità,del loro non capire (o non voler capire x non entrare in questa storia…la mia)…. Ho bisogno di essere ascoltata. Ho bisogno di essere accettata x quella ke sn e non x quella ke appaio davanti a tutti. Ma soprattutto,ho bisogno di smettere di soffire. Sn due mesi ke non mi ferisco,x me è un traguardo xk non sn mai stata così tanto senza farmi del male; a piccoli passi,tutto a piccoli passi. Infatti non dico ke sn guarita,ma ke ce la sto mettendo tutta. IO VOGLIO GUARIRE,davvero. Voglio riuscirci. Le tue parole poi mi hanno dato nuovo coraggio: forse davvero un giorno le mie cicatrici non faranno più male,e sento ke farò di tutto x fare sì ke quel giorno si avvicini.

    Rispondi
  33. susy
    susy dice:

    Ciao a tutti.Ho 21 anni e soffro di questo problema da molto tempo…da quando ne avevo 13 forse.All’inizio pensavo si trattasse solo di un “gioco”, una bizzarra pratica antistress e ke potevo smettere quando volevo,ma a distanza di anni sono costretta a rendermi conto ke nn e’ cosi,e ke anzi peggioro di giorno in giorno. Solo poki mesi fa sono riuscita a dare un nome a questo problema,facendo delle ricerke ke mi hanno portato ad articoli e forum simili a questo. Non mi e’ mai capitato di usare lamette, soltanto un paio d volte pinzette o aghi…la mia “pratica” piu’ comune consiste nel ferirmi con le unghie scavando la pelle sia del viso ke del corpo, ke hanno ormai un aspetto inguardabile.Ho incominciato a rendermi conto ke si trattava di un vero problema quando le mie cicatrici mi hanno impedito d vivere una vita normale,di andare al mare o in piscina con gli amici o semplicemente di indossare una maglietta a manike corte…costringendomi a trovare scuse improbabili x giustificare il mio comportamento(sento freddo..ad agosto..non amo la piscina xke’ e’ poco igienica),oppure a coprirmi il viso con strati di trucco ke pero’ nn riescono a nascondere alcune cicatrici divenute ormai permanenti.Ultimamente ho incominciato anke a strapparmi la pelle dalle dita fino a far uscire il sangue…e tutt’ora nn so dove potrei arrivare.Ho bisogno d’aiuto ma so ke nessuno,se non voi,potrebbe capirmi.Gli amici e i familiari mi prenderebbero x pazza e non farebbero ke aumentare la mia ansia….ho comunque intenzione d rivolgermi ad uno psicologo ma ho innanzitutto bisogno d amici,persone ke hanno il mio stesso disturbo e ke mi facciano sentire meno sola. Non so nemmeno da cosa nasca d preciso il mio problema,forse dalla mia situazione familiare,forse dal non riuscire ad accettarmi ne’ dentro ne’ fuori,forse dalla depressione..ma tutt’ora nn so darmi una risposta. Grazie a tutti e scusate se mi sn dilungata troppo

    Rispondi
  34. paola
    paola dice:

    Ciao Susy.
    Anch’io, come te, sono approdata in questo forum per parlare con qualcuno che possa capire. La gente intorno a noi non possono farlo perche non lo vivono. Credo che sia impossibile darti dei consigli, ognuno lo fa per motivi differenti che solo tu puoi capire.
    L’unico vero consiglio che posso darti è di cominciare una terapia con un buon medico. Io vado da un psicoterapeuta e non per scelta.
    La prima volta ci sono andata solo perche il mio compagno mi ci ha trascinata, ma adesso……adesso non riesco a farne a meno.
    Non pensare che smetterai subito con il suo aiuto o che sia facile.
    Io continuo a tagliarmi con lamette e taglierini almeno una volta alla settimana, ma devo dire che è piacevole avere un ora alla settimana nella quale parlare liberamente di quello che sto vivendo e di quello che faccio, senza dover cercare giustificazioni o altre frasi fatte.
    Lui o lei ti aiutera a capire il vero motivo per cui lo fai, ti insegnera a farlo limitando al massimo i rischi (infezioni o lesioni gravi accidentali), ma soprattutto ti dara la possibilita di sfogare i tuoi pensieri piu nascosti, i dolori o i segreti che non hai mai osata dire a nessuno.
    Sinceramente ci vado solo per questo (anche perche non ho nessuna intenzione di smettere): quando esco dalla seduta mi sento piu leggera, piu a mio agio con il resto del mondo.
    Ti diro un ultima cosa: qui potrai parlare a cuor leggero, qui nessuno ti giudichera o pensare che non sei normale. Parla tranquillamente…….in fondo ci ritroviamo tutti in questo piccolo angolo di mondo per lo stesso motivo.

    Rispondi
  35. susy
    susy dice:

    Ciao Paola,
    hai ragione,x quanto le persone intorno a noi potrebbero tentare d capire o starci vicino l’unica soluzione e’ rivolgersi a un esperto…anke se la paura e un po’ d imbarazzo all’inizio c’e’ sempre.Xo’ nn capisco xke’ dici d nn voler smettere…secondo me e’ una skiavitu’ ke nn c rende forti ma deboli,incapaci d affrontare i problemi se nn con questi mezzi,io ad esempio nn ne vado x niente fiera anzi…e darei(quasi)qualunque cosa x riuscire a smettere.Io nn sn riuscita a parlarne neanke cn il mio ragazzo nnostante stiamo insieme da parekkio tempo.. anke se penso ke nn c voglia molto a capirlo. Pensa ke neanke nei momenti piu’ intimi riesco a sentirmi a mio agio e voglio sempre la luce spenta x paura ke si accorga di nuovi sfregi sul mio corpo…tutto questo nn e’ piacevole

    Rispondi
  36. paola
    paola dice:

    Hai ragione. Non è piacevole. Ma sicuramente io lo vivo diversamente da te.
    Il medico dice che oramai è come una droga e parlo come tale: è come se avessi una dipendenza simile (ma diversa) dall’eroina. So che mi fa male, ma non posso farne a meno a tal punto che l’idea di smettere mi spaventa molto di piu di farlo.
    Spesso lo faccio per rabbia, delusione, paura, stanchezza, depressione,ma altre volte lo faccio perche sento la lama chiamarmi. Sento il suo richiamo che diventa sempre piu forte e alla fine cedo, anche senza un motivo apparente. Ci penso continuamente, anche adesso. C’è qulcosa in me che mi fa piacere quello che faccio e vado dal psicoterapeuta proprio per capire questo.
    Credo che la tua volonta di non farlo piu sia il primo passo, quello piu importante, che ti portera sicuramente a smettere un giorno, probabilmente prima di me. Ci vorra del tempo, forse anni, ma la tua volonta sara sicuramente il pilastro di tutto.

    Rispondi
  37. susy
    susy dice:

    Paola mi piacerebbe credere che sia il primo passo ma e’ da anni ke voglio smettere..anke x me e’ come una droga,lo faccio praticamente tutti i giorni…compreso poco fa.Certo ognuno la vive in modo diverso e lo fa x motivi diversi,ma la “molla” ke scatta in ognuno di noi quando sentiamo questa esigenza secondo me e’ la stessa.Il mio ragazzo ieri x la prima volta ha iniziato a rendersi conto di questa cosa e mi ha detto ke secondo lui sono sadica…ke mi piace sentire dolore. Questo forse e’ anke vero ma purtroppo c’e’ qualcosa di piu’ profondo,ke ki non vive non puo’ capire…e sfogare la propria rabbia prendendo a pugni qualcosa o tirando sedie,come mi e’ stato consigliato,non e’ certo il rimedio e non e’ un buon sostitutivo! Cosi’ come non lo e’ incominciare a fumare,strafogarsi di cibo ecc. x cercare di frenare questo impulso..anzi sono soltanto altre brutte abitudini ke ho aggiunto senza riuscire ad eliminare la precedente. Comunque anke se ora dici d nn poter smettere mi auguro ke un giorno possa guarire anke tu

    Rispondi
  38. paola
    paola dice:

    Attraverso le tue parole si sente che la tua voglia di smettere è tanta, in questo sei un passo avanti, anzi no, una decina di passa piu avanti a me.
    Ma secondo me da sola non ce la puoi fare. Credo sia arrivato il momento di far si che la tua volonta abbia un aiuto e non parlo solo del medico.
    Io, come ho gia detto, cosi come te, continuo a farlo costantemente perchè è un aiuto per andare avanti di cui non posso fare a meno, ma ho trovamento giovamento per il mio umore parlandone con qualcuno che non sia ne il dottore ne un familiare. Io sono riuscita a parlarne con un amica, una persona fidata con la quale posso parlare liberamente di questa situazione senza dover trovare scuse o essere giudicata. Tu hai qualcuno di simile con cui farlo?
    Pensaci bene perche è un aiuto non indifferente. Certo non ti aiutera a risolvere la situazione, ma forse puo aiutarti a farlo un po meno.
    So di essere la meno indicata a dare consigli, ma condividere queste esperienze mi aiuta a farmi sentire meno sola.

    Rispondi
  39. anna
    anna dice:

    è forse un modo per sentire si è vive? ke si esiste?
    non conosco di persona il problema specifico, ma si associa a dipendenza!
    e la dipendenza è di tanti tipi,bulimia mi associa al farmi male con il vomito o con il pensiero del vomito e del cibo.

    Rispondi
  40. Mademoiselle Sadique
    Mademoiselle Sadique dice:

    L’ho fatto di nuovo… nuovi tagli sanguinanti sulla mia pelle. Ero delusa,incazzata,completamente persa… e l’ho rifatto. Mi ha aiutata. Molto. Odio ammetterlo ma è così. Ormai non trovo nemmeno più scuse x giustificare i tagli,e nn faccio nemmeno più nulla x coprirli e nasconderli. In palestra porto le maniche corte e nn mi interessa se gli altri li vedono; pensino quello ke vogliono. In più mi sn rimessa a fumare e mi si è sballato il ciclo perchè ci sn giorni in cui mangio e poi vomito tutto e giorni ke digiuno…questo da 2 settimane. Quando finirà?

    Rispondi
  41. anna
    anna dice:

    ciao mademoiselle,non so quando finirà! secondo tè finirà? secondo tè quale potrebbe essere nel tuo caso la cura l’aiuto per guarire? ti sei fatta un idea?

    Rispondi
  42. paola
    paola dice:

    Parlarne liberamente aiuta molto. Anch’io come te anna(oltre al tagliarmi) passo giorni interi a mangiare e altri in cui mi fa nausea qualsiasi cosa io veda. Sono problemi che mi trascino sin da quando ero molto giovane e adesso vanno peggiorando.
    Attualmente posso dire si è vero: tagliarmi, farmi del male e sentirmi male sono le uniche emozioni che riesco a provare. Nonostante io abbia due figli (una di 10 e uno di 4) che mi danno tante soddisfazioni e affetto, sento la differenza da prima.
    é vero, nel mio caso, mi sento viva solo quando vedo il sangue scorrere o se fisicamente ho un dolore tangibile. Questo mi fa paura ma nello stesso tempo non voglio perdere e non voglio rinunciare alle uniche cose che mi fanno di nuove battere un cuore ormai diventato insensibile.

    Rispondi
  43. susy
    susy dice:

    Ciao Paola e ciao a tutte voi,
    e’ da un po’ ke nn entro qui…forse perke’ c sn giorni in cui vorrei fingere di essere una persona “normale”, in cui il solo sentir parlare di questo problema mi causa dolore. Ci sono giorni in cui mi sento forte, in cui ho voglia di vivere la vita e di farne parte, e poi ci sono giorni, come questo, in cui vorrei soltanto vivere da spettatrice e guardare attraverso gli occhi degli altri quella felicita’ ke infondo nn ho mai avuto ,o forse nn vivere affatto. Io nn ho una persona fidata cn cui poter parlare, il mio fidanzato forse nn ha una “cultura” sufficiente per poter capire e nn considerarmi pazza,stessa cosa vale per le mie amike…e i miei genitori hanno gia’ molti,troppi problemi per potersene caricare un altro. Sai Paola, io sempre pensato ke un giorno diventando madre e dovendo trovare la forza per occuparmi di un’altra persona nn avrei piu’ avuto di questi problemi, ma dalle tue parole mi rendo conto ke forse nn e’ cosi. Fortunatamente nn ho problemi di anoressia o bulimia come altre persone ke scrivono in questo sito ma penso di avere anke io una sorta di disturbo alimentare, ossia mangio in grande quantita’ sempre gli stessi 2 o 3 alimenti escludendo tutti gli altri, tanto da sentirmi quasi sempre debole e senza forze…nn so neanke io da cosa nasca questo problema,anke se posso ipotizzarlo. A volte vorrei ke esistesse una bacchetta magica per tornare indietro di 21 anni e rinascere, ricominaciare da capo una vita nuova e normale.

    Rispondi
  44. paola
    paola dice:

    Per essere madri bisogna avere una forza eccezionale. Bisogna essere forti per loro, sorridere sempre (anche quando le cose vanno di male in peggio), senza contare gli impegni pratici che richiedono.
    A essere sincera pensavo di essere forte, ma poco a poco questa forza è sparita, prosciugata dai mille impegni. é da quando sono nata che sono forte per tutti, prima per mia madre, poi per gli amici, poi per i figli. E adesso che dovrei trovare la forza per aiutare me stessa non riesco a trovarne traccia.
    Spesso cerco di evitare di tagliarmi ingozzandomi di dolci (caramelle, cioccolatini, ecc) fino a vomitare, ma non serve a niente………alla fine lo faccio lo stesso.

    Rispondi
  45. susy
    susy dice:

    Ciao Luna blu…nn saprei darti una risposta…piu’ ke altro dolci e carboidrati…cioe’ le cose ke fanno piu’ male! Anke io ho provato a sostituire questa mia brutta abitudine appunto mangiando skifezze,fumando ecc…ma ti posso dire ke nn serve a niente, a parte ad aggiungere altri problemi. Forse sta proprio qui il problema…preoccuparsi troppo degli altri. Io cerco sempre d essere simpatica,allegra…d tenermi dentro quello ke provo realmente e alla fine sfogo su me stessa la mia rabbia, preferisco cosi’ anzike’ dare dispiaceri a ki mi sta intorno, anke se a volte penso ke nn sia giusto. Ricordo un episodio da bambina in cui senza motivo a scuola mi sono tagliata una ciocca d capelli…kissa’ ke anke questo nn fosse gia’ una specie d autolesionismo!

    Rispondi
  46. Luna blu
    Luna blu dice:

    Susy che cosa vorresti più di tutto per una persona a cui vuoi bene?

    Io credo vorresti che sia felice e stia bene…

    Penso che quelle persone che ti circondano e che ti vogliono bene e per le quali tu fingi di stare bene ed essere allegra vorrebbero solo tu sia felice..niente di più…e se fingi..e se stai male…le persone che ti sono vicine se ne accorgono..percepiscono il tuo malessere…allora dovresti cercare di volerti bene ed essere felice…senza pensare agli altri..quelli verranno di conseguenza…se starai bene tu..staranno bene anche loro con te…

    Rispondi
  47. Luna blu
    Luna blu dice:

    Io bene tu?
    Ho letto qua e là le cose che hai scritto durante il w.end…la sensazione di dormire per l’ultima volta in quella che per anni è stata la tua casa…l’ho vissuto anche io da poco..prima vivevo sola..adesso non più…e il trasloco…e la nostalgia per gli anni vissuti in quella casa…e i giorni felici e quelli tristi…
    Ti capisco…
    Hai trovato lavoro? Ti sei sistemato un pochetto oppure sei ancora in mezzo alle scatole e agli imballi?

    Rispondi
  48. Gabriele
    Gabriele dice:

    Io sono in fase di assestamento…difficile dire da che parte pende il mio umore!!
    Se sento che è troppo a terra (la novità è che non è mai troppo a terra da scoraggiarmi)faccio qualcosa che mi aiuti a sorridere,in fin dei conti perchè non dovrei…si si ok di motivi ne ho quanti ne voglio ma ho anche motivi per sorridere e sono ben più importanti…Il cambiamento di città non è stato così traumatico anche se ritrovarmi qui da solo ha avuto il suo effetto…infatti ieri non ero la persona più felice di questo mondo..ma ieri è ieri…oggi è oggi e va meglio.Per il lavoro ancora nulla…beh diciamo che mi hanno chiamato per fare volantinaggio…non che sia la mia massima aspirazione lavorativa ma meglio quello di niente quindi perchè non approfittarne…come si dice da me…tutto fa brodo..3/4 degli scatoloni sono ancora pieni….per ora ho sistemato i vestiti e un paio do cosette tra cucina e salotto…niente di più…
    Ah si mi sono inventato un comodino ultra moderno…troppo una figata!!!
    A parte qualche idiozia che ho scritto,il resto procede…in avanti,questo è l’importante…Incredibile come da una semplice domanda mi devo dilungare in chiacchiere….ora vado all’Esselunga..ho finito il dolcino da mettere nel thè!!!!
    Sento il bisogno di scrivere pagine personali,spunti,riflessioni….pc o vecchia maniera? (carta e penna)….che consigli?

    Ah dimenticavo…beh la nostalgia per gli anni passati nella casa vecchia c’è..7 anni non sono pochi,come detto poco tempo fa in qualche post…oltre ad aver lasciato ricordi dolorosi ho lasciato ricordi molto belli e dispiace sempre abbandonare un luogo dove ci sono state tante emozioni….ma ti assicuro che per me è stato meglio così…beh qui oltre a cercar lavoro non è che posso far altro…non ho amici con cui bere un caffè nel pomeriggio,come facevo prima…4 chiacchiere giornaliere erano sempre gradite….ma prima o poi arriveranno anche quelle…ora scappo veramente altrimenti non la finisco più di scrivere…
    Asp…vediamo se ho dimenticato qualcosa…SI!!Vedi…domani mattina ho un altro colloquio,era oggi in verità ma ho telefonato per farmi dare l’indirizzo e-mail per spedire il CV e mi hanno detto di passare in mattinata…il tempo è umido,freddo….triste…il mio gatto dorme…il sole non c’è più e……..basta!!!

    Rispondi
  49. Lea
    Lea dice:

    Ciao Gabriele,
    se il tuo desiderio è comunicare, scrivi qui. Se invece è più.. voglia di viaggiare nel tuo mondo personale, prendi carta e penna.

    Luna Blu, domani ci racconti come è andata la cena dall’amica?
    o (se c’è stata) quella dai tuoi?
    A presto

    Rispondi
  50. Gabriele
    Gabriele dice:

    Un pò e un pò……quando riprendo in mano le cose che ho scritto in passato vorrei stracciare tutto…pensa un pò!!per un motivo ridicolo..mi fa schifo la mia calligrafia..Intanto stasera ho disegnato un pochino..stesso risultato,uno schifo…sarò bravo a far altro probabilmente,solo che non ho ancora scoperto cosa…Tu piuttosto che mi racconti?come stai?

    Rispondi
  51. Lea
    Lea dice:

    Sai su cosa stavo ragionando in questi giorni?
    Sul fatto che quello che sta succedendo a te è un pò quello che capita a molti della nostra età. Questi cambiamenti.. Luna Blu che va a convivere e lascia la vecchia casa. Tu che cambi città per ricominciare. E io? credi che anch’io al giro di boa dei trenta non sia qui a tirare le mie somme..
    Cosa sto facendo, cosa ho fatto, dove voglio andare. Dico che questo genere di pensieri potrebbero essere soprattutto della nostra età, e che se qualcosa deve essere deciso, potrebbe essere il momento più giusto. Con questo non sto dicendo che poi non si cambierà per il resto della vita, che tutto procederà scorrevole, regolare. Ogni età è un’età diversa, e nuova. Però ora il mondo degli adulti ci chiama. Per me ad esempio non si tratta più di scegliere facoltà, il lavoro delle vacanze, o quello part-time durante l’anno. ma di decidere cosa fare nella vita, su cosa focalizzare la mia attenzione e le mie energie. Insomma. cerco di dire che quello che ti sta capitando è piuutosto normale. Non tutte le difficoltà economiche che stai affrontando, quello no. ma di non aver ancora bene in mente come e per dove proseguire. E’ come se fossimo coscienti del fatto che quello che scegliamo ora potrebbe costituire l’ossatura del nostro futuro. Tu non senti questo?
    Volevo dirti anche un’altra cosa, sulla quale mi sono soffermata anche dopo aver letto la risposta di Veggie al mio ultimo post.
    Un paio di amiche, una più vicina a me, l’altra una conoscente anche se ci lega da sempre un certo affetto, hanno inziato a sviluppare un disagio che ha coinvolto il cibo e il modo di alimentarsi (con tutto quel che segue: peso, palestra ecc.) in età piuutosto avanzata, 26-27 anni, ed in momenti particolari. Nel primo caso dopo la laurea. cambiamento radicale degli obiettivi. Non più l’esame e il voto, nei quali eccelleva, ma la vita reale, i suoi personali desideri. paura di non potersi realizzare professionalmente. e al contempo rifiuto da parte di un uomo. Nel secondo caso la parola fine ad una storia d’amore che non portava da nessuna parte. Lui troppo immaturo rispetto a lei, che si vedeva già a condividere una casa, un mutuo, una vita a due, un bimbo. Una delle due è guarita completamente (credo). L’altra sembra guarita, ma non potrei dirlo con certezza. La loro malattia è durata in tutto 3 anni (se davvero è finita)
    Non so perchè lo racconto, ma potrebbe avere un senso
    Scusa se ho scritto da cani!
    Io sto bene Gabriele. Solo tanti pensieri per la testa, ma capisci che in confronto a debiti o ad altro che leggo qui non sono davvero nulla..

    Rispondi
  52. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ciao Lea….ti rispondo a quest’ora perchè mi sono svegliato all’improvviso e mi sembra di aver dormito un’eternità…infatti mi sono stupito dell’orario,credevo fossero le 8-9 invece…
    Mi sono da poco destato da un sogno stranissimo…ero in un bosco nel bel mezzo della notte,stavo cercando una persona scomparsa,non ricordo chi fosse,non ricordo il nome,il suo volto…quello che ricordo però è che ci tenevo più della mia stessa vita e dovevo trovarla a tutti i costi.Faceva freddo e la torcia che avevo non illuminava abbastanza…beh fatto sta che ad un certo punto è saltato fuori un orso ed ha comiciato a inseguirmi,correva come un pazzo e io peggio di lui….dopo essermi arrampicato su un albero mi sono ritrovato….nel mio letto…
    Avevo freddo quindi mi sono alzato per farmi una tazza di thè caldo…ora eccomi qui…
    Proverò a rispondere ai tuoi pensieri prima che il sonno torni a farmi visita..
    Per quanto mi riguarda,sono entrato nel mondo dei grandi il giorno in cui mi sono preso le mie responsabilità,il giorno in cui mi sono staccato dalla famiglia ed ho iniziato a vivere per me stesso…questo non è avvenuto all’improvviso,lo stacco non è stato netto…diciamo che è una cosa avvenuta gradualmente
    All’età di 22 anni appena compiuti decisi di inseguire il mio sogno,il mio obbiettivo e di conseguenza di camminare con le mie gambe….vivere da solo!
    Quello è stato solo il primo di una lunga seie di passi che mi hanno spinto verso il mondo degli adulti (con tutti i limiti del caso,avevo sempre 22 anni) ma sentivo di fare qualcosa per me stesso….non avevo progetti precisi,solo un forte desiderio di condurre la mia vita,a differenza dei miei amici non mi accontentavo di vivere all’ombra dei genitori ma volevo essere io stesso la mia famiglia,il mio punto di riferimento…….Potrei guardarmi indietro e chiedermi “chissà come sarebbe stata la mia vita se fossi rimasto in casa”.Quanti problemi si sarebbero evitati ma quanti altri ne sarebbero nati?Diversi,forse più gravi ma in ogni caso penso che la mancanza di dialogo sarebbe stata la stessa,la solidità di una famiglia o di due indivudui viene messa in discussione da eventi straordinari,dagli imprevisti…in questi frangenti se viene meno il carattere o la forza che ci contraddistingue..beh il nostro piccolo mondo rischia di crollare sotto il peso degli eventi…inaspettati ma necessari…la vita non deve per forza essere facile ma non per questo deve anche essere “brutta”.
    Per quanti ma e se antepongo alle mi domande,non cambia quello che sono,non cambia la mia situazione,i miei dubbi e le mie paure,la vita che ho è questa e non riesco a pensare cosa farò da grande…..ma mentre lo scrivo mi dico “Gabri tu sei già grande”..ho 30 anni e mi ritengo abbastanza maturo da poter dire con sicurezza di essere entrato nel mondo degli adulti a pieno regime e non per un fattore anagrafico….eppure la mia vita è ben lunga dall’essere completa,mi rendo conto che mi mancano tante e significative esperienze…che non scriverò per non cadere nell’ovvietà ma è un dato di fatto…non solo il lavoro la famiglia e le responsabità vanno messi sulla bilancia ma c’è ben altro…non smetterò mai di farmi domande e di cercare le risposte….spero solo di avere qualcuno con cui poterle confrontare…..Visto che sto divagando…per sintetizzare potrei dire che “SI è vero,il mondo degli adulti ci chiama…ma non siamo forse noi stessi questo mondo,perchè non renderlo migliore di come l’abbiamo trovato?”.
    Sia oggi pomeriggio con Chiara che qui nel blog mi è capitato di parlare di qualcosa di diverso dai “soliti” problemi…..legati dallo stesso filo conduttore ma è cosa ben diversa analizzare o provare a capire le cause di un determinato disagio invece di continuare a parlare dello stesso….in effetti mi manca sondare questo aspetto di me…bisogna sempre prendere in considerazione tutte le variabili,soprattutto se viste dall’esterno..perchè non c’è solo la nostra visione ma anche quella degli altri…e viceversa…
    Detto questo mi fermo,mi si stanno chiudendo gli occhi..buona giornata o buonanotte…dipende!! 😀

    Rispondi
  53. Gabriele
    Gabriele dice:

    ah dimenticavo……non sminuire i tuoi pensieri,non è giusto…c’è sempre chi sta peggio di noi…ma allora non si dovrebbe più pensare o lamentarsi…non stiamo facendo una gara per chi sta peggio.. ♫♫♫

    Rispondi
  54. Luna blu
    Luna blu dice:

    Buongiorno…
    Gabriele son curiosa…com’è l’idea del comodino? 😉

    Lea io tutto bene…son andata a cena dalla mia miglior amica (ultimanete sembrava non fossimo più così compatibili…invece…vedi le vere amiche alla fine nn si perdono)…cmq ha cucinato un filetto di merluzzo con il pomodoro fresco…sano..leggero…direi ottimo…le altre cose…una torta salata con ripieno di spinaci e uova…verdure al forno stra condite…ma le ho asaggiate appena 😉 il dolce l’ho portato io…è stata una bella serata…

    Dai miei non son andata…c’è la neve alta e le strade son abbastanza inagibili…magari il prossimo w.end…

    Stasera invito a cena di un amico del mio fidanzato…devo cucinare io tutta sola…meglio…così non riduco la cucina un capo di battaglia…se volete vi dico che cucinerò…

    😉

    Rispondi
  55. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ehehe curiosona…beh il comodino è un classico dell’American Style… le misure sono 50x30x30,color nocciola,privo di cassetti o ante varie….in compenso ha due aperture ai lati in modo da facilitarne la presa nel caso fosse necessario un diverso collocamento e/o utilizzo.
    All’occorrenza può diventare un contenitore molto caiente,basta aprire la parte superiore e il gioco è fatto…utile in qualsiasi circostanza…se la mia descrizione non fosse abbastanza chiara,clikka il mio nome,ho messo una foto in modo da togliere ogni dubbio… potrei chiamarlo GabiStyle™ che ne dici?
    A più tardi,buona mattinata ♪ Luna Blu ♪

    Rispondi
  56. Lea
    Lea dice:

    Ciao Luna Blu,
    si! dimmi che cosa cucinerai stasera. Io da tempo avevo promesso di mettere in tavola zuppa di cipolle e parmigiana, una volta abbandonati i libri, quando avessi avuto tempo… un giorno… figurati! non succederà MAI.
    Temo il giorno in cui dvrò confrontarmi con mia madre, con il suo pollice verde, la sua abilità in campo culinario, il suo “decoupage”, la sua mano insomma! dappertutto. Io invece niente.
    Però anch’io scoprirò le mie doti prima o poi..

    Gabriele mi sa che ci siamo capiti solo in parte ma non è un problema. Io non ti capisco quasi mai, quindi!
    Si, non vivo ancora da sola. nè ho provato le brezza delle bollette da pagare a fine mese con il mio stipendio. Ho sempre lavorato e sacrificato il tempo libero per lo studio. A volte la scelta di lasciare casa, chi prima chi dopo, può dipendere da molti fattori e dal vissuto della famiglia stessa.
    In ogni caso sono d’accordo che andarsene rappresenta un passo importante.
    Però al di là di riuscirci o meno (mantenersi), mi domando se questo come progetto potrebbe bastarmi. Quando parlo di “mondo degli adulti che ci chiama” intendo più quello che hai riassunto in una frase “cambiare questo mondo perchè siamo noi”. Cioè quale sarà il mio posto nel mondo, il mio ruolo. Dovrei pensare al mio personale progetto forse. la mia casa, la mia famiglia. il mio amore. Magari succederà, lo spero

    Ciao Fagy. Bentornata, anche se leggo che non va molto bene..
    Aspettiamo di vedere se il Dottor Piccini potrà suggerirti qualcosa

    Un abbraccio forte intanto

    Rispondi
  57. Lea
    Lea dice:

    Scusate, specifico perchè così è detta male. Sembra che chi pensa a fare quello che in realtà dovrei fare anch’io sia un egoista o un malato di mente. famiglia, amore. Non volevo dire quello, anzi. Io dovrei avere meno paura di affrontare quella parte fondamentale nella vita di ciascuno.
    Cosa sono quelle note musicali!?

    Rispondi
  58. Luna blu
    Luna blu dice:

    stasera:
    ANTIPASTO:
    involtini di arrosto di tacchino ripieni (di formaggio ,asparagi e di purea di patate)..aromatizzati con fogliolina di salvia..passati al forno
    uova ripiene con crema di carciofi e piselli (secondo voi ci stanno bene i carciofi con i piselli?)
    PRIMO:
    Risotto allo zafferano
    SECONDO:
    fettine di petto di pollo farcite con una fettina di prosciutto crudo e una fettina di formaggio al forno
    CONTORNO:
    insalata verde
    DOLCE:
    coppette di cheesecake guarnite con frutti di bosco e pezzettini di cioccolato (li ho preparati ieri son troppo belli da vedere!)

    Chiarmante se io cucino avrò poco tempo epr mangiare troppo…quindi mangerò il giusto…ihhh…son tattiche…

    Rispondi
  59. Luna blu
    Luna blu dice:

    Capito Lea…parlavi in generale sull’amore!

    Qaundo mi abbuffavo mescolavo di tutto 🙁 …quindi non so se i piselli vanno bene con la crema di asparagi …

    Rispondi
  60. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ciao Lea….anch’io non ti capisco quasi mai…se consideri che ho scritto appena sveglio e dopo essere stato inseguito da un orso…beh forse non ho fatto del mio meglio per essere cristallino con le idee..poco alla volta arriveremo alla conclusione!Giusto?
    Io stesso mi chiedo qualse sarà il mio posto e non so darmi una risposta,per mille motivi o forse per uno solo…potrei riassumere il tutto parafrasando il titolo di un film “Alla ricerca della felicità”…..

    Rispondi
  61. Gabriele
    Gabriele dice:

    Oddio Luna Blu ho appena finito di mangiare il petto di pollo ma mi sta venendo una fame pazzesca…Lea che ne dici,ci autoinvitiamo da Luna Blu…hai visto quante cose buone cucinerà!!!!Adoro il risotto allo zafferano…il dolce mi è sconosciuto,quindi sarebbe una buona occasione per provarlo….a parte gli scherzi..è proprio una bella cena!!!complimenti.

    Rispondi
  62. Lea
    Lea dice:

    Aspetta ma.. le uova sono ripiene con crema di carciofi e sopra qualche pisello, o sono due creme (di carciofi e di piselli) mescolate assieme all’interno delo steso uovo?..
    LO VEDI CHE NON POTREI STARE NEANCHE IN CUCINA!?

    Comunque mi piace quello che hai cucinato. Piuttosto elaborato ma non Troppissimo ecco. Però Luna Blu guarda che delle tattiche per non mangiare le persone se ne accorgono. Cioè, non è bello vedere che chi cucina e ti offre del cibo poi non lo gode come te che sei stato invitato. Alcune persone che, diciamo, hanno qualche difficoltà con il cibo, credono che la gente intorno non se ne accorga, ma non è sempre così. Detto questo non sarà il tuo caso, e poi stai già facendo il massimo per migliorare, e questo è tutto. giusto?

    Volevo dire anche un’altra cosa a Gabriele. Il discorso della tua malattia è come se fosse stato accantonato qui sul blog. Se mi capita di rileggere alcuni vecchi post mi accorgo che una volta esprimevi più spesso sentimenti come quello di sentirti gonfio o arrabbiato, a volte raccontavi di un’abbuffata e altro. Devi continuare a farlo se ne hai bisogno, non vorrei che la mia presenza e le mie domande su tutt’altro in questi mesi ti avessero condizionato. Fai come ti senti altrimenti altrimenti non è giusto

    Rispondi
  63. Luna blu
    Luna blu dice:

    Allora apparecchio per cinque….devo dire che in cucina mi son riscoperta bravina…il cheesecake è il mio dolce…cioè quello che mi viene meglio…infatti finisce alla velocità della luce…il mio fidanzato ci va pazzo…di solito si ruba anche 3/4 della mia porzione ;-)…ihhh…ma mi fa solo un piacere…

    stasera cucino e domani un po’ di shopping…mi piace la mia vita ora!

    E poi è inverno e si va a sciare…ho imparato da poco e mi piace tantissimo…ieri ho comprato parte dell’attrezzatura…però che salasso 🙁
    Belli gli sci…anche gli scarponi…la cosa più bella il prezzo… ma si!…
    😉

    Rispondi
  64. Gabriele
    Gabriele dice:

    Lea non ti preoccupare per il mio problema alimentare,se non ne parlo non è perchè facciamo discorsi di tutt’altro genere…mi sembra giusto non fossilizzarsi sempre sullo stesso argomento..Sto riflettendo in silenzio a proposito del mio problema…non mi abbuffo,a volte in questo ambito faccio un passo indietro altre volte due avanti…ci convivo…non mi faccio il sangue amaro ma cerco di capire come risolverlo…ormai è un dato di fatto che non voglio dimagrire…peso circa 66 kg e mi rendo conto che sono pochi…..

    Rispondi
  65. Luna blu
    Luna blu dice:

    Lea non ho detto che non mangio…ma mangio il giusto… :-)…

    Per quanto riguarda il discorso sulla amlattia di Gabriele, se posso dire la mia, io penso che Gabriele scrive quel che sente…si vede che adesso la malattia non è più il suo problema prioritario…a volte sentirsi gonfi o appesantiti e arrabbiati dipende anche molto dalla testa…magari non lo si è..ma il nostro cervello elabora quella sensazione…

    Lea a volte ho come la sensazione che tu ci tratti come casi studio…ma forse è solo la tua curiosità…

    Rispondi
  66. Gabriele
    Gabriele dice:

    ♫…mi piace la mia vita ora!♫ le tue parole sono una dolce musica da ascoltare in silenzio…. sono molto contento per te Luna Blu,davvero!!♣

    Rispondi
  67. Lea
    Lea dice:

    Avevi raccontato un sogno simile tempo fa. Eri sempre in un bosco e dovevi salvare una ragazza con i capelli ricci ed una felpa grigia. C’era qualcuno che vi inseguiva con un fucile.
    Anch’io sogno di dovermi difendere, e per tanto tempo ho fatto lo stesso identico sogno. Qualcuno che mi fa del male ma, ce l’avevo a un passo e alzavo le mani per difendermi o urlavo in piena notte. Una volta abitavamo in una casa isolata e c’era l’ossessione dei ladri. Credo sia dovuto a quello.
    I sogni infatti sono cominciati con qualcuno che si arrampicava ed entrava dalla finestra della mia stanza, nonostante le inferriate. Poi qualcuno che inseguiva me e mia madre con una pistola e via così. Kiara si intendeva di sogni o sbaglio?
    Oddio, adesso però non ditemi che il mio passato è tutto da rivedere e che devo entrare in analisi!
    Tanto nessuno di noi è normale, la differenza è saper gestire questa anormalità per condurre una vita quanto più regolare ed in sintonia con l’ambiente esterno..

    Luna Blu? tu cosa sogni invece? Quando non sogni LUI chiaro..

    Rispondi
  68. Gabriele
    Gabriele dice:

    In verità Lea ci tratta come cavie da laboratorio 😀 Scherzo ovviamente…
    In effetti il problema cibo non è tra le mie priorità..dovrebbe invece ma ho altro a cui pensare.Rifletto,sono preoccupato,a volte annoiato o triste,penso a tante cose,mi rilasso leggendo un libro e mentre lo faccio viaggio con la fantasia…sorrido e cerco di guardare le cose sempre dal lato positivo senza ignorare quello che mi sta intorno…..

    Rispondi
  69. Lea
    Lea dice:

    Aspettate ora leggo. No Luna Blu, abbassa quello scudo! non vi tratto come casi studio, e il mio ultimo messaggio dove scrivo dei miei sogni ricorrenti te lo dimostrerà. Io cerco il confronto perchè voglio capire alcune cose per me stessa. Se mi sono permessa quella riflessione è perchè sono sensazioni che ho provato. A tavola con chi soffre di disturbi alimentari. E te lo dico perchè non voglio che la gente faccia pensieri su di voi, perchè un pò di bene ve lo voglio, forse!

    Che bella descrizione dei piselli ADAGIATI sulla crema di carciofi!
    Brava Luna! tu si che sai come nutrirmi!!
    Io credo che sia bello da vedere e anche da gustare, in fondo il più è dato dall’uovo e dal gusto della crema di asparagi, no?

    Rispondi
  70. Gabriele
    Gabriele dice:

    Lea sei incredibile…mi spieghi come fai a ricordarti così tanti particolari di me o di quello che sogno???Si…era proprio una ragazza con i capelli ricci e la felpa grigia…Non ho idea se Kiara si intenda di sogni,se la vedo proverò a chiederle il significato.

    Rispondi
  71. Lea
    Lea dice:

    A che bello! i piselli sono anche DENTRO la crema di carciofi!
    così quando metti in bocca la crema, tu PENSI di sentire sempre la stessa consistenza e invece all’improvviso devi mordere! UAU

    Rispondi
  72. Lea
    Lea dice:

    Si chiedile di questi miei sogni e anche il significato del sonnambulismo infantile.. era come se all’improvviso cominciassi a mimare quello che succedeva nel sogno. Se stavo camminando lungo una strada mi alzavo e camminavo in camera.. i miei han fatto di quei salti da paura!
    Invece una volta in vacanza un’amica ha assistito a tutto il discorso che facevo ad un uomo sposato per convincerlo a lasciarmi perdere.. parlavo di responsabilità, moralità.. capisci quanto può diventare grave la faccenda?
    cioè, non potrei nemmeno tradire perchè tanto poi te lo racconto di notte!

    Rispondi
  73. Luna blu
    Luna blu dice:

    Credo che dei pensieri che si fanno le altre persone su miei eventuali problemi con il cibo…non me en puo’ fregar di meno!
    Quando ti guardi attorno quante eprsone vedi eprfettamnte in forma? E tieni conto che poi dovresti vederle nude…il vestito inganna assai…il fisico è un po’ lo specchio del nostro stile di vita…credo che tutti abbiano problemi di cibo…solo che in alcuni sono diventati patologici…anche mia mamma ha problemi con il cibo…non sa mai che cucinare…ihhhh…anche mio papà e mia sorella più grande e mio fratello…loro non mangiano latte e latticini ad esempio..son convinti che fan male…e devi vedere quanti problemi si fanno quando devono mangiare fuori…ihhhh…chi non ha problemi con il cibo? Credo quasi nessuno..direi nessuno…

    Rispondi
  74. Luna blu
    Luna blu dice:

    insomma se il problema alimentazione resta nell’intervallo della normalità (che poi è molto difficile da definire) non è considerato patologico…per chi soffre di DCA quel problema è fuori dall’intervallo…ecco eprchè è così evidente…
    E’ il mio parere ovvio

    Rispondi
  75. Gabriele
    Gabriele dice:

    Devo uscire,passate un buon pomeriggio,se ci siete ci ritroviamo dopo…Luna Blu oggi ho risposto a due annunci di lavoro,domani ho un colloquio e tra poco vado all’Adecco…se non trovo niente inizierò a demoralizzarmi sul serio.

    Rispondi
  76. Lea
    Lea dice:

    Dipende da cosa intendi per problemi con il cibo.
    Ti ho fatto quell’osservazione anche se so che non te ne frega niente dei giudizi degli altri, perchè le persone che stanno intorno a volte si sentono a disagio. Ma capisco che non può essere quello un tuo problema in questo momento. credo che sia difficile definire il significato di “problema con il cibo”.
    Potrebbe essere l’importanza che dai alla tua imperfezione fisica. Potrebbe dipendere dal concetto stesso di imperfezione. Credo non si abbiano problemi quando si mangia e si gusta quello che si sta mangiando. Quando i pasti hanno il giusto posto nei pensieri di una persona. Anzi, quando non sono proprio un pensiero. O magari lo sono, ma nei limiti accettabili di una dieta da seguire. Non certo da arrivare a sconvolgere la percezione e lo stimolo stesso della fame. Credo soprattutto che ad ognuno di noi è stato assegnato un corpo con determinate caratteristiche. Si può migliorarlo ma non stravolgerlo. Forse ha meno probabilità di ammalarsi chi riesce ad accettare questo. Le ragazze che si sono ammalate e delle quali ho parlato a Gabriele stanotte, fatalità avevano entrambe una corporatura morbida. Bada bene che non ho parlato di obesità o sovrappeso. Dico che il loro corpo non era destinato ad essere da “supermagra” e donna grissino.
    Vedi quante sfumature ha questo problema, e quante ne ha il nostro discorso?
    Dovrei proprio leggere uno dei libri elencati nel blog dal Dottor Piccini invece di girare a vuoto

    Rispondi
  77. Lea
    Lea dice:

    Tu credi Luna Blu che essere perfetti significhi essere più felici?
    Intendo perfetti in ogni senso, non solo da un punto di vista estetico. Efficienti, al top, super. Sempre all’altezza. E se incontri persone che negli esseri umani vogliono vedere qualcos’altro?

    Rispondi
  78. Luna blu
    Luna blu dice:

    Io non credo leggero libri del dottore…non so…sesto senso…ma lui non mi ispira…non lo sceglierei come dottore…credo che ognuno di noi ha delle sensazioni sulle persone…non credo che il dottore se la prenderà se non lo ritengo molto adatto a me…

    Rispondi
  79. Luna blu
    Luna blu dice:

    Lea io credo che l’essere umano sia un mix di forse e debolezze..proprio perchè è umano…credo che la perfezione non esista…ma ognuno di noi tende a diventare molto simile al modello di se stessa che ha in testa..a quella che considera l’immagine di se..indipendentemente da quello che vogliono gli altri (di quello mi sembra di averti già detto che a me non importa molto)…solo che a volte nella nostra testa quell’immagine di se è distorta…anche epr via di certi modelli..vedi in TV…è inverosimile…è impossibile da raggiungere…ma la psiche si sa è deleteria in alcuni casi…

    Tu scrivi:

    E se incontri persone che negli esseri umani vogliono vedere qualcos’altro?

    Ma tu vivi per te o per gli altri?

    Rispondi
  80. Lea
    Lea dice:

    Le persone che più ho invidiato al mondo sono quelle che mi hanno conquistata con la loro spontaneità, con il loro pensiero libero da schemi, imposizioni, modelli. Gente piena di amici intorno, di compagnia. Persone con progetti, inziative. Pronti a mordere la vita. Mi attiravano come calamite.
    Quelle che al contrario mi hanno più infastidito, erano persone che tentavano sempre di tirarti dentro una spirale di competizione/perfezione. Completamente priva di un qualsiasi significato se non quello di far stare meglio chi te la sta imponendo, perde ben presto di mordente perchè rivela quasi subito la sua natura. Ovvero una pratica fine a se stessa che non produce niente. Di solito chi scatena giochini simili non ha molto altro per le mani. Tenta di tirarti dentro al suo mondo per sentirsi meno solo. Tutto qua

    Rispondi
  81. Luna blu
    Luna blu dice:

    Io non userei il termine invidia…userei ammirazione…

    …Io credo…(dico io..parlo solo per me..siam tutti diversi in questo mondo e aggiungo per fortuna) che se non avessi un modello da perseguire (ma è nella mia testa..ognuno di noi vuole essere qualcosa…c’è chi vuole diventare avvocato…chi architetto ad esempio…chi vuole avere una famiglia…chi vuole essere madre…ecc…ecc…)…ma non solo fisico (quello è il meno…e spesso proprio perchè i grandi traguardi fanno paura si ci ferma prima a quelli che ci sembrano più gestibili)..anche morale…intellettuale…insomma sul modo di essere…

    Per quanto scrivi sulla competizione/perfezione …non ho capito molto che centra con il mio discorso..o forse volevi esprimere un tuo pensiero…spiegati meglio…

    Rispondi
  82. Lea
    Lea dice:

    Non si tratta di vivere per gli altri.
    io mi fido delle sensazioni che provo, e se qualcosa mi fa stare bene la ricerco, la voglio perchè mi fa sentire viva. Negli altri ritrovo uno stimolo, non un modello. Meno male che qualcuno ogni giorno mi apre gli occhi mostrandomi che dentro di me ci sono altri bisogni ed altre sensazioni da sperimentare!
    Perchè solo così posso aderire a quelle più in sintonia con la mia parte profonda. Negli altri non vedo mai una minaccia ma una risorsa.
    Come credi ci si possa difendere dai condizionamenti se non facendo tua la libertà di pensiero?
    Ti poni con sguardo critico di fronte alle cose, alla tivù, ai modelli perchè te lo hanno insegnato. E lo puoi imparare assaggiando un pò di tutto, uscendo senza timori dal tuo piccolo mondo per incontrare quello degli altri.
    Se il mercato mondiale (che deve vendere i tanga) ti convince che per essere felici bisogna essere magri e belli, tu puoi fare il suo gioco (involontariamente) O DIFENDERTI..
    Comunque su questo punto vedo che la pensiamo uguale.
    Non so se hai notato che le ragazze degli spot pubblicitari sono sempre bellissime (oltre che magre), gli uomini dei fotomodelli, le case perfette, super arredate, i bambini dei figurini. Non dico ragazze brutte. Ma la normalità è proprio bandita!
    Non sono quei visi che incontri ogni giorno per strada. Sono belle da passerella. Anche quella che salta in cucina per cucinare, quella della vodafone che abbandona al tavolo un uomo bellissimo per seguirne un altro che le porta più rose…. Nemmeno l’ultima pubblicità dell’ “Averna”! hai presente quella che ribadisce la semplicità delle piccole cose e ti consiglia di vivere i momenti genuini della vita..?
    Si.. ora però corri in palestra per tentare di assomigliare anche solo vagamente a quegli esseri perfetti che te lo dicono..

    Vado a fare merenda

    Rispondi
  83. Luna blu
    Luna blu dice:

    La mia frase sul se vivi per te o per gli altri era più una provocazione..perdonami…mi piace provocare..ma mi è venuta così…l’uomo è anche un animale sociale qualcuno lo definiva così..e io son d’accordo ;-)…
    Ieri a zelig c’era un tipo che faceva troppo ridere e parlava della pubblicità del mulino bianco….e diceva:”ma se io avessi una moglie così le regalerei il palo della lap dance e la metterei in soggiorno..altro che farle preparare colazione al mattino!” Ihhhh…
    Cmq la tv fa miracoli anche su ragazze che non son bellissime..trucco..inquadrature…filtri…quando facevo le sfilate delle miss alle fiere di paese era raro vincesse quella più bella…vinceva la raccomandata…è tutto così!

    Rispondi
  84. Lea
    Lea dice:

    L’ambizione è giusta Luna Blu, ed umana. Ma dipende da come la vivi.
    Le persone che ho ammirato erano stimolanti per un ‘insieme di caratteristiche. L’ambizione non dovrebbe essere desiderio di far fuori gli altri e godere di questa sensazione. Puoi tentare di inseguire i tuoi sogni in modo costruttivo, per te stessa e per gli altri, o no. Questo dipende dal carattere, e dalla testa di una persona. Se pensi che vivere al meglio significhi ottenere posti di potere o prestigio sacrificando l’amore e l’amicizia, lo farai. Se pensi che valga la pena vivere se però il tuo corpo è controllato, sano, e sacrificando qualche sfizio o i piaceri della tavola, farai quello.
    Alla fine Luna ci ritroveremo tutti lassù per discuterne! non sei contenta??
    E vero che alla fine, volenti o nolenti ci rifacciamo a dei modelli, ma forse non riesco a spiegarmi perchè saltiamo da un piano all’altro. Modelli estetici, modelli esistenziali, ambizione..

    Caspita! io e te discuteremmo un sacco a tavola!

    Rispondi
  85. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ma quanto scrivete?Non ho ancora letto tutto ma….anch’io nella mia vita ho invidiato….per tanti motivi che non starò qui ad elencare ma il perno portante dell’invidia che provavo era l’apparente felicità che non riuscivo ad avere….Luna Blu la tua provocazione è più che lecita ed è una domanda che dovremmo farci tutti,io vivo per me stesso ma non solo…..vivere per gli altri non significa rinunicare a una parte di me ma aggiungere qualcosa alla mia vita,se vivessi solo ed esclusivamente per me stesso mi sentirei egoista,non che lo sia chi vive diversamente ma per il mio carattere,per quello che ho dentro di me non potrei fare diversamente….Non so se mi sono spiegato bene….

    Ecco una bella citazione “è nel gioco dell’inganno che trovo divertimento ma mostrami com’è fatto il trucco e vi ho perso ogni interesse”

    Rispondi
  86. Lea
    Lea dice:

    Ho detto lassù ma potevo dire qualunque cosa!
    nell’aria, sottoforma di energia, nel nulla, nel vuoto, nello spazio intergalattico.. per me basta essere in compagnia! oppure non essere in modo da non sentire la solitudine..
    Tu dove vuoi Luna? va bene anche per me
    Allora,
    ti dico cos’ho mangiato, basta che poi non mi fai la ramanzina..
    Ti avviso che non voglio fare la modella, non credo la perfezione fisica possa rendermi più felice, e che non so se voglio vivere fino a 80 anni, magari in un ricovero.. comunque, anche lì, al massimo mi dici dove vai così stiamo assieme??
    Ho mangiato circa 4 fette biscottate con la marmellata di ciliegie inzuppate in una tazza di latte scremato con un cucchiaino di caffè solubile..
    tanti danni?
    Adesso che mi hai detto delle sfilate (ma già avevo letto da qualche parte)
    ti immaginerò come Saretta però mora, ok? così sempre bella sarai in ogni caso ai miei occhi

    Anche tu guardi Zelig?! che bello! si che ho visto il pezzo di Brignano.. e tu hai visto quello di lunedì scorso sulle banche?.. ti piace Migone? quello con il camice bianco

    Rispondi
  87. Lea
    Lea dice:

    Secondo me stiamo confondendo i concetti ragazzi

    Non si può vivere per se stessi. Gli uomini hanno innanzitutto MATERIALMENTE bisogno gli uni degli altri. E poi l’essere umano ha anche bisogno di soddisfare la sua natura, il suo mondo emotivo, cioè sentirsi parte di qualcosa. Quello che chiamiamo realizzarsi. Ma tu a realizzarti nel diventare, che ne so, architetto ad esempio, cosa pensi di soddisfare? la tua intima natura, o il bisogno di sentirti parte della società secondo le modalità che questa ti offre?
    Poi è chiaro che vivi per te stessa quando scegli medico piuttosto che avvocato, piastrellista, barista, pittore o altro..
    Scusa scrivo veloce prima che tu te ne vada

    Rispondi
  88. Lea
    Lea dice:

    L’uomo ha bisogno di esprimere la sua natura, di vivere e confrontare con i suoi simili le emozioni che prova. Per gestirle e dare loro un senso. Il bambino piange quando è piccolo.
    Perchè?
    Perchè emettiamo suoni? perchè evidentemente qualcuno può sentirci
    Perchè gli animali cambiano colore, piumaggio ecc. ecc.? per attirare
    Tutto è comunicazione

    Rispondi
  89. Gabriele
    Gabriele dice:

    Condivido il tuo pensiero quindi non credo di aver confuso i concetti….abbiamo bisogno della nostra individualità,che è l’essenza di noi stessi ma anche di qualcosa/qualcuno che completa la parte mancante senza per questo esserne dipendente.

    Rispondi
  90. Lea
    Lea dice:

    Tu senti di avere parti mancanti? o pensi che qualcuno possa ravvivare parti assopite ma che possiedi dormienti dentro di te?
    E poi. Tu puoi decidere di vivere da persona egoista. Ok. Intendi ad esempio lavorare in modo disonesto per fare soldi e comperarti tutto quello che desideri? Ma se non ci sono gli altri che la producono questa roba che tu desideri, come fai a vivere per te stesso e ad essere felice da solo?
    Vivi da egoista perchè fai le scarpe sul posto di lavoro a qualcuno?
    ma se non esistesse quel lavoro, quell’azienda, come fai le scarpe a qualcuno per essere più felice o soddisfatto?
    La mia domanda è.. esiste prima l’uomo e la sua solidarietà innata? o esistono prima la fame e la guerra che necessitano, pena la morte, questa solidarietà?
    Vabè, questi erano solo vaneggiamenti non farci caso..
    Fagy non sta bene. Loro possono scrivere anche in privato al Dottor Piccini per un consulto vero?
    Se ha bisogno di sfogarsi sa che qui può farlo, secondo te la stiamo mettendo in difficoltà?

    Rispondi
  91. Gabriele
    Gabriele dice:

    Quante domande….io non voglio vivere da egoista,non lo sono e mai lo sarò…posso essere considerato materialista perchè prima non mi facevo mancare niente…e mi sta bene ma tutto quello che ho avuto non mi è stato regalato anzi,ogni cosa,dalla tv costosa alla matita per gli occhi è stata acquistata con la consapevolezza del valore dei soldi…sai una cosa Lea sto perdendo un pò il filo del discorso….
    Fabiana se vuole può contattare il Dott. Piccini in privato,in alto a dx c’è il collegament per aggiungerlo in Skype,per quanto riguarda il fatto di metterla in difficoltà..non saprei darti una risposta precisa,forse si,forse no…dovrebbe essere lei a pronunciarsi in proposito ma a mio modo di vedere non credo sia così.

    Rispondi
  92. Gabriele
    Gabriele dice:

    Cmq visto che sono nel sito ma forse non tutti sanno trovarli,ecco i dati utili per contattare il Dott. Piccini

    Email: [email protected]
    Tel./Fax: *39.0541.50734
    Mobile: *39.335.595.3955

    Spero di non fare cosa sgradita o inopportuna!

    Rispondi
  93. Lea
    Lea dice:

    Si lo so che stai perdendo il filo. Non preoccuparti. Tentavo disperatamente di dimostrare che non viviamo per noi stessi. Non è possibile. Neanche volendo. Abbiamo un margine di scelta, ma è molto piccolo. Però ragionavo sul mio filo, la mia onda..
    Adesso hai capito cosa prova la gente che mi circonda!

    Rispondi
  94. Gabriele
    Gabriele dice:

    Mi stavo perdendo con i mille ragionamenti ma non importa perchè,primo mi tieni compagnia visto che sono qui ad annoiarmi,secondo,scambi di idee,opinioni e concetti sono molto stimolanti..
    Sono d’accordo che non si può vivere solo per se stessi….anche se c’è chi lo fa…ma trovo che non sia giusto annullarsi per gli altri!!
    Mi sono ritrovato in questa situazione molti anni fa,prima della malattia,prima di tutto…e con il senno di poi posso assicurarti che per quanto mi riguarda..prima o poi abbiamo bisogno di qualcuno o qualcosa…altrimenti la vita sarebbe solo uno scorrere del tempo per arrivare al giorno dopo…non è così che la intendo,ho piacere a dare ma anche a ricevere,con l’unica differenza che se ritengo opportuno dare un pò più di me stesso,non lo faccio di certo privandomi di qualcosa perchè nel momento in cui mi espongo di mia spontanea volontà mi sento bene…e quel bene è una cosa che mi fa piacere..quindi una cosa che tengo per me…Perdonami se sono stato contorto nella spiegazione…tanto tu sei brava…
    Ah ho risolto il mistero dell’orso di questa notte…cercavo Kiara nel bosco e l’orso è comparso a causa di quello che mi ha detto nel pomeriggio…Orso Gabri!!

    Rispondi
  95. Lea
    Lea dice:

    Però anche tu allora fai sogni ricorrenti?

    Scusa se vedi simboli strani ma facevo delle prove.
    Vedi a cosa porta lo scambio di opinioni…? Và che bello!
    Ma tu ti sei annullato o tu hai fatto l’egoista?
    Io non potrei mai vivere per me stessa. Sto bene in mezzo alle persone che mi fanno sentire bene, questa è la verità

    Rispondi
  96. Gabriele
    Gabriele dice:

    Beh anch’io sto bene in mezzo alle persone che mi fanno sentire bene…perchè ho pochi amici secondo te?non perchè sono sfigato,antipatico o asociale ma perchè mi sono tenuto stretto quelle persone con cui è piacevole parlare,dalle cose più insignificanti alle cose più serie…è piacevole la compagnia,anche solo per un caffè……senza per questo nulla togliere a chi si comporta in maniera diversa…
    io stesso so di essere complicato e non pretendo di andare a genio a tutti ma avrò pure qualche qualità per farmi apprezzare…
    Ero egoista,non in maniera cattiva sia chiaro,non è che facevo del male ad altri per ottenere ciò che volevo,questo mai..semplicemente non mi curavo del prossimo,di chi mi chiedeva aiuto o di chi mi cercava…
    Se vuoi ti insegno qualche trucchetto per simbolini strani…tipo ♫ ♣

    Rispondi
  97. mary gio
    mary gio dice:

    ciao ragazzi ,
    nn ne potevo più di studiare ,oggi ho fatto un’esame domani un’altro , vabbè..

    oggi mia mamma mi ha raccontato cm è morto mio nonno , aveva una malattia ereditaria autosomica dominante , k l’ha portato alla fine a morire -ero piccola qnt era morto nn mi ricordavo più . la cosa è uscita fuori xk ieri mia mamma è andata dal neurologo e gli ha diagnosticato questa sindrome, deve fare ancora accertarmenti, ma è quasi sicuro , k seppure leggera ce l’abbia ank lei , e allora ho pensato k quasi sicuram ce l’avremo ank mia sorella, o io , logico nn in forma grave …
    la cosa mi ha abbastanza sconvolto , ho cercato di nn darlo a vedere . è come avere una maggiore predispozione a morire , mi sembra così strano eppure è così …
    nn ce la facevo più a tenermelo dentro …
    u abbraccio mega super a tutti!

    Rispondi
  98. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ciao mary gio..non è una piacevole notizia…e non ci sono molte parole da dire in questo caso se non che mi dispiace….un abbraccio più super e più mega a te!!

    Rispondi
  99. Lea
    Lea dice:

    Ciao Mary Gio,
    adesso hai l’esame e non ti chiederei mai di parlarmene. Ma se puoi, appena avrai un attimo prova a descrivere meglio cosa comporterebbe questa sindrome. Poi ricorda che ogni fisico reagisce diversamente e che la medicina fa sempre nuovi passi. il nostro destino non dovrà essere per forza quello di chi ci ha preceduti. Stai tranquilla ora, pensa all’esame e non farti prendere dai brutti pensieri. Una cosa alla volta ok?

    In bocca al lupo!
    mamma mia, mi ricorda troppo come stavo io sotto esame. vai piccola!

    Gabri?
    secondo te a tavola Luna Blu starà dando inizio ad una discussione sulla vita, sul vivere per se stessi, sull’ aldilà..? lo sai che io faccio macelli in questo senso
    A volte gli amici delle amiche prendono paura e non mi considerano più tanto innocua, anzi! perdono il sorriso..
    ho ho ho
    Se hai amici da allontanare chiamami, lavoriamo per te!
    Non riesco ad immaginarti disinteressato. Come si fa a cambiare così tanto? materialista invece un pò si. Cioè immagino che ti piacciano tutte quelle cose tecnologiche di nuova generazione, e forse anche un pò vizioso in quanto a oggetti. Tendente al femminile insomma. Io invece sono una persona molto sobria. niente note musicali e gingilli. Potrei fondare una di quelle associazioni francescane, hai presente? Vorrei abbellire tutto solo con la mente, ma so che è sbagliato. Sai quando ho comperato l’ultimo paio di scarpe?..
    nel settembre del 2006
    A dire il vero è stato un problema di entrate. Pagate le rate universitarie non rimaneva molto, e preferivo spendere in altro.
    Ora vado di là con i miei genitori, oggi non si può certo dire che non abbia dato! evento eccezionale a tutti gli effetti
    Ma tu condividi la casa con chiara, quindi chi è che cucina? vi passate il giornale a colazione e cose così ?

    Ciao a tutti
    Lea

    Rispondi
  100. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ero materialista ma non in senso negativo…si avevo tutte quelle cose tecnologiche che puoi immaginare…diciamo che tra vestiti,scarpe,oggetti High Tech e amenità varie ho speso un pò di soldi…ora non ti focalizzare sull’immagine di ragazzo spavaldo sempre al passo con i tempi…se è pur vero che non mi facevo mancare niente (in fin dei conti al lavoro mi facevo un mazzo quadruplo,quindi mi toglievo le mie soddisfazioni)è pur vero che ogni mese risparmiavo una certa somma che andava in un fondo bancario aperto apposta per avere le spalle coperte…fortuna che ho avuto l’intelligenza di farlo,perchè tale somma mi ha levato d’impiccio più di una volta da quando sono cominciati i problemi……peccato sia finita alla velocità della luce.
    Non me ne si può fare una colpa se mi piace vestirmi in un determinato modo oppure se mi piace coltivare le mie passioni…ma c’è di buono che sono anche altruista e non penso solo al mio piacere…nel momento del bisogno ho venduto tutto quello che potevo vendere,rimettendoci più della metà di quello che avevo speso in questi anni,ho regalato una macchina da collezione ad un bambino malato e ti assicuro che mi è costata non poco,con quei soldi ora mangerei per una settimana…ho regalto delle cose a mio nipote…cose che nel giro di poco andranno distrutte…ma in tutto questo non ho mai perso di vista il valore dei soldi…
    Le persone cambiano..anzi,io sono cambiato perchè non mi sentivo me stesso,la persona disinteressata che ero non rispecchiava la mia immagine..sono cambiato in passato e sto cambiando tutt’ora…non posso più permettermi di “sprecare” denaro e risorse come facevo in passato,diciamo che viaggio un pò più basso e ti assicuro che la cosa non mi dispiace…non tanto per il vil denaro,quanto per la possibilità che ho di vivere e vedere le cose in modo completamente diverso…
    Quando ho conosciuto Chiara per la prima volta,una delle cose che mi ha colpito in modo particolare è stata la sua attenzione a non sprecare niente…ovviamente mi ha colpito in senso positivo,mi ero abituato diversamente,posso dire che avevo un pò perso il senso delle misura…..
    Con questo non rinnego ciò che ho fatto in passato….se tornassi indietro rifarei le stesse cose ma con più attenzione,di sicuro non sarei così sperperone,anche se il portafogli me lo permetteva…
    Sto divagando Lea???Dai concedimelo!!!
    Non divido l’appartamento con Chiara però se una mattina sale per colazione le passo “Io Donna” così ci scambiamo idee e pareri…cmq anche in cucina mi sta facendo apprezzare cose che non conoscevo… grazie ♥Chiara♥ (guarda che bravo sono stato,pure i cuoricini ho messo)…
    Lea questo filo del discorso devo legarlo bene perchè mi sto perdendo peggio di oggi pomeriggio con la macchina…gira e rigira per trovare parcheggio ho fatto il giro dell’oca e non capivo dove stavo andando…fortuna che il mio senso dell’orientamento ha cominciato a funzionare e mi sono messo sulla strada giusta…l’unica eccezione è l’autostrada,quella è un calvario!!!
    Posso dire di aver concluso..più che altro perchè mi scappa la plin-plin…Che dici….rileggo per correggere eventuali errori??Nooooooo

    Rispondi
  101. susy
    susy dice:

    Ciao Luna Blu, ti rispondo un po’ in ritardo xke’ nn sono piu’ entrata…cmq hai ragione, forse sono io ke mi faccio troppi problemi x gli altri e forse le persone d cui mi circondo nn sonon proprio quelle giuste…
    Ciao anke a Gabriele…strano ke un ragazzo scriva in questo sito! Anke tu hai questo tipo d problemi o vieni qui giusto x amoreggiare con Luna Blu? (skerzo)

    Rispondi
  102. Gabriele
    Gabriele dice:

    Ciao Susy,non amoreggio affatto con Luna Blu….sai come si dice!!! Non sono il suo tipo 😉 a parte gli scherzi,non scrivo nel blog per amoreggiare ma perchè anch’io ho problemi di cibo…

    Rispondi
  103. beppe
    beppe dice:

    ….e se anche Gabriele “amoreggiasse” con Luna Blu che male c’è?…
    In fondo anche scrivere in un forum a volte ci permette di conoscere delle persone con le quali abbiamo dei punti di contatto e che possono diventare nostre amiche, o qualcosa di più…chissà!
    Ho sempre pensato che l’amore sia una cura per molti dei nostri mali e delle nostre angosce,sentirsi amati,nel vero senso della parola, senza condizioni.. . così come siamo con i nostri pregi e difetti, con i nostri chili in più o in meno, con i nostri tagli sulle braccia o nell’anima…per qello che siamo..- è una medicina potente che in parte riempie il vuoto che ci portiamo dentro, forse più di tante sedute dallo psicologo,ma dev’essere amore per amore, non un ” ti amo ma smetti di tagliarti”, “se mi ami smetti”… l’amore con i “ma” e i “se” davanti, non è Amore ,è manipolazione affettiva, non funziona…. mai!
    Questo vale tanto se a dirlo è il partner o un genitore….se ami una persona ,un figlio, l’ami è basta, anche se si taglia….

    Rispondi
  104. Chiara
    Chiara dice:

    Sono una ragazza di 17 anni. Anch’io mi autolesionavo. Ho iniziato a 12 anni a star male e a 13 sono arrivata alle forbici e ai coltellini. Inizialmente mi facevo dei graffi e poi ho sentito il bisogno di farmi dei tagli più profondi; piu sangue usciva più mi sentivo forte e fiera di me anche se poi continuavo a stare male, se non peggio. Per dei periodi sono stata costretta a smettere perchè i miei genitori mi controllavano le braccia e così trovavo delle alternative ad esempio picchiandomi con la cintura o un anno e mezzo fa vomitando. Circa 6 mesi fa ho promesso al mio ragazzo che avrei smesso e pare che ci stia riuscendo, anche se a volte è dura in quanto era diventata per me una condizione normale. So che il pericolo è sempre in agguato ma finchè ho lui mi impegnerò per non ricominciare. Non so tra quanto escluderò del tutto la possibilità di farmi male, comunque per ora so di poter essere contenta e fiera del passo che ho fatto.

    Rispondi
  105. Mademoiselle Sadique
    Mademoiselle Sadique dice:

    Ciao Luna…ho 18 anni ma mi faccio del male volontariamente da quando ne avevo 16. I motivi sono molti: da bambina ho vissuto una brutta situazione familiare,mio padre è sempre stato assente e di me e di mia madre se n’è sempre fregato…quando avevo 6 anni si sono separati,forse è stata una liberazione. Ho iniziato coi disturbi alimentari a 13 anni: bulimia. Da quando avevo 14 anni un mio insegnante mi molesta. A 16,l’anoressia e i primi tagli. Adesso,anoressia,bulimia,fumo,ferite. Vado bene a scuola,la mia famiglia mi vuole bene,ho buoni amici,ma sono arrivata a pesare 43 chili e ho tanta paura di morire.

    Rispondi
  106. Chiara
    Chiara dice:

    Stamattina ho sentito il bisogno di farmi male e dopo circa 7 mesi che non lo facevo mi sono graffiata le braccia con un compasso a scuola. Ho paura. Sono confusa e non so se dirlo al mio ragazzo. Una settimana fa mi ha visto stare male e io gli ho detto che a volte ancora sento il bigno di ferirmi o vomitare. Mi sento una nullità. Pensavo di essere in grado di resistere ma non ce l’ho fatta.

    Rispondi
  107. Luna Blu
    Luna Blu dice:

    Mademoseille sadique…hai paura di morire…ma, nonostante la paura, tu vuoi morire o no?

    Chiara succede a volte di sentirsi più fragili…l’importante è rialzarsi e ricominciare a lottare… 😉

    Rispondi
  108. .:AlekoS:.
    .:AlekoS:. dice:

    Leggere tutte queste storie, una dopo l’altra, è stata un’esperienza terribile… Pensare che tutte queste persone condividono, pur con mille differenze, angoscie paure e dolore, getta sulla società un’ombra abbastanza sinistra, che, a quanto pare, si fa finta di non vedere… Anch’io faccio parte di questa triste comunità, che sembra essere una rappresenzazione vivente e inconsapevole di un relitto alla deriva in un mare in tempesta… Vorrei che fosse possibile stringerci tutti insieme, in un unico grande abbraccio a occhi chiusi, per riprenderci un pò di quel calore, vita, felicità, salute, che scorre via lontano, insieme al nostro sangue maledetto… Non distruggetevi, cercati di essere forti e apprezzare il potenziale della vostra estrema, pericolosa sensibilità. Un abbraccio, my friends of misery…

    Rispondi
  109. susy
    susy dice:

    Ciao AlekoS, mi ha colpito molto quello che hai scritto. A volte mi capita di pensare che almeno per un giorno vorrei essere qualcun altro, proprio per sapere cosa si prova a sentire dentro di se quel calore, quella felicità e quell’impulso di vita che io non ho mai provato. Mi sento sola, morta dentro e forse è per questo che mi faccio del male, o forse perchè è semplicemente parte di me….nn lo so

    Rispondi
  110. AlekoS
    AlekoS dice:

    Molte volte sentirsi vivi, o comunque sentire qualcosa, sembra essere impossibile… E forse per questo il dolore appare come un’ancora di salvezza dall’oblio definitivo… Ma non posso, non voglio credere che questa sia la nostra unica strada… Non posso accettare che l’amarezza della solitudine interiore sia la nostra unica compagna…
    Il calore del nostro dolore è solo un falso amico, che, facendo finta di consolarci in realtà ci distrugge, portandoci ogni volta un passo più distante dagli “altri”, e forse dalla realtà…
    Penso che sia possibile per tutti, in qualche modo, vivere la propria vita con la dignità dei propri sentimenti, delle proprie emozioni, belle o brutte che siano… Accettarle, e accettare se stessi, è forse una delle possibili vie d’uscita dall’incubo esistenziale che a volte ci si para davanti…
    Vorrei poter dire che tutte queste belle parole siano di qualche aiuto, ma so che probabilmente non è così… Sono comunque l’espressione di quello che provo, in questo momento, e spero possano servire a qualcuno, almeno a pensare un pò…
    Un saluto a tutti voi.

    Rispondi
  111. Sissy
    Sissy dice:

    Mademoiselle sadique, anch’io scaglio la mia rabbia contro me stessa ma graffiandomi con le unghie che poi mi lasciano dei segni mostruosi. Anche mio padre se n’è sempre fregato!! Ma di me più che di mia madre… si sono separati qd avevo 5 anni.Soffro di disturbi alimentari da qd avevo 16 anni, ora ne ho 22 e ci sono ricascata. Pesavo 40 kg, ora mi sento uno schifo perchè mi hanno fatto riprendere i chili che ho perso e ci sono ricascata!! per fortuna ne ho già persi 4 ma oggi mi devo ancora pesare. per qt riguarda il tuo insegnante è grave. Sai che è da denuncia???

    Rispondi
  112. susanna
    susanna dice:

    Ciao a tutti,è un piacere essere ripassata da qui.Purtroppo sono mancata per tanto tempo,ma ho visto che qui non manca mai la voglia di parlare,di aiutarsi,di sfogarsi,e direi che è un buon punto di partenza.
    Oggi sto proprio male,certo non mi aspettavo un miracolo,ma per quanto io mi impegni e ce la metta tutta,non so stare furi dai guai,non so uscire dall’inferno che mi sono creata!Non so più se è per la mia fissa di essere magra,o il farmi male per provare a me stessa che esisto e provo ancora qualcosa,o la solitudine che mi distrugge ogni giorno di più….io non lo so.Ma so che fa male,che sto male e da sola non ne esco.Qualcuno ha un consiglio da dare a una persona che non sa più per quale motivo vivere???

    Rispondi
  113. Kate
    Kate dice:

    Susanna neanche io so per quale motivo una merda di persona come me sta ancora sulla terra, ma sono troppo vigliacca per uccidermi.
    Ci ho provato 2 volte e ho fallito, ora sono morta dentro ed è peggio.
    Sto chiusa in casa e nella mia malattia, ma se avessi un minimo di libertà forse sarei già morta

    Rispondi
  114. Faith
    Faith dice:

    In una serata come questa l’articolo sui tagli cade proprio a pennello… Durante l’anno paxato me ne sono fatta qlc1 cn il rasoio, soprattutto sulle braccia, xchè volevo exere preparata e coraggiosa e nn soffrire + del necexario qndo avexi deciso defintivamete di tagliarmi le vene… Da prima di Natale nn lo faccio +, da quando mi sono rimaste delle cicatrici che credo mi abbiano 1 po’ impressionata… Le guardo spexo, sono il mio marchio, il mio dolore che gli altri nn riescono a vedere… E il mio monito, anche nei momenti + tristi, xchè nn voglio + stare male!!! Sono i segni di una guerriera e ne vado fiera, xchè nonostante la disxazione faccia di tutto x sovrastarmi io sono ancora viva e continuo a lottare…

    Rispondi
  115. susanna
    susanna dice:

    Kate,quello che hai scritto mi è arrivato come un pugno allo stomaco,non per me,ma per quello che pensi e provi nei tuoi confronti.
    Io cerco delle risposte,anche se continuo a farmi del male….e finchè avrò la forza continuerò.
    Non conosco i tuoi problemi ,non so perchè ti definisci così,ma non ti ritengo una persona vigliacca.Non lo sei per il semplice fatto che stai vivendo,e vivere è un grande atto di coraggio.
    Non mollare,non mollare mai,e se ti senti morta dentro,pensa che puoi sempre rinascere e in un modo migliore. Se vuoi puoi parlarne con me!

    Rispondi
  116. paola
    paola dice:

    E da molto che non scrivo piu qui……non so il perche. Ormai mi viene a noia fare qualsiasi cosa……tranne quella. Da quando vado dal psicoterapeuta non è cambiato assolutamente niente, a volte mi chiedo perche ci vado ancora. Ci sono giorni come questo in cui vivere diventa davvero un peso insopportabile, un macigno nell’anima che è davvero troppo pesante da sopportare. Mi taglio, vedo il sangue scorrere e non mi sento meglio, ma almeno mi sfogo, trovo la forza di piangere. Sono molte le occasioni in cui vorrei farlo ma non ci riesco……a volte penso che se avessi la capacita di provare una qualsiasi emozione, se riuscissi a sorridere e piangere, forse non mi taglierei. Dal doc non faccio altro che parlare del mio passato e del mio presente e mi deprimo terribilmente. Perche non riesco a ricordare neanche un solo istante in cui posso dire di essere stata felice. Forse quando sono nati i miei figli, entrambi con parti poco dolorosi e brevi, ma non è sufficiente. Nulla lo è……solo il tagliarsi

    Rispondi
  117. Romina
    Romina dice:

    ciao a tutti sono Romina e ho 23 anni da 5 soffro di bulimia e da quasi un anno mi taglio.. Sto molto male, da bambina per cinque anni ho subito violenze sessuali da parte del convivente di mia madre fino a quando i servizi sociali mi hanno allontanata da casa mettendomi in una comunita per minori fino a 18 anni. adesso convivo da cinque anni. Il mio passato non mi da modo di vivere mi sento uno schifo ho tentato il suicidio tre volte. Lo scorso novembre ho anche iniziato una terapia di gruppo all’ABA per la bulimia ma per adesso nessun miglioramento anzi mi sto distruggendo sempre di piu! cosa posso fare per stare un po’ meglio? spero in una vostra risposta un abbraccio

    Rispondi
  118. bau89
    bau89 dice:

    ciao romina….
    qui potrai trovare persone che ti capiscono e con cui sfogarti quando vuoi….
    io ti consiglio di continuare la terapia, forse è troppo presto per vedere miglioramenti, ma piano piano arriveranno. vieni da una brutta storia quindi ci stà che ci voglia del tempo.
    posso chiederti di dove sei???

    Rispondi
  119. Romina
    Romina dice:

    è una terapia di gruppo con altre ragazze e una psicologa dove si può parlare di tutto. Il problema e che io non sono una chiacchierona! Hai voglia di dirmi qlc di te?

    Rispondi
  120. bau89
    bau89 dice:

    ah ho capito tipo autoiuto…
    di me nn c’è da dire tanto, anzi niente……nn ho problemi con il cibo, cioè dovrei starci più attento, però sro bene……il problema è una mia amica da tre anni (quaisi quattro) soffre di bulimia e nn so da quanto anche di autolesionismo….io l’ho saputo il maggio scorso, sono l’unico che è venuto a saperlo perchè lei glie lo ha detto. adesso sono in una situazione critica perchè lei nn ammette di stare male e io nn posso starle molto vicino perchè sono a firenze (per l’università). scrivo qui per capire come comportarmi con lei. ho voglia di aiutarla, ma spesso si finisce con l’incasinare di più le cose e nn voglio

    Rispondi
  121. paola
    paola dice:

    Anche qui…….come nel resto della mia vita………io parlo e nessuno ascolta…..io parlo e non un parola che non mi faccia sentire cosi sola…..intorno a me tutti conoscono il mio problema……..ma per quanto io chieda aiuto nessuno ascolta……..nessuno vuole ascoltare

    Rispondi
  122. Romina
    Romina dice:

    Cerca di stargli sempre vicino. Ma i suoi non si sono accorti di nulla? prova a dirle di andare sul sito dell’ABA e quello che avevo fatto io, é cosi che poi sono entrata a far parte di un gruppo. Cosa studi all’università?

    Rispondi
  123. bau89
    bau89 dice:

    bè paola qualcuno che ascolta c’è …. siamo con te nel tuo dolore solo che ci sono momenti in cui nn sai che dire e hai paura di peggiorare le cose….se vuoi parlare io sono qui, ma temo che nn ptrò esserti di grande aiuto…scusa

    Rispondi
  124. bau89
    bau89 dice:

    il problema principale sono i suoi, comunque no nn sanno niente e nn se ne accorgono in quanto la vedono 2 giorni a settimana (frequenta la mia vecchia scuola e abita abbastanza lontana quindi sta in collegio). la portai in un piccolo centro dove si ritrovano delle ragazze per parlare di questi problemi, conosevo alcune di loro, e mi hanno detto che dovrebbe andare in un centro più grande, il problema è he si rifiuta perchè “è una cosa passeggera e nn c’è da preoccuparsi”…..
    frequento il primo anno di “tecniche di laboratorio biomedico” ma perchè nn sono riuscito a rientrare nel corso di laurea che mi ero prefisso “dietistica”…riproverò il prossimo anno…….
    tu cosa fa???

    Rispondi
  125. Eikichi
    Eikichi dice:

    Paola forse puoi aiutarmi tu a dare una risposta alla mia domanda…
    Perchè ci si taglia?
    Un sabato sera di settembre ero nella mia peggior condizione,depresso,strafatto e ubriaco…eppure per sentirmi bene mi sono dovuto tagliare,chiuso nel bagno del bar della mia amica ho cominciato a passare il coltello da parte a parte sul mio corpo…forse cercavo di scacciare il dolore con altro dolore,forse volevo sentirmi forte,forse…..forse volevo sentirmi libero o mi odiavo semplicemente..fatto sta che avevo bisogno di altro dolore…ma perchè..non soffriamo già abbastanza…Grazie se vorrai rispondermi.

    Rispondi
  126. Romina
    Romina dice:

    faccio la barista da sei anni non posso fare molto altro perche non ho finito gli studi. ma la tua amica ti ha detto come mai ha iniziato a essere bulimica?

    Rispondi
  127. bau89
    bau89 dice:

    un accumulo di problemi, dalla famiglia al collegio ai ragazzi….
    la famiglia è disastrata, il collegio è come una prigione, e con i ragazzi nn ha mai avuto fortuna, infatti la goccia che ha fatto traboccare il vaso fu quando scoprì il suo ragazzo con un’altra.
    come ti trovi al lavoro???
    perchè nn hai finito gli studi???se posso chiedere

    Rispondi
  128. Romina
    Romina dice:

    non ho finito di studiare perche la mia mente era troppo occupata dal mio passato e poi ero in comunita e siccome a 18 anni dovevo uscire dovevo per forza avere la mia autonomia. Al lavoro va abbastanza bene è l’orario che è pesante quasi dieci ore al giorno. tu che fai oltre all’universita?

    Rispondi
  129. bau89
    bau89 dice:

    in teoria la scuola che ho fatto (alberghiero e mi sono specializzato in cucina) mi da varie possibilità, nel senso che di lavoro ce nè e si trova bene. ma visto che voglio laurearmi lavoro il week end come cameriere in un ristorante che tiene più di mile persone. anche io faccio turni massacranti da unire allo studio, però è qquello che ho scelto e mi va bene.
    hai scritto che convivi, lui sa dei tuoi problemi???

    Rispondi
  130. Romina
    Romina dice:

    ti scrivo il numero verde dell’ ABA 800165616 dovrebbe esserci una sede anche a Firenze se vuoi saperne di piu sulla bulimia e su come puoi aiutare la tua amica. Puoi andare anche sul sito. adesso ti saluto spero mi scriverai ancora GRAZIE un abbraccio

    Rispondi
  131. bau89
    bau89 dice:

    bè se ne sei sicura…è una tua scelta, ma ricorda che le persone ti possono sorprendere.
    comunque grazie per il consiglio sto guardando il sito ed è molto interessante

    Rispondi
  132. paola
    paola dice:

    Perche ci si taglia? io non so come rispondere. So solo che nei momenti in cui tutto è perso, quando non ho piu nulla a cui aggrapparmi…cerco il coltello, il taglierino o le forbici. Non capisco neanche se davvero mi fa bene o no, se davvero mi aiuti, ma sento che devo farlo, assolutamente. Una volta lo fatto persino mentre lavoravo: lavoro dentro un macello e con la scusa che si usano coltelli non è difficile trovare la possibilita di tagliarsi o nascondere il fatto che lo fatto dicendo che mi è “scappato”. Per quanto riguarda me, penso che il mio problema principale sia che non riesco a provare emozioni, piangere o ridere. Ho gia sofferto troppo e l’idea di provare di nuovo sentimenti che mi possono far male mi terorizza. é piu facile per me accettare il fatto che piango perche sento un dolore fisico.

    Rispondi
  133. Eikichi
    Eikichi dice:

    Forse perchè il dolore fisico si riesce a sopportare meglio,a controllarlo meglio…quello ce lo procuriamo noi e siamo noi che decidiamo in che misura sentirlo..ma come dici tu..è una cosa che si sente di dover fare…per stare meglio!!almeno all’apparenza.

    Rispondi
  134. Chiara
    Chiara dice:

    Quando mi tagliavo o vomitavo spesso lo facevo per dimostarmi che ero in grado di avere il controllo di me stessa, che sapevo fare ciò volevo; per questo più male mi facevo più mi sentivo forte. Quasi sempre questo desiderio di controllo era accompagnato da un bisogno di punizione, talvolta una forte voglia di autodistruzione. Ora che sto smettendo non so bene se sono più libera ora o lo ero quando potevo farmi del male senza tener conto di nessuno.

    Rispondi
  135. paola
    paola dice:

    Sai Chiara tu mi hai dato uno spunto sul quale ragionare: forse anche io ho bisogno di una forma di controllo nella mia vita. Effettivamente molte delle mie sofferenze sono state causate da atteggiamenti e soprattutto dalla volonta di altre persone.
    Ieri ho saltato il pranzo e non perche mi sia sforzata di non mangiare ma semplicemente non avevo fame (come spesso mi accade, anzi non ricordo neanche piu quando ho fatto un pasto completo), ma poi mi sono tagliata, e tanto e dopo ho cominciato a ingozzarmi di cioccolata, caramelle e qualsiasi altra cosa che trovavo in credenza. Ho guardato il mio braccio e quando ho iniziato a tagliarlo, guardavo il sangue e ho continuato ad affondare il taglierino perche non mi bastava mai. Come mi sono sentita dopo? Non so come rispondere, so solo che sentivo il cuore battere, cosa molto rara per me e poi i morsi di una fame che non si puo definire tale, era solo voglia di schifezze.

    Rispondi
  136. Romina
    Romina dice:

    ciao Paola io quando mi taglio o mangio e vomito è come se dopo mi sentissi piu libera tutta la tensione se ne va però rimangono tutti i sensi di colpa e mi sento uno schifo…insomma sono un gran casino!

    Rispondi
  137. Chiara
    Chiara dice:

    Il farsi male è sicuramente un atto liberatorio. Per quanto riguarda il riempirsi di schifezze penso sia un altro modo per distrarsi. Lo faccio anch’io e mi rendo conto che quando lo faccio è come se mi prendessi una pausa da tutto, e questo mi fa stare meglio.

    Rispondi
  138. paola
    paola dice:

    Vengo raramente qui. Forse perche a volte mi sento fuori luoghi, come se mi intromettessi in discorsi altrui. Io ho un fabbisogno di cosidette schifezze in continuazione: se devo scegliere tra un piatto di pasta e un cucchiaio di cioccolata, scelgo sicuramente la seconda. Inizialmente pensavo fosse solo golosita, ma con il tempo si è trasformato in qualcosa di diverso. Il psico dice che, dato che la mia salute non è ottimale, è un altro modo che ho trovato di farmi male, con la differenza che il taglio è una cosa decisamente piu evidente.
    Io sono di Genova e lavoro in un ambiente puramente maschile (al macello). Non è stato facile far accettare la mia presenza, ma adesso vi sto benissimo e per quanto sia un lavoro duro e pesante io sto bene ed è sorprendente come mi sento piu a casa li che in casa mia. Spesso mi trovo immersa in pensieri oscuri, in realta che vorrei cancellare e dimenticare, ma non ci riesco e per quanto voglia gridare non riesco a farlo, e il pensiero torna li: al mio taglierino nascosto tra gli assorbenti in bagno, o in quello che porto in borsa. Pero devo amettere che poterne parlare qui senza sentirsi analizzati o giudicati mi fa bene ed è forse anche per questo che mi dilungo sempre cosi tanto quando posso scrivere.

    Rispondi
  139. susanna
    susanna dice:

    Ciao a tutti.
    Più passo di qua,più leggo….più sento che questo è l’unico posto dove non mi sento strana,o sola,perchè nella vita reale,di tutti i giorni,è quello che mi ritrovo ad essere.
    Il punto è che stiamo tutti male,che non sappiamo come uscirne….
    Sono giunta qui lo scorso anno,perchè ero curiosa di sapere quante altre persone avevano a che fare con l’autolesionismo come me,e sono ancora qui, avolte come un ombra,ma ci sono.
    Ci vuole metodo anche a farsi del male,ci sono così tanti modi per farsi del male….Non stò più a chiedermi se è giusto o sbagliato,cerco solo di andare avanti un giorno di più,e se farmi male fuori mi concede anche solo per 5 minuti di mettere a tacere il male che ho dentro,va bene.Che altro si può fare,quando non resta niente e non si hanno più interessi per niente?

    Rispondi
  140. susanna
    susanna dice:

    Ciao Luna Blu,è difficile spiegarti perchè penso così,o quando ho iniziato….Io ci provo così tanto a fare del mio meglio,ma il mio meglio non è mai all’altezza della situazione,non è mai abbastanza.Suppongo che farmi del male possa essere quando mi taglio,o il fatto che vorrei essere magrissima e non mangiare è la principale delle mie preoccupazioni.Ma il male più grande me lo fa tutto ciò che mi sta intorno,chi si dimentica di me,chi mi usa,chi ha paura di tendermi la mano,chi si aspetta troppo,e chi non piangerà neanche quando sarò morta.Oggi poi è una di quelle giornate in cui non vedo la minima speranza di niente,ma si può essere tanto apatici nei confronti della vita?

    Rispondi
  141. paola
    paola dice:

    La vita fa schifo o almeno la mia lo è stata e lo è ancora e penso che sia uguale per la maggior parte di quelli che sono qua. Anche oggi….come quasi tutti i giorni mi sono tagliata e non posso dire che sto meglio. Temo che neanche questo mi basti piu. Sto cercando in tutti i modi di tirarmi su. Di far evadere la mia testa altrove, ma nulla sembra funzionare. Temo di essere arrivata al limite, il tagliarmi non mi da piu la stessa soddisfazione che mi dava prima. Neanche questo riesce a farmi piu piangere, neanche questo non fa piu esplodere la rabbia che ho dentro. Ho paura……ho paura di quello che potrei fare, ma non per me, ma per i miei bimbi. Che immenso dolore darei loro se li lasciassi senza la loro mamma? Il peso di questo mi fa star ancora piu male perche non sono libera neanche di decidere di morire. Vorrei poter dare a tutti voi una parola di conforto, un aiuto anche se minimo, ma se non riesco ad aiutare me stessa con quale diritto posso dare consiglio ad altri?

    Rispondi
  142. Chiara
    Chiara dice:

    Ieri sera mi è venuta una grande voglia di tagliarmi. Mi sono fatta solamente un graffio col coltellino. Oggi a scuola sono tornata a graffiarmi con il compasso. Temo che le preoccupazioni mi portino a farmi ancora male. è difficile smettere una volta per tutte.

    Rispondi
  143. susanna
    susanna dice:

    Ciao,eccomi ancora qua!Paola,anche a me piacerebbe poter essere utile anche in modo minuscolo,ma mi rendo conto che forse non sono in grado,perchè io per prima ho bisogno d’aiuto.Però il punto è che ci pensiamo,ed è già qualcosa,questo vuol dire che abbiamo ancora dentro qualcosa di buono…quindi in qulche modo è come se avessimo ancora una speranza.Anche io a volte penso di non poter essere libera di morire….e forse è meglio così,e magari lo è anche per te,è un pò come se i tuoi figli ti stessero salvando la vita.
    A te Chiara,vorrei poter dire con certezza che si può smettere,ma non posso parlare per esperienza personale…..io faccio finta di smettere,ma poi vedi,torno sempre al punto di partenza!Ma tu puoi dimostrarmi che sbaglio,e che sei più forte di me!Ci proverai?

    Rispondi
  144. Chiara
    Chiara dice:

    Grazie Susanna per la risposta. Sto provando a smettere, anche se non lo faccio tanto per me quanto per il mio ragazzo, ma a volte la voglia torna come è normale che sia. Non vomito più da circa 10 mesi e non mi faccio un vero e proprio taglio da poco meno però a volte ne sento il bisogno. Un po’ mi sto abituando a questa nuova condizione e mi sento più forte di prima per questo ma altre mi sento come se avessi perso una parte di me, un modo per sfogarmi e sentirmi libera. Non so quanti anni tu abbia e da quanto tempo ti faccia male, se lo hai scritto ti chiedo scusa perchè non l’ho visto, comunque penso che con un grande sforzo anche tu, così come Paola, potrai vivere almeno qualche giorno spensieratamente e magari i giorni diventeranno mesi e così via fino a smettere. Te lo auguro. Posso chiederti se hai chiesto aiuto a qualcuno?

    Rispondi
  145. susanna
    susanna dice:

    Ciao Chiara,mi fa davvero piacere leggere le tue parole!Brava,sei davvero brava,continua così e non mollare mai.E fidati,anche se i momenti di sconforto ci sono,e ti senti come se avessi perso una parte di te,in realtà sei molto più forte ora.E più andrai avanti,più sarai forte,credo che sia questa la vera forza,e tu ce lo stai dimostrando!
    Per quel che riguarda la mia età,stai tranquilla,non l’ho mai scritta.Diciamo che non sono più un’adolescente…..ed ho iniziato a farmi del male molto tempo fa,e neanche sapevo quello che stavo facendo……Sicuramente,come dici tu,con un grande sforzo poteri anche farci qulcosa,ma continuo a ripetermi che non ne vale la pena,forse non lo voglio davvero perchè non ho nessun valido motivo per farlo.
    Non credo di aver mai cheisto espressamente aiuto a qualcuno per questo…..ma vedi,se la gente volesse,vedrebbe anche senza una mia richiesta d’aiuto….Quindi loro non mi vedono,ed io non esisto!

    Rispondi
  146. Clode
    Clode dice:

    Era tanto che non lo facevo, pensavo di poterla controllare questa cosa, invece ho ricominciato a tagliarmi!
    è una pulsione troppo forte, è un odio verso il mio corpo che travalica la mia capacità di controllo, prima mi frenava il timore di essere scoperta, ora neanche più quello… Martedì avrò una visita, di sicuro mi faranno spogliare e si vedrà lo scempio che mi sono fatta… Perchè io non mi taglio sulle braccia, un punto troppo esposto, ma sul busto, pancia, fianchi, cosce… Non ho alcun rispetto per il mio corpo la vedo solo come carne inutile da eliminare…
    L’autolesionismo è in fondo una specie di tentato suicidio, solo che manca il coraggio di andare fino in fondo…

    Rispondi
  147. susanna
    susanna dice:

    Ti capisco Clode,io sto lunghi periodi senza tagliarmi,ma poi basta 1 attimo per tornare a farlo.A volte penso che i mie tagli dovrei nasconderli,e mi preoccupo davvero di farlo……ma in alcuni casi è impossibile,e la cosa che fa più male è che poi tante persone fanno finta di non vederli.Io mi taglio sulle braccia e le caviglie,non uso una grande logica,perchè lo faccio senza pensarci troppo.E’ vero che l’autolesionismo è una specie di suicidio,solo che manca il coraggio….la penso proprio come te.Prima di sera succederà ancora,perchè è sabato,e devo fare la persona normale,mi hanno invitata per cena,ma ho già specificato che non toccherò cibo.Insomma,mi ci vuole una scossa per sopportare la serata…..Ho fatto tanti sforzi ed oggi la mia bilancia segnava 39,non è il mio obiettivo,ma è un buon punto di partenza,non posso rovinare tutto…..
    Auguro a tutti voi un buon week end,spero di tornare qui prestissimo,perchè è l’unico posto dove mi sento capita.

    Rispondi
  148. paola
    paola dice:

    sono a pezzi. oggi ho la morte dentro. non c’è nulla da fare. appena mi sembra di aver trovato un certo equilibrio succede qualcosa che lo spezza. non posso piu ricominciare, non posso piu ricercare una forza che non ho. oggi mi sono tagliata piu volte e l’unica cosa che ho ottenuto è stare peggio.

    Rispondi
  149. susanna
    susanna dice:

    Cara Luna Blu,la domanda giusta è: quanto sono bassa?????Troppo bassa,troppo bassa…..e quindi è normale compensare cercando di pesare poco!
    Questa settimana sono stata brava,ma non è mai abbastanza.Il problema è che inizio già a sentirmi male….odio i giorni di festa.Figuriamoci:le persone mi calcolano poco normalmente,nei giorni di festa hanno una scusa in più per scordarsi proprio di me.E’ successo ancora,succede sempre,mi cercano quando hanno bisogno,e quando il problema è risolto spariscono.E se ho bisogno io che succede?No……per me nessuno ha tempo,mi dicono che devo imparare a cavarmela da sola.Certamente.Poi mi chiedono che cosa sono le cicatrici che ho sulle braccia(come se glie ne fregasse qualcosa….),e facendomi vedere foto di modelle anoressiche mi dicono “tu diventerai così”….Si,magari,sarebbe già qualcosa!
    Quindi mi restano:le mie cicatrici,e il mio sogno di essere magra.
    Paola,tu come ti senti?Quanto ti capisco….Però mi sento di dirti che non devi arrenderti mai,perchè si può sempre ricominciare,basta volerlo.
    Un bacio grande a tutti!

    Rispondi
  150. jes
    jes dice:

    ciao SUSANNA,
    le cicatrici che hai sulle braccia con il tempo si assottiglieranno e tu non ci penserai più,vedrai.
    Io non so se ti sei fatta dei tagli e non voglio chiedertelo,ma se fosse così sappi che per esperienza personale ti dico che a poco a poco le noterai sempre meno.
    Per quanto riguarda le feste ti do ragione…ci si sente ancora più soli,ma forse se imparassimo a bastare anoi stessi il probleme non si porrebbe!Il mio ragazzo ed io conviviamo,ma negli ultimi 3 giorni ci avro parlato al massimo mezz’ora…e questo è solo uno dei tanti periodi che mi ignora.Cosa farai domani?Cerca di stare bene,io sono qui,quando vuoi!

    Rispondi
  151. Mademoiselle Sadique
    Mademoiselle Sadique dice:

    Proprio adesso che ricominciavo a stare meglio,proprio adesso che avevo ritrovato un po’ la voglia di vivere…ecco che torna tutto come prima se non peggio. Mi iscrivo in palestra (ormai peso 41.2 chili,faccio schifo) e la prima persona che vedo lì è il mio molestatore…. ma vaffanculo. E intanto,dieci tagli sanguinanti.

    Rispondi
  152. susanna
    susanna dice:

    Ciao atutti!jes,forse per le cicatrici è come dici,ma sai forse qual’è il problema più grande?Che le vedo solo io per ciò che realmente sono,ognuna rappresenta qualcosa,e gli altri non lo sanno…..non è questo che gli interessa sapere.Comunque hai detto una gran cosa:basterebbe imparare a bastare a noi stessi.Sono anni che ci provo,e a volte la mia solitudine la tollero,me la faccio andar bene,ma poi ci sono alcuni momenti in cui ricordo,e fa un male pazzesco.Il punto è che so cosa perdo,perchè se non avessi mai avuto niente non ne sentirei neanche la mancanza,è per questo che spesso penso che se perdessi la memoria sarebbe meglio.
    Scusami,ma perchè il tuo ragazzo ti ignora?????Lo fa abitualmente????Io sono abituata ad essere ignorata,non è piacevole per ninete.Figurati che preferisco si parli male di me piuttosto che niente,perchè anche se nel male,però vengo considerata un pochino….per un attimo mi vedono!
    Per queste feste alla fine non è andata così male…..sono riuscita a mangiare poco,e qualcuno si è anche ricordato che esisto.Tu come te la sei passata?
    Luna Blu,fai bene a fregartene dell’altezza, è così che si fa…..sono io che non accetto niente di me.E mi fa piacere che tu ora stia meglio,dai speranza a tutti noi.
    E tu,Madamoiselle Sadique,perchè dici che fai schifo pesando 41.2?Poi se posso darti un consiglio,cambia palestra….non ne vale la pena di massacrarsi
    tanto…..
    Concludo ringraziando tutti,perchè ci siete sempre,e questo per me è importantissimo.

    Rispondi
  153. jes
    jes dice:

    ciao a tutte,
    SUSANNA beata te che ti sei controllata durante le feste di pasqua…io sono ingrassata un kilo e mezzo…ma adesso starò a stecchetto.
    Dico che il mio ragazzo mi ignora perchè ultimamente lo ha fatto spesso,ma credo che sia anche colpa della mia fissazione sul peso,non parlo di altro che di kg e calorie!poverino…Baci a tutti!Luna blu ti ricordi di me? cm stai?besos

    Rispondi
  154. Mademoiselle Sadique
    Mademoiselle Sadique dice:

    Mah,cambiare,non cambiare…che differenza fa in fondo? Tanto in un modo o nell’altro sto sempre male…e allora tanto vale stare male del tutto,nel profondo; massacrarsi,hai detto bene susanna. è il termine esatto. Volersi male e volersi fare del male fino in fondo; e poi,prima o dopo penso che dovrò superarla la mia paura.

    Rispondi
  155. susanna
    susanna dice:

    Ciao a tutti! Mi sento malissimo oggi…non che sia una grande novità,ma a volte ne prendo più consapevolezza,e allora è peggio del solito.Allora mi metto qui,nel mio angolino ad aspettare che passi.
    Non avrò mangiato molto a Pasqua……ma mi sembra di essere lo stesso una balena.E poi le feste mica sono finite,mi viene male solo a pensarci.
    Mademoiselle Sadique,le tue teorie non sono neanche sbagliate…ma per superare le tue paure non è necessario massacrarti.Io sono la persona meno indicata per dirti questo,ma volersi male non è la soluzione di niente.Anzi,forse potersti fare qualcosa di buono provando a volerti bene….provare non costa nulla!
    Auguro a tutti un buon week end,io sinceramente….non vedo l’ora che passi….

    Rispondi
  156. paola
    paola dice:

    Ho letto tutto cio che è stato scritto qui e sento vicino a me molti di voi. Condividiamo lo stesso dolore, la stessa rabbia, le stesse paure e in questi momenti in cui mi sento completamente sola mi aiuta a pensare che tanto sola non sono. Parlare liberamente di cio che ci tormenta è uno sfogo per me non indifferente anche se non sufficiente. In questo momento sto cercando di resistere all’impulso di tagliarmi: mi distraggo scrivendo, ascoltando musica, giocando con il mio bimbo, facendo la spesa. Ogni scusa è buona per tenermi impegnata. Non so quanto resistero ma tento di resistere piu che posso perche per me sarebbe gia un bel passo avanti non farlo al primo impulso.
    Io mi odio: odio il mio aspetto, odio la mia fragilita, odio la corazza che mi sono posta davanti per mostrare al mondo intero che sono molto piu forte di quello che in realta sono, odio il fatto che basta la minima sciochezza per distruggermi anche la piu infantile.
    Vorrei essere piu presente qui nel sito ma la mancanza di tempo mi impedisce di poter parlare con voi quanto vorrei. Mi spiace di non poter rispondere subito a chi mi fa domande o a non essere piu presente quando qualcuno ha bisogno. Scusatemi

    Rispondi
  157. Chiara
    Chiara dice:

    Non farsi male al primo impulso è molto importante. Paola devi sentirti forte nei momenti in cui ce la fai. Qualche giorno fa ho preso il mio vecchio coltellino col quale mi tagliavo e ho desiderato rifarlo. Non l’ho fatto e sono contenta per questo. Adesso da parecchi mesi non mi taglio e non vomito. Sono riuscita a raggiungere questo obiettivo usando tutta la forza che ho, forse più che per me per il mio ragazzo. A volte mi sento sola ma voglio farcela. Un po’ alla volta si può.

    Rispondi
  158. paola
    paola dice:

    Ci sono momenti in cui penso: sono forte, ho superato cose terribile, posso farcela anche stavolta. Ma purtroppo basta veramente poco per farmi crollare in pensieri davvero negativi e la mente torna li, al coltello al sangue, al dolore. Di recente sono andata davvero vicina alla fine, ma è bastato un momento di esitazione, un pensiero al sorriso dei miei figli per fermarmi e limitarmi a quello che faccio sempre.
    Ora mi sento meglio, ma ho il terrore del momento in cui crollero di nuovo, perche succedera, ed è allora che dovro dimostrare a me stessa che posso essere davvero forte, come ero un tempo.
    Chiara la tua di forza la invidio e nello stesso tempo ti ringrazio per aver raccontato questo, perhe mi dai speranza, quella speranza nel futuro che spesso non ho.

    Rispondi
  159. paola
    paola dice:

    che delusione! pensavo che questo fosse un sito dove condividere con altri le proprie sofferenze, i dubbi e le paure, uniti da un comune malessere. Invece è riuscito solo a farmi sentire ancora piu sola. Nessuno a voglia di parlare, nessuno ha voglia di venirne fuori insieme dai nostri incubi. Mi dispiace dire questo, ma è tanto che attendo che qualcuno abbia una parola per me o io per altri. Tanto per cambiare mi sono legata a qualcosa che poi è sparita. Ora che avrei tanto bisogno di aiuto mi ritrovo un altra volta sola.

    Rispondi
  160. Luna Blu
    Luna Blu dice:

    Che pessimismo!
    Paola di dove sei?
    Quanti anni hai?
    Racconta della tua malattia se vuoi…io mi sento ottimista da un bel po’ di tempo…
    Cely..perchè affermi questo?

    Rispondi
  161. paola
    paola dice:

    Sono autolesionista ed era gia da parecchio che non mi capitava piu di tagliarmi ma ora ho ricomninciato. Pensavo di aver superato il problema, di essere diventata piu forte, ma la vita lo è stata piu di me. L’ennesima delusione è arrivata, l’ennesima volta qualcuno è riuscito a ferirmi nel profondo senza neanche rendersene conto. Mi sento sola contro tutto il resto del mondo, sento che niente cambiera che tutto è perfettamente inutile. Nulla è cambiato, neanche io sono cambiata anche se pensavo di essere riuscita a farlo.
    Cely non ho capito cosa tu voglia dire.
    Luna a te mi sento solo di dire che essere pessimista è l’ultima difesa che ho: se non mi aspetto niente, niente mi puo ferire piu di quanto lo sia gia.
    Perche credere che le cose possono cambiare se invece non è vero? Troppe volte mi sono rialzata e troppe volte sono caduta sempre piu in basso e ora non so piu dove attaccarmi per risalire.

    Rispondi
  162. Chiara
    Chiara dice:

    Oggi ho avuto un momento di crisi e ho desiderato farmi del male. Ho anche preso il coltellino con cui mi tagliavo ma poi non l’ho fatto. Usarlo probabilmente mi avrebbe solamente dato la possibilità di sfogarmi e di conseguenza di calmarmi prima ma mi sento di poter dire che non mi avrebbe fatta stare meglio. Ora sono contenta, averlo messo giù mi ha dato una bella soddisfazione. So che questa è la mia forza, non il tagliarmi, non il vomitare ma riuscire a dire “no, non lo faccio”. Smettere è difficile ma è così che si può ritrovare poco alla volta la fiducia in noi stesse.

    Rispondi
  163. Mademoiselle Sadique
    Mademoiselle Sadique dice:

    Ciao a tutti!! Volevo dirvi che….sto bene. Sì,anche a me sembra un po’ assurdo ma in effetti è proprio così: non mi taglio da più di sei mesi,proprio NON NE SENTO IL BISOGNO,ed è fantastico. Poi… La mia tormentata relazione con il cibo migliora,anche se non può dirsi ancora ottimale: il mio peso adesso è stabile a 44 chili,anche se adesso mangio noto che non riacquisto peso,e questo è buono credo!! Sono riuscita a finire il liceo con 77/100 anche se avrei potuto fare di più ma sono comunque contenta visto come stavo… Mi sono iscritta all’università (che mai avrei pensato di riuscire a fare) e mi trovo abbastanza bene,sono riuscita a fare delle amicizie ed è un periodo che sono molto serena. Devo ringraziare mia madre,il mio ragazzo che c’è sempre per me,un’amica in particolare a cui devo tantissimo e anche se adesso la vedrò un po’ più raramente le vorrò sempre più bene…….queste persone mi hanno dato la forza per reagire e combattere,e così penso di stare uscendo dal tunnel,ma soprattutto la forza che ho adesso ho dovuto trarla da me stessa,perchè se tu stessa non hai la volontà di guarire,nessun altro può dartela. Confido anche in voi,tutti se vogliamo possiamo farcela. Un bacio

    Rispondi
  164. Emma
    Emma dice:

    Ciao a tutti.Sono nuova qui e anche io vivo il problema dei tagli.Ho cominciato mesi fa dopo 3 anni passati nel buio(una violenza poi una storia trasformatasi in percosse).Anche se vengo aiutata con terapia psicologica/psichiatrica e farmacologica mi taglio ancora.Quando sono giù,quando non riesco a calmare il male che ho dentro allora mi taglio.E vedere tutto quel sangue scorrere,poi le ferite,poi le cicatrici è la sola cosa che riesce a darmi un po’ di pace.Mi dico che finirà,che un giorno guarirò davvero ma ogni volta ricomincio.All’inizio erano solo le braccia ma adesso non bastano più.A volte,quando mi chiedono il perchè delle cicatrici(che cerco comunque sempre di coprire),rispondo evasivamente,a volte dico la verità.E se dico la verità le persone mi guardano con aria interrogativa o addirittura con sprezzo(perchè certa gente ritiene ancora che si tratti di un gioco o di un capriccio).Poi prendono le distanze perchè ai loro occhi sono solo una pazza.Così tengo tutto per me e i tagli si moltiplicano.Parlare non serve….è già tutto scritto….sulla mia pelle!

    Rispondi
  165. Rosa
    Rosa dice:

    Chiara,
    bello!!! il tuo messaggio..” So che questa è la mia forza, non il tagliarmi, non il vomitare, ma dire – no, non lo faccio- smettere è difficile ma è solo così che si può ritrovare poco alla volta la fiducia in noi stesse”
    Sento la stessa energia nel post di Mademoiselle ” ma soprattuto la forza che ho adesso ho dovuto trarla da me stessa, perchè se tu stessa non hai la volontà di guarire, nessun altro può dartela…”
    Grazie per le belle sensazioni che mi avete trasmesso!!!!!
    Spero che sia stato così anche per altre persone….

    Rispondi
  166. Emma
    Emma dice:

    ….ma perchè quando sei giù,quando stai male il tuo grido di aiuto è soffocato dall’indifferenza delle persone?Perchè anche chi dice di volerti bene non riesce a vedere che i tagli sono molto più che ferite esteriori?Non riesco a parlare,mi sto chiudendo in me stessa.Ho paura perchè mi sento sola,senza sicurezze.Allora mi taglio per sentire che sono ancora viva,che l’apatia non può vincere anche questo….

    Rispondi
  167. Romy
    Romy dice:

    Ciao Emma, il nostro grido di aiuto non lo sentirà mai nessuno perchè la gente effettivamente ha paura di vedere delle realtà diverse.. dobbiamo farcela da sole sono ormai anni che vado avanti con l’autolesionismo e i disturbi alimentari nonostante sia seguita da un centro specializzato in DCA e una psicologa dalla quale ormai vado da ben 10 anni!!!! dimmi qualcosa di te.. raccontati un po se ne hai voglia.. ciaoooo

    Rispondi
  168. Emma
    Emma dice:

    Io ho cominciato a tagliarmi qualche mese fa ma da allora la mia vita è cambiata,forse per sempre.Ho un passato di violenze che vorrei cancellare e a volte il rosso del mio sangue mi aiuta almeno a coprirlo.Non avrei mai pensato che sarei arrivata a questo….non avrei mai pensato che mi sarei fatta del male per non sentire più male.Quando cerco di ricostruire i passi che mi hanno portata fino a qui mi perdo….ma i tagli ci sono e adesso non ho neanche più paura che si vedano….anche se questo allontana da me le persone.Non riesco più a provare sentimenti,è come se guardassi con distacco la mia vita.

    Rispondi
  169. Emma
    Emma dice:

    ….stasera guardavo i miei tagli,meglio le cicatrici(perchè è da un po’ di tempo che non mi sfregio con il rasoio).non mi fanno più impressione,adesso sono parte di me.le guardo come se fossero una cosa normale,a volte mi sembra addirittura di apprezzarle.sono riuscita a non tagliarmi per un po’ ma più passa il tempo più sento che non ce la faccio e che devo tagliarmi ancora….non riesco a smettere,posso temporeggiare ma alla fine torno a tagliarmi.anche adesso che scrivo vorrei prendere quella lama e veder scorrere il sangue,cerco di fare tagli profondi,perchè i segni di questo male siano indelebili.

    Rispondi
  170. Roberta
    Roberta dice:

    Scopro solo ora questo forum….sono autolesionista più o meno da quando avevo 12 anni, ora ne ho 25 e non sono ancora guarita.
    Negli ultimi 5 anni il problema è diminuito perchè mi sono fidanzata e non riuscivo a giustificare i tagli con il mio ragazzo. Dopo la scusa del gatto e di graffi dovuti a incidenti più vari ho dovuto diminuirne la frequenza…ma ci penso di continuo.
    Ogni giorno penso che dovrei parlarne con lui, ma ho paura di non essere capita….qualcuno di voi è riuscito mai a confessarlo al proprio partner?

    Rispondi
  171. Emma
    Emma dice:

    Roberta io penso che dovresti parlarne con il tuo ragazzo,forse lui potrebbe darti un aiuto importante per guarire.Se davvero ti ama vedrai che ti aiuterà.Io l’ho detto al mio(adesso ex)ragazzo anche perchè i tagli non potevano essere nascosti ed era evidente come venivano fatti(erano degli squarci anche molto profondi).Nasconderti non ti aiuta a guarire anche se ti porta a farli meno frequentemente.E’ solo l’amore delle persone a te vicine ed una corretta terapia che può portarti alla fine di questa triste vicenda.Io mi taglio da qualche mese e non riesco più a mettere la parola fine a questa storia.A volte mi sembra di farcela perchè per un po’ di tempo resisto ma poi alla fine cedo.Sto seguendo una terapia ma la situazione non si è risolta.Chi mi sta vicino ritiene che la terapia non abbia effetto perchè non mi impegno ma sfortunatamente non è così.Ad ogni evento negativo,ad ogni piccolo problema io ricomincio a tagliarmi.Non so più cosa fare!

    Rispondi
  172. Emma
    Emma dice:

    Ho un problema.Da un po’ di settimane non mi sto tagliando.Sto provando a non farlo anche se a volte mi sembra una cosa impossibile.Per questo sono sempre nervosa….e mi sfogo sul mangiare….mangio qualsiasi cosa a qualsiasi ora del giorno e della notte.Anche quando non ho fame io mangio.Due anni fa avevo iniziato a fare una dieta seguita da un dietologo(per dimagrire)ma è stata un fallimento perchè dopo un po’ di tempo vomitavo per poter dimagrire.L’alimentazione per me è sempre stata un problema….mangio,ingrasso,provo a dimagrire,vomito.Aiutatemi!

    Rispondi
  173. Serena
    Serena dice:

    Scusate se mi intrometto. Anche io sono autolesionista, ma questo solo da due mesi. Ho iniziato a tagliarmi perchè ero depressa e sola. Ma questa è una cosa che mi porto dietro da ormai 15 anni, da quando sono nata. Non so se il motivo di questo sia dovuto alla mia infanzia, forsi si, forse no. Io sono stata adottata all’età di 6 anni, e prima di questo sono stata prima in una famiglia di cui ricordo poco o niente, se non che mi maltrattavano sia fisicamente che psicologicamente e cercavano di farmi sentire in ogni momento indesiderata, e poi in una comunità. Questa è una parte della mia vita che non sa nessuno perchè non e ho mai parlato, neanche con gli amici più stretti. Ma questo ha sempre influito su tt quello che facevo. Mi ha reso insicura. Mi ha fatto sentire diversa. Mi ha fatto sentire sola. Fino a due mesi fa, quando dopo una pesantissima litigata con i miei genitori mi sono chiusa nella mia stanza e senza neanche accorgemene dopo neanche 2 minuti avevo un taglio sul braccio, le forbici in mano e una strana sensazione di calma. Da quel momento è successo molte altre volte e adesso mi ritrovo con 9 tagli sul braccio sinistro. Non so perchè sono qui a dire queste cose. So solo che avevo bisogno di parlarne.

    Rispondi
  174. Emma
    Emma dice:

    Ciao Serena….è giusto che tu ne parli se questo ti fa stare(un po’)meglio.Penso che il tuo passato triste(come del resto anche il mio,vedi sopra)abbia avuto il suo ruolo nel momento che stai vivendo.Quando la vita viene segnata da forti traumi poi la persona inevitabilmente ne risente.Hai provato a parlare dei tagli con la tua famiglia(loro li hanno visti?)?Hai mai pensato di chiedere aiuto a qualcuno?Per esperienza personale ti posso dire che l’aiuto di uno psicologo/psichiatra può fare molto.Non lasciare che questa situazione si protragga ancora,più vai avanti più diventa dificile uscirne.Ciao.

    Rispondi
  175. Serena
    Serena dice:

    Ciao Emma, grazie per la risposta. Allora…no, non ne ho parlato con la mia famiglia perchè so che reagirebbero malissimo. Poi so che proprio non ce la farei a parlarne perchè non abbiamo un bel rapporto. Con loro ho sempe una maschera, piena di sorrisi e battute, e loro credono a quello. E a me va bene così. Comunque, parlarne ne ho parlato con una mia amica proprio l’altro giorno, ma solo perchè è riuscita a vederli lei i tagli e erano ormai troppi per dire che erano stati solo un incidente. Allora glielo detto. Ho detto -sì,me li sono fatti io- e l’unica cosa che è riuscita a dirmi è stata -ma sei emo?- e lì mi sono cadute proprio le braccia. Non mi sono neanche presa la briga di risponderle. Lo salutata e me ne sono andata. Da quel momento mi sono convinta che parlarne è inutile. Parlerne con quelli della mia età è inutile. Mi sembrano talmente superficiali. Non sanno neanche lontanamente cosa sia l’autolesionismo e neanche gli intressa saperlo. Quindi perchè parlarne? Perchè espormi e raccontare questo? Loro penserebbero che voglio solo attirare l’attenzione, come pensano sempre quando qualcuno ha dei problemi, e lo so per esperienza personale. Io non so se voglio smettere. Non so niente. So solo che è tutta la vita che mi sento così. Che mi sento sola o depressa. Non che sia davvero sola, ma le persone che ho intorno non mi piacciono, sono persone che mi vogliono bene ma a cui io non ne voglio. Vorrei provare la stessa cosa ma non è così. E non è affatto vero che il tempo guarisce tutt le ferite, il tempo non fa proprio niente. E se non lo fa lui lo devo fare io, perchè sono arrivata ad un punto in cui non riesco più ad accettare certe cose che prima cercavo di farmi andare bene. Non riesco più a sopportare di addormentarmi ogni sera sperando di non dover più aprire gli occhi il giorno dopo. E le forbici sono diventate la mia valvola di sfogo. Mi danno una sensazione piacevole perchè quando mi taglio riesco a non pensare. Mi fa dimenticare per un pò i miei problemi e non so se voglio rinunciarci. Non so se riesco a rinunciarci. Smettere di fare quello che faccio significherebbe lasciare spazio alla sofferenza di sempre. Continuare significherebbe riuscire per qualche minuto a non pensarci. Non so cosa sia meglio.

    Rispondi
  176. susanna
    susanna dice:

    Ciao Serena…tanto piacere di conoscerti,io sono Susanna,e capito qui perchè non ne posso fare a meno,perchè a volte è l’unico angolo di mondo,dove nel limite del possibile,respiro…Ho letto quello che hai scritto,e direi che ti capisco bene…anche io ogni sera,mi addormento con la speranza di non aprire più gli occhi.Eppure,come se la sofferenza non dovesse mai avere fine,mi sveglio sempre,e al peggio non ci sono mai limiti.Non so dirti cosa è giusto e cosa è sbagliato…io per prima faccio del mio meglio per farmi del male,perchè non sopporto la mia inutile vita come è ora….Guarda,non ho nessuna voglia di vivere o reagire,figurati che le persone che mi fanno discorsi giusti e razionali mi infastidiscono,e mi chiedo perchè non capiscono che io sono stanca, e voglio solo che tutto questo finisca.Ebbene,loro non capiranno mai,e a me non importa più che gli altri capiscano….Quindi sai,non sono qui a cercare di farti capire chissà che cosa,o a darti false speranze…non voglio convincerti a niente…figurati,nessuno ci riesce con me,non mi permetterei mai.Ma per quel poco che può valere,se ne hai voglia,io sono qua…non ti offro nulla se non la mia inutile esperienza,di fanatica delle diete,con le mie orgogliose cicatrici e il disgusto per la mia vita….E’ poco lo so,ma chissà,magari sei tu che hai qualcosa da insegnare a me,se sopravviverò…..

    Rispondi
  177. Claudia
    Claudia dice:

    Ciao, sono una ragazza di 15 anni e ho aperto questa pagina casualmente cercando rimedio al problema di mia cugina che ha un anno in meno di me alla quale io tengo molto. Per adesso è arrivata solo a farsi piccoli tagli nelle mani con la lametta del temperino ma ho paura che la questione si aggravi e che con il passare del tempo arrivi a farsi molto più male di quello che già si fa. Non riesco a sopportare il fatto che si autolesioni. Sono l’unica in famiglia che lo sa, perchè si confida abbastanza con me, nonostante sia una persona molto chiusa; e la maggior parte delle volte si taglia per aver litigato con la sua migliore amica (persona che secondo me non è affatto quella che lei ritiene che sia). Vorrei sapere se è il caso di dirlo a qualcuno, alla madre per esempio. Però l’unica mia paura di farlo è di tradire la sua fiducia. Si fida molto di me e non vorrei deluderla e perderla per aver detto tutto alla madre che, conoscendola, reagirebbe solo d’impulso, essendo una persona abbastanza severa. Anche mio zio (suo padre) è un genitore molto severo, soprattutto nei suoi confronti, più che in quelli della sorellina piccola. Ma c’è anche un altro problema che alla fine secondo me è la maggior causa delle sue piccole lesioni: si crede brutta e viene presa in giro da ragazzi che magari vedendola per la prima volta e non conoscendola la prendono subito di mira vedendola così insicura e timida. Per esempio una volta siamo uscite e c’erano questi tre ragazzi più grandi che non conoscevamo; hanno iniziato a riderle in modo evidente alle spalle e a beffeggiarla come la maggior parte degli adolescenti fa con le persone più deboli del gruppo. Tornando a casa piangeva in macchina nascondendosi a chi guidava (mia madre); quando siamo arrivate l’ho invitata a dormire nella mia stanza per parlarne: questa è stata la prima volta che mi ha confessato di recarsi questi piccoli taglietti per sofferenza personale. Io essendoci rimasta di stucco ho cercato di dirle di non dipendere dal giudizio degli altri; e che non vale la pena di distruggersi per delle persone così stupide, che non si rendono nemmeno conto di quello che dicono e fanno. Sono preoccupata anche perchè io sono di Genova mentre lei abita in Sardegna e non la posso “controllare” più di tanto. La sento spesso tramite webcam o chat e mi racconta sempre ciò che le accade. Adesso ha iniziato ad andare al liceo e anche lì ha trovato degli stupidi come quei ragazzi di cui vi ho appena parlato. L’ultima volta che l’ho sentita mi ha detto che si è tagliata di nuovo per aver litigato per l’ennesima volta con l’amica. Secondo voi cosa dovrei fare? Sono proprio persa…non vorrei fare danni peggiorando la cosa. Non voglio perderla. Ma soprattutto voglio aiutarla e farla star bene con se stessa. Grazie in anticipo per le risposte che mi darete (spero). Vi auguro il meglio che desiderate e soprattutto di stare bene con voi stessi; perchè sentirsi a disagio e fuori posto nel mondo, anche se io magari non posso capirvi completamente, è una cosa bruttissima. Un abbraccio! Complimenti a tutti per i bellissimi commenti.

    Rispondi
  178. Chiara
    Chiara dice:

    Ciao Claudia, sono Chiara, una ragazza di 19 anni ex autolesionista. Innanzitutto ti faccio i miei complimenti perchè sembri una ragazza matura e sei una premurosa cugina. Ti trovi in una situazione difficile perchè vorresti aiutare tua cugina ma non sai quale sia la cosa giusta da fare. Credo che qui nessuno possa realmente sapere quale sia la decisione migliore, ad ogni modo hai fatto bene a chiedere aiuto. Nella maggior parte dei casi è questo che devono fare le persone nella situazione di tua cugina. Qualche anno fa ho un po’ parlato a fatica del problema ai miei genitori e sono stata per un anno e mezzo in terapia da una psicologa. La cosa mi ha aiutato molto nel migliorare i miei rapporti con le persone ma non molto con me stessa. Ciò che mi ha aiutato è stato trovare, dopo anni di tagli e vomito, una persona che si è imposta di farmi guarire: il mio ragazzo. Ora, ti dico, non puoi sapere come andranno le cose ma se vuoi un consiglio il mio è quello di cercare di convincere tua cugina a parlarne con i genitori. Non essere tu ad andare da loro, potrebbe sentirsi tradita, ma falle sapere che è la cosa da fare e se vorrà aiutala a parlare con loro. Spesso la strada è molto dura e lunga ma ascolta questo messaggio da chi è uscito dalla sofferenza.
    Un saluto,
    Chiara

    Rispondi
  179. PUREMORNING
    PUREMORNING dice:

    Ciao a tutti,ho 20 anni e sono un’ex autolesionista. Voglio raccontare un po’ di quello che è stata la mia vita finora:
    – 14 anni: mi innamoro (anzi definiamola ossessione,durata ben 5 anni) di un mio insegnante,uno che scopava con le studentesse. Fortunatamente (dico,col senno di poi) mai corrisposta;
    – 16 anni: mi metto con un ragazzo e inizio ad avere disturbi alimentari e ad avere episodi di autolesionismo;
    – 17 anni: soffro in depressione per qualche mese,bulimia e tagli a go-go e decido di andare da una psicologa (ci rimarrò per tre anni);
    -18 anni: a volte mi taglio ancora,poi mi innamoro di una mia prof,una persona dolcissima,che sembra mostrare interesse nei miei confronti. Ma poi finisce il liceo (forse anche in questo caso,fortunatamente);
    -19 anni: mi iscrivo all’uni,primo anno tutto bene,dimentico il prof stronzo delle superiori e inizio una dieta che mi fa sentire bene col mio corpo,non mi taglio più. In estate lascio il mio ragazzo,per fortuna rimaniamo migliori amici (è una persona stupenda,c’è sempre per me),smetto di tagliarmi;
    -20 anni: inizio secondo anno università. Non ho voglia di studiare,sono sempre stanca,mi accorgo di starmi innamorando di un mio compagno (che sembrava mostrare interesse) ma quando dico di essere interessata non cambia nulla,sembra evitarmi. Perdo la fiducia in me stessa,non mangio più anche per il rinnovato terrore di ingrassare (che non avevo più da un anno),sto male,manifesto la voglia di arrivare a 42 kg (ora sono circa 47); poi,incontro un altro ragazzo in palestra: subito lui manifesta interesse abbastanza fisico diciamo nei miei confronti. La cosa inizialmente mi disorienta (lui ha 17 anni,io 20) ma mi lusinga. Ci sentiamo,siamo usciti un paio di volte e anche se ancora non è successo nulla io sono felice,con lui sto benissimo,ero al settimo cielo quando ci siamo visti!! E fin qui sembrerebbe tutto perfetto,ma non lo è: purtroppo lui si droga. E non solo canne (quelle non mi fanno né caldo né freddo) ma cocaina. E io ci sto male,vorrei salvarlo ma so che non posso,sto male e mangio poco,non ho voglia di studiare (anche se perfino lui mi esorta a non smettere l’uni),fumo troppe sigarette e vado in crisi se la bilancia segna anche solo un etto in più (al mio dietologo ho detto che sto continuando a seguire perfettamente la dieta ma non è così,mangio normale a cena ma quasi non pranzo). Aiuto,non voglio tornare a tagliarmi e a star male,forse mi sto anche innamorando,ma perchè non riesco a trovare serenità??? Scusate il monologo,e scusate se delirando ho scritto cose che magari non c’entrano un cavolo e di cui non vi può fregar di meno…

    Rispondi
  180. Giovanna
    Giovanna dice:

    Mia figlia di 12 anni si taglia ciocche di capelli di nascosto e si deturpa la chioma in modo visibile ma nega ogni volta. Non vuole mai tagliarsi le unghie e adora tenerle lunghe e sporche e fatico a convincerla a lavarsi. Qualcuno sa dirmi cosa succede a questa ragazzina?

    Rispondi
  181. Carlo
    Carlo dice:

    La mia ragazza (ex), è anoressica/bulimica, autolesionista, ha tentato il suicidio impiccandosi, mi ha lasciato perchè, giustamente, non si sente di affrontare il matrimonio anche per la mia giustificata paura. I sui insistevano per questo passo (a mio giudizio volevano sbolognarsela). Come posso aiutarla visto che lei mi ha lasciato? E’ giusto che io ancora provi ad aiutarla o meglio lasciarla da sola in modo che lei capisca e che decida di farsi aiutare?
    Grazie Carlo.

    Rispondi
  182. yris
    yris dice:

    è giusto si, carlo, che tu provi a seguirla, anche da lontano – l’isolamento totale purtroppo non fa che aggravare la situazione – ma in casi come questo l’unico aiuto possibile è quello medico, serio, qualificato.
    lei ha consapevolezza del suo problema? è in cura?

    Rispondi
  183. Carlo
    Carlo dice:

    Era seguita da una psichiatra-pscicoterapeuta ma ha voluto interrompere la psicocoterapia, ora si fa vedere di tanto in tanto da uno psichiatra che a mio giudizio non capisce nulla e le da solo una compressina di Paroxetina e EN gtt la sera o al bisogno quando ha le crisi di rabbia che si butta a terra come se fosse posseduta dal demonio!
    No, non vuole affrontare il problema come dovrebbe. Purtroppo è così. Io sono entrato per questa situazione in analisi e la mia psicoterapeuta ha detto che la devo dimenticare ma a volte vorrei continuare ad aiutarla. E’ una situazione di m……………… Grazie Carlo

    Rispondi
  184. elena
    elena dice:

    Ciao a tutti … Ho letto quasi tutte le esperienze, vicende scritte su questo sito . Mi sono davvero commossa: ciò che avete scritto è così profondo e triste .
    Ora vorrei riferirmi in particolare a Serena. Ciao , sono Elena piacere di conoscerti … Ho quasi 17 anni . Ank’ io sono una ragazza ke si taglia, circa da due anni . Sai ank’ io sono stata addottata all’ età di 7 anni e mezzo e forse allo inizio era per questo ke mi sono ferita , per il fatto di avere questo passato . Poi l’ atto di autopunirmi si è alimentato con la frustrazione di essere stata sempre presa in giro da quando sono, arrivata in giro ( per il mio strano comportamento, per come parlavo … ) per il fatto che alle medie non ero un grankè a scuola . E’ vero Serena quando dici ke essere stati adottati ti porta ad essere un po’ diversa dagli altri; più cresci più aumentano le emozioni e ci rode dentro il fatto di essere stati abbandonati e ci poniamo tante domande sulla nostra esistenza . Ma ricordati ke ci sono altre persone ke soffrono perkè sono un po’ diverse : il fatto di essere stati addottati certo ci porta ad una considerazione triste del nostro vissuto ma ci sono anke casi più gravi .
    Poi ho continuato ad ferirmi perkè non riuscivo a combinare niente di buono in questi ultimi anni e perkè facevo soffrire i miei : ” mi ferisco ogni volta ke faccio soffrire i miei ! “.
    Per il fatto ke mi ferissi e per il fatto ke non esprimessi le mie emozioni e tutto ora tengo le mie emozioni dentro i miei genitori ( ke hanno scoperto ke mi tagliavo … ) mi hanno portata da una psicologa . E’ da circa tre mesi ke mi faccio seguire da una psicologa e tengo le sedute … All’ inizio non volevo, ero contraria a questì idea di farmi seguire da una persona ma poi, andando avanti ritengo ke effetivamente sia la miglior cosa da fare . Serena e mi riferisco anke agli altri, fatevi aiutare, non abbiate paura . Provateci almeno . Ora mi ferisco meglio e sento ke con l’aiuto di una persona posso uscirne da , questa cosa ke mi divora ed a saper toglire ogni tanto la maschera ke porto … Alla prossima .

    Rispondi
  185. Alacs
    Alacs dice:

    Ciao a tutti, io Sono ho letto tutte le cose che avete scritto, e mi rendo conto che questo problema, che io credevo essere circoscritto ad una bassa incidenza sociale, è più diffuso di quanto pensassi, sembra che secondo uno studio Americano l’11% delle ragazze che varia dall’età adolescenziale su, soffra di questo problema, e il 3% dei ragazzi. Ho alcune amiche che hanno vissuto o più o meno vivono in contesti simili, In fondo credo che chi soffra in questo modo, stia male dentro di se, un male che non si può curare come per una ferita fisica, chi fa tali cose fondamentalmente le fa per più motivi, uno può essere quello di dimostrare al mondo il proprio malessere interiore, nella speranza che qualcuno colga la richiesta d’aiuto che inviamo, l’altra perche obiettivamente, è più facile controllare un dolore fisico che non uno interire, come dire se ti ferisci fisicamente sai cosa devi fare, ti preoccuperai di pulire la ferita, l’organismo produrrà Adrenalina, che allevierà il dolore, infondo è cosa controllabile ma ben più difficile è cercare la cura per un malessere che non si capisce, non si comprende, si stai male ma infondo non si capisce il perché, allora si cerca di dare una risposta, ma non si riesci a trovarla e ci si convinci che semplicemente risposta non ce, ed allora si decide di farsi del male perche almeno questo lo si puoi controllare. È non è utile neanche sentirsi dire le classiche parole, ce la farai? Non preoccuparti ecc. Sono utili, ma serve di più avvolte. Magari non è facile, ma può capitare di sentirselo dire, ma è molto più difficile prendere a cuore la cosa ed aiutare chi ha un problema simile, io penso che quelli che soffrono di questi problemi, non hanno tendenze alla pazzia, o abbia problemi psicologici, chi vi dice una tale cosa non ha capito proprio nulla del vostro problema. Ma il farsi del male non è la soluzione, forse potrà dare sollievo in un primo momento, ma un attimo dopo si rischierebbe di sentirsi ancora peggio. E magari sentire ancor di più il bisogno di autopunirsi, perche magari si penserà di essere deboli, vigliacchi, e stare ancora peggio. E diffidate da chi dice che serve coraggio per uccidersi, il vero coraggio si dimostra vivendo, e superando i problemi. Cosa diversa è invece quando lo si fa per altri motivi, per esempio per dimostrare a se stessi che si ha e si deve avere il controllo di tutto, anche del proprio dolore, o delle proprie emozioni, ci sono cose che semplicemente non si possono controllare, questo è utile per i casi che non riguardano se stessi, ma per gli altri. O ancora quanto lo si fa per gioco, o ancora peggio per provare nuove sensazioni, vedere il limite che si riesce a raggiungere. Io credo che prima di tutto chi soffre di questo problema debba farsi un profondo esame di coscienza e cercare di capire il motivo per cui lo fa. E a questa quesito puoi rispondere solo la persona interessata individualmente che conosce se stessa. E poi non si deve pensare ei essere soli, non è vero! avvolte si deve solo avere il coraggio di parlare con qualcuno, si una persona fisica, a cui raccontare ciò che si pensa, che possa offrire una spalla su cui piangere, che vi dimostri che siete importanti per lei, Si forse magari non capirà, ma fa parte del rischio, ed è meglio dire: Ho parlato ma non mio hanno capito, che dire a priori non parlo perche non mi capiranno!! Ma chi svolge un importante forse il fondamentale ruolo, è proprio chi soffre, e il successo della risuscita è paradossalmente proporzionato al desiderio che sia ha di uscire fuori da questo stato. Se non lo vuoi non puoi…. Ma per andare ancora più sicuramente alla soluzione; ci vuole desiderio di guarire forza di volontà, e fede in Dio, Soprattutto in Gesù Cristo che ha deciso di morire per il bene dell’umanità, e che è pronto ad aiutare chi ha bisogno. Con lui non corri il rischio che non se ne accorga. Credetemi detto così può sembrare ridicolo, ma io ho visto persone sofferenti, tentare il suicido più di una volta, e uscirne con una buona dose di volontà e fede, non che dell’aiuto di qualcuno che sia vicino a chi vive queste realtà, e ho visto altri rivolgersi agli esperti, e non riuscire ad uscire da questa spirale di sofferenza. Senti il desiderio di farvi del male? parlatene, pensate di esse soli? Non è vero! Pensate che non ci sia via d’uscita? Assolutamente falso! Ciao a tutti!

    Rispondi
  186. Alacs
    Alacs dice:

    In risposta a puremorning ciao io ho una cara amica che si sta trovando ad affrontare lo stesso problema con sua figlia che ha 13 anni, me ne ha parlato qualche settimana fa, l’adolescenza è un momento difficile per i ragazzi, ma intanto prima di valutare occorre capire cosa la possa spingere a fare una cosa simile, se un semplice capriccio, o una forma di ribellione, o se realmente non si accetta, più semplicemente perche ha bisogno di maggiori attenzioni comunque è il momento migliore per intervenire. Ha pensato al suicidio?

    Rispondi
  187. Chiara
    Chiara dice:

    Emma io non mi taglio da più di due anni…Qualche volta, quando succede qualcosa che mi fa stare male, la voglia torna ma ora riesco a non tagliarmi e non è difficile. Qualche anno fa non ci avrei creduto. Stai tranquilla, presto il momento più duro passerà e poi riuscirai, senza grosse difficoltà, a fare a meno dei tagli.

    Rispondi
  188. Gabriele
    Gabriele dice:

    Salve a tutti, ho 26 anni e sono sposato con una ragazza che ha sofferto x anni di anoressia, bulimia, autolesionismo…. è stata in cura parecchio, dai 17 anni ai 22… in questo frangente ha tentato il suicidio 2 volte, e aveva questo demone, questo “male dentro” come lo definisce lei… a 22 anni ha risolto i suoi problemi del comportamento alimentare, ha smesso di farsi del male, di concedere il proprio corpo al primo che incontra, x buttarsi via… è finalmente guarita… ci siamo sposati e abbiamo passato 4 anni bellissimi… eravamo felici e innamorati, era tutto una favola… da poche settimane lei è ricascata nel tunnel dell’autolesionismo, penso a seguito di alcuni problemi che abbiamo avuto, litigi e cose così, oggi l’ho trovata in casa coi polsi e le caviglie ferite, che urlava a me, e alla sua mamma, “vi odio vi odio”… l’anno portata via con l’ambulanza e le hanno dato dei sedativi… Io la amo, e voglio starle vicino, come mi devo comportare, quali attenzioni devo avere?? premetto che non è lei, è il demone che ha preso possesso di lei…
    I suoi genitori me l’hanno portata via, perchè mi credono incapace di affrontare queste situazioni… forse hanno ragione, io mi lascio prendere dal panico e inizio a piangere… che devo fare?

    Rispondi
  189. Flowerino
    Flowerino dice:

    Ciao Gabriele, questa post non è molto frequentato e io stessa ho visto il tuo messaggio per caso. Inizio a risponderti, anche se onestamente non so bene cosa dire. Ci provo.
    Tieni presente che purtroppo le ricadute ci possono essere nell’arco di una vita (anche se una persona si ritiene guarita, basta poco per ricordarle che da qualche parte, nella propria mente, c’è un luogo sicuro in cui nascondersi e scappare da quello che non va bene o da cui si ha paura. Che poi questo posto sicuro si chiami “anoressia-bulimia-autolesionismo-droga o altro”, poco importa).
    Ecco, forse allora sarebbe utile capire cosa abbia spinto tua moglie ad avere bisogno ancora di quel rifugio.
    Io penso che forse sia il caso di farvi aiutare nuovamente da qualche figura competente e sarebbe bello che anche tu ti mettessi in discussione insieme a lei. Così potresti davvero aiutarla.
    Gestire situazioni così delicate in totale solitudine, è 3.000 volte più difficile e spesso si sbaglia approccio. (ovvio, non lo si fa apposta!)

    Rispondi
  190. miele
    miele dice:

    Ciao Gabriele,

    Grazie di aver scritto qui la vostra esperienza.
    Quando una persona si ammala di dca e/o autolesionismo (in fondo il dca stesso è una forma di autolesionismo), e inizia un percorso di cura, una delle prime cose che vengono dette è che ad iniziare il percorso terapeutico non dovrebbe essere solo lei, ma anche le sue relazioni. Ora la sua famiglia sei tu, checchè ne dicano i suoi genitori, quindi puoi provare ad affiancarla in questo percorso. Con alcune premesse, credo: dovrai essere disposto a metterti un po’ in discussione, perchè anche se non è questione di colpe o responsabilità, è cmq questione di “nessi”…magari nella vostra vita di coppia si sono riproposte delle dinamiche che già da adolescente avevano scatenato la malattia: tali dinamiche vanno individuate e, se possibile, rimosse. Dovrai anche, per quanto ti è possibile, cercare di non andare nel panico e affrontare con calma e con presenza mentale la situazione: lei ha sicuramente bisogno di un punto di riferimento, anche di rassicurazione, ora. Quindi raccimola tutte le forze che trovi in te, e mettile all’opera. Fatti vedere deciso nel volerla aiutare, così i genitori si fideranno di te.
    Fai molto bene a distinguere lei dal suo demone, ma non dimenticare che il demone cresce dentr odi noi perchè trova terreno fertile in qualche lato del nostro carattere, quindi: non pretendere che lei venga “ripulita” e torni ad essere “quella di una volta”…non avere mai questa pretesa nei suoi confronti perchè la malattia segna le persone e le cambia, spesso anche in positivo una volta che se ne esce. in ogni caso non deve esistere un ideale a cui far ritorno, questa sarebbe un’aspettativa troppo grande.
    Mi farebbe piacere se tu tornassi a scriverci…noi ci “ritroviamo” nella Piazzetta del mese di Agosto e, se vuoi, sei il benvenuto. Non sarest il primo a scrivere della e per la persona che ama.

    Rispondi
  191. Emma
    Emma dice:

    Avevo scritto dicendo di essere finalmente uscita dall’autolesionismo..ma eccomi ancora qui.La bulimia è tornata ad essere parte di me.I problemi mi portano via,mi sento non amata e riesco a riempire il vuoto che ho dentro soltanto mangiando.Mi sento soffocare!

    Rispondi
  192. Chiara
    Chiara dice:

    Emma mi dispiace tanto per te. Stai seguendo ancora una terapia psicologica? In alcuni casi è indispensabile. Io ne avevo iniziata una all’età di 13 anni, 7 anni fa, ma nel giro di un anno e mezzo l’ho interrotta. Poi a 17 anni ho smesso di tagliarmi e vomitare con molta fatica. Ora ho capito che col termine di quei problemi ne sono sorti degli altri che non mi permettono di vivere una storia d’amore serena, infatti il ragazzo per cui avevo smesso di farmi male mi ha lasciata. Qualche settimana fa mi sono decisa ad andare in consultorio da una psicologa che, come temevo, sostiene che non avrei dovuto interrompere la terapia e che per uscire dai miei nuovi problemi devo riprenderla e portarla a termine. Ora sto molto meglio rispetto a quando mi tagliavo…e sono certa che con ancora un po’ di impego potrò considerarmi veramente felice!

    Rispondi
  193. Emma
    Emma dice:

    Anche io sono stata lasciata dal ragazzo che era la mia forza.Ho incontrato psicologi e psichiatri,ho seguito delle terapie che a volte hanno portato i medici a dire che per me non c’è guarigione..allora cosa devo fare?A volte riesco a resistere ma poi ricado nei miei problemi,una famiglia assente..che inferno!

    Rispondi
  194. redrob
    redrob dice:

    Devi importi su te stessa. Non ci sarà mai nessuno strizzacervelli a stoppare il tuo autolesinismo. Lo “stop” te lo devi dare da sola e basta. Il resto, è fuffa.

    Rispondi
  195. Emma
    Emma dice:

    Il problema è che riesco ad impormi ma solo per poco poi ricomincia tutto..allora a cosa sono serviti gli anni di terapia e psicofarmaci?..Dove finisce tutto?

    Rispondi
  196. redrob
    redrob dice:

    Gli psicofarmaci non servono a molto (giusto per usare un eufemismo), se non ad alimentare le tasche delle case farmaceutiche.
    Le terapie… hai potuto constatare che lasciano anch’esse il tempo che trovano, altrimenti a quest’ora saresti guarita o almeno staresti meglio.
    La guerra la devi vincere da sola. Se per poco tempo riesci a resistere, allora vuol dire che non sei totalmente in balia di te stessa. Le strategie per resistere ci sono, ma è la volontà nel metterle in atto che spesso manca.

    Rispondi
  197. redrob
    redrob dice:

    Sono esattamente quelli che molte/i usano per resistere alle abbuffate.
    Ognuno se ne inventa di personali. Non servono grandissime cose: si tratta solo di riuscire a staccare per qualche istante la mente da quello che si ha intenzione di fare.
    Però sono assolutamente convinta che sia più facile scavarsi un braccio con la lametta, piuttosto che prendere a botte un sacco da boxe. Il godimento cambia e tanto. Quindi bisogna anche un po’ “accontentarsi”…ed è qui che casca l’asino. Perchè quando provi quella sensazione stupenda indotta dall’autolesionismo, accontentarsi di altro diventa difficilissimo.

    Rispondi
  198. miele
    miele dice:

    io non ho mai provato l’autolesionismo, ma ho ben presente la scarica energetica che per lungo tempo mi sono procurata con il digiuno, la fame e la coltivazione della starvation più spietata. disintossicarsi dal senso di onnipotenza è molto difficile, per me lo è ancora.
    ma finchè la rinuncia a tutto ciò viene pensata come un “accontentarsi”, beh, allora no che non c’è paragone.

    Rispondi
  199. Emma
    Emma dice:

    Ho più cicatrici addosso di Edward mani di forbice!All’inizio potevano pure passare per incidenti di vario tipo ma adesso proprio non ho più scuse.E quando arriva l’estate..panico!A parte il fatto di non andare al mare c’è comunque qualcuno che ti fa domande.Ma non è il problema principale..l’autolesionismo è come la tossicodipendenza..dà assuefazione..io ho cominciato con un piccolo taglio poi la cosa è andata sempre peggio..smetto per un po’ magari ma poi ritorno a tagliarmi..e se non mi taglio allora mangio fino allo stremo e poi sto malissimo.Il controllo dell’autolesionismo è impossibile..perchè finisce per non bastarti mai..e devi fare di più.A volte mi dico che tutto finirà quando mi troverò a guardare la morte..ma forse non è proprio così.Gli psicofarmaci,parlo per esperienza personale,alleviano i sintomi ma non li curano.Quando smetti ritorna tutto come prima.La soluzione sarebbe di prenderli a vita ma..ne vogliamo parlare?Chi dice che non facciano malissimo(non è come prendere l’aspirina)?E poi avranno ancora effetto sul lungo periodo?Ho provato altre strade per uscire dall’autolesionismo..scrivere,dedicarmi alle mie passioni ma..non ci sono riuscita..

    Rispondi
  200. Redrob
    Redrob dice:

    Emma, scusa per il ritardo con cui rispondo, ma qui non ci vengo spesso. Lo so bene che le passioni non riescono in alcun modo a sostituire l’autolesionismo, proprio perché queste ultime, per quanto forti, non sono paragonabili ai tagli a livello di sensazioni.
    Gli psicofarmaci li ho assunti, ma nel mio caso hanno anche peggiorato il problema.
    Prenderli per tutta la vita..mmmm.. Ti dico solo che UNA FARMACISTA che mi conosceva, mi disse che questa categoria di farmaci va assunta per un periodo limitato nel tempo.. e per dirlo lei!!!!
    Controllare l’autolesionismo non è affatto impossibile, ma occorre una forza micidiale…ed è questa che spesso manca! Perché è facilissimo incidersi un braccio, mentre resistere all’impulso, a quella molla che ti scatta, è devastante.

    Rispondi
  201. Emma
    Emma dice:

    Purtroppo hai ragione..è davvero molto difficile resistere al farsi del male.Che se lo dici è un controsenso perchè farsi del male è contro natura.Però a volte sembra la sola via d’uscita.Gli psicofarmaci li vedo abbastanza inutili almeno nel mio caso..alleviano i sintomi ma poi anche adesso che non li prendo mi sto rendendo conto che è tornato tutto esattamente come prima..forse peggio perchè c’è la consapevolezza che anche questo non aiuta davvero.

    Rispondi
  202. Emma
    Emma dice:

    Sono in cura da una psicologa e da uno psichiatra ma le cose non stanno migliorando..continuo a tagliarmi.A volte sento di farcela ma poi alla fine ricado nella stessa situazione.I farmaci mi fanno stare un po’ più tranquilla ma non risolvono il problema.

    Rispondi
  203. Flowerino
    Flowerino dice:

    Ciao Emma.
    Beh, gli psichiatri e gli psicologi non servono. Deve partire tutto da te. Se un giorno troverai un’alternativa valida all’autolesionismo, sta tranquilla che smetterai da sola. Il problema è che l’alternativa valida spesso non esiste, dato che trovare qualcosa di uguale intensità è davvero difficilissimo…

    Rispondi
  204. Emma
    Emma dice:

    Hai ragione..purtroppo psichiatri e psicologi possono soltanto essere un aiuto ma mai una soluzione del problema.E trovare qualcosa che sosittuisca l’autolesionismo diventa molto difficile soprattutto se si tratta di un’abitudine.Vorrei poter dire che prima o poi riuscirò a trovare dentro di me la forza per uscirne ma non ne sono più così tanto sicura e allora finisco per convincermi che ci si può anche convivere..ma l’autolesionismo non ha limiti..e peggiorare si può

    Rispondi
  205. Daniela
    Daniela dice:

    Ciao Emma. Lascia stare il peggiorare. Ho 51 anni e si può dire che non sono mai uscita dall’altalenante susseguirsi di periodi bui a pochissimi sprazzi di luce. Sembra quasi che noi siamo condannate, chi lo sa. Dall’autolesionismo io ne sono uscita, non lo faccio più da quando ho capito che facevo del male solo a me. Noi abbiamo bisogno di una sconsiderata ed enorme mole di affetto…e neanche io so il perchè. Nessuno finora è riuscito a placarmi e nessuno comprende il mio modo di ragionare. Però, bando alle ciance. Uscire dall’autolesionismo almeno si può. Vedevo ieri sera la storia di AMYWHYNAW (si scrive così?)…la stessa storia anche lei. Borderline….uno schok nell’infanzia e la privazione dell’affetto del padre e dell’idea di una famiglia felice ha fatto tutto.
    Comunque, basta che tu dica a te stessa: loro non si meritano che io faccia questo a me stessa ed io soprattutto non lo meroito!
    Ciao

    Rispondi
  206. Daniela
    Daniela dice:

    Ciao Emma, spero che tu legga queste parole. I farmaci non servono, peggiorano. E’ un’altra dipendenza. Tu non ami te stessa e credi di non avere dentro di t la forza sufficiente per rimettere in piedi latua vita.
    Sbagliato. Dentro di te c’è tutto, è fuori che non c’è nulla. Gli psicologi ed i psichiatri faranno solo quello che loro è stato consigliato. Taglia la tua dipendenza, taglia la tua dipendenza. Tagliarsi voleva dire per sentire di essere viva…ma ero viva lo stesso!!!!! Ehi, volete smetterla di trastullarvi, volete darvi da fare? Nessuno vi aiuterà se non vi aiuterete voi, solo voi…solo voi sapete cosa volete e cosa vi fa felici. Pensate a ciò che vi rende felici, continuate a pensarci…fino a che non si realizza, ma che siano solo cose positive!!!!
    Ciao

    Rispondi
  207. Emma
    Emma dice:

    Grazie per i consigli..davvero grazie di cuore..mi fanno sentire meno sola.Anche per me tagliarmi e vedere scorrere il sangue mi fa sentire viva..e in un certo senso calma la rabbia e il dolore che ho dentro di me.Poi quando tutto finisce e sul mio corpo restano soltanto i sengni del mio malessere allora sento ancora il bisogno di ricominciare.è allucinante ma è una dipendenza.Avrei diverse ragioni per essere felice(come altrettante per non esserlo..ma riguardano il passato..che anche se passato non passa mai veramente)ma a volte non mi bastano..devo andare più in là..e finisco sempre per nascondermi dietro un taglio che per profondo che sia non è mai profondo come il male che ho dentro.

    Rispondi
  208. Emma
    Emma dice:

    Per Lu..anche a me succede purtroppo..a volte io mi ritaglio sulle stesse cicatrici che ho..è il nostro modo per far vedere che stiamo soffrendo..una ferita che sanguina sulla pelle ma soprattutto nel cuore!

    Rispondi
  209. Lu
    Lu dice:

    Io poi tento di coprire con bracciali…ne ho uno comprato apposta…ora è un periodo di pausa..può anche passare un anno…e credo di esserne uscita…tu come stai?

    Rispondi
  210. Emma
    Emma dice:

    ..io cerco di trovare le scuse più assurde visto che le cicatrici non le riesco più a nascondere..prima erano soltanto le braccia poi anche il torace e adesso sono ritornata alle braccia..per me erano passati quasi 2 anni ma poi ho ricominciato..pensavo di esserne uscita e invece..adesso sono in stand by e mi auguro possa essere davvero una cosa definitiva anche perchè mi aiuto con una psicoterapia e l’uso di farmaci..se non dovesse funzionare neanche così non penso di avere altre soluzioni..tu ti stai facendo aiutare o provi a reagire da sola?

    Rispondi
  211. Lu
    Lu dice:

    Spero che per te sia la pausa definitiva! 🙂
    ..da sola…ma non è tanto grave per ora..non è il mio problema principale…:(
    Non credo però che una psicoterapia sia qualcosa di più che un piccolo aiuto..in questo mi ritrovo nelle parole di Daniela.
    E per questo non credo che se psichiatri e farmaci non funzionano tu debba mollare…ne uscirai per merito tuo e di nessun altro!
    Te lo dice questo la/lo psicoterapeuta?

    Rispondi
  212. Emma
    Emma dice:

    anche io la penso come te sulle cure farmacologiche e la psicoterapia..sono un aiuto ma non la soluzione..anche chi mi cura me lo dice.ti auguro di trovare la serenità e la forza giuste per uscirne perchè nessuno merita una vita da autolesionista!

    Rispondi
  213. Emma
    Emma dice:

    grazie di cuore Lu..anche se non ci conosciamo il fatto di vivere esperienze simili e purtroppo negative ci aiuta a capirsi meglio..e almeno sappiamo di non essere sole!

    Rispondi
  214. Diamentespento
    Diamentespento dice:

    Quando nasci pensi che la tua vita crescendo sara’ sempre migliore…ma invece no non per tutti e’ cosi…i rifiuto di un padre ha fatto si che io nn mi fidassi piu di nessuno. I trasferimenti da uno stato al altro da un paese al altro erano sempre piu pesanti la gente ti guardava cn quegli occhi strani , quasi come se fossi un alieno. E intanto mentre tu facevi fatica ad abituarti i problemi in famiglia crescevano e tu li incredula di tutto cio solo dopo inizi a capire le vere conseguenze…Inizi a mangiare dal nervoso e poi passato qualche anno capisci che fai schifo che sei una piccola botte di grasso in piu i problemi cn la scuola e da li che e’ iniziato tutto…non erano piu graffi sulle braccia ma lame insaguinate ferite che ho tutt’ora e sono gia passati 6 anni…alla fine della terza media da 65 kili sono arrivata a meno di 45 kili…pensavo di mantenerli ero magra , era uno sogno ero bella si ma per delle disfunsioni ormonali ho preso la pillola li sono cominciati i problemi ho iniziazo a prendrre tanto di quel peso nel giro di sei mesi da 45 kili sono arrivata a 70!! adesso peso circa 60 kilie sono 1.75 ma non mi basta ancora mi guardo allo specchio e vedo un orrore faccio schifo..non sono ancora abbastanza magra per essere una modella e ogni volta che mangio mi riempo di sensi di colpa . Come se non bastasse i problemi non finiscono ho la convinzione di essere odiata da tutti con il tempo continuo sempre piu a isolarmi a diventare associale e le lamette sono tornare ancora tra le mie mani purtroppo…Vorrei uscire fuori da questo tunnel ma non penso la mia forza sia cosi grande per volerlo fare veramente , forse ci piace da una parte stare male.Perche infondo l’ autolesionismo e’ solo un altro dolore da provare per nascondere quello che c’e nel cuore…

    Rispondi
  215. Emma
    Emma dice:

    per Diamante..non lasciare che la tua luce si spenga..la tua storia mi ha commossa perchè diversamente ma vivo quello che vivi tu..ti posso capire..ma non tutti possono..chi non ha mai vissuto e provato il tuo stesso male non può capire..in questo mondo la gente è troppo presa dalle proprie cose per guardare verso gli altri e tendere una mano..io ho una famiglia,un ragazzo..ma la mia vita è molto lontana dalla loro..non pretendo che loro capiscano..non possono..a volte provo rabbia per l’indifferenza degli altri..e la rabbia diventa sangue..sangue che scorre lungo le braccia come a segnare un dolore che non finisce mai..poi sto ancora male e mangio..poi mi pento..e tutto ricomincia..a volte quando non sto davvero male mi chiedo se e quando tutto potrà finire..a volte passo un po’ di tempo senza tagliarmi e allora ci credo..penso che tutto finirà e tornerò ad una vita normale,per quanto possibile..poi nei momenti difficili mi tornano alla mente le violenze subite e non posso non riesco a non farmi del male..vorrei andare in un posto lontano..senza una storia,senza un passato..per poter ricominciare e sognare un futuro migliore..magari un giorno me ne andrò..

    Rispondi
  216. Dark inside
    Dark inside dice:

    Il nero torna sempre. Sempre. Sono stata nel grigio tanto tempo e mi ci ero abituata. Non ero pronta a questo nuovo crollo. Non lo ero assolutamente. Ma io non ho piu’ la forza di reggere ancora queste sensazioni. Non ha alcun senso respirare. Perche’ questa non si puo’ chiamare vita. Questo e’ respirare.

    Rispondi
  217. Dark inside
    Dark inside dice:

    Yris…com’e’ che mi freghi sempre? :-* 😛

    Emma.. Chi vive nella luce… VIVE, appunto. Forse anche io sarei come “loro”. Bisognerebbe imparare a bastarsi sempre e prendere l’eventuale sostegno degli altri come un qualcosa in piu’. Non sono mai riuscita ad arrabbiarmi per la cecita’ di cui parli tu, Emma. O forse si’, ma non in maniera conscia. Devo pero’ dire che io i miei supporti li ho sempre trovati ; spesso in modo casuale. Anche ora ad esempio: prima di passare di qui, stavo partendo in quinta a fare una delle solite mie 25.000 caxxate. Ho letto i vostri interventi, vi ho risposto e la follia si e’ un po’ dissolta. Quindi grazie.. a tutte e due.

    Rispondi
  218. Emma
    Emma dice:

    se in qualche modo siamo riuscite ad allontanare un po’ del tuo dolore allora ne sono felice..io mi sono rifugiata nell’amore verso gli animali..quando sono vicino a loro riesco ad essere me stessa,a sentirmi davvero importante e tutte le ombre restano in disparte

    Rispondi
  219. Dark inside
    Dark inside dice:

    Emma.ho retto fino a poco fa, poi sono crollata..
    Ti piacciono gli animali? Bello! Il genere umano dovrebbe imparare da loro…

    Yris, non ho intenzione di chiudere la porta. Per ora.

    Rispondi
  220. Emma
    Emma dice:

    per Dark..ti prego resisti insieme a noi..lo so che a volte è impossibile..anche per me lo è..sto cercando di non tagliarmi..e sentire che siamo tutti/e vicini/e è la nostra forza..chi resiste vince per tutti!..io quando sono triste e le paure mi soffocano lascio tutto e tutti e vado dal mio piccolo pony e mi sento meglio..sapere che sono importante per qualcuno speciale come lui mi dà coraggio..riesco ad amare davvero soltanto gli animali..perchè loro sono sinceri e trasparenti

    Rispondi
  221. Emma
    Emma dice:

    ..ho fatto dei miei animali la mia forza..anche dopo la violenza(potete leggere la mia storia sopra)quando non parlavo più riuscivo a comunicare soltanto con i miei amici a 4 zampe..

    Rispondi
  222. Dark inside
    Dark inside dice:

    Anche io ho un feeling particolare con alcuni animali, quindi capisco quello che intendi. Dell’uomo c’e’ da aver paura..sempre. Gli animali sono una cosa a parte.

    Rispondi
  223. Emma
    Emma dice:

    hai proprio ragione dark..gli animali non conoscono il tradimento,non sono vigliacchi e meschini..non sono capaci di cattiverie come gli esseri umani!

    Rispondi
  224. Dark inside
    Dark inside dice:

    Figurati, non c’e’ problema!
    Ho 28 anni ed e’ dal periodo adolescenziale che alterno diverse cazzate: dca/autolesionismo di vario tipo/doc/fobie. In pratica ho tentato di riempirmi la vita da sola, dato che gli altri non ci riusciranno mai. Quando il vuoto e’ troppo grande, le persone non bastano.
    Vivo in un mondo che non mi rappresenta. La sensazione e’ di continua alienazione. Per me fare cose “normali” e’ pure fantascienza. nsomma un casino..

    Rispondi
  225. Emma
    Emma dice:

    ..allora siamo in due!..io ho 30 anni..all’inizio una vita in solitudine(con disordini alimentari)poi a 25 anni una violenza e a seguire un ragazzo che mi picchiava..da lì l’isolamento totale e la sindrome post traumatica da stress(rupofobia che sto ancora curando)autolesionismo e si continua con i disordini almentari..chi più ne ha più ne metta..

    Rispondi
  226. Dark inside
    Dark inside dice:

    Y… lo so.. Quello che non so e’ come farcelo arrivare. Comunque ho capito.Ho capito che ci sei. Qui ci starebbe bene un cuoricino, ma non posso aggiungerlo con il cellu. Fai finta che ci sia…Idem nel messaggio precedente indirizzato a te.

    ps: sono solo dark.. per ora.

    Rispondi
  227. Dark inside
    Dark inside dice:

    Cavolo Emma, mi spiace!!! Posso chiederti se c’e’ qualche disturbo “dominante”? Data la sezione in cui hai scritto, direi di si’, ma non si sa mai…

    Rispondi
  228. yris
    yris dice:

    Non abbiate mai paura dell’ombra.
    È li a significare che vicino,
    da qualche parte,
    c’è una luce che illumina.
    Ruth E. Renkel

    notte a tutte, luci e ombre

    Rispondi
  229. Emma
    Emma dice:

    l’autolesionismo c’è a intervalli più o meno regolari..soprattutto nei momenti di forte stress o di tristezza..avevo cominciato a tagliarmi soltanto le braccia ma poi ho continuato con il torace..mi taglio con le lamette.per quanto riguarda la sindrome post traumatica da stress praticamente pulisco e disinfetto casa e tutto l’ambiente nel quale vivo,utilizzo guanti di gomma per qualsiasi cosa..una prigione!..soltanto con i miei animali la mia vita è diversa..con loro le paure(e conseguentemente le malattie)vengono meno..strano ma vero

    Rispondi
  230. Dark inside
    Dark inside dice:

    Cavolo, anche tu con la fissa dell’igiene??? Anche io!!
    I tagli credo rappresentino il modo piu’ immediato per disfarsi del dolore… Solo che poi quest’ultimo torna sempre.

    Rispondi
  231. Emma
    Emma dice:

    ..eh si per sfogare la tensione il dolore e lo stress ci rifugiamo nelle nostre fobie..il problema almeno per me è spegarlo a chi mi sta intorno..non capiscono,lo ritengono un modo per attirare l’attenzione e non una cosa che prende il controllo di me!

    Rispondi
  232. Emma
    Emma dice:

    effettivamente no ma c’è sempre qualcuno che chiede neanche cascasse dalle nuvole o arriva lo pseudopsicologo dell’ultimo minuto che pensa di capirci più degli altri..

    Rispondi
  233. Dark inside
    Dark inside dice:

    Capisco… Fortuna che da me nessuno chiede nulla. Comunque la gente potrebbe anche farsi una manciata sparsa di cavoli propri eh!!!

    Rispondi
  234. Emma
    Emma dice:

    eh già ma sfortunatamente a volte la gente parla a caso!comunque se mi va rispondo altrimenti cambio argomento..a certe persone meglio non spiegare..

    Rispondi
  235. Dark inside
    Dark inside dice:

    Si’ si’.. pero’ vedi? Al tuo pony non interessa se ti tagli, se fai cose ritenute strambe ecc. Lui ti ama x come sei. Dovrebbero farlo anche gli esseri umani. Invece non solo non lo fanno, ma si permettono anche di giudicare. Dall’alto di che cosa, ancora lo devo capire.

    Rispondi
  236. Emma
    Emma dice:

    gli esseri cosiddetti “umani” sono anche gli stessi che ammazzano i loro simili,i loro genitori,i loro figli,violentano e distruggono..e sarebbero esseri superiori?..andiamo bene!

    Rispondi
  237. Emma
    Emma dice:

    purtroppo chi ha dei problemi in questo mondo si deve scontrare con l’ignoranza e la diffidenza del prossimo che nel migliore dei casi se ne frega altrimenti s’impiccia..essere “diversi” dalle persone ritratte sulle copertine dei giornali significa non essere capiti o accettati..come se il resto della gente possa vantare una “vita perfetta”

    Rispondi
  238. Dark inside
    Dark inside dice:

    Qualcuno mi ha insegnato che gli altri non si possono cambiare… Quindi ci tocca convivere con il marciume. Che lo si voglia o no, questa e’ la situazione.

    Rispondi
  239. Emma
    Emma dice:

    ..oggi sono stata dal mio psichiatra e per la prima volta sono arrivata alla risposta che cercavo..perchè prima della violenza ero attenta a mangiare e ci tenevo al mio aspetto e poi tutto è cambiato all’improvviso?..anche mangiare correttamente è un modo di volersi bene..mangiare bene significa star bene con sè stessi e così anche piacere a sè stessi e agli altri..mangiare male è la mia difesa..mangio male perchè così non piaccio nè a me nè agli altri e così tengo lontano chi mi potrebbe fare del male..

    Rispondi
  240. Dark inside
    Dark inside dice:

    Emma… posso sapere da quanto tempo vai dal tuo terapeuta? In ogni caso, sono contenta che tu sia riuscita a capire questa cosa… Tale consapevolezza probabilmente non ti aiutera’ a livello pratico, ma ok…

    Rispondi
  241. Emma
    Emma dice:

    ci vado da qualche mese..da maggio più o meno.era una risposta che avevo davanti agli occhi ed io stessa mi sono meravigliata di non esserci arrivata prima.

    Rispondi
  242. Dark inside
    Dark inside dice:

    Ecco perche’ ti ho chiesto da quanto tempo andassi dallo psi. Viglio dire, credevo che lo frequentassi da anni e che questa informazione ti fosse stata data solo ora, il che mi avrebbe meravigliato…

    Rispondi
  243. darkness
    darkness dice:

    Ciao a tutti. anche io ero un’autolesionista. mi ferivo con un coltellino, principalmente sulla pancia. quando mio padre lo ha scoperto ci abbiamo lavorato insime e sono riuscita a smettere. come hanno detto tanti altri, odio le persone che si tagliano solo per farsi notare o cose simili. non mi sembra affatto una cosa su cui scherzare. è stato difficile smettere, spesso mi veniva da tagliarmi ancora ma mi trattenevo. fidatevi di me, ve lo dice una persona che questo periodo lo ha passato ma che ne è uscita, può sembrare un sollievo tagliarsi ma credetemi, quando si esce da questo periodo o si guarisce ci si sente più liberi e forti. il fatto che tagliarsi fa stare meglio è solo un’illusione. è il nostro cervello che crede di stare meglio ma è tutto falso. se avete questo problema parlatene con un familiare o (se non vi fidate) con uno psicologo.
    e sopratutto non abbiate vergogna delle vostre cicatrcici quando smettere di taagliarvi. esse staranno solo a segnare un periodo difficile, dove sembrava che il mondo vi volesse schiacciare, ma avete vinto voi.

    Rispondi
  244. darkness
    darkness dice:

    inoltre, sono qui per chiedere aiuto. ho 12 e mi taglio da corca 3 anni e mezzo. come h già detto sono riuscita a smettere ma ieri ne ho fatto un altro. un altro piccolo taglio. e ho paura di ricominciare e non voglio. sono qui a braccia aperte per consigliare ma anche per ricevere consigl.

    aiuto,vi prego.
    i tagli sono un urlo sillenzioso ed io sono pronta a consigliare e SOPRATUTTO a ricevere consigli

    vi prego aiutatemi,VI PREGO….

    Rispondi
  245. Laly
    Laly dice:

    Ciao Darkness, sono un ex autolesionista. Ti voglio dire che penso che ognuno di noi è importante. Te inclusa. Penso che se abbiamo così tanti problemi e gli altri no è perché siamo abbastanza forti per superarli. Penso che siamo tutti unici e non meritiamo di soffrire, ma che c’è sempre qualcuno che ci vuole fare credere il contrario. Ecco, la nostra forza sta in questo dobbiamo lasciare perdere tutti quelli che ci dicono che non siamo niente, che sbagliamo… Perché alla fine meritiamo tutti la felicità. Spero che supererai tutto. <3 Anche te sei forte sai perché? Perché ci vuole coraggio nell'alzarsi tutte le mattine e sapere già che giornata ci aspetta, ci vuole coraggio nel tagliarsi. E, fidati di me, te il coraggio ce l'hai e anche tanto. Ti manca solo la fiducia in te stessa. Fidati di te stessa e vedrai la bella ragazza che vedo io. Quando sei triste e hai voglia di tagliarti vai in bagno, sciacquati il viso con acqua fredda. Ascolta musica forte. Dedicati ogni giorno dei momenti in cui fai cose che ti piace fare per riacquistare l'autostima. Sorridi sempre. Ti auguro tutto il bene del mondo <3

    Rispondi

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